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Autore: Jessica Fletcher    28/11/2014    5 recensioni
Christian e Ana annunciano ufficialmente alle loro famiglie l'arrivo del loro primo bambino.
Una cosa molto dolce.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Carrick Grey, Christian Grey, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ci provo!

Aspettiamo un bambino


Fra pochi minuti lo sapranno tutti. Abbiamo organizzato una vacanza autunnale ad Aspen, un week-end lungo, per avere tutti riuniti e informarli di quello che accadrà a Maggio.
A Maggio,  Anastasia ed io avremo un bambino. Il nostro primo figlio.

Non è stato facile trovare un week-end in cui siano tutti liberi da impegni: mio padre e mia madre alloggiano nello stesso albergo delle settimane bianche di quando noi eravamo piccoli, i miei fratelli, Elliot e Mia, la fidanzata di Elliot, Kate, che guarda caso è la migliore amica di mia moglie (ma che io non sopporto), la mamma di Ana, Carla e il suo terzo marito Bob, che sono arrivati in serata, alloggiano nello stesso albergo dei miei. Il più facile da avere qui è stato il padre di Ana, Ray. Lui dorme da noi, in casa nostra. E' ancora in terapia riabilitativa, in clinica, ma sta facendo passi da gigante e non è stato difficile farsi dare dalla dottoressa che lo segue qualche giorno di riposo e vacanza. Anzi mi ha persino detto che gli avrebbe fatto bene; a patto che non lo si stanchi troppo.

 E' splendida la montagna nel pieno dell'autunno. Gli alberi si colorano di rosso, il cielo nella giornate limpide è di un azzurro intenso,  le sere fresche e un po' umide, portano a riunirsi intorno al fuoco a  bere e chiacchierare e, di notte, è bellissimo rannicchiarsi sotto al piumone e stringersi alla persona amata.

Oggi pomeriggio sono andato a pescare con mio padre e con Ray. Lo abbiamo protetto e coccolato, mio suocero, in modo che non si stancasse troppo. In realtà non abbiamo preso alcun pesce ma  abbiamo parlato a lungo. Era proprio quello che mi ci voleva, parlare con due uomini più maturi di me, cercare di capire che cosa significa essere padre e essere marito. Ho trovato tanta comprensione, in loro e avuto molti buoni consigli.
E ora ho una sorpresa in serbo questa sera per mia moglie: il mio regalo per il nostro primo figlio. Sarà straordinario; una cosa a cui lei tiene veramente molto e alla quale avrebbe rinunciato per amore mio.

Mia moglie, la mia Ana, il mio angelo. Adesso sta venendo verso di me. Si è appena cambiata di abito per la cena a cui dobbiamo andare e che per noi è così importante. Ho prenotato un'intera sala nel ristorante più costoso di Aspen perché sarà lì che daremo la bella notizia a tutti, anche se i miei genitori lo sanno di già.
E' bellissima, come al solito, indossa un vestito giallo chiaro di seta, i lunghi capelli castani sciolti sulle spalle, gli occhi azzurri luminosi e dolcissimi. Si ferma di fronte a me, si solleva sulle punte dei piedi e mi da' un bacio leggero all'angolo della bocca, poi  si sofferma ad allacciarmi la cravatta.
"Sei pronta?" le chiedo, annuisce distrattamente col capo, "nervosa?";
"Abbastanza" si schiarisce la voce,
"Perché?" le chiedo;
"Per mia madre, per quello che potrebbe dire o pensare. Per lei ero troppo giovane per sposarmi, figurati per avere un bambino! Non so come la prenderà...non lo so proprio" e Ana scuote la testa, malinconica;
"Sshh..." le poso il mio indice sulle labbra per farla tacere "la affronteremo insieme. Ci sono io con te, non temere".
Le sfioro le labbra con l'indice e la guardo, solo a sentire la sua bocca sotto al mio polpastrello sento un rimescolio al basso ventre e so che anche per lei è così. Mi stacco da lei, malvolentieri, ma devo farlo. I nostri ospiti ci attendono e non avremmo tempo per fare l'amore anche se lo vogliamo tutti e due.
La prendo per mano e, insieme, usciamo dalla nostra stanza per incontrare gli altri.

La cena è stata un enorme successo: ora che sta quasi finendo sono tutti rilassati e sorridenti, chiacchierano insieme  e si godono l'ultimo bicchiere di vino.
Mi alzo, Ana si alza insieme a me.  Faccio tintinnare la forchetta sul bicchiere per richiamare l'attenzione e...
"Scusate scusate tutti".
Nove visi si voltano a guardarmi
"Io e la mia splendida moglie dobbiamo darvi un annuncio importante".
Prima ancora che io possa proseguire, Ana annuncia, sicura: "Sono incinta!" un brusio la segue, ma lei continua, noncurante, "Io e Christian aspettiamo un bambino, il nostro primo figlio" e gli occhi le brillano per la gioia mentre pronuncia queste parole.

