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Autore: Lost In Donbass    30/11/2014    2 recensioni
Prima che inizi la loro folgorante carriera, proprio ai primordi, i nostri eroi oltre che a mettersi in società per fondare il gruppo più figo del pianeta si ritrovano per le mani un mistero da risolvere. Un uomo viene misteriosamente ucciso e il curiosissimo Bill non si lascerebbe mai sfuggire un'occasione del genere per mettere alla prova il proprio fiuto per le indagini. L'assassino avrà il suo bel daffare a evitare di essere scoperto da quattro ragazzetti tutti matti, che pur di scoprire la verità non lesineranno follie di ogni tipo. Tra cretinate, musica, equivoci, pianti e qualche spavento ecco a voi ... i Tokio Hotel (come non li avete mai visti)
P.S. è la mia prima storia sui ragazzi, per piacere se ho scritto qualche idiozia non picchiatemi
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il terrore vien per Hotel.'
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MAKE SOME INVESTIGATIONS
I nostri eroi partirono di gran carriera verso il capannello di curiosi che circondava il luogo del delitto, e inutilmente i poliziotti tentavano di tenerli indietro. I ragazzi si fecero largo tra la gente, sgusciando di qui e di là per guadagnare un posto in prima fila.
-Ma l’ambulanza è già andata via, che ci facciamo qua?- disse Georg che non era di certo esaltato all’idea di dover investigare sulla morte di uno che manco conosceva.
-Cerchiamo indizi!- gli rispose Bill, come fosse la cosa più normale del mondo.
-E mi spieghi come cerchiamo gli indizi con una massa di poliziotti furibondi tra i piedi?- ribatté Tom, che si stava maledicendo mentalmente per averla data vinta al fratello.
-Infatti, non cerchiamo materialmente ma diamo un’occhiata preliminare in giro. Quando poi la folla si sarà diradata e i poliziotti saranno distratti noi ci infiltreremo.
-Ti ricordo che questo non è un libro dei Tre Investigatori Bill … e neanche di Kalle Blomkvist.
-E’ molto meglio!- la faccia esaltata del cantante non fece che agitare ancora di più i musicisti.
Finalmente riuscirono ad arrivare in prima fila e ad avere una piena visuale del luogo del delitto già circoscritto dalla polizia. Una bella chiazza di sangue secco occupava una bella porzione di asfalto. Tom sentì un terribile senso di nausea pervaderlo. Oddio che schifo il sangue … avrebbe vomitato ne era più che certo. Volse lo sguardo verso l’alto per non cominciare a rimettere davanti a tutti. Proprio nel momento in cui sollevò la testa gli sembrò di vedere un’ombra sul tetto della palazzina affianco. Sbatté gli occhi e la figura era sparita. Avrò visto male … pensò il ragazzino. Ma qualcosa gli diceva che c’era davvero qualcuno sul tetto. E staranno facendo dei lavori … maledizione, Bill lo stava suggestionando con i suoi stradannatissimi polizieschi.
-Ehi raga avete notato in che posizione è il cadavere?- sussurrò Bill
-E’ sdraiato scompostamente a terra questo lo vede anche un cieco- commentò Georg
-Intendevo se avevate notato dove era di preciso il colpo di pistola. L’ho visto prima. Colpo dritto tra le scapole, proprio al centro. Era girato di spalle e … - Bill venne interrotto da un poliziotto baffuto che tuonò prendendolo per un orecchio
-Ma vi sembra il momento di mettervi tra i piedi?! Fuori dai piedi piccoli avvoltoi!
I ragazzi vennero bruscamente allontanati, nonostante Gustav tentò di dire che suo padre era il commissario capo di Berlino.
-Beh, dicevi?- Tom si stava sventolando tanto per riprendersi dalla vista del sangue.
-Dicevo che prima che VOI MI PORTASTE VIA ho notato che il tizio che è morto era messo in un modo strano come se chi l’avesse ucciso fosse stato alle sue spalle ma, e qui viene il bello, il colpo mi pareva molto ben centrato, dritto tra le scapole e quindi dritto nel cuore. Ma possiamo escludere il fatto che l’omicida fosse stato vicino, perché con tutta la gente che c’era era impossibile. Doveva essere posizionato in un posto ben preciso …
Bill ghignò, tutto fiero di aver un occhio deduttivo oltremodo sviluppato. Tom si riscosse. Posto ben preciso … e se la figura che aveva visto … ma basta! Era troppo suggestionabile. Scosse la testa e cercò di dimenticare la figura del tetto. E poi che cavolo, manco avevano visto il cadavere! Al diavolo tutto.
