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Autore: Keira92    02/11/2008    7 recensioni
"Di solito quando ero giù, Bellmer mi preparava il mio dolce preferito, quello al mandarino, ma è passato così tanto tempo che ho dimenticato come si prepara. Ora, invece, me lo prepari tu ogni volta che te lo chiedo..."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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budino al mandarino. Budino al mandarino.


Di solito quando ero giù, Bellmer mi preparava il mio dolce preferito, quello al mandarino, ma è passato così tanto tempo che ho dimenticato come si prepara.
Ora, invece, me lo prepari tu ogni volta che te lo chiedo.
Il guaio è che ho litigato proprio con te e ora che ho voglia di quel  dolce per tirarmi su, non so cosa devo fare.

Certo se dopo quella lite venissi da te per chiederti di prepararmelo, potresti pensare che per me quella lite non mi abbia fatto ne caldo ne freddo e non voglio che pensi questo.

E' da più di mezz'ora che sto seduta al tavolo della cucina a fissare mandarini e, per quanto mi sforzi, non riesco a ricordare gli altri ingredienti, ne tanto meno i vari passaggi.
Forse se iniziassi a spremere tre o quattro mandarini potrei ricordare il passaggio che viene dopo e così via.


Ora per tutta la cucina c'è un tale disastro. E per cosa? Tanto rumore e disordine per un orrore che non assomiglia neanche vagamente ad un budino al mandarino.
Forse se ci riprovassi potrebbe risultare,credo...forse...

Sono totalmente negata...ora invidio il tuo talento ai fornelli, la tua sicurezza nel mischiare alla cieca gli ingredienti per creare chissà quale bontà.

Senza che me ne rendessi conto ti fermi dietro di me e inizi a guidarmi.
Sento la tua mano nella mia, che con sicurezza, mi aiuta a preparare un dolce che sicuramente conosci a memoria.
< devi mischiare bene il latte con acqua e zucchero > mi dici tu.

Dal tuo tono di voce sento che non sei arrabbiato, ma so che la litigata di prima ti ha fatto stare male.

Il dolce è quasi finito. Preparato con il tuo aiuto sembra così facile, sicuramente il budino sarà più buono delle altre volte.

Sento il tuo respiro sul mio collo e mi fa il solletico, ma non te lo voglio dire per paura di allontanarti. Mi piace così tanto cucinare con te che mi aiuti e quasi mi abbracci. Il cuore mi batte all'impazzata e forse puoi sentirlo.

< ora dobbiamo mettere il dolce nel frigo > mi sussuri piano.
Sento le tue mani scivolarmi per i fianchi e le tue braccia avvolgermi.
A passo lento e impacciato, mentre ci abbracciamo, riusciamo a raggiungere il frigo, posare il dolce e tornare indietro, ridendo.

< lo sai che sei bellissima quando ridi? > mi sussurri piano all'orecchio mentre mi baci il collo.
< mi fai il solletico > rispondo io piano, in imbarazzo.

Mi giro verso di te ma non riesco a guardarti negli occhi, poichè mi sento in colpa per la lite di prima.
< mi dispiace per prima... > mi scuso allontanandomi da te.
< ...non dovevo dirti quelle cose, scusa > sono così in imbarazzo che mi sento una stupida e ancora fatico a capire come tu possa provare qualcosa per me, che ti sgrido sempre. Ci sei sempre per me e io ti tratto male, senza neanche dirti grazie.

< non ti preoccupare > mi dici tu con disinvoltura.
< no invece > ti interrompo un pò bruscamente. Ancora non riesco a guardarti e non faccio altro che guardare il pavimento o le mie scarpe.
< tu mi tratti come se fossi una persona speciale, hai sempre un occhio di riguardo nei miei confronti e sei sempre pronto a sacrificarti per me... > il cuore mi batte fortissimo e piano piano alzo lo sguardo. Ho paura di incontrare il tuo sguardo, anche se può sembrare una paura un pò sciocca.
< ...e io neanche ti ringrazio > non voglio, ma una lacrima mi scende giù per il viso.

Per molto tempo ho cercato di mostrare un atteggiamento indifferente nei tuoi confronti. Forse ti posso sembrare un pò orgogliosa. Forse lo sono davvero. Ora come ora mi è difficile mostrarti quell'atteggiamento.

Alzo lo sguardo e noto che sorridi e penso che forse hai capito cose sto provando ora.

Piano piano ti avvicini a me e mi asciughi le lacrime, mentre poggi delicatamente le tue mani sulle mie guance e la tua fronte sulla mia. Le tue mani sono così calde che ho paura di sentire freddo quando le allontanerai.
< non ti devi preoccupare > mi sussurri sorridendo.

Mi abbracci così stretta a te, che sento il tuo cuore.
Batte forte, esattamente come il mio ed è così bello sentire il tuo cuore all'unisono con il mio.

< devo dirti due cose...> mi dici senza neanche staccarti da me, come se avessi paura a mollarmi.
< una...> ti interrompi. Sento che sei in imbarazzo perchè il tuo cuore inizia a battere ancora più forte del mio.
<...è che ti amo > ora il mio cuore ha raggiunto il tuo. Batte più forte di prima.

Il litigio sembra non esserci mai stato, come se ci fosse stato solo questo, il nostro momento.

< l'altra... > ti interrompi, mentre ti allontani leggermente.
< ...è che abbiamo dimenticato il dolce nel frigo >

Vedo che ridi e anch'io, vedendoti, così allegro inizio a ridere.

< che imbranati > aggiungo io, mentre esci il dolce dal frigo e me lo prepari in un piatto.

Sinceramemte, ora non ho più bisogno di quel dolce per tirarmi sù, ci hai già pensato tu con due semplici parole.
Però lo mangerò lo stesso visto che lo abbiamo preparato noi due, insieme.
< ora devo andare, devo studiare le cartine della prossima rotta > ti dico mentre mi porgi il piatto con il dolce.
< d'accordo > mi rispondi accarezzandomi i capelli.

Senza controllare le mie emozioni ti do un bacio sulle labbra e, riaperti gli occhi, noto che sei leggermente rosso, come un ragazzino e il suo primo amore. Mi fai così tenerezza.

Piano piano mi avvio verso la porta e ti dico < grazie >
< per cosa? > mi chiedi sorpreso e sorridente e ancora un pò rosso.
< per il dolce > ti rispondo io, uscendo dalla cucina.

In realtà volevo dirti grazie per tutte le volte che mi hai salvato, per avermi aiutato a cucinare un dolce, che ormai non serve più, anche dopo aver litigato e per avermi detto due parole, così speciali, così diverse dalle altre volte, che sembravano essere dette per la prima volta.

Ti amo anch'io, mio cuoco dalle ciglia arrotondate.
  
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