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Autore: MiaBlack    30/11/2014    16 recensioni
Seguito di "Carpe diem tutto accade per una ragione"
La storia si colloca nella seconda stagione, Felicity conosce già Oliver. ma Oliver non se lo ricorda, non ha riconosciuta la bella informatica e lei non si prodiga a farsi riconoscere anzi cercherà di evitare che lui lo scopra, ma Felicity nasconde un segrete un grosso segreto. Cosa accadrà quando il suo segreto sarà sul punto di essere rivelato, quanto sarà disposta a fare perchè Oliver non venga a sapere quello che nasconde.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi al capitolo vi chiedo scusa per aver risposto alle recensioni dopotutto quel tempo e in modo un po' frettoloso... diciamo che ho giornate abbastanza piene e ho preferito dedicare il tempo a buttare giù il capitolo 23... ^_^ per chi ha recensito anche la raccolta presto risponderò anche di la giuro!
ora vi dico buona lettura!

Capitolo 19

Oliver rimase immobile a fissare la bionda che dormiva nel letto, non riusciva a pensare lucidamente.

“Ollie? Ollie!” Thea lo stava chiamando istericamente maledicendosi mentalmente per la pessima idea di dargli quella notizia telefonicamente.

-Sto bene...Devo andare, scusa.- balbettò chiudendo il cellulare continuando a fissare Felicity che ignara delle sue scoperte dormiva tranquilla.

“Aspetta non fare...” non seppe mai cosa non avrebbe dovuto fare, strinse i documenti con tanta forse da accartocciarli, si sentiva ferito da Felicity, loro si conoscevano, erano stati mesi insieme a studiare, perché fingere di non conoscerlo, perché non glielo aveva detto?

-Oliver! - Dig era entrato in camera e lo stava guardando preoccupato, Sara si era precipitata a casa di Felicity quasi di corsa dicendogli che stava per succedere un casino all'ospedale, Oliver stava per scoprire che Felicity gli stava tenendo un segreto, tutti e due sapevano quanta poca tolleranza avesse Oliver nei confronti dei segreti, per non parlare poi del fatto che era Felicity a tenerglieli.

-Che succede? - chiese cercando di mantenere la calma.

-Felicity... -

-Che è successo? Sta bene? - chiese guardando la ragazza che riposava nel letto.

-Ci conosciamo dai tempi della scuola..- rispose.

-Vuoi dire che andavi a scuola con lei? - Dig cercò di mantenere la calma, Oliver si era finalmente ricordato di Felicity, si chiese se avesse anche capito che il padre dei bambini era lui.

-Si... io, non me lo ricordo. Io, lei e Walter, andavamo tutti alla Larchmont High. - continuò allungando i fogli che gli aveva dato Sara, così che anche Diggle leggesse.

-La scuola è grande non puoi certo ricordarti tutti...- buttò li Dig leggendo rapidamente il contenuto dei fogli, niente in quei fogli poteva aver svelato ad Oliver che loro si conoscevano già.

-E' lei la ragazza delle ripetizioni, è stata lei ha farmi diplomare... - Dig guardò Oliver avvicinarsi a Felicity.

-Ed era lei la ragazza mascherata alla festa. - aggiunse sfiorandole il braccio risalendo lentamente fino alla spalla.

-Oliver non tirare conclusioni affrettate, potrebbe aver avuto le sue ragioni per non dirti niente. -

-E quali? - ruppe il contatto come scottato.

-Io non lo so, ma aspetta che si svegli prima di arrabbiarti con lei. -

-Vado a fare un giro... - Oliver stava per uscire dalla stanza quando Diggle lo fermò, non poteva permettergli di andarsene da li, senza parlare con lui, sarebbe arrivato sicuramente alla conclusione più sbagliata.