Improvvisamente è tutto un tripudio di esclamazioni, di risate, di complimenti, a turno vengono tutti ad abbracciarci e condividere con noi questa gioia. Mia sorella è elettrizzata, mia madre commossa, Kate è rimasta a bocca aperta, sorpresa, mio padre e mio fratello mi stringono la mano e mi danno pacche sulla schiena.
In questo turbinio di gioia, Carla, la madre di Ana, le si avvicina con le lacrime agli occhi e le dice: "Oh, cara! Se fosse ancora qui il tuo povero papà!"
"Ma mio papà è qui con me!" risponde mia moglie "mio papà è Ray, non ce ne sono altri. Nessun altro, solo Ray"
Ana si avvicina a suo padre, che è rimasto seduto e adesso ha gli occhi lucidi:
"Papà" gli dice "carissimo papà. Ho avuto tanta, tanta paura di perderti..." e la voce le si spezza per un attimo, rimane qualche minuto in silenzio, stringe le mani di suo padre e poi prosegue "tu sei così importante, così tanto importante per me! ho chiesto..." altra pausa; è emozionata, si vede, "...ho chiesto a Christian e lui ha acconsentito, di potergli dare, se sarà maschio, il tuo nome. Forse non come primo nome, ma in qualche modo porterà il tuo nome: il nome di mio padre!"

E, così dicendo, lo abbraccia.
E' un momento dolcissimo, tutti li guardano commossi, io mi avvicino appoggio una mano sulla spalla di mia moglie e porgo l'altra a Ray .
"Sono veramente felice, ed orgoglioso, di averti come suocero, Ray"
"E io sono proprio contento di avere un genero come te, Christian. Sei un gran brav'uomo e vuoi molto bene a mia figlia. Si vede. So che la mia piccola è in buone mani."

Brav'uomo? Io? Mica ne sono tanto sicuro! Ma è meglio che Ray non lo sappia! Di una cosa sono assolutamente certo, invece: che amo sua figlia più di ogni altra cosa al mondo.
"Ana" la chiamo e, nel farlo poso entrambe le mie mani sulle sue spalle, lei si scioglie dall'abbraccio col padre e si volta a guardarmi .
"Ana, moglie mia, amore mio. Il giorno in cui ci siamo sposati mi hai reso l'uomo più felice della terra. Ora mi stai per dare un figlio, un figlio che mi sforzerò di amare e crescere nel migliore dei modi. E' usanza che il marito faccia un regalo alla moglie in occasione della nascita del primo erede. Ho visto nei giorni scorsi il profondo amore che ti lega a Ray e questa sera ne ho avuto la conferma. Ho capito quanto sono stato egoista a pretendere che tu usassi il mio cognome, anziché il tuo, nel lavoro. Sarebbe un grande onore per me se unissi il mio nome a quello di questo grande uomo. Vorresti usare il nome di Anastasia Steele Grey, per amore mio e per amore di tuo padre?"
Il viso le si apre in un enorme sorriso, si alza e mi getta le braccia al collo .
"Oh, Christian" E' bellissimo!" esclama felice e poi prosegue "Sarò ben lieta di esaudirti. Mi stai facendo un regalo stupendo. Ci tenevo così tanto, ma così tanto!".
Mi prende il viso fra le mani, lo avvicina al suo e mi bacia a lungo, con trasporto, fra gli applausi di tutti.

Molto più tardi, a notte fonda, mentre sono a letto, con Ana profondamente addormentata fra le mie braccia; ripenso a quello che quei due uomini saggi e meravigliosi mi hanno detto questo pomeriggio.
Entrambi sono padri, attenti ad amorevoli, di figli geneticamente non loro. Eppure, non per questo ci hanno voluto meno bene.
Mi hanno spiegato che la paternità non si realizza semplicemente nel dare il proprio DNA ad una nuova creatura; che quello che veramente conta è prendersi cura di un figlio, crescerlo, asciugargli le lacrime e stare in pena per lui, quando sta male.
E' un'esperienza da vivere giorno dopo giorno, non è per niente facile ma ... ne vale la pena.
Questo mi hanno detto.
Chiudo gli occhi con i loro visi scolpiti nella mia mente.
Ho due grandi esempi davanti a me.
Spero solo di esserne all'altezza.




Allora, adesso vi spiego il perché di questa one-shot.
Tempo fa Emma mi aveva chiesto di scrivere una storia su Christian e Ana che annunciano alle rispettive famiglie di aspettare un bambino. Avevo iniziato a buttare giù qualcosa, però non mi venivano idee e così ho messo il progetto da parte, almeno momentaneamente.
Poi, una decina di giorni fa (circa) Kristeen Cullen ha scritto una bella fan fiction sull'argomento.
E mi ha fatto venire la voglia di riprovarci. Non solo, interpellata, mi ha detto che sarebbe stata contentissima di leggere la mia versione dei fatti.
E così eccomi qua.

Temo che sarà un po' differente dalla storia tutta miele che forse vi aspettavate, ma io e, soprattutto Christian per come lo vedo io, siamo fatti a questo modo.

Fatemi sapere se vi piace.
A presto
Love
Jessie

PS: non preoccupatevi, Mia continua, non ho lasciato perdere.






  
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