Una macchina viaggiava nel desertico continente orientale,sfrecciava veloce e senza sosta , con la speranza di arrivare il più presto possibile. Alla guida c’èra un ragazzo con i capelli castani e un viso sempre serio,marchiato da una cicatrice procurategli anni addietro durante un "allenamento" con il suo rivale di vecchia data. Sembrava alquanto seccato,anche se in fondo era una delle emozioni che lo accompagnava da sempre,eppure quel giorno sembrava più irritato del solito.

< < Squall!!! > > disse la ragazza accento a lui con voce squillante e solare < < Dove stiamo andando??? > > Il moro ,noncurante di lei ,continuava a guardare la strada,che seppur desolata gli sembrava più interessante della sua accompagnatrice,una ragazza snella dai capelli castani-chiari e gli occhi verdi,un viso che sprizzava energia da tutti i pori e dalla pelle chiara come il sole.

< < Insomma vuoi rispondermi?? > >

Il moro sbuffò,e continuando a guardare la strada gli rispose tirato,esprimendo tutto il suo disappunto < <………lontano > >

< < Ma come lontano?!? Ma ti sembra una risposta "lontano"??E poi siamo scappati così di fretta che non ho potuto neanche salutare il mio ragazzo!! >>

< < Uff… > >

< < Senti,senti….> >

" Che altro vuole questa da me!?!" pensò il moro, stringendo con forza il volante mentre tentava di distrarsi,immaginandosi solo ed in una landa desolata,finalmente lontano da quella insopportabile ragazzina,che lo stava facendo impazzire da ben tre giorni.

< < Mi dici perché hai detto quelle cosa a quella ragazza? > >

< < Non ti sembra di essere inopportuna? Te l’ho già detto, dobbiamo allontanarci da qui il più presto possibile, a tempo debito ti spiegherò tutto > >

< < Si ma...insomma, tu ami quella ragazza vero Squall??E allora perché le hai mentito? > >

< < Fatti gli affari tuoi > > rispose lui stizzito,ricadendo nei suoi implacabili silenzi.

< < Ma,lasciamo perdere va che con te è una partita persa!! > >

"Alleluia" si ritrovò a pensare Squall, mentre ancora non riusciva a capire come lui si fosse cacciato in quella situazione.

< < I-io ieri sono andata a cercarlo, ma quando sono arrivata in camera sua ho t-trovato un biglietto che mi diceva "ti aspetto al solito posto Squall" > > disse la corvina con gli occhi lucidi, mentre le amiche le tenevano la mano ed esortavano a continuare < < sono andata dove mi diceva il biglietto,e…l’ho trovato lì con un'altra ragazza > > soffiandosi il naso,continuò a guardarli con occhi tristi < < e mi ha detto che si era innamorato di lei!!Io gli ho chiesto spiegazioni, ma lui ha detto che n-non m-mi amava più > > e premendosi le mani sul viso tentò di soffocare le lacrime, che imperterrite continuavano ad uscire.

Irvine le si avvicinò piano e mettendogli una mano sulla spalla tentava di consolarla,con la promessa di uccidere Squall appena gli capitava per le mani.

< < Io non riesco a crederci! Ha la ragazza più bella e dolce del mondo,una che non si meriterebbe per niente e lui che fa?!? Se ne trovo un’altra!!!Dai retta a me Rinoa, è un idiota colossale > >

< < Non riesco a crederci, mi sembra un sogno!! > > disse Seifer,mentre le si avvicinava piano.

< < U-un sogno?? > > disse scettica Selphie,mentre tentava di scostarlo,visto che aveva una strana espressione negli occhi .

< < Si,un occasione!! > >

Ma fu fermato prontamente da Quistis che gli lanciò un’occhiata omicida,tanto che l’Almasy si tolse dal suo raggio d’azione borbottando "che avrebbe aspettato l’occasione giusta".

< < Senti forse lui ti ha nascosto qualcosa…insomma io mi reputo il suo migliore amico e a me non ha mai detto niente > >

< < Ecco hai detto bene ti reputi perché non lo sei!Caso mai mi posso reputare io suo confidente…sai me ne ha dette tante su di te…G-A-L-L-I-N-A-C-C-I-O > >

< < Tsè non ci credo!! > >

< < Fai mooooolto male invece!! > >

< < Adesso smettetela!!Ho bisogno di un po’ di tempo per pensare…scusatemi > > disse accigliata Rinoa,mentre si alzava dalla sedia dirigendosi fuori la mensa,seguita da Quistis e Selphie che se la presero con i due malcapitati prima di inseguirla a loro volta.

< < Che baka che siete > > disse Irvine scuotendo la testa,contrariato dai loro atteggiamenti infantili e poco consoni alla situazione. " Squall, ma che stai combinando…"

< < Siamo arrivati?!? > >

< < ……………………no……. > >

< < Siamo arrivati?!? > >

< < No > >

< < Siamo arrivatiii???? > >

< < NO!!!La smetti?!?Non credo che se prima ti ho detto di no adesso sia cambiato qualcosa > >

< < UFFA! > > disse Mariko incrociando la braccia la petto e mostrandogli un’espressione irritata,in risposta alla quale Squall si sentì sempre più irritato.

< < Senti neanche io vorrei essere qui con te…ma purtroppo ci devo stare > >

< < Perché?!?Insomma e così difficile rispondermi?!?Siamo viaggiando su questa macchina da stamattina e non siamo ancora arrivati > >

< < ................Esthar......... > >

< < Che?!? > > urlò quasi lei, avvicinandosi a lui mentre metteva una mano a coppa vicino all’orecchio,come per esortarlo a parlare più chiaramente.

