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Autore: roxy_xyz    01/12/2014    2 recensioni
"Fare questo lavoro è come innamorarsi di uno stronzo: bello fuori, ma che passa il tempo a tradirti e a umiliarti. Ecco, questa sono io."
Roberta ha ventotto anni e si trova in viaggio per raggiungere il suo nuovo posto di lavoro, ma il fato ha in serbo per lei qualcosa di particolare.
Un incontro. Una nuova vita. E Roberta non è quel tipo di ragazza che si fa sconvolgere dal fato, piuttosto il contrario. Siete pronti a entrare nel mondo di Roberta?
Una commedia piacevole della roxy_xyz production!
Entrate, Roberta vi aspetta!
----------ULTIMO CAPITOLO POSTATO---------
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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XIV

Il figo, la gnocca e la simpatica

 

Quando torno nel mio alloggio informo Daniele di avergli già organizzato la serata e, nonostante le mille proteste, riesco dopo un po’ a convincerlo. Non gli ho mai presentato spontaneamente un'amica e anche lui è un po' stupito della cosa, quindi non è difficile fargli cambiare idea. Sa benissimo che non si verificherà più un'occasione del genere, quindi meglio prenderla al volo. Speriamo solo che si comporti bene, altrimenti dovrò sopportare altri musi lunghi da parte di Gabriella.

Ti arrabbi se ti lascio in camera ed esco?”

Mi guarda come se fossi un alieno. “Lo sai vero che non ho dodici anni?”

Ma non hai paura?” Quanto amo stuzzicarlo.

Vattene, Rob. Fammi 'sto grande piacere.”

Non me lo faccio ripetere due volte, prendo borsa e telefono ed esco, sapendo bene che frugherà tra le mie cose, comportandosi come un antipatico fratello maggiore. Manco fossi un’abituale consumatrice di droghe! Il massimo che può trovare sono libri e dolcetti.

Per un attimo sono tentata di tornare indietro e di nascondere meglio la cioccolata, so che lui ne va matto, proprio come me, e che quindi rischio di non trovarla più, ma alla fine decido di lasciar perdere. Se non accelero il passo arriverò in ritardo all'appuntamento con Valerio. Fermi, non è quel tipo di appuntamento, più una cosa easy, dopotutto sono le cinque del pomeriggio e non è l'ora ideale per pomiciare.

Mi dirigo verso la gelateria in centro e lo trovo seduto in disparte mentre legge qualcosa sul suo cellulare. Ha ancora la divisa e, santissima polenta, non posso guardarlo in modo normale senza che i miei ormoni facciano i tripli salti mortali. Li sento sussurrare al mio orecchio “Ma sei proprio sicura?”. Sì, c'è gente che può sentire i morti e chi, come me, ha un contatto diretto, anzi direttissimo con i propri ormoni.

Eccomi!” annuncio e quando mi vede, mi rivolge un sorriso che potrebbe rianimare tutti gli zombie di Walking Dead.

Finalmente una bella cosa da ammirare.”

Ecco, non è che non mi piacciono i complimenti, ma quando sono così stuccosi e svenevoli, mi viene da storcere il naso. Sarà per via del mio carattere acido al 100% che evita persone con questo modo di parlare, preferendo scaricatori di porto e camionisti. Insomma, anche se sono una persona loquace, questo non vuol dire che riesca a essere me stessa con la maggior parte degli uomini, soprattutto se Daniele è l'unico uomo con la quale mi sono sempre confrontata. Un scaricatore di porto, appunto.

Hai finito tardi oggi?” domando gentilmente.

Abbiamo avuto un matrimonio e gli invitati non volevano più andarsene. A dire il vero, neanche gli sposi! Si stavano proprio divertendo.”

Com'è stato il tuo matrimonio?” Non so perché pongo proprio quella domanda, a volte mi sfugge come lavora il mio cervello, direi che lui e la mia bocca sono i fautori del mio destino e delle mie brutte figure.

Lui mi guarda, soppesando le parole. “Bellissimo, e anche lunghissimo. La cerimonia era alle dieci del mattino, il ricevimento e la festa sono finiti alle sei di sera. Mi ricordo che mio suocero si comportò da guest star, era spassosissimo, ma tu questo lo puoi ben immaginare conoscendo il tipo.”

Oh sì, diamine! “Dai, racconta!”

Beatrice arrivò in ritardo, anche se io ero troppo nervoso per guardare l'orologio. Vedevo solo le facce dei miei amici e che mi parlavano e io non capivo, ero in un altro universo.”