-Oliver non arrivare alle conclusioni da solo... Parla con lei. - Oliver uscì, in momenti come quelli l'unica cosa che lo aiutava a pensare lucidamente era un giro in moto e Dio solo sapeva quanto in quel momento gli servisse. Girò per la città senza fermarsi, lasciando che a guidarlo fossero i suoi pensieri, si trovò davanti alla scuola, dove in teoria aveva conosciuto Felicity: ricordi che però non riusciva a riportare alla mente. Proseguì verso il porto dove con suo padre e Sara erano partiti per la Cina, li aveva tradito Laurel e aveva condannato ad una vita di omicidi Sara. Continuò il suo viaggio e si trovò alla Queen Consolidated: li aveva visto per la prima volta Felicity o almeno così credeva, era stato Steel a mandarlo da lei quando gli aveva chiesto qualcuno che fosse bravo con i pc, in quell'occasione Walter aveva sorriso facendo il nome della ragazza come se sotto ci fosse stato altro, ma era troppo preso dalla sua missione per fermarsi a chiedersi perché Walter stesse sorridendo. Walter doveva esserne a conoscenza, dopo la morte di Robert il controllo della società era andato a lui e quindi sapeva della borsa di studio e che lui conosceva Felicity, diede gas cercando di allontanarsi dalla sua compagnia, l'idea che tutti sapessero e che solo lui fosse all'oscuro lo faceva arrabbiare, anche sua madre sapeva di Felicity, quando l'aveva affrontata per la storia di Thea, Moira si era rivelata una statua di marmo priva di sentimenti, priva di qualsiasi rimorso per le sue azioni: “è stata la signorina Smoak a dirtelo vero?” gli aveva chiesto divertita, non aveva aspettato la sua risposta aveva semplicemente aggiunto: “non pensare che lei sia completamente sincera con te, ti nasconde cose importanti... Lei non è poi migliore di me.” non gli aveva creduto, aveva pensato che fossero parole dette per rabbia, ma ora invece aveva scoperto che era vero, Felicity aveva taciuto molte cose, gli aveva nascosto fatti importanti, poteva ancora fidarsi di lei?

Il giro in moto si concluse quando si rese conto di essere tornato all'appartamento di Felicity, parcheggiò e salì in casa. Sara era in salotto, si era addormentata guardando la televisione, superò la ragazza ed andò nella camera dei bambini, la casa era avvolta da una pace quasi irreale, aprì piano la porta e intravide subito la testina bionda di Hope che sbucava da sotto le coperte, guardò dall'altra parte sicuro di trovare anche Robert addormentato, ma Robert non era nel suo letto: le coperte erano ammucchiate in fondo al materasso e di lui non c'era traccia, chiuse la porta e si mise a cercarlo, ci mancava solo che dopo aver trovato Felicity si fosse perso Robert, Felicity lo avrebbe ammazzato e lo avrebbe fatto in modo molto doloroso, guardò in cucina e in bagno, ma trovò entrambe le stanze vuote.

-Maledizione!- stava già per scendere e setacciare la città in cerca del bambino quando notò la porta della camera di Felicity aperta: steso sul letto, stretto al cucino c'era Robert che dormiva rannicchiato.

-Come farà a non morire d'infarto ogni momento? - si chiese mentre entrava nella stanza e prendeva una coperta per coprire il piccolo.

La camera di Felicity era una stanza normalissima, un po' disordinata, ma visto tutto quello che doveva fare in un solo giorno riordinare la propria camera non era nelle sue priorità, l'idea di frugare tra la roba di Felicity mentre lei non c'era lo metteva a disagio. Coperto RObert decise di uscire dalla stanza e buttarsi sul divano accanto a Sara, era quasi alla porta, quando una lavagna di sughero attirò la sua attenzione, attaccate alla lavagna c'erano diverse foto di Felicity con i bambini: alcune erano recenti, in alcune invece Felicity aveva i capelli scuri, sorrise osservandola col suo colore naturale: gli piaceva bionda, il biondo le illuminava il viso e la faceva splendere, ma doveva ammettere che anche con i capelli scuri era bella, gli occhi celesti risaltavano a contrasto col nero, non ci poteva fare niente, Felicity gli piaceva in qualunque modo. Rimise la foto al suo posto e fu allora che notò una busta bianca, ormai ingiallita dal tempo, sopra c'era il nome di Felicity e non c'erano dubbi su chi avesse scritto quel nome, riconosceva la sua calligrafia, staccò la busta e la rigirò tra le mani, se l'avesse aperta non sarebbe stato una violazione della privaci della ragazza, non veramente, visto che qualunque cosa contenesse la busta era stato lui a dargliela, aprì ed estrasse un cartoncino rosso:

 

Festa di fine esami

 

sorrise ricordava quella festa, l'aveva organizzata lui per festeggiare il fatto che avesse finito di dare gli esami, non aveva idea se fosse passato o meno, me dopo tutta la fatica che aveva fatto per passarli una festa ci sarebbe stata bene.

