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Autore: _white umi    30/11/2014    1 recensioni
{ Prima fic su questo fandom | One shot | Angst-Drammatico | Fanfiction basata su una parte della RouteXX contenuta nel PV di Lost Time Memory | Ene centric | Leggere le note dell'autore per maggiori informazioni. }
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« Scusami per prima-- » Gli dico, nonostante lui si stesse già coricando a letto. « Ma sai, ecco... »
Sono preoccupata.
Speravo che stavolta mi avrebbe capita. Ma lui girò un attimo lo sguardo verso di me prima di affondare definitivamente la testa sul suo cuscino grigio chiaro.
« E' inutile che fai finta di essere preoccupata, ormai ho deciso di vivere solo, e devi fartene una ragione. »
Così ha deciso di concludere il discorso, prima di addormentarsi del tutto. Io intanto continuavo ad osservarlo, pensando tra me e me " Chissà se riuscirà a superare le sue debolezze un giorno. "
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Vi auguro buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shintaro Kisaragi, Takane Enomoto/Ene
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rompere lo schermo.
Un concetto piuttosto complicato per un essere come me, destinato a vivere esclusivamente in dispositivi elettronici.
Anche se, mi piacerebbe, perché potrei finalmente uscire da qui, esplorare tutto ciò che ho intorno a me, dare uno sguardo a nuovi orizzonti; ma in realtà, c'è una cosa che più fra tutte mi piacerebbe fare se potessi uscire di qui: portarlo a fare una passeggiata.
Due anni.
Sono da ormai ben due anni che lui sta chiuso in casa senza mai uscire fuori, divertirsi con qualche amico o comunque senza provare ad aprirsi minimamente verso gli altri. Per fare cosa poi? Per cercare di ottenere successo creando musica utilizzando i sintetizzatori vocali? Probabile, ma ora come ora l'unica cosa che sta facendo è marcire, oltre che deprimersi.
Ogni giorno che passa è sempre uguale al precedente: rinchiuso nella sua stanza, al buio, nel silenzio totale, in cui l'unico rumore che si sente è il premere dei tasti del mouse e della tastiera. 
Più e più volte combino pasticci e gli faccio un sacco di scherzi, che lui ovviamente trova fastidiosi, vedendomi molto spesso come un peso. Anche se io in realtà non lo faccio per dargli fastidio, ma semplicemente per il suo bene. E' un modo per tentare di dirgli "su col morale!" ma tanto non funziona lo stesso, e lui lo sa meglio di me.
... anche se, c'è una ragione per cui è così: la morte di Ayano, e ogni giorno che passa riesce a sopportare sempre di meno ciò. Ma nonostante tutto io non riesco proprio a stupirmi: è solo, non ha amici, è sempre chiuso in casa, come crede di sconfiggere le sue debolezze in questo modo? No, non ci riuscirà, non se va avanti così, rimanendo così chiuso su sé stesso.
E ora... è cambiato qualcosa? No, è una giornata esattamente come le altre: sono le 12:19, e lui è ancora seduto davanti al pc dopo non aver dormito per una notte intera, con il suo sguardo perso nel vuoto, o meglio, nello schermo del pc (chissà per cosa fare, poi) e nella sua stanza completamente buia e priva di... vita.
Come sempre, l'unico rumore che si sentiva, era il monotono "click" del mouse, che veniva premuto a ripetizione, senza smettere. Questo faceva capire come Shintaro era completamente concentrato sul suo lavoro. Nonostante ciò, però, nella mia preoccupazione tentavo di stendere una conversazione con lui, cercando però di apparire la solita di sempre, senza fargli capire che sono preoccupata.
« Padrone, cosa ci fai ancora sveglio? Non sarebbe meglio che tu vada a dormire? Dopotutto è da tutta la notte che non dormi.~ » Gli dico con un tono di voce alquanto "divertita", come sempre, del resto.
« Stai zitta, Ene, non vedi che sto lavorando? » Risponde con il suo solito tono di voce serio (all'apparenza, eh).
« Oh, ma sentilo quanto è permaloso! » 
Smetto per un momento di parlare mettendo il broncio, tornando così nel silenzio più totale, con il solito Shintaro concentrato a "lavorare" al pc. Ma in qualche modo dovevo provare a convincerlo. Così stufa della situazione, decido di prendere in mano la discussione.
« Padrone, non capisci che a furia di rimanere chiuso per tutto il tempo in casa non combinerai mai nulla?! »
Ma lui non mi ha ascoltato minimamente, continuava a rimanere immerso nel suo mondo senza degnarsi di un minimo sguardo verso di me. Facendomi arrabbiare.
« Senti, vuoi ascoltarmi quando ti parlo?! Davvero ti va bene così? Chiuderti in casa per il resto dei tuoi giorni solo perché dipendi da una persona che ormai non esiste più? E' questo il tuo modo di affrontare la vita?»
Smise di premere i tasti.
Insomma, si era fermato.
Effettivamente ho esagerato, non è da me parlare in questo modo. Però ormai sono seriamente preoccupata da troppo tempo per lui, e se non facevo qualcosa... non ragionava?
« Sai? Sei davvero noiosa. »
Noiosa.
Così mi ha definito.
Dopo aver cercato di aiutarlo, di aprirlo verso il mondo.
Beh, non importa.
Alla fine è quello che mi dice sempre.
... ma sono speranzosa: un giorno riuscirò a fargli spegnere quel computer e farlo uscire fuori di casa.