Volevi scappare?” Mi sarebbe piaciuto vederlo in quello stato, diverso dal Valerio che ho conosciuto. Sempre perfetto e calcolatore fino all'inverosimile di ogni sua mossa.

No. È stato il giorno più bello della mia vita e Beatrice è valsa l'attesa, credimi.”

Be', non è così difficile da credere. Lui figo, lei gnocca: non potrebbero essere più affini di così.

Immagino. E non avete mai pensato di riprodurvi in modo da creare altri piccoli fighi e piccole gnocche?”

La sua risata fa girare parecchie persone e persino la cameriera gli rivolge un'occhiata torva.

Sei troppo simpatica, Roberta! Comunque sì, ma non era destino.”

Non riuscivi a fare il tuo dovere di bravo maritino, quindi.” Cerco di buttarla sul ridere, perché, anche se non conosco Valerio da molto tempo, capisco che si tratta di un argomento spinoso.

Ha avuto due aborti e dopo... non è più stato come prima. Aveva persino paura di me.”

Non è riuscito più ad avere rapporti intimi con lei, è quello che non dice ma che capisco. Una parte di me capisce Beatrice e il suo desiderio di preservarsi dal dolore, ma un'altra parte vorrebbe rimproverarla perché anche suo marito ha sofferto ed escluderlo non è stato né corretto né comprensivo. Si soffre in due, non da soli. Ma forse, bisognerebbe vivere certe sofferenze dall'interno per poter capire, è facile quando non sei tu a portare le cicatrici.

E poi è stata una veloce discesa...” conclude.

Posso capire la sua gelosia, sai? Lei temeva che tu prendessi da altre qualcosa che lei voleva ma non riusciva a darti. Lo capisci? Era fragile e, vederti anche semplicemente parlare con un'altra donna, per lei era uno pseudo tradimento.”

Lo vedo irrigidirsi e poi chiamare la cameriera che accorre subito da noi. “Due caffè, per favore.”

Arrivano subito.” replica prontamente.

Non ho voglia di nulla e non sopporto quando sono gli altri ad ordinare per me.

I nostri caffè arrivano quasi subito, ma io non ho alcuna intenzione di fare la ragazza perfetta e a modo, quando ci sono altre cose che premo di sapere.

Anziché risolvere, hai preferito continuare con quest'idiozia della separazione. Lei voleva attirare la tua attenzione, Dio è palese! E tu non hai protestato.”

Certo che l'ho fatto!” Ora è incazzato nero. Appoggia la tazzina con mala grazia, rovesciando alcune gocce di caffè sulla tovaglia linda. “Secondo te, non ho mosso un dito? Io non l'ho mai tradita e lei mi accusava ingiustamente; ho urlato, ho cercato di farle capire che non ho mai desiderato altre donne, ma lei non mi ascoltava. Non voleva sentire le mie ragioni.”

Avresti dovuto ricordarle il giorno del vostro matrimonio.”

Mi guarda senza capire e allora mi sento in dovere di proseguire. “Mentre parlavi, era evidente che l'ami e che non potresti mai tradirla. Tu sei ancora quel ragazzino nervoso che aspetta all'altare la sua sposa. Nonostante le tue mille pretese di essere figo come un divo di Hollywood.”

Non dire stupidaggini, Roberta. Tu non puoi capire, non è mica così facile.”

Non mi sarò sposata, è vero, ma vivo la mia seconda possibilità come una conciliazione, un riavvicinamento con me stessa, con la mia vita di allora, e in questi mesi ho capito che bisogna parlare, anche fino a sfinire l'altro, pur di farsi capire. Soprattutto se rischi di perdere tutto.

Hai ragione, ma ciò non toglie che tu l'ami.”

È preso alla sprovvista, la sua bocca si apre e si chiude senza però proferire parola. “Dove vuoi arrivare? Non capisco il tuo gioco.”

Alzo le spalle, come per dirgli che è solo curiosità. “Mi affascinate, tutto qui. Si vede che siete ancora innamorati, eppure tu sei qui, seduto con una perfetta sconosciuta.”

Credo che abbiamo superato quella fase in quel vicolo,” dice, alludendo al nostro bacio.

Era solo un bacio, nulla di che.” Non voglio ferirlo, ma fargli capire che niente è paragonabile a quello che hanno passato lui e Beatrice e che c’è ancora qualcosa tra di loro, anche se sta cercando in tutti modi di mascherarlo.

Non sono quel genere di uomo che bacia con superficialità.”

