Sarah Hussain.

Io,una ragazza che vive a Stratford Upon Avon, una cittadina famosa per essere la città natale di William Shakespeare nei dintorni di Londra.

Frequento in quarto anno al St. Jhon's College e ambisco ad andare a Oxford per seguire il mio sogno: Diventare architetto.

Secondo me non sono una bella ragazza,ma neanche brutta,mi reputo carina...

sono alta 1.59,e peso 40 kg . Ho i capelli lunghi color cioccolato e ho intenzione di lasciarli così, mi distinguo dalla massa non sono una di quelle che se la più popolare della scuola si fa lo shatush me lo faccio anche io, mi piaccio così come sono. Ho gli occhi grandi e color marrone quasi nero,dipende se estate o inverno. A scuola vado abbastanza bene, anche perché i miei genitori sono molto severi su questo. Mia mamma è direttrice marketing e mio padre è un manager. Non siamo ricchi,ma stiamo bene. La mia casa è abbastanza grande, con la mia camera che ha due vetrate enormi che danno sul paese, la camera dei miei genitori,una camera degli ospiti,cucina,salotto e bagno. Una casa normale. Sono figlia unica,ma avrei avuto un fratello se mia mamma non avesse abortito quando avevo un anno...ma è stata una sua scelta,ha avuto i suoi motivi non la giudico per questo.

6.30“when I look into your eyes I can see a love restrained. But darlin' when I hold you. Don't you know I feel the same. 'Cause nothin' last forever.”

November rain...la suoneria della mia sveglia,e di tutto, essendo la mia canzone preferita. Spensi la sveglia e mi alzai correndo in bagno per prendermelo per prima. Entrai e quasi mi prese un infarto per i miei capelli. Erano tutti spettinati e io,avendoli ricci,faccio fatica a pettinarli. Così mi feci una doccia veloce,mi sciacquai i denti,asciugai i capelli facendomi una piega un po' a caso e tornai in camera. Sono una di quelle ragazze che non prepara mai niente la sera prima. Così optai per dei jeans, una felpa rossa della Duff e le mie Air force bianche. Presi l'ipod le cuffie e lo zaino e scesi le scale dirigendomi in cucina. Salutai mamma con un bacio sulla guancia e presi una barretta al cioccolato.

-Tesoro c'è Liam che ti sta aspettando fuori-- disse mia mamma riferendosi al mio migliore amico,dall'asilo che ci conosciamo e ogni giorno siamo sempre più uniti.

-Si mamma lo so,tutte le mattine è qui, io scappo che se no mi sclera!-- dissi dandole un altro bacio sulla guancia e catapultandomi fuori di casa,non prima di essermi presa le chiavi,sono rimasta chiusa fuori già troppe volte. Appena chiusi la porta notai il land rover di Jack parcheggiato davanti a casa mia. Ci entrai e lo salutai con un bacio sulla guancia,avevamo la stessa età ance se lui sembrava più grande per via di quel viso squadrato e quella leggera barba che non mancava mai.

-CiaoLiam!- lo salutai mentre partiva.

-Hey nana- mi salutò con quel soprannome che solo lui poteva darmi senza che li tirassi uno schiaffo.

Accese la radio e partì “All about that bass” che mise a tutto volume e iniziai a cantare:

-Because you know I’m all about that bass,
‘Bout that bass, no treble
I’m all ’bout that bass, ’bout that bass, no treble
I’m all ’bout that bass, ’bout that bass, no treble
I’m all ’bout that bass, ’bout that bass ..-

-Sai dovresti iscriverti al corso di canto a scuola- disse sorridendomi -hai davvero una bella voce...-

feci per rispondere e continuò -si lo so,te lo dico sempre,ma sai che lo penso davvero- e tornò a guardare la strada.

-e io continuo a dire di no caro il mio Payne.- dissi con un sorriso a 32 denti.

Il discorso finì li e dopo pochi minuti arrivammo a scuola eravamo a Ottobre e voleva dire ancora 2 mesi di scuola prima delle vacanze di natale. Entrammo e alla prima ora io avevo Italiano e Liam aveva Scienze. Al suono della campanella entrai in classe e con sorpresa vidi un volto nuovo. Un biondino seduto in fondo alla classe vicino a Styles. Chi è Styles? Oh,è solo il classico montato giocatore di football strafottente,ipocrita,menefreghista...ok Sarah calmati. Mi sedetti al primo banco sotto lo sguardo dei due e poco dopo entrò la professoressa Clarke. Dio quanto la odiavo,va beh,odiavo quasi tutti in quella scuola,ma lei più di tutti.

-Bene ragazzi facciamo l'appello...Ali,Baker,Brown,Begun...Hussain,Horan..-

si fermò di più su questo cognome scrutando fra gli alunni non conoscendo ancora il volto e il biondino alzò la mano facendosi vedere,e continuò. Horan...era così che si chiamava,mi voltai a guardarlo e notai che mi indicavano e parlavano facendo dei sorrisetti. Mi girai infastidita. “ecco un altro coglione” pensai tra me e me.

-Lee,Lewis,Loyd...- finito l'appello cominciò la lezione. Alla fine di quelle due lunghissime ore mi recai nei corridoi per raggiungere il mio armadietto. Arrivata misi la combinazione e aprii mettendo i libri di italiano e prendendo quelli di matematica. Mentre andavo in classe notai il biondino che cercava di aprire l'armadietto ma con scarsi risultati. Mi avvicinai:

-Serve aiuto?- dissi indicando l'armadietto.

-No grazie ce la faccio da solo.- rispose facendo un sorriso,non tanto convinto.

-Okay- dissi incamminandomi verso l'aula ma mi chiamò fermandomi.

-Hey aspetta! Forse un aiutino sarebbe gradito- disse diventando rosso. Che cucciolo. No aspetta che? Sarah riprenditi. Mi avvicinai al suo armadietto e con un gesto veloce l'aprii. Mi guardò con gli occhi spalancati.

-Tu...come...-sbiascicò ancora incredulo.

-Era il mio l'anno scorso,ci sono abituata.- dissi con un sorriso e spostandomi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

-Grazie,comunque piacere- disse allungando una mano verso di me-Mi chiamo Niall- continuò.

-Figurati-dissi stringendo la mano-Io sono Sarah- sorrisi e mi incamminai per la classe lasciandolo nei corridoi,era davvero carino.

Entrai in classe in tempo e non mi presi nessuna nota. La giornata proseguì normalmente,quella tro...buona donna della professoressa di matematica mi interrogò ma per fortuna ero preparata.

Alla fine delle lezioni andai vicino al cancello della scuola per aspettare Liam e mi si avvicinarono...

Hello pipol. <3