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Autore: Princess Kurenai    02/11/2008    3 recensioni
{Presenza di qualche parolaccia ù.ù} Agli occhi di Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, era sempre stato un gradino più in alto degli altri ragazzi. Era dannatamente bello. [SakuraSasuke]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fic doveva essere presentata al contest Aforismi di Jim Morrison ma alla fine ho optato per un'altra fic, dato che questa è banale e un po' infantile.

Spero che però vi piaccia!

 

 

.: Amore Bastardo :.

 

Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente. {Jim Morrison}

 

Agli occhi di Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, era sempre stato un gradino più in alto degli altri ragazzi.

Era dannatamente bello.

Così tanto che chiunque ragazza impazziva per lui.

Ma come non farlo?

Era stupendo con quei suoi occhi scuri e capelli corvini.

Ed era sensuale con quella sua voce bassa e quei modi misteriosi di muoversi.

Taciturno ma irresistibile.

Tra l’altro, lei non era mai sembrata una persona spocchiosa.

Per Sakura era solo un ragazzo che sapeva come far impazzire le donne.

Era poi forte.

Un ninja decisamente promettente

Il migliore dell’accademia, senza ombra di dubbio.

A confermarlo c’erano gli ottimi voti in ogni disciplina.

E anche in queste situazioni si manteneva sempre serio e posato.

Sasuke Uchiha era perfetto: non sbagliava mai.

Inoltre era anche un ottimo compagno di squadra.

Era generoso e altruista.

Pensava sempre al bene del Team Sette.

L’aveva sempre aiutata sia a parole che con i gesti, incoraggiandola nelle difficoltà e salvandola dai pericoli.

E non era finita: non si era mai tirato indietro di fronte alle sfide.

Era sempre pronto a mettersi in gioco e dimostrare, ovviamente, di essere il migliore.

Decisamente: era un leader nato.

Sapeva sempre che dire e che fare in ogni situazione e, soprattutto, non si faceva mai prendere dal panico.

E Sakura aveva iniziato ad amarlo proprio per questa sua perfezione.

Non vedeva mai errori nei suoi comportamenti.

Ma che poteva farci: era stata una cieca.

Perché anche lei alla fine era maturata ed aveva capito che Sasuke era tutto tranne che perfetto o speciale.

Aveva raggiunto quei risultati impegnandosi e non grazie a ‘straordinarie doti’ precluse agli altri ragazzi.

Certo era una cosa ammirevole ma questo lo rendeva quasi come tutti gli altri.

Inoltre non era né gentile e nemmeno generoso anzi, talvolta era invece presuntuoso e troppo orgoglioso.

Era fin troppo chiaro che pensava sempre e solo a sé stesso.

E quando la aiutava era per il proprio tornaconto e non perché tenesse a lei - cosa che aveva sempre sperato.

Perché pensava sempre al proprio tornaconto?

Beh, era fin troppo chiaro: per un team di ninja del loro livello, ovvero di esordienti, servivano quattro elementi - un jonin e tre genin - e senza uno di questi la squadra si sgretolava.

Per questo Sasuke Uchiha ai suoi occhi era diventato solo un fottuto bastardo.

Un egoista che più volte l’aveva fatta piangere - se qualcuno le avesse dato un ryo per ogni volta che aveva pianto per lui sarebbe sicuramente diventata ricca.

Ed era anche uno stupido che l’aveva stordita e abbandonata su una panchina dopo averle detto un ‘Grazie.’ che, sinceramente parlando, non serviva a niente.

Che se ne faceva di quel ringraziamento?

Era inutile.

Era stupido e non significava niente.

Quel ‘grazie’ nemmeno la consolava.

Maledizione, Sakura gli aveva detto tutto ciò che pensava e provava, gli aveva praticamente messo in mano il suo cuore.

Gli aveva detto che l’amava.

Gli aveva detto che voleva stare con lui a qualunque costo.

E l’aveva addirittura pregato di non lasciarla, arrivando anche a dirli che se proprio doveva andarsene di portarla con lui.

Dannazione, era perfino disposta a tradire Konoha per lui, e Sasuke che faceva?!

La ringraziava!

La cosa più inutile al momento sbagliato.

Poteva dire e fare qualunque altra cosa.

Poteva piantarla in asso - cosa che poi aveva fatto.

Poteva scusarsi - anche se non sarebbe stato da lui.

E invece la ringraziava e, crudele, quel cuore che gli era stato messo in mano era stato gettato via come la più inutile delle cose.

Sasuke Uchiha era solo un bastardo ma Sakura, stupida, continuava ad amarlo.

Lo amava così tanto che era andata in lacrime da Naruto - sì, proprio da colui che aveva sempre maltrattato forse perché un po’ gelosa del legame tra di lui e Sasuke.

E che aveva fatto dall’Uzumaki?

Aveva pregato e aveva pianto.

Semplice.

Perché lei voleva Sasuke lì. Punto.

E si sarebbe anche umiliata per questo.

E tutto quello per chi?

Per un fottuto bastardo che non aveva esitato a lasciare in fin di vita anche il suo miglior amico.

E Sakura a quel punto l’aveva capito.

Oh sì se l’aveva capito: doveva allenarsi.

Doveva migliorare a tal punto da non dover più essere un peso per il Team.

Perché quando avrebbero incontrato di nuovo quel dannato egoista - perché sì: l’avrebbero rivisto. Punto! - lei avrebbe dato manforte a Naruto.

Se con le buone non avevano ottenuto niente - né lei sputandogli in faccia tutti i suoi più profondi sentimenti e né l’Uzumaki - con le cattive potevano fare dei passi avanti.

Dei passi da gigante, ne era convinta.

Così come era convinta che l’avrebbe riempito di botte a quel bastardo.

Tante quante le lacrime che aveva versato per lui.

E dato che quelle lacrime, cambiandole con dei ryu, l’avrebbero fatta diventare ricca, erano sicuramente tantissime.

E, quando poi l’avrebbero riportato a Konoha, gli avrebbe reso la vita un inferno.

Perché?

Perché lo amava.

Già.

Sasuke l’aveva fatta soffrire.

L’aveva fatta piangere e pregare.

Sasuke era diventato la sua ossessione: la sua voglia di riaverlo lì - anche solo per riempirlo di calci e pugni - era troppo forte.

Così forte da non far cambiare quei suoi sentimenti anche se erano chiaramente maturati.

Lei lo amava.

Lo voleva lì e non lo voleva dividere con nessuno.

Perché Sasuke Uchiha era il suo bastardo.

   
 
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