 

-Ollie non glielo hai detto? Fa una festa, devi assolutamente venire! – osservo mia sorella parlare con la ragazza che imbarazzata guarda prima me e poi Thea, devo ricordarmi di dirle di farsi gli affari suoi.

-Il mio invito deve essere andato perso…. – borbotta, perso, come no, è proprio qui, seguo col dito il contorno della busta.

-Veramente è qui. – mi alzo e le porgo la busta con sopra il suo nome, spero che venga, mi piacerebbe se venisse.

-Non sapevo dove spedirlo, non ho idea di dove abiti. – le spiego imbarazzato, sono mesi che viene qui ad aiutarmi a studiare e in tutto questo tempo non mi sono mai preso la briga di chiederle dove abita, sono un idiota.

-Grazie, ma.. non dovevi, io.. Non ci incastro molto nel vostro mondo.-

-Mi farebbe piacere se venissi, se mi diplomo è grazie a te. Vestito elegante e maschera. – le spiego, deve venire, non so perché ma voglio che lei venga.

 

Si appoggiò al muro mentre quel ricordo gli attraversava la mente, finalmente da qualche parte un ricordo si era liberato ed era riaffiorato, sorrise felice.

Il giorno dopo sarebbe andato da Felicity, era arrivato il momento di parlare di tutto quello che era successo, dai suoi segreti svelati al suo rapimento.

-Che succede? - Robert si era svegliato e guardava Oliver con occhi assonnati.

-Non è successo niente, dormi... - sorrise e si avvicinò al bambino, non aveva avuto modo di stare molto tempo con lui, era estremamente sospettoso e lo guardava diffidente prima di allontanarsi e nascondersi dietro Dig.

-La mia mamma... - borbottò, Oliver sorrise, quei due bambini adoravano la loro mamma ed era più che sicuro che lei adorasse loro.

-L'abbiamo trovata, sta bene. - gli disse, Robert si mise in piedi sul letto completamente sveglio.

-Dove è? - chiese guardandosi attorno sperando di trovarla.

-Non è qui... è al pronto soccorso a fare gli accertamenti, la vedrai domani, ora dormi... - sapeva di aver sbagliato a dirgli che l'avevano trovata ora non si sarebbe più addormentato e avrebbe insistito per essere portato all'ospedale, ma ormai era troppo tardi per rimangiarsi quello che aveva detto.

-Ma sta bene? - socchiuse gli occhi e lo guardò sospettoso, non si fidava di lui e non riusciva a capire perché.

-Si sta bene, domani tornerà a casa... -

-Possiamo andare a vederla? -

-Sta dormendo, lasciala riposare, domani pomeriggio ti porto da lei. - Robert sembrò soppesare quella proposta, lui voleva vederla subito, voleva che lo abbracciasse e lo riempisse di coccole, ma sapeva che svegliare sua madre a quell'ora per una sciocchezza poteva costargli la vita.

-Va bene, ma se non mi porti sarà peggio per te. - Oliver rise a quella minaccia, cercando di pensare cosa mai avrebbe potuto fare quel piccoletto per fargli pentire di non aver mantenuto la sua promessa.

-Vi porto da lei. - tranquillizzato da quelle parole Robert tornò a stendersi sul letto guardando Oliver che fermo sulla porta fissava il bambino indeciso su cosa fare.

-Stai un po' con me? -

-Certo. - si stese accanto a Robert coprendo entrambi con la coperta che aveva usato prima, Robert rimase a distanza da Oliver, gli aveva chiesto di restare, ma era chiaro che non si fidasse di lui nemmeno un po'.

 

 

Esco dalla biblioteca e mi scontro contro qualcuno che non avevo visto.

-Scusi…. Io… non l’avevo proprio vista, non che non sia un bel vedere, cioè… – sorrido, quanto è carina questa ragazza.

-Shhh! –

-Oliver… – mi ha riconosciuto, va beh non importa.

-Ciao… Sei bellissima…-

-Sei ubriaco? – probabile, ma questo non toglie che lei sia veramente bella, questo vestito nero le sta divinamente, la prendo per mano.

