Ciao! Siamo due nuove scrittrici e questa è la nostra prima fanfiction, speriamo che vi piaccia e per qualsiasi cosa fateci sapere.
A presto^^


 
"Kateeeee!! Svegliaaa!!!"
Il mio sonno fu interrotto da una delle solite grida stridule di mia madre che mi faceva da sveglia ogni mattina. Molto lentamente aprii gli occhi, mi stiracchiai per poi prendere un infarto non appena il mio sguardo si posò sulla sveglia, come al solito ero in un mostruoso ritardo. Dire che indossai le prime cose che trovai nell'armadio era un eufemismo, la prima lezione del semestre in università ed ero già in ritardo, dovevo assolutamente sbrigarmi se non volevo perdere il pullman. Uscii di casa senza neanche fare colazione salutando con un bacio veloce mia madre. Poteva sembrare strano che una ragazza universitaria di 20 anni vivesse ancora con la madre, ma da quando mio padre ci aveva lasciate avevo preferito non lasciarla da sola.
Percorsi molto velocemente la strada da casa mia fino alla fermata dove era già arrivato il pullman intento già a ripartire. Presa dal panico di perderlo mi misi a correre, le mie gambe stavano quasi per cedere e restava ancora mezza strada da attraversare. Ad un tratto però vidi una macchina nera svoltare l'angolo e arrivare nella mia direzione a gran velocità, non fui in grado di scansarla e mi colpì. Iniziai a sentire un dolore espandersi molto velocemente su tutto il corpo e ad un tratto divenne tutto buio davanti i miei occhi.

"Svegliati!! Stai bene??" 
Sentii una voce calda chiamarmi e due mani schiaffeggiarmi lievemente il viso. Trovai la forza di aprire gli occhi per ritrovarmi davanti gli occhi più belli che avessi mai visto, di un intenso verde smeraldo.

POV Harry
Sono di nuovo in ritardo e oggi dobbiamo registrare una nuova canzone. Sento il telefono squillare, è la quarta volta che il manager mi chiama e di conseguenza non rispondo sapendo che di sicuro è arrabbiato.
Metto in moto la mia auto e parto più veloce del solito accelerando sulla strada e non fermandomi neanche alla vista del semaforo rosso. Voltai l'angolo della strada di Buckery Street l'ennesima chiamata, questa volta era Louis. Posai lo sguardo al telefono sul sedile del passeggero, questa volta era meglio rispondere, era meglio non far arrabbiare Louis più di tanto e decisi di rispondere. Mi chinai per prendere il telefono quando a un tratto sentii sbattere la macchina contro qualcosa ed immediatamente spensi l'auto e mi precipitai fuori per vedere cosa fosse successo. Scesi dall' auto con una strana sensazione di panico appena vidi un corpo steso a terra, mi avvicinai e notai che quel qualcosa era una ragazza. Evidentemente la botta le aveva causato una perdita di conoscenza. Mi inginocchiai affianco a lei e le presi il viso tra le mani, le sue guance erano dannatamente fredde, stava morendo di freddo velocemente mi tolsi il cappotto e glielo avvolsi.

"Svegliati!! Stai bene??" la chiamai prendendo a schiaffeggiarle leggermente il viso nel tentativo di farla svegliare. Ad un tratto trovai due occhi color cioccolato fissarmi intensamente, bene almeno si era svegliata!
"Oh grazie a Dio sei sveglia!"                                                                                                                                           
"C-che è  s-successo?" la sentii domandarmi spaesata.                                                                              
"Niente...ma come stai??" le domandai più che preoccupato.                                                                                      
"S-sto bene, ma la testa continua a girarmi, adesso però devo andarmene sono in ritardo!"                  
"No! Dove credi di andare in queste condizioni?! Stai tremando di freddo e poi devi riposare in un posto caldo e tranquillo vieni con me" le dissi apprensivo e non sentendo risposta da parte sua l'accompagnai alla macchina e la feci sedere sistemandole il mio cappotto sulle spalle.
Prima di mettere in moto scrissi un messaggio veloce a Niall, lui é sempre il più comprensivo, avvertendolo di non poter presentarmi alle prove, so che prima o poi me l'avrebbero fatta pagare.                       
Spensi il telefono e ripresi a guidare, questa volta più piano di prima. Già da subito in macchina era calato il silenzio misto ad un lieve imbarazzo, così per rompere il ghiaccio decisi di chiedere la cosa che volevo sapere più di tutte.
"Ah...a proposito, come ti chiami?"                                                                                                                      
"Kate..." sussurrò con voce quasi impercettibile.                                                                                                    
"Io sono Harry" le dissi rivolgendole un sorriso.                                                                                                             
"Harry chi?"  domandò leggermente intimorita.                                                                                               
"Harry Potter" le risposi con un ghigno e per la prima volta la vidi sorridere. Uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto.

Era la prima volta che una ragazza non mi riconosceva e questa fu una delle ragioni per cui mi sentii stranamente attratto da lei.