Sono le 12:32, e finalmente si stava coricando nel suo letto color nero per riposarsi, lasciando però acceso il computer a causa di un "lungo download in corso" a cui ho preferito non interferire per evitare di irritare ulteriormente il padrone. Dopo la discussione di prima è tornato il silenzio totale nella stanza, ora però più di prima: avevo una sorta di brutto presentimento.
... ma probabilmente non era nulla, forse sono io che ho avuto paura di aver esagerato con i toni, nonostante pensi di aver fatto la cosa giusta per lui.
« Scusami per prima-- » Gli dico, nonostante lui si stesse già coricando a letto. « Ma sai, ecco... »
Sono preoccupata.
Speravo che stavolta mi avrebbe capita. Ma lui girò un attimo lo sguardo verso di me prima di affondare definitivamente la testa sul suo cuscino grigio chiaro.
« E' inutile che fai finta di essere preoccupata, ormai ho deciso di vivere solo, e devi fartene una ragione. »
Così ha deciso di concludere il discorso, prima di addormentarsi del tutto. Io intanto continuavo ad osservarlo, pensando tra me e me " Chissà se riuscirà a superare le sue debolezze un giorno. "
Speravo che, dopo un pò di riposo il padrone sarebbe tornato più in forma, prima di cominciare con la solita e noiosa "giornata". Ma non era come le altre volte: si alzò piuttosto di colpo, sconvolto, con la fronte sudata: " Deve aver avuto un incubo ", pensavo in quel momento, mentre lui si era alzato urlando il nome di "Ayano".
« Padrone, cos'è successo?! » Chiedo nel panico, senza però ottenere risposta, ma lo sentivo bisbigliare fra sé e sé frasi come "Avrei voluto non risvegliarmi" o "Quanto vorrei rimanere bloccato in quei ricordi".
Finalmente ho capito.
Ha sognato Ayano, di certo non so che tipo di sogno, ma non era questo che mi interessava, ma piuttosto il suo desiderio di rimanere all'interno di un continuo ricordo, piuttosto che affrontare il presente.
Io di certo non sapevo cosa dirgli, ma in qualche modo, qualsiasi modo, dovevo farlo ragionare.
« Padrone... » Prendo il respiro. « Per favore, devi cercare di andare avanti senza piangere sul passato. Dopotutto così non riuscirai mai ad affrontare il domani. »
Dopotutto così non riuscirai mai ad affrontare il domani.
Di quest'ultima frase, però, non ne voleva sapere.
Cominciava a fissarmi con uno sguardo penetrante, ma non il solito sguardo che sembrava freddo ma che in realtà faceva solo ridere, no, stavolta lo era davvero. Ero intimorita, è come se gli avessi fatto qualcosa di male.
« Ho deciso di essere solo... e non ho la minima intenzione di cambiare la mia scelta. »
Dopodiché si alzò dal letto, camminando verso il computer, dove in quel momento ero stabilizzata io, avvicinando lentamente le mani... alla tastiera? Al mouse? No, al monitor.
...
E quella.
Sarebbe stata l'ultima volta che toccava il suo computer.

{ Angolo dell'autore }
Buongiorno a tutti! Dopo poco più di una ventina di giorni, sono tornato con una nuova fanfiction, questa volta però sul fandom di Kagerou Project, in cui spero di esserne il benvenuto!
Insomma, il KagePro è la mia "opera" preferita in assoluto, per questo volevo scriverci da tempo (e più di una volta ovviamente) ma la complessità dell'opera mi ha bloccato, impedendomi di provarci.
Dopo un periodo in cui mi dedicavo a seguire altro (che tutt'ora c'è) ho ripreso in mano il KagePro e sto riguardando/rileggendo ogni cosa, un pò perché mi mancava, e un pò perché volevo cercare di scoprire ogni minimo particolare: sì, insomma, mi sta tornando la fissa per la serie.
Questa fanfiction l'ho scritta dopo aver riguardato più volte il pv di Lost Time Memory dato che, lo sto riguardando spesso per scovare ogni dettaglio, e il momento in cui Ene cerca di convincere Shintaro ad affrontare il domani per poi ottenere come risposta la "morte", beh... mi ha ispirato. Tra l'altro io shippo molto la ShinEne (shippo mezzo mondo ma okay) quindi prima o poi ci avrei scritto comunque. Nonostante ciò però la fanfiction si limita a degli "accenni" alla coppia (così come si può notare della ShinAya), ma spero vi possiate accontentare.
Inoltre spero di non aver reso troppo OOC Shintaro--.
Data la complessità dell'opera, chiedo scusa se sono presenti errori riguardanti la storia, io come sempre ho cercato di documentarmi il più possibile, ma se ci sono errori vi prego di segnalarmeli! Inoltre ho aggiunto alcuni avvertimenti tra i quali il rating giallo e il Missing Moments, spero di non aver sbagliato.
Per finire vi do un chiarimento sul finale, anche se sicuramente l'avrete capito: è poco precisato perché cerca di dare un pò di suspance del momento in cui Shintaro uccide Ene per poi decidere di suicidarsi con un paio di forbici.
Insomma, è una specie di finale aperto.
Beh, ho scritto come sempre un altro poema- vi chiedo scusa.

_white umi
  
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