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Autore: Clacli The Dreamer    03/12/2014    5 recensioni
(ATTENZIONE! Sequel della storia 'Rise Of the Guardians 2:The Darkness returned')
Cinque anni. Sono passati cinque anni dalla sconfitta definitiva di Pitch Black, il Re Incubo, ed il mondo ormai vive nella pace. Speranza, sogni, meraviglia e divertimento hanno trionfato sul male anche questa volta e pertanto i Guardiani ritornano ai loro doveri indisturbati.
Per quanto riguarda la nostra Diana invece, beh, lei vive felice con il suo ragazzo, Jack Frost.
Non si è mai sentita più completa! Con lui passa i momenti più belli, più commoventi e più dolci del mondo!!! Il passato ormai se l'è lasciato alle spalle.
Purtroppo però... Una nuova minaccia si abbatte sulla Terra.
Vuole qualcosa, anzi qualcuno, e non si fermerà davanti a nulla per ottenerlo. Al suo fianco inoltre c'è una persona che tutti credevano morta. Lo sgomento è tanto, e l'odio cresce ogni giorno di più. Tutto grazie a questo nuovo Spirito, potente aldilà di ogni aspettativa e desideroso di ottenere chi è suo di diritto.
Siete pronti per riprendere il viaggio, insieme a Jack e Diana, divenendo protagonisti dei più grandi tradimenti, delle battaglie più cruente e della potentissima forza dell'amore?
Se la risposta è si, allora... CHE SI APRA IL SIPARIO!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diana And Jack's adventure!'
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                                                              Capitolo Quattro 

           LITIGI VIOLENTI E FUGHE INASPETTATE

" È inutile, tesoro " sogghignò allora l'azzurra " Ormai lui è mio. Ha bevuto il filtro e non c'è niente che tu possa fare a riguardo. Bye Bye! "
Dopo quella frase, Iris Electra scomparve...

...Portando lo Spirito dell'Inverno con sé.
Ma questa volta... Non l'avrebbe mai più lasciato andare.
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Diana Lunanoff Sun osservò ad occhi sbarrati una polverina azzurra che volteggiava leggiadramente, proprio nel punto in cui erano scomparsi Iris e Jack.
'no, ti prego, fa' che sia solo un brutto sogno, per favore! ' pensò disperata, iniziando a singhiozzare. Si prese il capo tra le mani, con le spalle che iniziarono a tremare per via dei singhiozzi.
Quello che doveva essere l'evento più bello della sua vita, le aveva tolto l'unica cosa che l'aveva resa veramente felice. 
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Buio.
Questa fu la prima cosa che vide, proprio come la prima volta...
Era tutto buio, faceva freddo e aveva paura...
Uguale a Trecento anni fa.
Solo che stavolta... La paura si era trasformata in terrore.
Aprì piano gli occhi, con la testa che iniziava a dolergli. Gemette piano e, sforzandosi di combattere contro il dolore sempre più forte, si guardò intorno con aria confusa.
Si trovava in un posto nuovo, una grotta più precisamente, che non aveva mai visto prima.
Cercò di muoversi per dare un'occhiata intorno ma, con suo sommo orrore, si accorse di essere legato, ai polsi e alle caviglie, da delle corde azzurre che... Vibravano? 
Il ragazzo sbarrò gli occhi accorgendosi di questo e il cuore cominciò a battergli all'impazzata, così forte che quasi temette che sarebbe saltato via dalla cassa toracica.
Si fece prendere dal panico ed iniziò ad agitarsi, invano.
Dopo circa una decina di minuti il giovane rimase inerte contro la parete, respirando affannosamente. 
È inutile cercare di scappare, pensò.
D'improvviso però, udì un rumore di passi, più precisamente di tacchi a spillo.
Tic, tac, tic, tac...
Ansimando, alzò lo sguardo verso la figura e presto, i suoi occhi entrarono in contatto con delle iridi scure come la notte...
...E terribilmente familiari.
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" Diana!!! " 
Gli Spiriti ed i Guardiani corsero verso la ragazza singhiozzante sul pavimento, mettendosi in cerchio intorno a lei, soffocandola.
" Ragazzi! Datele spazio per respirare accidenti!!! " urlò Dentolina, creandosi un varco attraverso la folla.