E io non sono una ragazza facile vorrei dirgli, ma alla fine preferisco andare avanti con ciò che mi ero ripromesso di dirgli. “Valerio, quello che voglio dirti, e che non ho mai smesso di ripeterti, è che tra di noi è iniziato tutto perché volevi dimenticare disperatamente Beatrice. Non puoi negarlo! Mi hai portato negli stessi posti, e scommetto che anche questa gelateria ha un significato speciale per voi…”

Come fai a…”

“… a saperlo? È facile leggerti dentro. Perché non voglio che tu perda la tua seconda possibilità con lei, e guarda non piace neanche a me comportarmi come una piccola Cupida. Qualche anno fa non avrei esitato a saltarti addosso e a infischiarmi di ex mogli, ma oggi, ecco, non ho voglia di incasinarmi la vita con questo genere di cose e preferisco starmene tranquilla e guardare un film con Daniele.” È vero, quelle cose che caratterizzano la vita di coppia non mi interessano, non ora perlomeno. Forse un giorno incontrerò quel solito povero uomo che continua ad aspettarmi e a fare la muffa.

Sei innamorata di Daniele, vero?”

E che palle con ‘sta storia! No e ancora no. Lui è solo il mio migliore amico.” Spero che queste poche parole gli entrino nel suo piccolo cervello da uomo.

Se lo dici tu…”

Se lo dico io avrà qualche valore? Basta con questa storia! Out. Caput. Finite incantatem. Insomma, ci siamo capiti.

Tra un mese la stagione finirà e io andrò via, Valerio. Torno dalle mie parti, sono stata per troppo tempo lontana dalle mie responsabilità e mi tocca, purtroppo, affrontarle. Gli hotel ci sono anche là, però prima che io me ne vada, voglio che tu mi prometta una cosa.”

Cosa?” mi chiede seccato, e posso anche capirlo.

Che proverai a parlare con Beatrice.”

Sei un disco rotto tu. Non lo so, forse. Non sono affari tuoi.”

Gli sorrido e mi alzo dal mio posto, tanto il mio lavoro è finito.

Lo immaginavo. Proprio per questo ho chiesto a Beatrice di incontrarci qua e, be’, è arrivata.”

Si gira improvvisamente e la vede. Lei non potrebbe essere più bella di così e vorrei tanto registrare l’espressione di Valerio per sbattergli in faccia la verità. È innamorato di lei e non ha mai smesso di amarla, e spero vivamente di incontrare qualcuno che mi rivolga il 10% di intensità di quello sguardo.

Ricordati che lei vale l’attesa.” Lo bacio timidamente sulla guancia e faccio un occhiolino a Beatrice. Spero che non mi faccia una scenata di gelosia, visto i suoi precedenti, ma lei mi sorride e si avvicina al tavolo.

Fate i bravi, mi raccomando.” E vado via così, lasciando un Valerio con la bocca aperta e una Beatrice felice. Ovviamente il predicozzo l’ho fatto anche a lei, era tutto calcolato nei minimi dettagli. So’ meglio di un serial killer io!

Cosa succederà ora? Non lo so, ma è così tanto importante saperlo, conoscere ogni nostro prossimo passo? A me basta sapere che domani finalmente potrò dormire fino a tardi e che approfitterò della mia giornata libera per stare con Daniele, poi lui partirà e io non gli mentirò su quello che farò una volta finito il mio contratto qua. Tornerò al mio ex hotel, quello in cui ho lavorato agli inizi della mia carriera e che ho sempre amato, e farò pace con i miei demoni e magari con mia madre.

Ma questo accadrà tra un po’, ciò che importa è che adesso ho fame e ho tutte le cattive intenzioni di mettere in ridicolo Daniele.

Sorrido mentre leggo il messaggio di Gabriella con su scritto il nome del locale in cui sono.

E vi assicuro che è un sorriso diabolico.

 

 

 

NdA: -1! Penultimo capitolo e cercate di capire il mio entusiasmo, dopo tre anni di stallo sono veramente felice di portare a termine questa storia. Che dire? So che molti di voi si aspettava un intreccio amoroso, ma non è mai stato nelle mie intenzioni inserirlo, anche perché si tratta della mia prima originale e ho puntato sulla commedia e sull’introspettivo. Il lato romantico c’è sempre stato perché Valerio non ha mai smesso di amare Beatrice e ho cercato di sottolinearlo più di una volta, ma quell’uomo è di coccio e non capiva! Ultimo capitolo lunedì, a prestissimo!

 

 

   
 
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