-Dai facciamo gli innocentini e chiediamo qualcosa in giro- Gustav, anche se non lo dava a vedere, era esaltato quanto Bill. Anche lui adorava i polizieschi e non si sarebbe perso “Miss Marple” per nulla la mondo. Neanche “Sherlock Holmes” o “Squadra Cobra 11” se è per quello. E ogni sabato aveva l’appuntamento con “C. S. I. Las Vegas”.
I quattro assunsero le facce da angioletti e si rivolsero a qualche persona che commentava l’accaduto.
-Ma che è successo? Abbiamo sentito una specie di sparo e poi le sirene della Polizia … è capitato qualcosa di grave?- Bill assunse un’espressione dolce e mite, quando si rivolse a quei tipi.
-Sapeste ragazzi!- esclamò una ragazza bionda –E’ stato ucciso uno dei giudici del festival! Gli hanno sparato così, in mezzo alla folla!
-Oddio!- Bill trasformò la sua faccia in una pura maschera di shock e sconcerto – Ragazzi avete sentito? Ma è inaudito! Un omicidio!- sbatté gli occhi velocemente, atteggiando la bocca in una smorfia sbigottita. Tom lo guardò e faticò a trattenere un sorriso divertito. Suo fratello era un Giuda all’ennesima potenza. Lui si che sapeva mentire come Satana comanda, a differenza sua.
-Immagino che l’assassino non sia stato identificato, vero?
-Beh, no! C’è un assassino a piede libero per il festival! Mi raccomando state attenti!
-Ma certo, anche perché non si sa mai con questi squilibrati. Speriamo che lo trovino velocemente perché sarà difficile dormire sonni tranquilli sapendo che gira un omicida da queste parti! Proprio non si sa nulla?
-La polizia non sembra aver rilasciato dichiarazioni ma pare che sicuramente l’assassino non debba essere stato tra la folla. Se no sarebbe stato visto!
-E’ più che logico, infatti. E dite che il disgraziato era un giudice?
-Esatto! Non so che dirti guarda, so che non era molto amato più che altro perché era molto severo però era un buon giudice di gara!
- Eh la vita e la morte, che confine semplice da attraversare! Guarda un po’ cosa che brutta notizia! Va beh grazie per le preziose informazioni, ci si vede in giro.
-Certo, mi raccomando ragazzi state attenti!
I nostri corsero via e Gus si complimentò
-Caspita, come menti bene Bill! Sei un attore sopraffino!
-Grazie, lo so modestamente sono il miglior bugiardo della Germania - il ragazzino sorrise compiaciuto che finalmente qualcuno gli facesse i complimenti e non gli dicesse “guarda che chi dice le bugie brucerà all’Inferno”.
-Quindi il morto era un giudice, ora non ci resta che scoprire la sua identità- disse Georg.
-Non sarà difficile … - borbottò Tom, vedendo un nugolo di giornalisti circondare gli altri tre giudici, nonché organizzatori del festival.
Si avvicinarono con circospezione e sentirono chiaro e tondo dire da uno dei giudici
-Si, sentite il morto è Hansel Von Mortensen ma non è il caso di …
Il resto non lo sentirono neanche
-Quindi si chiamava Hansel Von Mortensen? Io devo averlo già sentito un nome simile … - esclamò Gustav sforzandosi di ricordare dove l’aveva già sentito.
-Caspita hai ragione! È il conduttore televisivo di … oh, come si chiama … - anche Georg tentava inutilmente di ricordarsi cosa conducesse il morto.
-Ma sì! È quello di “Die Kuche des besten”! – urlò Tom, fiero di esserselo ricordato. (nota mia : il programma non esiste, l’ho inventato io e in italiano la traduzione è La cucina dei migliori)
-Eccolo! È quello che guarda mia nonna! È sconvolgente come programma!- rise Georg
-Ma scherzi?!-ribatté divertito Gustav – a me piace un sacco e imparo un sacco di ricette splendide! Un giorno vi faccio assaggiare le “lasagne”. Sono un piatto italiano e mi vengono troppo bene!
-Non ci teniamo grazie Gus!- risero gli altri due.
-Ma davvero! Ho scoperto un ingrediente buonissimo chiamato besciamella! Da un tocco in più a tutto, l’ho sperimentato anche sui cavolini di Bruxelles.
-Allora un giorno faremo la fatica di assaggiare, eh Tom?
-Vorrà dire che per i giorni seguenti ci rassegneremo a stare male dopo l’intossicazione da besciamella per opera di Gustav, vero Geo&Geo?
-A proposito dov’è Bill?- Gustav si guardò attorno.
-Ma era qui fino a un momento fa!- esclamò Georg allungando il collo nel tentativo di individuarlo.
Tom sbiancò. Oddio, aveva perso di vista suo fratello, era finito.
