Home sweet home
Appena arrivati a casa lanciai tutto per terra e mi precipitai a fare una doccia.
Appena finito mi misi in mutande e reggiseno e indossai una maglietta oversize di Luke dei Rolling Stones.
Iniziai ad asciugarmi i capelli quando sentii qualcuno suonare il campanello. Vidi il mio gemello precipitarsi per le scale e risalire con una ragazza con i capelli rossi che non conoscevo.
“Sempre il solito!” pensai, infatti era solito stare con le ragazze al massimo per due settimane e poi piantarle su due piedi. Ma era comunque il sogno di tutte.
Iniziai a capire come sarebbero finite le loro flirtatine e, visto che ero l’unica a casa presi un paio di jeans, le mie Nike, il cellulare e uscii, chiamando Emma per vedere se era libera.
-No, scusa, devo aiutare mia mamma a fare spese per la cena e non ho modo di scappare!- ricevetti come risposta.
Allora chiamai Bethany, almeno lei deve esserci –Perdonami ma devo studiare per la verifica di Inglese…- -Okay, fa niente, non ti preoccupare- risposi un po’ delusa.
Non mi rimase che chiamare Calum che, dall’altra parte del telefono urlò di gioia che potevamo vederci anche subito, facendomi rimanere un po’ stupita… Questo non me la racconta giusta!
Mi precipitai a casa sua, poche centinaia di metri lontana dalla mia e arrivai con un po’ di fiatone.
Suonai il campanello e Mali Koa, la sorella maggiore di Cal, mi aprì la porta con la sua solita allegria
–Ciao, Ally! Quanto tempo!-
-Hey, Mali! Sì, in effetti è un po’ che non ci vediamo!-
-CALUUMM! È ARRIVATA ALLY!!- urlò, rivolta al piano superiore.
–Prego, intanto accomodati.- mi disse gentilmente.
Entrai e rimasi veramente stupita dalla bellezza della casa, era così ordinata e accogliente!
Mi bloccai quando vidi Calum a dorso nudo scendere dalle scale, con i tatuaggi in bella vista e la sua splendida carnagione olivastra. Ovviamente sempre quella maledetta faccia da cucciolo che farebbe perdere i sensi a chiunque.
-Hey, splendore! Bella maglietta! - mi disse. Cavolo, adoro quando mi chiama così!
-Hey, migliore amico! La maglietta è di Luke, ma ora penso sia diventata di mio possesso- risposi ridendo, per evitare di far vedere il mio imbarazzo.
-Che si fa?- chiesi impaziente.
-Io pensavo ad un bel film horror.-
-Lo sai che odio i film horror!-
-Lo so benissimo, ma in tal caso ti consolerei e potremmo stare accoccolati e...-
-Ma te lo scordi proprio!- non lo feci neanche finire di parlare, il piano era molto accattivante, ma come ho detto non voglio cedere a lui come tutte le altre oche.
-Okay, allora decidi tu!- rispose un po’ stizzito.
-Non lo so, sei tu il padrone di casa!- sorrise, sentendo questa frase, perché era la stessa che dicevo quando eravamo bambini.
-Okay, ci inventeremo qualcosa, intanto andiamo in camera mia.-
-Eccom... whoa! che cos’è questo disordine?-
-Processo creativo, sto scrivendo canzoni.- rispose ovvio alla mia domanda.
-Posso leggerle?- chiesi con una faccia da angioletto che mi venne da ridere solo ad immaginare quanto fosse patetica.
-Certo che no! Parlano delle parti più oscure della mia vita, delle mie cotte, non te lo farò mai leggere!-
-Allora le prenderò da sola!- gli dissi con aria di sfida, facendogli la linguaccia.
-Neanche per sogno!-.
Non fece in tempo a raggiungere le canzoni che avevo già i fogli nelle mie mani, allora mi prese in braccio e iniziò a farmi il solletico, il peggiore dei miei punti deboli.
Alla fine, senza respiro e con le lacrime per le risate, gli riconsegnai i fogli. Di tutta risposta mi sentii abbracciare, e sentì il suo respiro esausto sul mio collo.
Improvvisamente entrò Joy, sua madre e ci scostammo di scatto.
Heyyy!! Grazie a tutte quelle che hanno recensito o semplicemente letto! Non finirò mai di ringraziarvi!! Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo… ho voluto dare un po’ di importanza anche a Cal e Ally da soli, senza nessuno intorno, anche se l’arrivo di Joy alle fine non ci voleva proprio, eh? Vabbè, alla prossima! ;)