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Autore: Shiver414    29/11/2014    2 recensioni
Yuri è una strega, una strega potente che cerca di evitare che la sua vita da semplice proprietaria di un negozio di fiori e quella da cacciatrice di demoni non collidano tra loro. Ci stava riuscendo fino al momento in cui non conosce Kian, un demone dall'aspetto sublime, il carattere forte e un'indole apparentemente egoista. Da quel preciso istante tutta la sua vita precipita in un baratro fatto di morte, sangue e terrore, governato da un demone spietato, il Burattinaio. CHi si nasconderà dietro questo misterioso nome? Yuri e Kian sopravviveranno alla sua furia?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Capitolo 17.
 
«Kian. Non gli hai ancora raccontato di noi?» Disse ridendo. Perché per tutto il tempo non aveva fatto altro che ridere e ridere e ridere? Era snervante. «Sono la strega che lo ha incatenato nel Baratro, vero tesoro?» Kian mi guardò. Sembrava in difficoltà.
«Lasciala andare.» Gridò Justin. Scosse la testa divertita.
«Sono qui per lei non per voi.»
«Da quando in qua sei un Burattinaio?» Sembrava non vedesse l’ora che qualcuno le rivolgesse quella domanda.
«Da quando tu mi hai tradita. Volevo diventare abbastanza forte da ucciderti e ho imparato l’arte oscura dei burattinai.» Sembrava troppo allegra. «Yuri, non devi mai fidarti degli incubus, tanto meno degli stregoni. Oh, Kian, ma tu sei un mezzo sangue vero?» Cosa stava cercando dire? «Sto cercando di dire, cucciola, che non dovevi innamorarti di lui. Stai soffrendo per colpa sua, vero?! Sarò franca. Ti sta solo usando perché rivuole questa.» Tirò fuori un sacchetto abbastanza grande. «Sei curiosa di sapere cosa ci sia qui dentro vero?» Ripose il sacchetto. «Mi dispiace, ma la tua curiosità dovrà aspettare.»
«Lucy, è con me che ce l’hai, lei non c’entra nulla.» Ridacchiò estremamente divertita.
«Ragazzo.» Si stava rivolgendo a Kian. «Ancora non le avete detto la verità.» Che verità? Verità su cosa? «Ti spiace se lo faccio io?» Justin sbraitò qualcosa e creò una sfera di energia. I serpenti che fino a poco prima giacevano morti sul pavimento all’improvviso iniziarono ad attorcigliarsi alle sue caviglie.
«Justin.» Disse Kian serio. Scosse la testa. «Tanto le dirà lo stesso ogni cosa.» Justin riassorbì la sfera.
«Bravo piccolo.» All’improvviso un’immensa nuvola di vapore nero ci avvolse. Vidi i ragazzi correre verso di me e poi più nulla. C’era solo il buio. Dove stavamo andando? Lucy era sempre al mio fianco, gentile e materna mi prese la mano e mi condusse verso una strana luce. Il sole mi ferì gli occhi. Dove eravamo? Sotto i miei piedi c’era solo l‘aria. «Non avere paura. Non ti farò alcun male.» Il suo viso non sembrava più così distorto come poco prima. Davanti ai miei occhi ora, c’era il viso di una bellissima donna, dai capelli biondi e gli occhi color del mare. «Vieni. Ti racconterò ogni cosa.» Mi prese di nuovo la mano e mi trascinò con sé a terra. Avevo paura, ma allo stesso tempo, volevo sapere. «Sarò breve non temere.» La seguii in silenzio e aspettai che fosse pronta a parlarmi. «Ero una strega molto potente, ma come te feci la stupidaggine di fidarmi di un demone. Mi innamorai follemente di lui, ma fui tradita. Aveva trascinato da me un’orda di stupidi demoni che voleva prendere tutto il mio potere. Mi aveva lasciata sola in balia di quei mostri ed era scappato. Volevo vendicarmi, ma era troppo potente e pericoloso, così l’ho incatenato nel Baratro ed ho iniziato a studiare un modo per sconfiggerlo. Scavai nel suo passato ma ciò che scoprii mi fece quasi desistere. Aveva ucciso ben dodici delle trenta streghe originarie, ne aveva assorbito i poteri. È un incubus, è uno stregone ed è pericoloso. Sua madre morì dandolo alla luce e automaticamente, il piccolo demone ne assorbì tutti i poteri. Sua madre era Siana.» Mi portai le mani alla bocca. Siana? Una delle streghe originarie, fu condannata all’esilio per essersi innamorata di un demone e per essere rimasta incinta di un abominio. «L’unica soluzione era diventare quel che vedi ora.» Mi accarezzò la guancia. «Non si tratta più di vendetta ormai. Si tratta di compiere il mio dovere di strega e uccidere un demone pericoloso.»
«Perché Sofia era con te?» Sorrise.
«Il tuo dolce Kian l’ha lasciata travolgere dai miei demoni mentre vi inseguivano, così le ho salvato la vita.» Quindi le stava anche insegnando la magia.
«Perché se vuoi compiere il tuo destino di strega hai tentato di uccidere anche me?» Continuava a tenere la mano sulla mia guancia.
«Non volevo ucciderti, all’inizio stavo solo testando i tuoi poteri.» Sembrava dispiaciuta. «Quando ho capito quanto potere si cela in te, ho inviato i miei demoni a salvarti dalle sue grinfie ma Kian era sempre in mezzo e ti ha messa in pericolo.» C’era qualcosa che non mi convinceva. «Fa un patto con me.» Si avvicinò. Non riuscivo a muovermi. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio. Accidenti, non potevo permettere che accadesse. Cercai con tutta la forza di vincere i suoi poteri e la spinsi via. Mi guardò con sfida. «Se non vuoi aiutarmi allora puoi anche morire.»



Oh-oh e ora? Davvero Kian è così spietato? Ci si può fidare delle parole del Burattinaio? Yuri riuscirà a salvarsi da lei?
   
 
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