Era una mattina come tante al garden di Balamb.

Infatti Zell si stava lamentando ,per l’ennesima volta, della mancata realizzazione del suo sogno,ovvero mangiare in santa pace un panino della mensa.

< < Non ci posso credere!!!Sono ancora in ritardo, ma perché succede sempre a me!!!Eppure mi sono alzato prestissimo stamattina > > Mentre il biondino si sedeva sconsolato, da dietro un ragazzo biondo e con una cicatrice in faccia rideva alle sue spalle,come se fosse stato lui l’artefice delle sue disgrazie e se compiacesse. Zell, accortosi della sua presenza, si girò a guardarlo accigliato e storcendo il naso si rimise a "piangere" per i suoi panini.

< < Sempre a lamentarti gallinaccio!! Mi sembri un bambino di cinque anni > > gli disse continuando a sghignazzare.

< < Sei..sei…ecco non mi vengono le parole per definirti!! > >

< < E ci credo, con quel cervello di gallina che ti ritrovi è già tanto che tu riesca a formulare frasi di senso compiuto > > Ma proprio mentre Dincht stava per picchiare l’Almasy brandendo una forchetta con aria minacciosa,il fortuito arrivo di una ragazza dall’aria severa sembrò calmarlo dal tentativo di ucciderlo, e con nonchalance rimise a posto la forchetta.

< < Zell, Seifer…non vi sembra di essere grandicelli per fare i bambini? > > li schernì lei con un sorriso accennato < < sempre a litigare eh? > > gli disse mentre si sistemava il colletto della sua divisa da Seed. Ma i due, invece che finirla, cominciarono a guardarsi in cagnesco fin quando non arrivarono anche Irvine e Selphie, che consapevoli della prematura sparizione di panini e della conseguente depressione di Zell, si era procurati dei cornetti nella città vicina di Balamb,visto che il garden in quel momento si trovava proprio nei pressi della sua città natale.

< < Ecco qua Zell, ci abbiamo pensato noi stamattina > > disse Selphie posando la busta con i cornetti davanti ad un affamato Zell, che li guardava come se fossero un omaggio di incredibile bellezza .

< < Mhp > > gli rispose girandosi dalla’altra parte,ma proprio in quel mentre si accorse dell’arrivo di Rinoa,che frettolosamente si avvicinava a loro con volto pallido e occhi rossi, come se avesse appena pianto. Selphie, vedendola in quello stato,capì che le era successo qualcosa di brutto ,perché non l’aveva mai vista in quello stato.

< < Rinoa > > le disse dolcemente mentre le se avvicinava < < è successo qualcosa? > >

Ma la mora sembrava non ascoltarla.

< < Sapete dov’è Squall? > > chiese lei con voce roca, mentre li guardava con occhi smarriti tanto che Quistis tentò di farla sedere, mentre tutti i suoi amici le si avvicinarono preoccupati.

Dopo che si era seduta le chiese dolcemente < < è successo qualcosa con lui? > >

Lei,scuotendo il capo, chiese di nuovo se loro l’avevano visto,ricevendo però una risposta negativa poichè era da giorni che loro non lo vedevano.

< < Ah,capisco…> > disse lei,mentre si strofinava gli occhi causandosi un ulteriore arrossamento.

< < Fermati > > disse Quistis prendendogli i polsi < < così ti farai male > > e accarezzandogli il viso tentò di farla calmare,mentre si avvicinava anche Selphie che ,accucciandosi accanto a lei ,le prese le mani stringendogliele teneramente.

A quel punto la mora non resistette più e abbracciandosi a loro cominciò un pianto ininterrotto,dal canto suo Quistis tentava di consolarla accarezzandogli la testa e sussurandogli parole di conforto, mentre Selphie rimaneva in silenzio,continuando ad ascoltare il suo pianto disperato. Era scossa dai singhiozzi e con le sue lacrime stava bagnando la divisa della Tripe e di Selphie,che incuranti di ciò la stringevano sempre tanto da poter odorare il suo dolce profumo mescolato a quello delle lacrime.

Attirati dal pianto della giovane, alcuni giovani Seed si avvicinarono , ma furono respinti da un accigliato Seifer, che mal sopportava i ficcanaso , ma soprattutto, ciò che lo innervosiva di più era il pianto di Rinoa.

< < Ehi maestrina > > disse rivolta a Quistis < < fa qualcosa per tirarla su!!Non la sopporto quando pian.. > > ma non poté finire la frase che si ritrovò ben quattro sguardi torvi sulla coscienza < < Ok ok sto zitto, però fate qualcosa > > disse il biondino arrossendo all’improvviso < < Non mi piace quando piange > > e detto questo continuò a cacciare la gente che curiosava in giro, causando sempre più confusione.

Dopo qualche minuto, Rinoa sembrò calmarsi e riprendendo il controllo di se stessa sciolse l’abbraccio con le amiche,per potersi sedere meglio sulla sedia. Appena alzò gli occhi si accorse che i suoi amici erano tutti lì ,vicino a lei,che la guardavano preoccupati. Di fronte a tanta amicizia non poté non sorridere, anche se il suo era un sorriso molto forzato.

< < Ragazzi grazie > > disse lei piano e poi sembrò voler continuare, seppure il suo cuore continuava a sanguinare e si sentiva a pezzi,ma era consapevole che i suoi amici avevano il diritto di sapere,come ne avrebbe dovuto avere anche lei.

< < Vedete….io e Squall,ci siamo lasciati > > sussurrò piano,continuando a torcersi le mani.

Tutti assunsero un espressione sorpresa,incapaci di credere alle parole della ragazza,che li guardava mostrando un sorriso amaro, per poi abbassare gli occhi rivolgendoli al pavimento.

< < R-rinoa? > >

< < Lui mi ha detto…> >

< < C-che cosa? > > chiese titubante Zell.

< < che si è innamorato di un’altra > >

Di nuovo un sorriso stanco,di nuovo la consapevolezza che non era un incubo ma solo la triste realtà.

< < Siamo arrivati? > >

< < ……………no…….> >

< < Uff….siamo arrivati? > >