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Autore: larryshug_    01/12/2014    2 recensioni
Harry é stanco, stanco dell'egoismo di Louis, che continua a ferirlo negando la loro realzione.
Ma questa volta non passerà oltre al suo comportamento. Sta volta é il momento di voltare pagina.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry é forte. Harry é un uomo ormai, che ne ha viste tante nella sua vita. Ha superato muri che sembravano invalicabili, ma adesso é crollato tutto. Stava piangendo come un bambino, rannicchiato tra le copete del grande letto che condivideva con Louis. Sul comodino il suo Iphone bianco, rimandava ancora gli ultimi tweet di Louis. 
 

« Io sono etero »
 

Ma non era semplicemente la frase, palesemente falsa, ad aver fatto crollare Harry. Era la negazione che ci stava dietro. Louis stava negando i sentimenti che c'erano tra di loro, stava negando tutto l'amore in cui Louis stesso si specchiava, quando guardava negli occhi verdi del riccio. Stava negando i quattro anni di lotte e continui sotterfugi, anni in cui Harry aveva sofferto, ma si era rialzato solo grazie Louis che gli stava accanto.

Ma adesso quel ragazzo sorridente e spigliato di xfactor non c'era piú. Era morto nell'istante stesso in cui i manager lo avevano obbligato ad uscire con Eleanor, ed Harry stava assistendo impotente alla trasformazione di Louis. I suoi occhi erano sempre piú spenti, i suoi sorrisi sempre piú finti. Aveva iniziato a bere ed a fumare, anche canne. Harry all'inizio si era arrabbiato e non aveva parlato a Louis per un mese intero. Ma poi aveva capito che la rabbia era piú verso sè stesso, che per il suo compagno, perché stava assistendo allo sgretolamento lento, alla distruzione pezzo dopo pezzo, del suo Louis.

Non sapeva cosa fare. Nemmeno adesso lo sapeva, con le lacrime che gli bagnavano le guance e il sapore salato il bocca. Avrebbe voluto avvolgersi dentro alle coperte e farsi sempre piú piccolo, fino a scomparire per sempre. Ancora il tweet di Louis era stampato nella sua mentre, marchiato a dolorosamente a fuoco, quando sente la porta dell'appartamento aprirsi e richiudersi poco dopo.

« Harry sono a casa » Urla Louis. La sua voce sottile e acuta ferisce i timpani di Harry, che si stringe ancora di piú nelle coperte, mentre con le sue grandi mani, si ascuga le lacrime salate.

« Harry? » La voce incerta di Louis si fa strada nel corridoio. Louis sta cominciando a preoccuparsi, perché di solito Harry gli veniva incontro quando tornava a casa, e finiviano quasi sempre stesi sul divano a sbaciucchiarsi poco dopo. Vaga per le stanze fino a quando non nota la porta della camera socchiusa e un Harry infagottato sotto le coperte. Vorrebbe tanto tranquillizzarsi, dicendosi che probabilmene sta facendo solo un sonnellino. Ma non é cosí.

Le coperte si alzano e si abbassano in modo irregolare, segno che sta piangendo.

Louis si avvicina piano, con passi felpati, ma si blocca sul colpo quando « Vai via Louis per favore » esce dalla bocca di Harry. C'é rabbia in quella voce e delusione.
Meno di quanta Harry avrebbe voluto esprimere. Ma era riuscito a pronunciare solo quelle parole prima di scoppiare di nuovo in un pianto sconsolato e singhiozzi irregolari, che gli scuotevano il corpo.

« Harry che succede? » Chiede con innocenza Louis. É sempre cosí. Louis non capisce mai quando oltrepassa il limite ed inizia a ferire le persone senza ritegno. Forse lo sa, ma é troppo egoista e codardo per ammetterlo.

« Lo sai benissimo, Louis »

« Se te lo chiedo é perché non lo so, evidentemente »

Louis si siede sul letto accanto ad un Harry incondizioni pietoso. Alza il piumino che Harry si era tirato fin sopra la testa e osserva il suo ragazzo, che prontamente si copre il viso con le grandi mani. Si vergogna terribilme te di farsi vedere cosí da Louis. Lui era il suo modello di uomo perfetto, il ragazzo per cui si era annullato e si stava ancora annullando dopo quattro anni. Louis era quello che avrebbe seguito in capo al mondo se fosse stato necessario per stargli accanto.

La luce dello schermo ancora acceso, del telefono di Harry, attira l'attenzione degli occhi azzurri di Louis. Cosí lo afferra velocemente e vede il tweet che poche ore prima era stato costretto a scrivere. Dopo che aveva deciso di indossare quella dannata maglia con il logo della apple in sostegno ai diritto dei gay, la stampa si era avventata su di lui e i rumors mal sopiti erano tornati tutti a galla.

