Tornavo a scuola ogni volta sempre più arrabbiata.
Ormai Genzo, mio padre, aveva capito qualcosa ma non volevo che prendesse le mie difese. Ero grande, almeno credevo.
"Tesoro c'è qualcosa che non va alla nuova scuola?"
"No no tutto ok..."
Avevo conosciuto delle persone fantastiche ma quelle due proprio non le sopportavo.
Andai in camera mia a sfogare la mia rabbia, quando entrò la mia sorellona Nojiko.
"Guarda che se ci sono delle bullette devi dirmelo lo sai!"
Nojiko era una persona impulsiva e fin troppo, una volta, perché mi avevano detto figlia di una morta e toccato la mamma, aveva fatto volare il poveretto giù dalle scale.
"Va bene, ma ricorda che picchierei chiunque per te piccola."
Mi diede un bacio sulla testa e uscì.
Il suo nuovo ragazzo era un po' strano. Eustass Kidd era possente e terrificante ma non era mai duro come la mia sorellona.
Dovevano pagarla, però, quelle due befane.
Robin una ragazza più grande e innamorata di Rufy, un ragazzo ancora bambino ma che vedeva lei come una regina, e quindi veniva spesso a prenderlo dopo l'università, mi spiegava che ogni volta che arrivava una ragazza e non faceva come volevano loro la massacravano facendola risultare una persona orrenda tanto tutti ci credevano.
Ma il gruppo di Rufy no, non dava peso alle loro parole e io ormai mi ero rassegnata a quelle frecciatine, al loro parlare sotto voce.
Una volta avevo provato a parlarci ma avevano rigirato tutto come volevano loro.
E in quel momento mi resi ancora più antipatica, uno strano ragazzo dai capelli verdi mi difese e per loro fu guerra.
"Oooh hai visto Nami? Quella poveretta che si fa compatire da Zoro?"
La sentii chiaramente e quella voce insopportabile era di Tashiji.
"Oooh sì, fa la dura ma poi piange sempre, l'ho vista mentre scriveva ma tanto non sarà mai brava come noi!"
E quella era Califa.
"Ahahahhahha" e tutte quelle che avevano paura di non essere nel cerchio "riservato".
Ma Genzo mi aveva insegnato che il tempo ripagava le cose.
Quando arrivò un piccolo genio lo insultarono pesantemente.
Chooper, un bimbo buffo ma estremamente sensibile.
Si divertirono a farlo piangere fin dall'inizio.
"Ooh sei una caccola, siamo circondate da tanta cacca, speriamo di riuscire a mandarli via, se no sono guai per noi, non saremo più al centro dell'attenzione"
Era impaurito e io avevo registrato tutto.
E la diedi al preside.
E come giusto che sia lui le aveva espulse.
Ora è passato un anno da quando sono spedite lontano, e la scuola è stata rinominata Sunny perché ora qui ognuno è considerato importante come il sole.





Angolino del mio mondo: So che è OOC forse un pò troppo, ma mi premeva parlare di ciò perché ritengo infantile il bullismo e tutto ciò che lo riguarda. vivian.