-No. Vieni ti offro da bare. –

-Aspetta, io veramente dovevo… - ignoro le sue rimostranze e la porto al bar e le passo un bicchiere.

-Ti piace? – annuisce.

-Balliamo. –

-Oliver, tu sai chi sono? – mi chiede sospettosa, quando mi sono scontrato con lei pensavo fosse Sara, ma ora che la guardo meglio, non è lei.

-Certo… - mento spudoratamente.

-Non è vero, non sai mentire. Tu a poker devi fare schifo ammettilo. – la stringo a me e rido, questa ragazzina è veramente sveglia e conosco una sola persona tanto intelligente.

-Ti sbagli.. so chi sei.. Sei esattamente chi voglio. - vedo il suo sguardo sorpreso, è così concentrata sulle parole che ho detto che a malapena si accorge che la sto baciando, io Oliver Queen sto baciando la mia tutor, non ho mai pensato che sarei rimasto affascinato da una ragazza col cervello, perché Felicity è veramente intelligente.

-Spostiamoci… - le prendo la mano e ci spostiamo, lasciamo la pista e gli invitati,la porto verso la biblioteca, cerco le sue labbra, la spingo indietro cercando la maniglia della porta e finalmente entriamo in biblioteca, sto decisamente perdendo il controllo. Chiudo la porta e continuo a farla indietreggiare mentre la bacio, il nostro percorso si ferma quando troviamo la scrivania scrivania dove la faccio sedere...

Gli occhi celesti di Felicity sono fissi nei miei.

-Ti voglio… - che io sia dannato se questa è una bugia.

 

***

La mattina dopo convincere i bambini ad andare a scuola fu problematico, ora che i due sapevano che Felicity era stata ritrovata e stava bene volevano andare da lei, Oliver glielo avrebbe anche concesso, ma la donna era ancora priva di sensi e non era il caso di portare le due pesti all'ospedale.

-Non è orario di visita, non vi farebbero entrare... - provò Oliver cercando di convincerli.

-Siamo i figli ci devono fare entrare per forza! -

-Avete cinque anni, e poi per forza non si fa nemmeno l'aceto! Quindi a scuola, dopo verrà a prendervi John e vi porterà dalla mamma. -

-Non vale! - borbottò Robert, tra i due era quello più insistente, Hope aveva rinunciato dopo poco, la mamma stava bene ed era al sicuro e a lei bastava, l'avrebbe vista più tardi, Robert invece era dannatamente cocciuto.

Dopo molte minaccia, tra le quali anche quella di chiamare Felicity e dirgli del suo capriccio, Robert decise di desistere, col morale sotto le scarpe i due bambini furono accompagnati a scuola e li lasciati.

-Dio come accidenti fa Felicity? - chiese Oliver guardando Sara che lo guardava divertita trattenendo a stento una risata.

-Sicuramente Felicity fa valere il suo status di mamma... -

-E Dig? - chiese, i bambini davano retta anche a lui e in un certo senso ne avevano paura.

-Felicity gli ha dato il potere, quando si rimetterà darà quel potere anche a te...- lo rassicurò la bionda divertita, Oliver non riusciva proprio a nascondere il fastidio che provava per essere stato messo da parte.

-Robert mi detesta...-

-Robert è geloso come qualunque bambino che vede un uomo girare attorno alla propria mamma, Oliver, non ti preoccupare. Ora andiamo, tu devi andare all'ospedale e io da mio padre, stava cercando di contattare la madre di Felicity voglio sapere se c'è riuscito. - salirono sul taxi e si allontanarono dalla scuola.

 

***

 

Felicity si era svegliata, ci aveva messo alcuni minuti a rendersi conto che il salvataggio di Oliver non se lo era sognato, aprì gli occhi e si mise seduta sul letto lentamente, il suo corpo era tutto dolorante, si guardò attorno cercando di capire dove si trovava, quella non era la sua camera da letto e nemmeno il covo.

-Ti sei svegliata finalmente. - Diggle era li nella stanza con lei e la guardava sorridendole.

-Dig... dove mi trovo? - chiese lei.