« Oh Harreh, lo sai che sono costretto, non volevo ferirti »

« Non chiamarmi Harreh, e ti devo dare una brutta notizia. Anche se non é tua intenzione, tu mi ferisci sempre » 

Harry non é in condizioni per sostenere una discussione del genere, ma ha ugualmente deciso di intraprenderla. E nelle due ore in cui é stato rannicchiato ad autocommiserarsi é arrivato ad una soluzione. Per quanto definitiva e sofferta, quella é l'unica strada che non lo porterebbe all'autodistruzione.

« Haz ti prego. Non fare cosí »

Louis stava usando tutti i nomignoli possibili, che gli aveva affibiato nei momenti di intimità, per cercare di calmarlo ed arginare il tutto. Mettere pezze a quel rapporto, che ormai aveva solo le sembianze di quello che era stato all'inizio.

« Louis smettila, cazzo. Cosí mi irriti ancora di piú. Vai via per favore »

« Non vado da nessuna parte se non mi spieghi adesso che cazzo ti prende » Stava alzando i toni Louis, lo faceva sempre quando c'era qualcosa di cui aveva paura o che non riusciva a gestire. Fare la voce grossa con Harry di solito funzionava sempre, cosí finivano per fare pace, perché il riccio era sempre stato troppo debole per reggere un vero e proprio litigio con il ragazzo che aveva sempre messo al primo posto.

« Te lo spiego io che cazzo ho. Ho che tu continui a farmi male. Tanto sai che sono sempre qua per te. Esci con quella, perché degli stupidi manager pensano sia la cosa adatta, e quando torni a casa pretendi che tutto sia ok e che io finga di star bene. Che io faccia l'amore con te la sera e che senta ancora il suo odore sui tuoi vestiti » Harry si alza di scatto e si trova faccia a faccia con Louis, che lo guarda un con il panico negli occhi. Questo sta stravolgendo il suo mondo pieno di sicurezze.

Louis da sempre cercava sicurezze, visto la travagliata storia con la sua famiglia. Tante sorelle, un padre che non lo aveva voluto e i tanti patrigni, che per anni aveva visto susseguirsi sotto il tetto di casa sua. Cosí, aveva trovato la sua sicurezza in Harry. Un ragazzino di sedici anni che aveva trovato il suo primo amore in lui e che gli era completamente dipendente. Sapeva che non lo avrebbe mai lasciato. La sua seconda sicurezza era il lavoro. Aveva una carriera fantastica, soldi che piovevano in ogni momento e i fans che lo amavano incondizionatamente. Innamorati della sua figura, non di quello che era dentro di se. Che era marcio fino al midollo. Lo sapeva anche lui.

Per quanto stesse male anche lui per la situazione creatasi, non avrebbe mai fatto coming out. Era pericoloso e avrebbe stravolto la sua vita apparentemente perfetta. E poi aveva paura. Del futuro che sarebbe stato un grandissimo punto di domanda.

Harry vede che Louis non accenna a rispondere e ciò lo sprona ancora di piú.

« Questa volta non c'era busogno di negare ancora tutto. Louis lasciamo che le cose seguano il loro corso. Lasciamo che la gente sappia »

« Harry lo sai che abbiamo un contratto da rispettare e... » 

« Stronzate. Sono tutte stronzate Louis e lo sai bene anche tu. Sei seplicemente troppo codardo ed egoista per fare questo passo. Ti rendi conto che pensi solo a te stesso? » La rabbia comincia a montare in entrambi. Louis si alza dal letto e arretra verso la porta. Non riconosce piú quel ragazzo che fino a poche ore fa sembrava sempre lo stesso Harry di sempre.

« Eh no, Harry. Puoi dire tutto tranne questo. Ero io quello che ti consolava ogni volta che i giornali parlavano della tua fama da donnaiolo. Io ho deciso di mettere da parte i miei sentimenti per mettere prima la nostra carriera e permetterti di realizzare i tuoi sogni. Ho fatto e sto facendo sempre tutto per te » Lo stava facendo ancora una volta. Stava rinfacciando a Harry la loro situazione come se fosse colpa sua.

« Louis anche io ho fatto un sacco di sacrifici per te. Ma non verrò a rinfacciarteli, come stai facendo tu. Mai » La situazione stava degenerando. Già sapevano che si sarebbero detti cose che nessuno dei due pensava. Louis esce dalla stanza a grandi falcate. Non riesce a reggere le discussioni. Non riesce a reggere la pressione che gli provocano le situazioni che non riesce a gestire come vorrebbe.

Harry lo rincorre e in pochi passi lo supera e gli si para davanti. La diversità di altezza é impressionante. Louis é costretto al alzare gli occhi lucidi di lacrime di frustrazione per incontrare quelli gonfi e rossi di Harry.

« Non potrai sempre scappare dai problemi Louis » Dice semplicemente Harry e Louis si sente un vigliacco. Si sente la coscienza sporca perché per colpa sua sta facendo soffrire la persona che ama.

« Non sto scappando Harry, sto solo cercando di evitare di dire cose che non penso, perché sono preso dalla rabbia. Quindi adesso vado a fare un giro mentre tu ti calmi » Allunga la mano per prendere il suo giubbotto di jeans dall'appendi abiti ma la grossa mano di Harry gli afferra il polso, bloccandolo.

