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Autore: Lord Gyber    30/11/2014    1 recensioni
Dal testo:
« Giustizia e pace sono fondamenti inconsistenti. Dal tuo punto di vista la giustizia è la scomparsa definitiva di esseri come me, dal mio invece è che tutti capiscano che non possono contrastarmi. In poche parole, ragazzo, la giustizia e la pace le creano i vincitori....ed io vinco sempre. »
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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« Non disturbare l'acqua. »

Il Signore degli Anelli.

 

 

« Che puzza terribile! » Nova mosse la sua coda davanti al naso per evitare di inalare il miasma venefico che il luogo emanava « Proprio su un pianeta palude dovevamo atterrare? »

Kit la guardò storto, anche se doveva ammettere che aveva ragione.

Erano atterrati su un piccolo isolotto fatto di alghe e rocce all'interno di una palude dall'acqua gialla putrida circondata da alberi quasi, se non del tutto marci.

« C'è un paesino dove possiamo fare rifornimento. » « Allora perché non siamo atterrati lì? » Rekai si mise un fazzoletto di stoffa sul naso per evitare di svenire a causa del tanfo.

« E' una storia alquanto lunga. » si grattò la testa con fare imbarazzato cercando di non incrociare il suo sguardo con quello degli altri « Mi occupo io di tutto, voi potete pure restare qui a fare la guardia alla nave. »

Fece per andarsene, ma all'improvviso si fermò « Un'ultima cosa » si voltò verso i ragazzi « Mai » puntò il dito verso Nova « E dico mai, entrare in acqua. »

La voce era parecchio tesa, anche se non ne capivano il motivo.

A vedere l'acquitrino non sembrava esservi niente di pericoloso, a parte la puzza.

Ma forse era ciò che non si vedeva ad essere pericoloso?

Scambiò un'occhiata di intesa e Kit ritornò sulla sua strada, per poi scomparire fra le fronde degli alberi..

Rekai fissò il punto in cui era sparito, portando poi lo sguardo all'acqua giallognola. Cosa poteva esserci di così pauroso da preoccuparlo in quel modo?

Kit non sembrava certo il tipo ad abbandonare qualcuno in una zona pericolosa, ma nel breve tempo in cui erano rimasti insieme aveva appreso che una sua caratteristica era proprio la sbadataggine.

Si limitò a fare spallucce.

« Beh, cosa facciamo adesso?.....Nova? » si girò notando che la sua compagna era sparita. Forse è già tornata a bordo pensò.

Lui di certo non era di questo pensiero, dopo tanto tempo passato all'interno di quella nave voleva godersi un po' d'aria pura, se si poteva definire così. Per fortuna si era portato dietro la sua sacca.

Girò un po' intorno all'isolotto, trovò un albero abbastanza pulito e vi si appoggiò. Rovistò nella sua sacca e tirò fuori il suo libro, aprendolo alla pagina dove si era fermato.

Veniva la sua parte preferita, l'incontro di Ulisse e Polifemo.

Proprio nel preciso istante in cui stava per fiondarsi nella lettura sentì uno strano rumore. Ma non ci badò troppo e ritornò a leggere.

Un secondo rumore. Questa volta più intenso. Sembrava il rumore dell'acqua quando bolliva.

Ma ancora una volta lo ignorò.

Ci fu allora un terzo rumore. Più prolungato e persistente degli altri.

La pantera sospirò chiudendo il libro e si alzò per andare a controllare. Il rumore non sembrava troppo distante.

Seguendo il suo udito si ritrovò a specchiarsi contro l'acqua marcia della palude. Ma non vide nient'altro all'infuori della sua immagine riflessa.

Me lo sarò immaginato si disse. Poi vide qualcosa.

La sua immagine aveva incominciato a tremolare per via di bolle di ossigeno che risalivano l'acqua.

Qualcosa stava per emergere, anche se non sapeva cos'era.

Forse per istinto di sopravvivenza lui si portò la zampa alla fondina della pistola, ricordandosi solo dopo che l'aveva lasciata a bordo della Manta.

Le bolle aumentarono così come l'agitazione di Rekai, ormai con i nervi a fior di pelle.

Bastò un attimo e spinto a terra da qualcosa fuoriuscito dalla palude.

Cominciò ad agitare le zampe con fare disperato sperando di colpire il suo assalitore con gli artigli, ma senza successo.

Ci provò un'altra volta finalmente riuscendo a colpire qualcosa di squamoso.

