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Autore: lucy_tennant    04/12/2014    3 recensioni
Bevo un sorso dell'alcolico che sta sul tavolo di fronte a me, provando ad ubriacarmi, per sentire di meno il dolore lancinante che provo al petto sin da quando una parte del mio cuore mi è stata strappata via da quell'ammiraglio.
Mi manchi, Portgas D Ace.
Mi manchi davvero troppo.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marco, Portuguese D. Ace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi manchi.
Sì, credevo non sarei mai arrivato a dirlo, ma... Mi manchi.
Stringo la foto che ci ha scattato Vista qualche mese fa, prima che tu te ne andassi.
È quella dove mi stai abbracciando, passandomi il pugno chiuso tra i capelli e stronfinandomi la testa con gentilezza.
Ti ricordi?
Era il giorno del mio compleanno, il giorno in cui mi regalasti quel benedetto ananas di plastica che ancora tengo conservato sul comodino come fosse una reliquia.
Ricordo benissimo il tuo viso aperto in un sorriso a 360 gradi e la tua risata sguaiata non appena vedesti la mia faccia dopo aver aperto quel pacchetto così ben confezionato.
Devi fartene una ragione: io non sono un ananas.
Né un piccione.
Né un fagiano.
Né un ragazzo con una buccia di banana sulla testa.
Sorrido mentre continuo a guardare quella fotografia e le lacrime continuano imperterrite a rigarmi il viso, scendendo senza più alcun controllo.
Perché non riesco a smettere di piangere?
Perché ora le notti sono più buie dato che non sei qui a contare le stelle in cielo con me, sdraiati fianco a fianco sul ponte della Moby Dick.
Perché ho bisogno di alzarmi alla mattina e scoprire per l'ennesima volta di essere stato vittima dei tuoi scherzi ebeti, escogitati nei momenti di noia e messi a punto durante le mie ore di sonno.
Esattamente come quella volta che mi rasasti a zero e mi risvegliai totalmente calvo, in preda al panico.
Da quel giorno la macchinetta è chiusa nel cassetto della cabina di Papà e solo io ne posseggo le chiavi...
Le giornate sono più tranquille, più noiose e più tristi.
Ora che mi ci fai pensare, tutto è diventato più brutto e buio da quando te ne sei andato.
Sai? Mi manca il poterti portare nella tua cabina quando venivi preso dai tuoi soliti attacchi di narcolessia e posarti addormentato sul letto, sedendomi accanto a te e guardandoti dormire, spostandoti le ciocche corvine da davanti gli occhi, aspettando il tuo risveglio ed il suono della tua voce.
Mi manchi.
Mi mancano i tuoi sorrisi.
Mi manca la tua allegria, la tua spensieratezza.
Mi mancano i tuoi occhi nocciola e le tue lentiggini sulle gote e sul naso.
La fotografia si sta bagnando.
Devo togliermela da sotto gli occhi se non voglio che si inzuppi del tutto e si sciupi.
Ma non ci riesco. È così bella....
Tu sei così bello....
Vorrei avere la possibilità di poter vederti ancora una volta, per ammirare in tutta la sua perfezione il tuo corpo scolpito, con quei muscoli ben definiti lasciati in risalto dalla totale assenza di una maglietta.
Vorrei avere la possibilità di fantasticare ancora una volta su quello che potrebbe succedere, sulla tua bocca, che pare così morbida al tatto.
Vorrei avere la possibilità di posarvici le mie labbra sopra e muoverle in sincronia con le tue, giocherellando con la tua lingua, cosa che però rimarrà solo uno sciocco sogno.
Vorrei risvegliarmi accanto a te, trovarti al mattino con il capo posato sul mio petto nudo e le tue braccia che mi cingono, avvicinandomi sempre di più al tuo corpo.
Non hai idea di quanto io sia pentito per non averti detto ciò che avrei voluto dirti quando ne avevo l'occasione, rovinandomi, forse, il futuro che avremmo potuto avere insieme.
Ed ora sono solo, a rimuginare su una vecchia fotografia e sui sensi di colpa che man mano affiorano, facendomi sentire un benemerito coglione.
Avrei dovuto parlarti prima, ma ero troppo spaventato da quello che sarebbero potute essere le conseguenze.
E se mi avessi rifiutato? E se mi avessi detto no?
La vita è fatta di scelte.
Io ho fatto quella sbagliata, me ne pento.
Ma in fondo credo che sia meglio così.
Probabilmente, se mi fosse andata bene, a quest'ora starei decisamente peggio.
Avrei assaporato i tuoi baci languidi e, di conseguenza, avrei saputo cos'ho perso per sempre.
Sarebbe stato doppiamente terribile abituarsi a non averti più accanto, a non poter più carezzare il tuo corpo e le tue guance.
In fondo la mia scelta si è rivelata giusta.
...almeno in parte.
Oh, come vorrei che tu fossi qui a tirarmi su di morale con la tua allegria e spensieratezza da fanciullo, con quel tuo sguardo così dolce e carico di vota e con quel tuo sorriso rassicurante.
Quel sorriso... La cosa più bella di te, di cui non sei stato privato nemmeno quando ti hanno derubato dell'anima.
Bevo un sorso dell'alcolico che sta sul tavolo di fronte a me, provando ad ubriacarmi, per sentire di meno il dolore lancinante che provo al petto sin da quando una parte del mio cuore mi è stata strappata via da quell'ammiraglio.
Mi manchi, Portgas D Ace.
Mi manchi davvero troppo.
  
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