"Grr..la uccido" < < Ho detto Esthar > >

< < Andiamo lì?!? > > disse lei portando le mani al cielo < < Perché…insomma posso almeno chiamare il mio ragazzo?!? > >

"Che palle co sto ragazzo, quanto è noiosa" < < Non puoi > >

< < Antipatico!! > > e ancora una volta voltò il suo volto verso la parte opposta alla sua, come segno di protesa.

< < ………………….. > >

< < NON CI POSSO CREDERE!!Che vuol dire che il treno per Timber è sospeso!! > > urlava Rinoa prendendosela con il macchinista del treno,che invano tentava di calmarla < < si calmi signorina! > > << No che non mi calmo!Io voglio andare dai miei amici!! > > gridava lei disperata in preda ad un attacco isterico "ma perché mi va tutto storto!!"

< < Rinoa!!Eccoti finalmente!! > > gridò Selphie mentre gli veniva incontro,accaldata per la corsa dal Garden fin lì < < sono ore che io e Quistis ti cerchiamo!! > >

Rinoa la guardò come se fosse la risposta alle sue domande < < SI!!Giusto te cercavo!! > > gli disse prendendola per un braccio, mentre Selphie si chiedeva se non era il caso di chiamare un dottore,visto che l’amica aveva davvero un aspetto orribile.

< < R-rinoa?Ma dove stiamo andando? > > gli chiese titubante,ma quando lei si girò a guardarla, bhè a qual punto si che si spaventò. Era incredibilmente fuori di sé,con gli occhi ancora dannatamente rossi e i capelli scompigliati, per non parlare della sua faccia, pallida come un lenzuolo < < devi accompagnarmi a Timber > > diceva continuando a strattonarla < < andiamo con la Lagunarock! Ti prego Selphie > > le chiedeva con voce implorante fermandosi finalmente da quella corsa sfrenata per guardarla negli occhi, implorando il suo aiuto.

< < ahhh…ascoltami Rinoa,io ti porto dove vuoi, però prima che ne pensi se te ne torni al garden e ti fai un paio di ore di sonno visto cha hai una faccia orribile e sembri una pazza invasata?!? > >

Rinoa allora la guardò un po’ più serena, e rincuorata dall’amica decise di seguire il suo consiglio.

< < Sto proprio così male? > > gli chiese lei sulla via del ritorno.

< < penso che se non fossi venuta in tempo, quel povero macchinista ti avrebbe fatto internare al primo manicomio che si trovava davanti > > gli disse ridendo,e per la prima volta da quando si era alzata quella mattina,Rinoa rise ,una risata vera e abbracciando l’amica gli sussurrò "grazie".

< < Indovina? > > disse Squall con poco entusiasmo e fermando finalmente la macchina < < siamo arrivati > > ma girandosi a guardare la sua interlocutrice si accorse che lei non rispondeva,l’entusiasmo che l’aveva animata fino a poco tempo fa si era spento all’improvviso. Preoccupato dalla situazione, soprattutto perché significava una rogna in più visto che per i prossimi tre anni sarebbe stato responsabile di quella ragazza, tentò di consolarla…alla Squall.

< < Bhè che fai,ti sei ammutolita per la sorpresa? > >

< < ………….. > >

< < Mariko? > > la chiamò scuotendola dolcemente, mentre il sudore freddo lo attanagliava visto che stava TOCCANDO un’altra ragazza che non era Rinoa,cosa che lo infastidiva non poco.

< < Mariko?? > > disse utilizzando un tono più forte e aumentando la prese sulla spalla della giovane, ma si sa la pazienza di Squall non è famosa per la sua longevità, soprattutto se diretta a persone che non lo riguardano.

In poche parole tutti eccetto lui.

< < MARIKO?!?Vuoi svegliarti!! > >

La ragazza,sentendo le urla del compagno, si svegliò di soprassalto e,siccome Squall si era avvicinato al suo orecchio di modo che sentisse e si svegliasse,immancabilmente il giovane si beccò una gomitata da parte dell’ignara dormiente che riscossa dal "dolce dormire", si apprestava a stiracchiarsi.

< < Scusami!!! > > gli disse lei in tono falsamente caritatevole < < Non l’ho mica fatto apposta > > e così dicendo,incurante del bel moro che si teneva il mento con le mani maledicendola mentalmente, scese dalla macchina e si guardò intorno.

Il suo sguardo cadde sull’imponente struttura che si ritrovava davanti.

Era un palazzo completamente bianco che si presentava con una scalinata imponente.

Impossibile scordarlo.

FLASH-BACK

All’improvviso Mariko si accasciò a terra perché le gambe non la reggevano più,le sue mani cominciarono a tremare ed un opprimente senso di angoscia la pervase. Si riscosse solo quando sentì la mano di Squall che le toccava una spalla, e girandosi verso di lui si accorse di trovarsi in ginocchio; immediatamente si alzò rossa in viso e tentando di ritrovare un contegno si spolverò la gonna mormorando che "tre ore di macchina le avevano atrofizzato le gambe".

Squall sembrò non farci caso e senza fare domande che le disse di seguirlo all’interno dell’edificio.

< < Già, il palazzo delle strega …come dimenticarlo > >

< < Mnh? Hai detto qualcosa Mariko? > >

< < No niente tranquillo!! > >

< < E allora muoviti invece di rimanere lì imbambolata > >

Ma Squall non fece in tempo a salire un gradino delle scale che lei lo tirò per un braccio costringendolo a guardala negli occhi. Per la prima volta, quei bei occhi marroni si mostrano determinati e seri, tanto che Leonhearth mascherò a fatica il suo stupore.

< < Tu lo sai vero?!? Il motivo per cui io sono qui > >

Lui fece un segno d’assenso , perché sapeva.