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Autore: superkikketta    02/12/2014    2 recensioni
Calum e Allyson sono migliori amici da quando sono piccoli. lei è la gemella di luke, ma non si somigliano molto. Lei sta iniziando a provare qualcosa di più di una semplice amicizia. Magari Calum un giorno si innamorerà di quegli occhi marroni e di quel sorriso che tanto la accomuna la fratello. Magari...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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            At Mike’s

Continuavo a non riuscire a dormire e sembrava che la stessa cosa stesse succedendo a Luke, continuava a salire e scendere le scale.
Allora decisi che anche io sarei scesa di sotto, magari mangiando qualcosa mi sarebbe ritornato il sonno.
Appena arrivai giù per le scale lo trovai sul divano con una fetta di torta in mano.
Lo chiami leggermente, per non farmi sentire dagli altri.
Lui sembrò sorpreso a vedermi –Ma che ci fai ancora in piedi?-
-Non riesco a dormire…-
-Lo vuoi un pezzo di torta?- chiese mostrandomi il dolce che aveva in mano
–No, grazie, non mi va-
-Hey, Ally, che succede? Qualcosa non va?-
-No, no tutto apposto… è solo che non riesco a prendere sonno-
-Dài, vieni qui che ti meriti un abbraccio-
-E perché?- chiesi dubbiosa.
-Sei la migliore sorella che io abbia mai avuto!- rispose ovvio con una faccia dolce che farebbe venire le carie a chiunque.
-Ma io sono la tua unica sorella, scemo!- risposi ridendo, perché quella scena era veramente divertente: erano le due di notte e noi stavamo scherzando normalmente, come se non fosse accaduto niente.
Penso che dopo un po’ mi addormentai, perché mi sentii leggermente scuotere e mi accorsi che Luke mi aveva portato in camera mia.
Quando mi svegliai mi sentii come uno straccio, dato che avevo dormito solo poche ore.
Scesi per la colazione e presi più caffè del solito, giusto per essere sicura di non addormentarmi durante le lezioni.
Indossai una maglietta a maniche corte dei Nirvana e un paio di jeans blu attillati; ovviamente non potevano mancare le mie solite Nike.
Mi incamminai verso la scuola e, appena vidi Michael, gli corsi incontro.
Appena mi vide mi abbracciò forte e mi disse –Di cosa dovevi parlarmi?-
-Ho un problema ma preferisco parlarne da sola con te, non qui in mezzo alla gente.-
-Okay, facciamo stasera a casa mia: i miei saranno fuori fino a dopodomani.-
-Okay, prendo una pizza?-
-Lo chiedi come se non conoscessi la risposta!- rise.
-Sei veramente un gattino goloso di pizza!!- ridemmo entrambi, ma quando vidi Calum mi bloccai improvvisamente.
-Hey, Ally!- disse allegramente
-Come mai non mi hai chiamata splendore? Dovrei iniziare ad offendermi?- dissi ridendo, ma era proprio quello che pensavo.
-Hahahahaha, okay, ricominciamo. Hey, splendore!- rise, e si formarono quelle adorabili rughette intorno ai suoi occhi scuri e profondi.
La cosa mi fece svenire.
Ma mi sentii veramente male quando vidi “la rossa” arrivare ed unirsi a noi.
Prima d’ora le cheerleader ci vedevano solo come bambini sfigati, ma da quando i ragazzi sono diventati belli, eravamo diventati qualcuno.
O meglio, erano, perché io, Emma e Beth rimanevamo comunque sfigate.
Mi illuminai quando vidi le mie migliori amiche arrivare e mi lanciai a tutta velocità verso di loro.
Loro mi salutarono con la loro solita dolcezza e andammo insieme a lezione.
La giornata passò in un batter d’occhio e la cheerleader non si staccò mai da Cal.
Appena tornai a casa feci tutti i compiti e mi preparai per andare da Mike.
Subito mio fratello mi chiese con tono preoccupato –Dov’è che vai, tu stasera?-
-A dormire da Bethany- cercai di rispondere con l’aria più innocente di tutte.
-Okay, salutala-
-Certo- gli diedi un bacio sulla guancia e lo abbracciai e lui ricambiò entrambi.
Iniziai ad andare ad ordinare la pizza e ne presi un bel po’, sapendo quanto sia affamato Michael.
Arrivai a casa Clifford e lui mi aprì la porta appena suonai il campanello
-Eri lì dietro ad aspettarmi?-
-In realtà volevo spaventarti, poi ho ricordato che avevi la pizza e, per evitare incidenti, ho lasciato stare.-
-Ma che bravo amico! Si preoccupa più della pizza che di me!- risposi ridendo con un po’ di sarcasmo nella voce.
Posai la pizza e mi fiondai tra le sue braccia, uno dei pochi posti dove mi sentivo veramente sicura.
Lui mi strinse forte e, improvvisamente, iniziai a piangere.
-Ally, di che devi parlarmi?- mi chiese prendendo il mio viso umido tra le mani.
-Mi trovo in una situazione orribile!- e inizia a spiegare.
-Vieni qui… riusciremo a risolvere tutto, di sicuro la cosa giusta da fare è dire tutto a entrambi.-
-Sì, hai ragione, domani parlo a tutti e due.-
In quel preciso istante mi arrivò un messaggio:
Calum: “Dobbiamo ASSOLUTAMENTE parlare”
“Okay, dimmi quando”
Calum: “Domani all’ora di pranzo in cortile. Non mancare.”
“Okay”

 

 



Buonasera a tutte/i!! Com’è andata la giornata? A me bene… Vabbè, parlando del capitolo, è un po’ più lungo del solito, ma l’ho fatto per la mia amica Beatrice che mi sta torturando da tre ore perché ha letto i primi tre ventimila volte, perciò lo dedico a lei…
Però prima vorrei lasciarvi con una domanda, giusto per creare suspence:


Siamo sicure che il messaggio sia stato scritto da Cal?

Ciao, ciao, alla prossima!! ;)

   
 
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