Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Shiver414    29/11/2014    1 recensioni
Yuri è una strega, una strega potente che cerca di evitare che la sua vita da semplice proprietaria di un negozio di fiori e quella da cacciatrice di demoni non collidano tra loro. Ci stava riuscendo fino al momento in cui non conosce Kian, un demone dall'aspetto sublime, il carattere forte e un'indole apparentemente egoista. Da quel preciso istante tutta la sua vita precipita in un baratro fatto di morte, sangue e terrore, governato da un demone spietato, il Burattinaio. CHi si nasconderà dietro questo misterioso nome? Yuri e Kian sopravviveranno alla sua furia?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 16.
 
Le mie gambe andavano sempre meglio. Riuscivo a camminare più stabilmente, non inciampavo più, né perdevo l’equilibrio. L’atmosfera che regnava tra di noi però era sempre più pesante. Justin cercava di parlare con me a tutti i costi, di stupirmi con i nuovi incantesimi che conosceva, mentre io cercavo disperatamente di far vedere a Kian che stavo bene e che il suo rifiuto non mi aveva ferita. Il Burattinaio non sembrava averci trovato, ma non ero comunque tranquilla. Un demone così potente era pressoché impossibile che non ci avesse già percepito da tempo. Eravamo costretti a restare chiusi lì finché non avessimo avuto un piano sicuro ed efficace per affrontarlo. Io però volevo uscire da quel monolocale e fare una passeggiata all’aria aperta. Usare un po’ della mia magia, la sentivo fremere sotto la pelle, voleva essere usata. Volevo usarla.
Una notte, mentre Kian e Justin dormivano, decisi di andare fuori per un po’. Dovevo fare in modo che nessuno dei due si svegliasse, ma come avrei fatto se dormivamo tutti e tre nello stesso letto? Riuscii miracolosamente a strisciare via.
«Dove vai?» Justin. Era mezzo addormentato.
«Un attimo in bagno.» Emise un verso di approvazione e tornò a dormire. Sgattaiolai via e corsi a respirare un po’ di libertà. Scalza e in pigiama mi sdraiai sul praticello del giardinetto condominiale. Sembrava non abitare nessuno in quel palazzo. Che strano.
L’aria era così pulita e il cielo così bello. Le stelle sorridevano alla luna che gentilmente ci donava la sua bellezza. Tutto era perfetto.
«Che sciocca ragazza.» Una voce femminile. Dove l’avevo già sentita?
«Tu chi sei?» Mi guardai attorno. Non c’era nessuno. Nemmeno la più piccola traccia di una presenza.
«Ancora non l’hai capito?» Una donna sbucò dall’ombra. Il suo sorriso, distorto, abominevole.
«Ti ho già visto nel mio sogno.» Dissi sorpresa. Una forte presenza comparve all’improvviso. Mi colpì come un pugno in pieno stomaco. «Il Burattinaio sei tu.» Dissi sorpresa. Da dietro la donna si affacciò una ragazza. «Sofia?» Sorrise crudele e lasciò che il Burattinaio l’accarezzasse in modo ambiguo. «Sofia che ci fai con quel mostro?» Continuava a guardarmi con quegli occhi crudeli e si abbandonò tra le braccia di quella donna che con la sua disgustosa bocca baciò Sofia. Che diavolo stava succedendo? Chiamai i ragazzi a gran voce. Perché non arrivavano?
«Non verrà nessuno.» Erano morti? Li aveva uccisi? Corsi su per le scale e raggiungi la nostra stanza. Due donne demone, anzi due succubus. Sul pavimento c’erano dei vestiti. Guardai oltre le donne, Kian e Justin erano rimasti in biancheria intima, i visi sofferenti, mentre degli strani serpenti si avvolgevano alle loro gambe. I polsi e le caviglie erano stretti dalle corde. Il succubus quando mi vide sorrise tirando fuori la sua lunga lingua. Mi fece l’occhiolino prima di piegarsi accanto a Kian.
«Goditi lo spettacolo.» Iniziò a passare quella viscida e disgustosa lingua sul petto di Kian, scivolando sempre più verso l’addome. Provai ad avvicinarmi, ma il serpente sibilò e sfoderò i lunghi denti. Il veleno gocciolava sul pavimento. Se mi fossi mossa ancora l’avrebbe morso. Justin guardava disgustato la scena e cercava di mantenere la calma. Perché non usavano i loro poteri? Qualcosa mi sfiorò la gola. Delle dita.
«Che ne dici? Sono davvero così affidabili gli uomini?» Le dita del Burattinaio erano attorno al mio collo. Non stava stringendo, era una presa gentile e delicata. Scossi la testa. Avevo paura di muovermi. Sentii le dita stringere un po’ di più e qualcosa sfiorarmi la schiena. La sua testa si mosse all’improvviso e i due demoni si lanciarono sui ragazzi. Non volevo Guardare. Kian sembrava fissare sconvolto la donna dietro di me. Sentii un gemito provenire da Justin. Chiusi gli occhi mentre il succubus banchettava con i miei amici. Sentire quei suoni. Quei gemiti di dolore soffocati. Volevo correre da loro, ma se lo avessi fatto li avrebbe uccisi.
«Perché non possono usare i poteri?» La donna rise. «Hai lanciato un incantesimo su tutto il palazzo. Nessuno può usare i propri poteri, eccetto voi.» Rise ancora. «Cosa vuoi da me?» Non rispose. Continuò solo a ridere. Godeva di quel momento, di quel che stava succedendo ai ragazzi e della mia impotenza. Mi sentivo inutile e frustrata. Scusate. Pensai.
«Non li ucciderò tranquilla. Guarda attentamente.» Mi afferrò sotto il mento e mi costrinse a guardare. Il volto di Kian non sembrava più così sofferente, nemmeno Justin. Sembrava che…
«I succubus.» Mormorai. Stavano usando i loro poteri. Strinsi forte gli occhi e sperai che passasse presto.
«Gli uomini sono tutti traditori. Guarda come gli sta piacendo. Guarda l’uomo che ami.» Alcune lacrime sfuggirono dal mio controllo. Dovevo far qualcosa. Dovevo far appello a tutta la mia magia e rompere l’incantesimo. Chiusi gli occhi e mi concentrai. Sentivo una strana scossa nelle dita. Stava forse funzionando? Mi bastava anche un piccolo incantesimo. La scossa aumentava. La barriera che aveva eretto contro la nostra magia pian piano si stava sgretolando. Crash. Finalmente era in mille pezzi. I ragazzi tornarono improvvisamente lucidi. Kian si trasformò senza esitazione e Justin disintegrò i succubus. La pressione sul mio collo aumentò.
«Sapevo che sarebbe successo.» Ridacchiò. «Kian. Ci si rivede.» Disse gentile.
«Lucy.» Si conoscevano? Il viso di Kian divenne improvvisamente cupo. Cosa c’era tra quei due?

Un altro personaggio. Una nuova sorpresa. Un nuova sofferenza, 
costretta a vedere due uomini inermi in balia della lussuria di due succubus. Costretta a vedere il suo uomo nelle mani di un'altra. Una nuova donna che farà soffrire Yuri? Perché Kian la conosce?

Riflessione di un'autrice sconcertata da se stessa:
Ammetto che mi sono sopresa anche io di quello che ho scritto ahaha spero di non essere stata troppo ridicola, ma soprattutto spero vi piaccia u.u 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Shiver414