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Autore: Evil_Sah    30/11/2014    3 recensioni
Una semplice serata tra ragazze può diventare un evento importante. I sentimenti sono ricambiati e le due ragazze troveranno il loro amore.
SWANQUEEN
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso, Trilli
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Neanche per sogno!”
Disse il sindaco Mills incrociando le braccia sotto il seno.
“Andiamo Regina…è solo un gioco!” la incoraggiò la fatina.

Tinkerbell era la migliore amica della Regina. Dopo essersi ritrovate a Neverland il loro legame era diventato ancora più stretto. Si dicevano tutto.
Quella sera la fatina aveva organizzato una festa a casa sua.

Erano presenti Red Riding Hood, meglio conosciuta come Ruby, Snow White, quindi Mary Margaret, lo sceriffo Swan, aka Emma, e il sindaco Mills, vale a dire Regina.

In qualche modo erano diventate tutte amiche. Persino Ruby e Regina andavano d’accordo.
La sera era passata tra cicchetti e risate, una volta finita la bottiglia Ruby propose di usarla per giocarci.

Erano solo donne.

“Regina, sono le regole!” disse Snow dopo qualche secondo.

Le tre ragazze in realtà si erano messe d’accordo. In un momento di debolezza Regina aveva ammesso di provare dei sentimenti per qualcuno, ma si trattava di una situazione complicata, non aveva detto nome, sesso o cose del genere, ma la fata era furba e, dopo aver indagato un po’, scoprì che la cara Regina parlava di Emma, Emma Swan.
Avrebbero provato a far mettere insieme il sindaco e lo sceriffo. Tutta Storybrooke si era accorta di quello che sarebbe potuto esserci tra la salvatrice e la regina cattiva…tranne le dirette interessate.

“Non ho intenzione di baciare lo sceriffo!” sbraitò Regina.
“La bottiglia ha fatto la sua scelta!” disse Ruby in tono solenne. La ragazza lupo si alzò in piedi e puntò un dito verso la bottiglia ormai vuota.  

Se Regina stava facendo di tutto pur di evitare quel bacio, Emma era totalmente indifferente.
Il silenzio calò nella stanza per qualche secondo. Le tre ragazze continuavano a fissare Emma e Regina.
Il sindaco sbuffò e poi prese parola.
“Basta! Io me ne vado!” scattò in piedi, ma con un gesto della mano la fata la fece ricadere sul divano. “TINK!” disse a quel punto furiosa.
“Scusa Regina, ma le regole sono regole…finché non baci Emma non esci da questa casa!” rispose Trilli con l’angolo della bocca alzato.

Regina sbuffò nuovamente e si girò per qualche istante a fissare Emma, che per tutto il tempo non aveva aperto bocca.
“Se lo faccio…” iniziò con tono calmo e voce bassa “posso andarmene?”

Le ragazze sedute di fronte a lei ed Emma, perché loro due erano sedute fianco a fianco, sorrisero e annuirono.

A quel punto Emma sembrò risvegliarsi da una specie di trance.
“Cosa?!”
“La regina ha smesso di fare i capricci!” disse Ruby con un sorriso trionfante stampato in volto.
Emma si girò verso la bruna e la guardò confusa.
“E’ inutile che fai quella faccia! Voglio tornare a casa. Trilli continua ad usare la magia, finché non lo faccio sono chiusa qui dentro!” disse lei in risposta con tono freddo.

Rimasero in silenzio per qualche secondo. Poi gli occhi di Regina ed Emma si incrociarono e i loro visi si avvicinarono lentamente.
Regina era rimasta nella stessa posizione, braccia incrociate al petto e gambe accavallate, solo il viso era rivolto verso la bionda.
Emma invece era girata con il busto verso Regina, le mani appoggiate sul divano per darsi sostegno.

Le loro labbra si incontrarono. Inizialmente erano solo appoggiate le une su quelle dell’altra. Il viso di Regina si rilassò e le labbra iniziarono a muoversi leggermente.
Una mano del sindaco si posò delicata sul viso dello sceriffo, la quale si avvicinò di più a lei.

Le tre ragazze erano rimaste immobili ad osservare la scena. Dei sorrisi enormi solcavano i loro visi.

Quando Emma e Regina si staccarono rimasero immobili a fissarsi per dei secondi che in realtà sembravano ore.

Gli occhi di Regina erano velati di lacrime, ma vi si poteva scorgere una luce nuova.
Gli occhi di Emma erano più belli e luminosi del solito.

Il sindaco prese le sue cose e corse fuori dalla stanza, non guardò nessuno in faccia ed uscì senza dire una parola.

Emma rimase imbambolata sul divano per qualche secondo. Gli occhi fissi nel punto in cui era seduta Regina. Solo dopo realizzò che la donna se ne fosse andata, quindi guardò le ragazze di fronte a lei in modo piuttosto spaesato.

“Che aspetti?!” chiese Snow.
“Corri da lei!” continuò Tinkerbell.
“Sbrigati!” finì Ruby.

Emma a quel punto si alzò dal divano e corse a cercare Regina.
La donna sfregava le mani sulle braccia nel tentativo di riscaldarsi. Le lacrime le bagnavano il viso e, ogni tanto, il suo corpo minuto veniva scosso da qualche singhiozzo.
Quando la Salvatrice la vide la sua corsa aumentò e in pochi secondi raggiunse il Sindaco.
“Che vuoi?!” chiese Regina con la voce rotta dal pianto.
“Perché sei scappata?” chiese Emma.
Regina la guardo e scosse la testa, dopo di  che riprese a camminare.
“Regina!” disse Emma bloccandola per un braccio.
La bruna non ebbe il tempo di rigirarsi che le labbra della bionda si posarono leggere sulle sue.

Quando si separarono Regina osservò Emma confusa e quasi spaventata del gesto che la bionda aveva appena compiuto.
Emma, invece, le sorrise in modo incerto e si perse nei suoi occhi.
Rimasero così per qualche secondo, l’una persa negli occhi dell’altra.
Mano a mano l’espressione di Regina si tramutò in un sorriso dolce e sincero, simili a quelli che faceva ad Henry.
Emma le scostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le sorrise ancora.

Regina ruppe il silenzio che quel bacio aveva portato.
“Quindi tu…?” non finì la frase.
Emma la zittì e annuì leggermente.

Regina tirò un sospiro di sollievo nel sapere che la bionda ricambiava i suoi sentimenti.
A quel punto non poté fare altro che alzarsi sulle punte e abbracciare Emma.

Non sapevano cosa dirsi.
Sapevano che i sentimenti che provavano erano ricambiati.
Non sapevano come comportarsi.
Sapevano che ce l’avrebbero fatta.
Non sapevano se parlarne.
Sapevano che prima o poi lo avrebbero fatto.
Non sapevano se si trattasse di Vero Amore.
Sapevano che lo avrebbero scoperto.  

OOOk... Nuova One-Shot. Non ho molto da dire, se non che anche per scrivere questo ORRORE(Giulia, non mi contraddire) ci ho messo tre giorni T_T 
L'ispirazione è andata a farsi benedire e anche per quanto riguarda le altre storie non so come continuare (sto provando a scrivere il cap.16 di "The Savior and The Queen", ma anche in questo caso siamo in alto mare.) 
         Sarah          



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