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Autore: Marta_0206    30/11/2014    0 recensioni
è una mini storia che ho creato l'altra sera quando avevo voglia di scrivere. racconta appunto di un pomeriggio tra una ragazza e un ragazzo, è indifferente che siano fidanzati o meno non l'ho detto nel racconto, che passano uno in compagnia dell'altro. principalmente vengono descritte due scene centrali, non dettagliatamente ma spero in modo chiaro. ora scegliete voi se provare a leggere ed entrare nella storia oppure scartarla dopo qualche riga. baci
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salgono in ascensore, si riempiono di baci quasi a prosciugarsi le labbra, quasi a consumarsi la bocca. Arrivati sul piano di lei fa per prendere le chiavi, ma per lui è passato già troppo tempo dall’ultimo bacio, la sbatte sulla porta, lei non può far altro che farsi prendere da sotto il sedere e farsi accompagnare in un bacio lungo, intenso, che per chiunque porterebbe a fare l’amore direttamente sul pianerottolo. Lui si stacca, si vede che aveva bisogno d’aria, anche se in fondo il suo ossigeno sono i suoi baci. Lei si gira e apre la porta, butta la borsa per terra a e cosi anche lui < Leva le scarpe e mettile in bagno, io vado a cambiarmi > disse lei guardandolo con aria da furbetta, come se stesse dicendo “ora vedi cosa ti faccio”. Nel frattempo lui si sistema sulla poltrona , pronto ad accogliere tra le sue braccia quello di cui aveva più bisogno. Dopo cinque minuti lei torna … Torna con un reggicalze che lasciava nuda metà coscia, nere,  in cotone, legate ad un tanga, sempre nero, in pizzo che lascia intravedere le sue labbra; ma tutto ciò lui non può ancora vederlo: sopra indossa un maglione grigio e lungo. Anche se non poteva vedere nulla, era completamente stregato da ciò che vedeva, e non aspettava altro che tenerlo stretto a se. Lei si avvicina lentamente, per eccitarlo, e arrivata alla poltrona si piega e gli sussurra < come sono? Vado bene cosi? >. Si sa, da che mondo è mondo, che quando un uomo viene istigato dalla propria donna, parte con i suoi istinti animaleschi e nessuno li può fermare; lui la prende da sotto le gambe e la fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe, incomincia a baciarla, sempre con più enfasi e mentre le accarezzava il sedere, le gambe e tutto quello che aveva sottomano si ferma e le chiede stupito < tesoro ma hai messo il tanga? > e lei, con uno sguardo da bambina, lentamente, solleva il maglione fin sopra l’ombelico; lui abbassa lo sguardo e vedendo il tanga e il reggicalze, scoppio in un gigantesco sorriso: la stringe a se e la bacia sempre più fino all’affanno. Dopo poco lei incomincia a muovere le anche come a disegnare un’onda, questo eccitò entrambi a tal punto che non bastava più stare su quella poltrona. Non facevano altro che baciarsi e baciarsi, pieni di passione, possesso; baci sul collo che portano ai brividi, mani sulla schiena sul sedere, appoggiate dolcemente, come a toccare qualcosa di delicato. A lei viene un’idea: chiede con la voce più fioca che potesse avere, quasi a non parlare, pensò che si era stancata in quella posizione anche se la eccitava da morire avere il suo amore sotto di lei, il suo viso sotto il mento all’altezza del suo seno < ma se facciamo una doccia non c'é rischio di fare l'amore, vero? > < non te lo prometto > .
Lei si alza nel modo più sensuale che riuscì, dal suo sguardo capì che l’aveva sedotto ancora di più; si leva il maglione mostrando tutto quello che aveva sempre nascosto a chiunque e domanda < e tu, non togli nulla? Anche io devo vedere > . Lui si alza e si toglie la felpa e poi la maglietta < basta cosi? > < no, no, anche i pantaloni >, si tira giù i pantaloni, “mamma mia quanto era bello cosi” pensò lei. Lui si avvicina e l’abbraccia, dopo tanto ardore l’abraccio pieno di sentimenti non poteva far altro che rendere entrambi felici. Lei lo prende per mano e lo porta in bagno, una volta lì lui si piega e baciando il seno poi la pancia e infine poco sopra il linguine slaccia il reggicalze e le leva quello che copriva ancora il suo corpo, si rialza baciandola sta volta più vicino alle labbra. Lei gli bacia il collo con la sua bocca che lui adora tanto abbasandogli i boxer e sentendo la sua erezione proprio sopra la sua pancia, lei ride < sono cosi tanto eccitante? > baciando ancora il suo collo nudo, con le mani fra i capelli e i corpi vicini < minchia non immagini quanto! > lei si gira per aprire l’acqua entrando con un piede nella doccia, ma lui l’assale,” era troppo bella nuda” si disse lui,  prendendole il seno con una mano e scaraventandola nella doccia, fecero cadere tutti i flaconi di shampoo e bagnoschiuma, ma a loro non importava erano nel posto giusto nel momento giusto e con la persona giusta e niente li poteva fermare. Si baciano e si toccano con tantissimo entusiasmo, passione; lei gli salta in braccio quasi a farlo scivolare, mani tra i capelli bagnati e lungo il corpo, si possedevano uno con l’altra e nient’altro era importante.
Lui prende lo shampoo e incomincia a lavarle i capelli, lei non poteva far altro che farsi sfiorare dalle sue mani senza dire nulla, perché in fondo non c’era nulla da dire. Presero entrambi il bagnoschiuma e prima uno poi l’altra, si massaggiarono i corpi disarmati da ogni copertura, stavano bene, erano contenti e l’importante era vedere l’altro sorridere, perché i loro sorrisi erano i più belli del mondo.
Lui dopo averla sciacquata l’avvinghia a se e la bacia con tutta la passione che aveva nel corpo, lei non poté altro che rendere felice anche lui nel modo migliore che trovò, nel mentre lui le bacia il collo le accarezza la schiena il seno, la tocca in modo sensuale, erotico, dove l’avesse imparato non si sapeva, era bravo e riusciva a possederla nel migliore dei modi, e lo adorava. Finirono la doccia dopo mezz’ora di di baci con la schiuma addosso, di mani che sfiorano la pelle bagnata.
Usciti dalla doccia si misero l’accappatoio, lei arancione e lui blu; si guardarono nello specchio appannato dall’acqua calda, erano cosi belli loro due, con quei muscoli stanchi con le labbra consumate, con i corpi ancora umidi. Lei si gira e gli bacia la guancia, sorrise, lui l’abbraccia e gli dà un sonoro bacio sulla fronte. Si prendono per mano e vanno sul lettone a sdraiarsi, la luce in quella stanza a quell’ora era davvero rilassante, piacevole; si stesero entrambi, ancora con l’accappatoio addosso, lui sdraiato con i suoi capelli vicino al viso, profumavano di cocco, e lei tra le sue braccia, come si sentiva protetta tra quelle grandi spalle e quelle grandi braccia, la facevano sentire piccola, ma non importava era giusto sentirsi cosi. Si addormentarono uno abbracciato all’altra, mani intrecciate, nessuno dei due poteva scappare, ma non c’era nemmeno l’intenzione di farlo.
   
 
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