-Sei all'ospedale, sei scomparsa per giorni... ti abbiamo trovato e portata qui per accertamenti. -

-Sto bene, voglio tornare a casa, i bambini saranno preoccupati. - fece per scendere dal letto ma Diggle la bloccò.

-I bambini sono a scuola e anche se muoiono dalla voglia di vederti, credo che abbiano anche il terrore di vederti. - commentò lui, l'idea di dirgli come erano venuti a conoscenza della sua scomparsa lo divertiva parecchio.

-Cosa hanno combinato? - si portò le mani al volto pronta a scoprire cosa avessero fatto quelle due pesti.

-Lunedì mattina, ovvero ieri, si sono presentati alla Queen Consolidated a chiedere di te... -

-Alla Queen Consolidated? Dimmi che scherzi? Non si prende in giro una persona che è stata rapita! Ma poi come ci sono arrivati? - lo supplicò lei, quei due mocciosi non potevano aver fatto una cosa così stupida, andare in ufficio dove c'era Isabel e soprattutto dove c'era Oliver che era ignaro della loro esistenza.

-Quando la baby sitter li ha portati a scuola hanno solo finto di entrare. Comunque Hope ha fatto il suo ingresso con stile. Robert meno stile ma più rumore. -

-Tipico di quel marmocchio... perché non poteva prendere da me anche lui? No, doveva essere la copia di suo padre! - guardò Diggle sofferente.

-Come l'ha presa la notizia? -

-Quale? Sai in un solo giorno Oliver ha dovuto buttare giù parecchie notizie... -

-Cosa? - chiese iniziando a farsi prendere dal panico.

-Felicity calmati okay, Oliver sa della borsa di studio e che tu sei la ragazza in maschera...- spiegò l'amico sperando che la ragazza non si agitasse più di quanto non lo fosse di già.

-Ma non ha capito che lui è... - Dig scosse la testa.

-Non ancora, ma non è così stupido, ci arriverà e sarà meglio se glielo dici tu. -

-Credo di aver aspettato abbastanza. Posso tornare a casa? -

-Chiamo il dottore. -

-Grazie.-

Diggle era uscito da pochi minuti, Felicity stava ipotizzando il suo prossimo incontro con Oliver, doveva essere furioso, deluso, ferito, tutto perché lei aveva paura di dirgli la verità, il vorticare dei suoi pensieri fu interrotto dalla porta che si apriva si voltò sperando che fosse Diggle che tornava dicendole che poteva andarsene, con sua enorme sorpresa invece si trovò davanti Oliver che la guardava.

-Ciao... - balbettò lei imbarazzata, Oliver era rimasto immobile sull'entrata con la maniglia della porta ancora stratta in mano.

-Ciao... Come stai? - le chiese decidendosi ad entrare e chiudendosi la porta alle spalle.

-Meglio. Grazie per essere venuto a salvarmi, ancora una volta.-

-Lo sai che lo farò sempre... - ammise lui avvicinandosi al letto.

-Beh dopo tutto quello che hai scoperto...- iniziò lei, se dopo tutto quello che aveva scoperto lui non avesse voluto più avere a che fare con lei, lei lo avrebbe capito.

-Eri in pericolo, niente mi impedirà di venire a salvarti. - i due rimasero in silenzio per alcuni momenti, poi Oliver si fece coraggio.
-Credo che noi due dobbiamo parlare.-

-Si lo credo anche io. - Oliver aspettò che Felicity si decidesse a dire qualcosa, continuava a guardare la coperta e con le dita torturava la balza del lenzuolo.

-Io... -

-Felicity.. Ops scusate! - Diggle era entrato con lui c'erano Lance e Sara. Sara e Dig si scambiarono un occhiata preoccupata, mentre Lance sembrava infastidito.

-Signorina Smoak come si sente? -

-Meglio grazie... Vorrei tornare a casa... - disse lanciando un occhiata a Diggle, il quale la guardava passando lo sguardo da lei a Oliver che si era spostato allontanandosi da lei.

-Qualche domanda e poi potrà andare. - le assicurò l'uomo con un sorriso cordiale.

-Va bene.. -

-Cosa si ricorda? - chiese l'agente.

-Era sabato sera, anzi domenica mattina... ero stata fuori.. avevo un impegno e avevo fatto tardi... - balbettò, sarebbe stato tutto più facile se avesse potuto dire apertamente che era stata con Arrow, ma il fatto che Lance non sapesse che Oliver era Arrow le impediva di parlare chiaro.