Tutti si zittirono di fronte al tono autoritario della Fata del Dentino e, mentre questa si inginocchiava di fronte a Diana, si guardarono tra di loro con fare dubbioso e preoccupato.
La donna-colibrì, dal canto suo, accarezzò la schiena della sua migliore amica, sussurrandole paroline dolci all'orecchio.
Diana, mano mano, smise di singhiozzare e si asciugò gli occhi con una mano.
" Va meglio? " le chiese dolcemente Dentolina, inginocchiandosi di fronte a lei.
La ragazza scosse la testa.
" Per niente " rispose, alzandosi in piedi e voltando le spalle a tutti. Sospirò, scuotendo ferocemente la testa.
Perché? Perché dovevano capitare tutte a lei? Perché era così maledettamente sfortunata?!
E furono proprio queste domande a scatenare la sua rabbia.
Strinse forte i denti ed i suoi occhi si riempirono di un fuoco incandescente.
" Diana? " sentì a malapena i suoi amici che la chiamavano " Stai... Stai bene? "
E poi... Corse.
Corse più veloce che poteva verso la sua camera. Senza rispondere, senza fiatare. 
Chiuse la porta con i lucchetti, si guardò intorno, ed alla fine individuò la sua spada appoggiata al muro; La raggiunse e la prese. 
Dopodiché si cambiò in fretta, indossando i suoi soliti indumenti. Fatto questo gettò senza tanti complimenti l'abito rosso rubino sul letto e fischiò con due dita alla bocca.
Onyx si materializzò dal nulla, facendole subito segno di salire in groppa. 
Diana sorrise, e si posizionò sul dorso dell'animale, impugnando le redini e non badando minimamente ad i suoi amici che davano pugni e calci alla porta, e che erano intenti a gridare il suo nome.
Assunse un espressione di determinazione e, dopo aver sussurrato un flebile 'Mi dispiace', scappò via dalla finestra aperta, proprio nel momento esatto in cui I Guardiani e Gli Spiriti sfondarono la porta. 
Lei non c'era.
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" Ma guarda, guarda... Il bell'addormentato si è svegliato " 
Iris Electra ghignò, fissando con scherno lo spirito del Ghiaccio e della Neve, legato saldamente al muro. 
Il ragazzo, dal canto suo, non si fece intimidire più del necessario ed assunse uno sguardo di sfida. 
" Perché mi tieni legato? " chiese ringhiando " Ho fatto un giuramento. Non c'è bisogno che tu mi tenga imprigionato come una sottospecie di animale domestico! " 
La giovane dai capelli azzurri a quella frase sorrise, scuotendo la testa ed avvicinandosi di qualche passo al suo prigioniero.
" Forse non hai afferrato bene il concetto, Fiocco di Neve... " 
Un passo. Due passi.
" ...Bevendo quella pozione... "
Tre.
" ... ti sei donato completamente a me... "
Quattro.
" ... Quindi, logicamente, Tu...
Cinque.
" Sei... "
Ancora qualche passo e... 
" MIO! " 
...Iris colmò la poca distanza tra loro, baciando quelle labbra fredde come il ghiaccio e morbide come un cuscino.
Jack sbarrò gli occhi e la sua reazione fu immediata: iniziò nuovamente a lottare, ma le corde strinsero ancora di più, tanto da fargli male.
Dopo vari tentativi, il dolore fu insopportabile e, a malincuore, smise di agitarsi.
Questa piccola vittoria fece sorridere perfidamente Iris, che si staccò dal bacio con aria trionfante.
L'albino fece ricadere la testa nella sconfitta e chiuse gli occhi, sperando che quello fosse solo un brutto incubo.
Ma purtroppo... Sapeva che non era così. 
--------------
Diana Lunanoff Sun volò sopra l'immensa distesa di neve del Polo Nord, in sella al suo fidato destriero Onyx.
Non sapeva dove andare. Non sapeva dove cercare. Sapeva solo che doveva fare qualcosa. Qualsiasi cosa.
Quindi, in meno di un'ora, arrivò nel bel mezzo della foresta di Burgess, e si guardò intorno. 
Era tutto silenzioso. C'era solo l'ululato del vento ed un dolce fruscio a farne da padroni. 
D'improvviso però, qualcosa attirò la sua attenzione.
