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Autore: RosaCamuna    28/11/2014    1 recensioni
Questa è una storia, o meglio, la MIA storia. Ho assolutamente bisogno di raccontare come realmente stanno le cose a qualcuno, a qualcuno che non mi conosca e non mi giudichi.
Così eccomi qua, pronta a confidarmi con voi e raccontarvi come è successo tutto.
Vorrei fare un premesso: sono la prima persona a sostenere che L' amicizia tra maschio e femmina non esiste eppure ho un migliore amico. Sono la prima persona a dire che tra migliori amici non si fa niente eppure... (Leggete la storia per saperne di più)
Inizio Questa storia, non penso abbia una fine, non so se continuerò a scrivere con costanza anche se penso proprio che sarà così. Spero che nessuno mi scopra, non voglio rovinare quello che ho creato, per questo ho messo il minimo indispensabile nelle info, un immagine al posto che una foto e un nome che lascia spazio a tutta L' immaginazione dei miei lettori
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Driiiiiiiiiiiiiiiiiin.

È il suono dell'ultima campanella dell'ultimo giorno del terzo anno di liceo ed io, Margherita ed Emma non vediamo l'ora di goderci questa meravigliosa estate che è alle porte.
Siamo gasatissime, continuiamo ad urlare e a farci i dispetti; appena varcata la soglia del portone di ingresso dell' istituto, non facciamo nemmeno in tempo ad accenderci una sigaretta che subito riceviamo gettate d'acqua e gavettoni.

Abbiamo passato gli ultimi due mesi di scuola, durante le ore delle materie più leggere, ad organizzarci su come avremmo trascorso i nostri tre mesi di libertà, avevamo grandi progetti: 'Potremmo andare a Genova, al mare!', diceva Margherita, 'oppure da me in montagna!', replicava Emma; ma comunque la scelta ricadeva sempre sulla mia casa sul lago Maggiore, a Stresa. Ovviamente nella nostra estate non potevano mancare sorrisi, scherzi, sigarette e, naturalmente, risate a crepapelle.

Ah, quasi dimenticavo, io sono Clarissa, una diciassettenne che vive in una città in provincia di Milano che preferisco non esplicitare. Margherita ed Emma sono le mie compagne di classe e di vita. Sono entrambe ragazze molto dolci e simpatiche, che come me amano ridere e divertirsi. Passiamo la maggior parte del nostro tempo insieme perché, oltre ad essere grandi amiche, ci fidiamo l'una dell' altra, ci rispettiamo e ci vogliamo tutto il bene di questo mondo. In particolare con Margherita, lei è la mia migliore amica, è la mia persona; io e lei ci capiamo guardandoci, c'è un' intesa incredibile ma, soprattutto, tanta, anzi tantissima complicità.

Insomma, pronte e accaldate con quel 'driiiiiiiiiiiiiiin' la nostra estate era ufficialmente iniziata: zero problemi e zero pensieri per tre mesi.

Mangiare fuori casa per il pranzo nell'ultimo giorno di scuola è un MUST per gli studenti di oggi. Infatti, dopo i gavettoni e le urla degli automobilisti che vogliono passare nonostante noi stiamo correndo per tutta la via della scuola, io, Emma ed alcune nostre compagne ci dileguiamo dalla folla per andare a mangiare qualcosa al parco. Sfortunatamente Marghe non può venire con noi perché tra qualche minuto ha il treno, deve andare a Sanremo. Le do un grande abbraccio e le stampo un bacio sulla sua guancia paffutella, che amo mordere, la saluto in quel modo con cui si saluta qualcuno che se ne va, in guerra, a fare il giro del mondo, insomma come si saluta qualcuno e sai che non lo vedrai per molto molto tempo, la mia metà se ne sta andando, ma c'è Emma con me che, comunque, riesce sempre a farmi sentire a mio agio.

Arrivate al parco ci accorgiamo subito che non siamo state le uniche ad avere la brillante idea di pranzare tra il verde della natura. Tra un passo e l' altro ci adagiamo sotto un grande albero, sfruttandone l' ombra, mangiamo un paio di tramezzini e beviamo come se non avessimo mai visto acqua. Dal momento che la situazione era diventata un po' troppo asciutta, io e la mia Spalla (Emma) decidiamo di risvegliare il nostro spirito di giocherellone. Prendiamo le bottiglie D' acqua e senza farci vedere ci avviamo verso la fontanella verde più vicina, le riempiamo e ridendo torniamo al raduno. Senza perdere tempo svuoto l'intera bottiglietta gelata sulle mie compagne che, ovviamente dopo un '
vaffanculo' e l'altro si vendicano: scoppia una guerra per tutto il parco.

La giornata è stata magnifica, torno a casa a piedi con i capelli ancora bagnati e le paperelle nelle mie vans a fiori.

Suono il campanello del mio palazzo:
'Chi è!'
'Il lupo Mangiafrutta! Ma chi vuoi che sia!'
'Clary sei sempre di una simpatia fuori dal comune, sali dai..'

Sono già le 9.20
Sono nel letto che mi rilasso guardando grey's Anatomy e il mio cellulare vibra. È Filippo, il mio ragazzo, che mi chiede come è andata la giornata. 
Parliamo un po' raccontandoci le rispettive avventure del famoso 'ultimo giorno'. Intanto penso a Marghe: cosa starà facendo? Anche lei mi starà pensando? Vabbè le scriverò domani.
Verso l'1.30 stavo ancora parlando con Filo, ma non resisto più 'io vado a letto, ciao tato' gli scrivo, metto in carica il telefono e tempo venti secondi mi addormento profondamente, tanto che non sento neanche la sua risposta... Buonanotte Clary, domani sarà un' altra stupenda giornata!

   
 
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