-Con chi penso io?- chiese alludendo a Arrow.

-Si, ero davanti alla porta di casa mia quando qualcuno mi si è avvicinato alle spalle e mi ha caricato in macchina... - spiegò lei, stordita com'era dalle aspirine di Diggle non era stato un grosso problema farla salire.

-Ha visto chi... -

-Non so chi mi abbia preso da casa... - iniziò, non aveva la minima idea di chi fosse l'uomo che con poca grazia l'aveva costretta a salire sull'auto.

-Ho capito...- Lance stava per chiudere il taccuino dove aveva appuntato la dichiarazione di Felicity.

-Ma dietro a tutto c'era Walter McOrner. - tutti la fissarono, Oliver stava per fare un passo e uscire dalla stanza, Walter aveva definitivamente firmato la sua condanna a morte.

-Si è accorto che gli passavi documenti falsi? - chiese Oliver rabbioso, sapeva che l'idea di Felicity era pericolosa e che si sarebbe messa nei guai.

-Si... mi ha rapito per convincermi a dargli tutti i codici d'accesso per entrare nei conti e negli account della società, vuole far fallire la Queen Consolidated per poi comprarla. Non so perché è così interessato alla Queen Consolidated non l'ha detto... -

-Emaneremo un mandato di cattura verso Walter, nel frattempo le metteremo una serie di agenti per sicurezza.-

-Non ce ne bisogno... - non aveva bisogno di poliziotti che le piantonavano casa, aveva Oliver, Dig, Sara e Roy che si erano fatti in otto per salvarla, non poteva avere una scorta migliore di loro.

-Ne è sicura? -

-Si...-

-Abbiamo provato a cercare sua madre, ma non siamo riusciti a rintracciarla...-

-Si lo so è fuori città, la contatterò io dopo... -

-Bene buona giornata...- Lance se ne andò lasciando i quattro soli nella stanza.

-Walter?! - chiese Oliver furioso, con Lance presente si era dovuto trattenere, ma ora che l'uomo era andato via poteva far esplodere la sua rabbia.

-Si...-

-Te l'avevo detto che era una pessima idea! Dannazione Felicity! - Oliver era furioso, Walter l'aveva colpita alla festa e l'aveva anche rapita tutto questo solo per dei documenti, come poteva un uomo cadere tanto in basso.

-Calmati Oliver... - intervenne Sara cercando di farlo ragionare.

-Calmarmi? Deve pregare che io non lo incontri o giuro che lo trasformo in un colabrodo! - ringhiò prima di uscire dalla camera.

 

continua...

Eccoci alla fine del capitolo, più o meno tranquillo.
_abbiamo visto come Oliver abbia dovuto metabolizzare le informazioni che ha ottenuto, una cosa abbastanza da Oliver.
_Abbiamo avuto anche la prima scena Robert Oliver!! xD RObert non si fida per nulla di Oliver però si è mostrato anche lui bisognoso di attenzioni anche se poi l'ha tenuto a distanza! xD
_Dio Benedica il subconscio di Oliver che ci regala gioie! v.v ormai confidiamo in lui per ogni cosa, ora finalmente tutti sapete che Oliver si pensava fosse Sara... ma poi ha riconosciuto Felicity sa che ha fatto l'amore con Felicity e ne era contento, credo che meglio di così non potesse andare, ha dimostrato un intelligenza che nessuno gli avrebbe mai dato.
_Felicity ha preso abbastanza bene il fatto che i bambini sono andati alla QC xD Dig sa come dare queste notizie!
_Ha metabolizzato bene visto che è andato da Felicity a parlare anche se poi sono stati interrotti, chissà se andrà veramente a cercare Walter oppure no?
che accadrà ora?

spero che il capitolo vi sia piaciuto per chi ha voglia ci vediamo alle recensioni per gli altri a MErcoledì!! ^_^
Un bacione immenso
MIA


PS
ANcora non lo so io intanto avverto.. ho in mente 1/2/ storie di natale per ora i capitoli non arrivano a natale, ma in caso arrivassero salterebbe la pubblicazione del capitolo del 24, per poter pubblicare lo speciale di natale.

   
 
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