Un'ombra le passò davanti, fulminea, e scomparve dopo un nano secondo.
La ragazza scese da Onyx, che nitriva preoccupato, e sfoderò la sua spada.
Rimase in silenzio.
Ed all'improvviso...
Eccola di nuovo! La scorse mentre si muoveva a zigzag attraverso gli alberi, evitandoli tutti.
Quindi la giovane, questa volta, non perse tempo: salì nuovamente in groppa ad Onyx ed iniziò a seguire la misteriosa ombra, non sapendo però... 
... Dove l'avrebbe condotta.
-------------1
" Oh, andiamo, Fiocco di Neve, non è stato poi così terribile, non trovi? " 
Ridacchiò Iris, alzando con un dito il mento del giovane, che la fissò con astio.
Oh, come amava vederlo in quel modo, alla sua completa mercé... Mentre c'era ancora quella scintilla di ribellione che bruciava in lui come un fuoco ardente.
Come sarebbe stato bello spegnerla... Alla fine.
Ridacchiando ad i suoi pensieri sadici, la ragazza lasciò andare il mento dell'interlocutore e si allontanò un poco.
" Tuttavia però, date le circostanze, ho deciso di farti vedere una persona di cui sicuramente avrai sentito la mancanza " disse ghignando perfidamente.
Jack, dal canto suo, sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
" Per quale motivo penso che questa sia una delle tue solite trappole? " 
Rispose sarcasticamente, fissando la nemesi con scetticismo.
La ragazza sorrise malignamente e schioccò le dita mentre pronunciava una sola ed unica frase:
" Perché tu mi conosci troppo bene " 
E quello fu uno dei tanti momenti, in cui Jack Frost voleva solo scomparire.
Perché? Vi chiederete.
Semplicemente per il fatto che la vista di un uomo che aveva considerato morto per più di cinque anni, gli aveva fatto desiderare di non essere mai rinato.
" Ciao... Frost " 
Ecco. L'assurdità aveva toccato il fondo. 
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I Guardiani e gli Spiriti fissarono a bocca a porta la finestra spalancata, le cui tende fluttuavano per via del forte vento.
Si guardarono tra loro preoccupati, fino a che lo sguardo non cadde sul vestito color rubino buttato sfacciatamente sul letto.
North sospirò, massaggiandosi le tempie con una mano.
Ormai Diana la considerava come una figlia, e, il solo pensiero di averla fatta scappare senza opporsi, lo faceva sentire vecchio e stanco.
Si sedette allora su una sedia vicina, sentendo poi la piccola mano di Dentolina poggiarsi sulla sua spalla.
Alzò piano gli occhi verso di lei, che gli sorrise.
" Tranquillo North " gli disse rassicurante " La ritroveremo. E poi, Diana è una ragazza in gamba, avrà un piano... Credo " 
Ecco. Credere in quel momento era la cosa migliore.
Pensò Babbo Natale con un sospiro.
All'improvviso però, i suoi occhi si scurirono e, ripresosi in un batti baleno, si alzò dalla sedia, rivolgendosi ai tre lupi, Phoenix, Rox e Nihal. 
" Phoenix, hai qualche incantesimo per rintracciare Diana? " gli chiese determinato.
L'animale sembrò pensarci un attimo, scambiandosi degli sguardi complici tra i suoi compagni.
D'improvviso, Nihal si fece avanti, sorridendo:
" Ne ho imparato uno durante la mia fuga dalla tana di Pitch. Credo che funzionerà " 
" Deve funzionare " ribatté Il Guardiano più anziano, mettendo le sue due spade nei foderi " Preparatevi, amici miei. Stiamo per fare un giro "
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Pitch Black. Davanti a lui c'era nientedimeno che Pitch Black!!!
Il suo cuore perse un battito alla vista e le gambe presero a tremargli, nonostante fosse legato dalle corde.
Le sue pupille erano dilatate e la bocca spalancata.
" Noto che sei sorpreso di vedermi, Frost " disse Pitch, iniziando ad avvicinarsi a lui. " Dopo tutto, è passato così tanto tempo dalla nostra ultima... Chiacchierata, non trovi? " 
Il ragazzo non rispose, troppo occupato a cercare di unire tutti i puntini.