-Bill!!!!- strillò con quanto fiato aveva in gola, per poi girarsi verso gli altri due bianco come un cencio – E adesso? Dove sarà?! Oh Cristo, mio fratello è scomparso!
-Ma Tom , ma piantala, sarà andato in bagno!- sbuffò Gustav
-Impossibile, lui è terrorizzato dai bagni pubblici non ci sarebbe mai andato da solo!- Tom aveva la faccia da cardiopatico in crisi da astinenza alle medicine.
I tre si guardarono in faccia con una certa ansia (una delle specialità di Tom era far agitare chiunque avesse attorno appena perdeva di vista suo fratello). Uno strillo improvviso li fece voltare e … dietro di loro, aggrappato alla scala antincendio della palazzina si agitava Bill.
-Ma vuole fare Superman?- esclamò Gustav. Ma non venne ascoltato siccome gli altri due erano slanciati verso quel “cretinoide malato di mente esibizionista del c***” per dirla alla Tom.
-Ma si può sapere che ci fai lassù?- urlò Georg, occhieggiando il suo amico che si agitava a due metri da terra, appeso alla ringhiera della scala antincendio che portava in cima alla palazzina.
-Brutto sottoestratto di deficiente scendi subito da lì prima che qualcuno ti veda!- sibilò Tom.
-E se ne fossi capace non ti sembra che magari sarei già sceso da mo’?!- strillò Bill furibondo agitando le gambe e scalciando nell’aria – Insomma prendetemi al volo razza di scemi!
-Ma no che dici Bill noi … - iniziò Gustav, ma non riuscì a terminare la frase che con un guaito si vide piombare Bill davanti, prontamente acchiappato al volo da un Tom furente. (ehi, Tom, non ti facevo così sveglio …)
-Ora mi spieghi cosa ti passa in quella tua testolina bacata! Quei maledettissimi shampoo che ti fai ti stanno avvelenando quel poco cervello tarato che hai ereditato?!?! Ma ti sembra il caso?!?!
-Uff, come sei sofista Tom!- sbuffò Bill, rassettandosi e alzando la testa con fare altezzoso – Stavo semplicemente cercando di raggiungere il tetto, ma la scala è bloccata e così …
-E così ti vai ad arrampicare sulla ringhiera?!
-Beh? È un modo alternativo per superare gli ostacoli!
Tom prese un respiro profondo per impedirsi di spaccare la faccia al gemello
-Ok ok stiamo calmi ragazzi – intervenne Georg frapponendosi tra i due – Con calma, Bill spiegaci per bene che volevi fare.
Il ragazzo si scostò il ciuffo dagli occhi e sorrise
-Allora, siccome abbiamo precedentemente appurato che l’omicida non poteva trovarsi tra la folla, doveva per forza trovarsi in un posto sopraelevato rispetto alla vittima. Se ci ragionate, l’unico posto da cui avrebbero potuto sparare e quindi beccare quasi certamente il tizio è il tetto di questo edificio. Oltretutto è in semi ristrutturazione, e non mi pare ci siano operai, quindi praticamente l’unico luogo da cui si sarebbe potuto compiere un omicidio senza problemi. Per ciò mi stavo appropinquando a salirci, ma siccome le scale sono ostruite al pubblico ho tentato con risultati poco soddisfacenti, di arrampicarmi sulla ringhiera. Tutto qui.
-Tutto qui?!?- quasi urlò Tom – Magari dircelo prima, sai com’è …
-Ora lo sapete- lo liquidò Bill con un gesto della mano e un sorrisetto pestifero.
Proprio n quel momento Tom si rese conto che suo fratello aveva parlato del tetto, e che i lavori erano sospesi. Ma allora quella figura che aveva visto sul tetto poco dopo l’omicido? Non era che … il ragazzo fu scosso da un brivido. E se avesse visto l’assassino? Avrebbe dovuto dirlo subito a Bill. Perché se era così allora erano di un punto in vantaggio rispetto alla Polizia e … e niente. Si stava decisamente lasciando trasportare dalla fantasia. Dal canto suo Bill aveva notato che suo fratello era tormentato da un pensiero fisso. Lo sentiva anche lui, da qualche parte, quell’ansia che attanagliava Tom. Aspettava solo che lui glielo dicesse.

****
Buona sera gente! La storia va avanti e così le indagini e le follie dei ragazzi ... che davvero Tom abbia visto l'assassino? E cosa troveranno sul tetto? Sperando che la storia continui a interssarvi, grazie a quelli che leggono e vi pregherei, siccome è la prima volta che scrivo in questa sezione, di lasciarmi un piccola recensione dove magari mi segnalate qualche cavolata che ho scritto ...
Detto ciò, un caro saluto
  
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