« il problema é che non mi calmerò Louis. Tu hai negato per l'ennesima volta l'amore che provi per me. Sto cominciando a pensare che non ne provi affatto. »

« Harry non dire cazzate per favore, sai che ti amo » Louis cerca di liberarsi dalla presa di Harry, senza risultato

« A me non sembra. Perché non vuoi fare coming out ed essere libero da tutto e tutti? » 

Quasi lo supplica Harry. Lo supplica di prendere una scelta in quel preciso istante. O lui o la fama

« Harry, lo sai che non é una cosa semplice... Ne andrebbe di mezzo tutta la band » 

Scelta sbagliata. Louis Tomlinson aveva fatto l'ennesima scelta sbagliata della sua vita.

« Quindi preferiscia fama? » Lo incalza Harry.

« Non ho detto questo Har... » Protesta debolmente Louis, ormai non piú in grado di dare spiegazioni valide a questo nuovo Harry pieno di determinazione.  

« Preferisci i soldi eh? »

« Smettila, ora stai esagerando » Alza la voce ancora di piú Louis con l'intento di impaurire Harry. Ma ormai non é piú il ragazzino di sedici anni, pieno di insicurezze e paure, ora é un uomo di vent'anni. 

« Sei uno stronzo egoista Louis, dimmelo che preferisci la tua carriera, dillo che ti sei pentito di esserti innamorato di me, dillo che ormai ti faccio pena e sono solo un peso » Harry sta urlando ed é sicuro che i vicini di casa lo abbiano sentito chiaramemte. Ma non gliene importa, non piú.

« Si hai ragione Harry, si mi sono pentito di tutto, senza di te la mia vita sarebbe migliore, contento adesso? » Louis sputa in faccia a Harry la verità che si stava tenendo dentro da troppo tempo. Si, Harry era diventato un peso. Non lo amava piú come prima e mai piú lo avrebbe fatto. La sua vita era uno schifo da quattro anni a questa parte. Piena di bugie, sotterfugi, sofferenza.  Quindi si, se avesse potuto tornare indietro nel tempo avrebbe cancellato il capitolo Harry dalla sua vita.

« Sai una cosa Louis? Vaffanculo »

Harry lascia il polso del suo ormai ex ragazzo e imbocca la porta della loro casa. Non si é portato nemmeno un giubbotto o una felpa, infatti si sta congelando. Batte i denti ed ha dei brividi di freddo, ma li ignora. Il suo cuore in frantumi é l'unica cosa che gli fa davvero male. Un dolore fisico.

Si sente smarrito. Dopo quattro anni di realzione con Louis, di coccole al caldo, sotto le coperte, di pomeriggi passati a giocare a FIFA e tutti i concerti pieni di sguardi furtivi, tutto era finito. Avrebbe continuato a cantaree nella band, per il bene di Liam, Zayn e Niall. Si meritavano di vivere il loro sognio fino in fondo. A costo di vedere il suo cuore distrutto ogni giorno, lo avrebbe fatto. Presto avrebbe trovato qualcuno che poteva raccoglierne i pezzi.

 

Harry prende il telefono e digita il numero che ormai sa a memoria.

« Pronto Harry, tutto bene? »

« Nick ho bisogno di vederti. Al solito posto, tra dieci minuti » Mormora Harry, cercando di trattenere i singhiozzi, mentre lacrime amare rigano le sue guancie.
« Harry che succede? Tutto a posto con Tomlinson? »

« Io e Louis abbiamo rotto. Per sempre. Ho bisogno di parlare. Ci vediamo » Harry attacca, lasciando Nick sconvolto dall'altra parte del telefono. Non aveva mai sentito un Harry piú depresso. Aveva paura avrebbe fatto qualche cazzata.

Anche Louis aveva quella stessa folle paura. Sarebbe uscito a cercarlo, se non fosse stato per il suo stupido orgoglio. Appoggia la schiena contro la porta e scivola a terra, con le mani a coprirgli il volto. Piange Louis, per la prima volta piange, perché ha perso qualcosa di importante, insostituibile. Per quanto Harry gli avesse reso la vita impossibile, dall'altro lato l'aveva resa la piú bella che potesse mai vivere. Solo ora si rendeva conto che lo amava ancora. 

Lo avrebbe sempre amato, ma per colpa del suo egoismo e delle sua insicurezze, lo aveva perso per sempre. 

Harry non sarebbe tornato. Harry era stato suo, ma se lo era fatto sfuggire, come sabbia fra le dita.

 

SPAZIO AUTRICE

Sforno OS alla stessa velocità con cui Johannah partorisce figli, rido. No, ok, a parte gli scherzi, ho iniziato a scrivere questa cosa dopo famoso il tweet di Louis "I am in fact straight" che ha gettato nel panico l'intero fandom, e mi sentivo parecchio ispirata. Non è lunghissima lo so ma è una delle prime che scrivo. Siate buoni con me c':

  
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