Come se gli avesse letto nel pensiero, l'Uomo Nero sorrise e ricominciò a parlare:
" Ti chiederai come mai sono vivo e come sia possibile che mi sia unito ad Iris, giusto Frost? "
Il Guardiano deglutì, distogliendo lo sguardo.
Pitch sorrise: 
" Beh, è una storia abbastanza lunga... Che non voglio raccontarti " 
E dopo quella frase, la testa di Jack si alzò di scatto come se colpita da un fulmine.
" CHE COSA?! " urlò, divincolandosi  " COSA DIAVOLO VUOL DIRE CHE NON VUOI RACCONTARMELA?! IO HO DIRITTO DI SAPERE... "
" TU NON HAI IL DIRITTO DI SAPERE NIENTE!!! " e fu il turno di Pitch di arrabbiarsi.
Raggiunge il ragazza bloccato al muro e gli strinse la gola, rendendogli difficile la respirazione.
Jack si fece prendere dal panico a quel punto, allargando i suoi grandi occhioni azzurri e guardando dritto dritto in quelli dorati e pazzi del nemico.
" Hai idea di come è stato restare per Cinque Anni nell'Oblio Assoluto, vedendo nient'altro che buio e desiderando di risvegliarmi ogni fottuto momento?! Hai idea di  cosa vuol dire morire per cinque anni e risvegliarsi all'improvviso?! HAI IDEA DI COSA SIGNIFICHI TUTTO QUESTO, FROST?! "
" PITCH! SMETTILA SUBITO!! " Iris Electra si intromise nella 'conversazione', costringendo l'alleato a lasciare la gola del povero Jack che annaspò in cerca di aria.
Avrebbe voluto massaggiarsi la gola, avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto piangere. Ma niente uscì dalla sua bocca, se non dei lunghi respiri disperati.
Intanto, assisteva involontariamente alla scena del litigio tra Iris e Pitch.
" Ma che avevi intenzione di fare? Ammazzarlo?! " sbraitò la ragazza, digrignando i denti.
L'uomo la guardò con astio, per poi risponderle a tono:
" L'intenzione era quella, e ci sarei anche riuscito se non fosse stato per te! " e puntò il dito contro la ragazza, che sbatté un piede per terra, creando delle scariche di elettricità che si andarono diffondendo per tutto il luogo. Ma lei non sembrò farci caso.
" Devo forse ricordarti il piano?! " 
" Non serve grazie, mocciosa insolente! A differenza di te, io esattamente cosa fare! "
Ahia. Tasto dolente.
Gli occhi di Iris a quel punto di scurirono e la determinazione di Pitch iniziò a vacillare.
Jack guardò ad occhi sbarrati tutta la grotta che veniva ricoperta da fasce a zigzag di energia elettrica. Spostò poi il suo sguardo spaventato su Iris, e quello che vide lo lasciò senza fiato.
La ragazza era tutta luminosa, come fosse una stella: sprizzava fasce azzurre da tutto il corpo ed il suo sguardo era paralizzante.
Pitch sbarrò gli occhi, indietreggiando, mentre Iris iniziò a parlare, con voce metallica.
" Io ti ho ridato la vita " disse avanzando lentamente " E forse non te l'ho detto, ma posso anche togliertela!!! " 
Detto questo emise un urlo disumano e Pitch si dovette coprire le orecchie, mentre Jack, incapace di fare alcunchè, strinse i denti.
Quando la tortura finì, Electra si chinò, prendendo un Pitch scombussolato per i bavero.
" Un altro episodio come questo... " sibilò con gli occhi fiammeggianti " ...E ti disintegro " 
L' Uomo nero a quelle parole sbuffò, ma mantenne la sua compostezza: si alzò, spolverandosi l'abito e volatilizzandosi tra le ombre.
Iris sospirò e poi, come se nulla fosse accaduto, si voltò verso Jack con un sorriso in volto.
" Allora, dove eravamo? "
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ANGOLO AUTRICE:

Ok, ok non massacratemi!!! Lo so che sono sparita per un tempo molto lungo, ma il fatto e che il computer era andato in pappa e ho potuto aggiornarmi su Efp e recensire a malapena tramite il cellulare, ma dato che lì non c'erano le mie storie ho dovuto iniziare tutto da capo!!! Quindi cercherò di aggiornare il più presto! 
Perdonatemi please!!! 
Baci, 
Vostra Clacli

  
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