Quando fu sul punto di urlare qualcosa di morbido premette sulle sue labbra. Quella sensazione sembrò calmarlo facendogli notare che la figura che lo sovrastava non gli stava facendo alcunché.

Quando riaprì gli occhi vide Nova con le sua labbra appoggiate alle sue in un dolce bacio.

« Ti ho spaventato? » disse staccandosi. Lui in risposta si girò sul fianco facendola cadere « Porca puttana Nova! » urlò in preda ad una crisi di nervi « Mi hai fatto venire un infarto! Avrò perso dieci anni di vita! »

Lei lo guardò sorridendo « Andiamo, era solo un piccolo scherzo innocente. E poi neanche tu ci sei andato piano. » gli mostrò la schiena mostrando un graffio vicino alla base del colpo. « Se ci avessi messo più forza mi avresti decapitato. »

Guardò i suoi artigli notando che erano sporchi di sangue.

« Scusa. » fu la sua risposta, dopo essersi rimesso in piedi « Ti perdono, solamente perché mi fai pena. » disse maliziosa « Ancora un po' e ti saresti messo a piangere come un cucciolo. »

« Non è vero! » urlò arrossendo vivacemente « Come no. Se non ti avessi baciato ora ti staresti ancora contorcendo mentre zampilli come una fontana. » disse trattenendo le risate.

Fece un grugnito di disprezzo, non gli piaceva essere considerato un piagnucolone, ne tanto meno essere preso in giro dalla sua ragazza.

Cercò di riprendere il controllo di se stesso per evitare di saltargli addosso e decapitarla sul serio « Almeno io non puzzo come una fogna. »

Nova tacque, quando dandosi una leggera annusata, sentì suo malgrado di essersi impregnata dell'odore di acqua marcia « Ora devo farmi un bagno! »

Mi piace averla vinta pensò la pantera con il sorriso sulle labbra. Era raro che riuscisse a prevalere sul rettile.

Quando la ragazza salì a bordo, i pensieri del ragazzo si focalizzarono sul manoscritto che aveva lasciato per terra. Ora voleva solo riprendere la sua lettura.

Quando fu sul punto di raccoglierlo sentì di nuovo quel gorgoglio « Non di nuovo. » seguendo ancora una volta il suo udito si ritrovò davanti ad un altro specchio d'acqua dal quale fuoriuscivano bolle d'ossigeno.

« Nova, è inutile, non ci casco due volte. » ma le bolle non smisero di risalire « Andiamo, non ho più voglia di scherzare. » ma niente. Rekai fu preso dalla rabbia « BASTA! » urlò zittendo tutto ciò che si poteva ascoltare e facendo scomparire le bolle.

Incuriosito da quel fatto si sporse il più vicino possibile.

Non ne fu certo, ma gli parve di intravedere qualcosa di che si muoveva al di sotto del pelo dell'acqua.

Ma non ebbe il tempo di capire cosa fosse, che due grosse fauci lo afferrarono per poi trascinarlo sott'acqua.

 

Nova intanto aveva finito di fare il suo bagno, anche se si sentiva ancora un filo di olezzo, anche se non molto percettibile.

Non ci badò troppo ed uscì fuori, credendo di trovarsi davanti il suo ragazzo intento a leggere quel suo prezioso libro.

Ma non vi era anima viva.

« Rekai » gridò la ragazza, sperando di sentire una risposta « Che c'è, non mi rispondi perché sei arrabbiato? » ma ancora nulla.

Strisciò ancora per qualche metro fino a quando non si scontrò con qualcosa. Era il libo di Rekai.

Si chiese perché era lì. Lui non l'avrebbe mai lasciato incustodito.

Un grosso boato arrivò alle sue spalle.

Voltandosi scoprì con orrore l'immagine di un immenso alligatore posto in posizione verticale che si dimenava come un matto. Ma la cosa brutta è che stretto fra suoi denti vi fosse « Rekai! »

La pantera cercava invano di liberarsi dalla morsa mollando dei graffi sul muso del bestione. Ma le scaglie erano troppo dure.

Mollò un altro disperato attaccato, che ebbe solo l'effetto di far arrabbiare il lucertolone.

Questo prese un slancio e riuscì a lanciare il ragazzo in aria.

Mentre stava per precipitare l'alligatore allargò la bocca. Quando gli fu a portata di zanne, richiuse la presa, ingoiandolo intero.

Ricascò di schiena nell'acqua per poi sparire.

« Rekai...»

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Ve l'avevo detto che in questo capitolo sarebbero iniziati i guai e così e stato. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Lord Gyber.

  
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