Mi affaccio al cancello, ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio…
Inizio a camminare lungo le stradine del paese, inizio a pensare…
In questo periodo arrivano due venti molto speciali… Le loro origini sono relativamente recenti…
Sono i venti che aprono l’inverno, uno gelido e aggressivo, l’altro gelido, ma calmo, che ti accarezza dolcemente il viso mentre l’altro sembra più uno schiaffo quando arriva.
Arrivano a pochi giorni di distanza, e sembra che si inseguano, che si rincorrano mentre giocano…
A questo pensiero mi viene in mente che effettivamente giocavano, a calcio, insieme…
La leggenda narra che inizialmente fossero due ragazzi che vivevano da queste parti, giocavano a calcio nella squadra locale, e un giorno, dopo una partita il fratello che corrisponde al vento più “aggressivo” morì dopo aver giocato una partita; in quell’incidente morirono anche i genitori, e l’unico fratello rimasto rimase solo…
Il filo dei miei pensieri si interrompe perché passo davanti alla panetteria, la mia meta, entro e prendo il pane per la colazione, quando esco e sento nuovamente il gelo della neve che si impossessa di me, rabbrividisco, ma devo andare avanti, dopo tutto ho scelto io di farlo, non mi ha obbligato nessuno.
Lentamente ricomincio a camminare, poi cerco nella mia mente il filo dei pensieri che si era spezzato…
… E l’ultimo fratello rimasto, rimase solo…
Da quel momento rimase a vivere in mezzo alla neve e alla natura, si dice che fosse un cacciatore di orsi, ma da alcuni disegni non sembra molto alto… Però sembra molto carino, occhi azzurri e capelli bianchi tendenti al grigio… Il fratello, quello morto, dicono che avesse i capelli di un rosa tipo pastello…
Cammino per le strade della cittadina con il sacchetto caldo in mano, entro poi in una merceria, mio fratello è malato e a causa della neve le medicine moderne non possono arrivare e quindi si fa uso di spezie come la menta o le foglie di thè…
Quando entro vengo inebriata dai mille profumi di spezie curative, da cucina e molte altre, da dietro il bancone esce una signora anziana, sull’ottantina, capelli bianchissimi e occhi azzurri, non molto alta anche a causa della gobba pronunciata…
-Salve, come ti posso aiutare piccola?- Mi chiese la donna.
-Salve, signora Farm… Avrei bisogno delle spezie che prende sempre la mamma per mio fratello.- Le dico con dolcezza mentre mi riscaldo col calore proveniente dalla stufa a legno.
-Si certo, arrivano subito…-Mi dice mentre le va a prendere dal barattolo appoggiato sulla mensola dietro di lei…
-Scusi, avrei una domanda da farle…- Inizio a dire.
-Si certo, se so la risposta, ti aiuto volentieri…- Mi rispose.
-Ecco, ha presente quei venti che arrivano a inizio inverno e che sembrano rincorrersi… Lei cosa sa di loro?- Chiedo incerta.
-Capisco… Sono due venti che originariamente erano due fratelli… - Disse.
-Questo lo so… Ma volevo sapere se conosceva qualche altra cosa…- Le dissi
-Ah certo che so altre cose… Si tramandano da generazioni intere… -Iniziò.
-Me le può raccontare?- Dissi, mentre mi faceva segno con una mano di sedermi accanto alla stufa.
-La storia ha inizio un paio di secoli fa, quando due bambini si rincorrevano giocando a calcio, i due erano gemelli, molto simili, ma anche molto diversi, uno era più estroverso e pieno di voglia di fare, l’altro invece era più serio e pensoso… Fatto sta, che un giorno i due bambini giocarono una partita, e il primo fratello, che giocava in attacco, morì durante una valanga con i due genitori, e rimase solo il secondo come superstite della valanga. Da quel giorno il sopravvissuto portò sempre la sciarpa del fratello morto, finché da adolescente le loro due personalità non si fusero… E ora si sono riuniti, e mai nessuno sarà in grado di separarli… Questa è la loro leggenda.- Disse la vecchia signora.
-E, per caso, lei si ricorda i loro nomi?- Chiesi.
-Si, mi pare si chiamassero… Shawn ed Haiden Frost...- Disse mentre se ne andava nel retro bottega e io stavo uscendo.
-La ringrazio… - Dissi mentre i brividi mi ripercorsero la schiena…
Eccoli… Finalmente sono arrivati anche quest’anno… E la cosa più bella è che ora potrò raccontare a mio fratello una nuova storia e così la loro storia si saprà per sempre…
Angolo dell’autrice
Allora… Questa storia mi è venuta in mente mentre questa mattina mi stavo svegliando, l’ho pianificata durante l’ora di inglese e ora l’ho messa in pratica…
Kariya: Sai… Per una volta ti do ragione… L’inglese non mi piace…
Io: Io non ho mai detto che l’inglese non mi piace… E anche se fosse vado bene lo stesso perché ho 8 di media!
Kariya: E’ arrivata Miss Perfettina!
Io: Chi sono io Kariya?
Kariya: E’ stato Shindou a dirlo!!! *punta il dito contro Shindou*
Io: Che ha fatto Shindou questa volta?
Shindou: Già che ho fatto io sta volta?
Kariya: Offendi sempre la nostra Grandissima, Bravissima, Vendicativa e Sadica autrice…!
Io: Sulle prime due non lo so, ma sulle ultime due ci puoi giurare!
Kariya: Visto Shindou?! Attento che se si arrabbia ti fa male!
Io: Tutti e due… Tornate a sbavare intorno a Kirino!
Kariya&Shindou: O/////O Cosa dobbiamo fare?
Kirino: O/////O E cosa c’entro io?
Io: Bene ora che ho fatto andare nel pallino i miei schifosi aiutanti vi saluto! Salutate!
Kariya: Neanche morto!
Io Kariya Saluta!*spunta il fuoco e i fulmini da dietro*
Kariya: Ciao e alla prossima se sopravvivo!!!
Io: Già… SE sopravvivi…
E poi, non so, sta arrivando l’inverno e io amo l’invero (Frosty non è casuale…) e poi volevo scrivere una storia senza amore, anche se si accenna quando la persona misteriosa (scegliete chi vi pare) inizia a narrare e descrive Shawn si vede che “gli piace” pur essendo vissuto secoli prima ed essendo ora sotto forma di vento…
A Presto
Un Bacio Freddo e Oscuro
FrostyDark
Kariya: P.S. Chiunque legga questa cosa mi aiuti… Non voglio morire per colpa di una pazza squinternata!
Io: Kariya, torna qui se ne hai il coraggio…! *Occhi da pazza furiosa*