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Autore: Valyn92    04/12/2014    1 recensioni
Sono passati 23 anni dalla sconfitta di Lord Voldemort e, sebbene la paura non abbia ancora smesso di indebolire la sua morsa, la vita continua spensierata. I figli di tutti i fratelli Weasley sono ormai ad Hogwarts, accompagnati dalla discendenza dei vecchia amici/nemici dei loro genitori e, come tutti gli adolescenti, attraversano i soliti problemi da "teenager in crisi di identità". La loro vita, però, sta per affrontare un enorme cambiamento: l'oscurità di sta risvegliando e fa più paura che mai, soprattutto quando l'Auror Harry Potter sparisce misteriosamente durante una missione...
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 1- Perché noi siamo Weasley!

Settembre era finalmente alle porte. L'aria si faceva sempre più frizzantina, le giornate si accorciavano e gli alberi iniziavano a perdere le foglie. Mancava ancora una settimana all'inizio del nuovo anno scolastico e la famiglia Weasley al completo si stava godendo gli ultimi giorni di relax.

“Non vedo l'ora di concludere questo maledetto ultimo anno e andarmene a studiare in Romania con zio Charlie...” Dominique era appena entrata in cucina e si capiva già quanto fosse di cattivo umore. Strano, non lo era quasi mai.

“Buongiorno anche a te, fiorellino!” ridacchiò suo fratello Louis spaparanzato sulla vecchia poltrona del nonno.

I giovani Weasley erano tutti riuniti nella piccola cucina della Tana e stavano “preparando” la colazione - se così si poteva definire vagare per la cucina, aprire il frigorifero, cercare dei piatti puliti e tentare di apparecchiare la tavola per venti persone. Dopotutto non era colpa loro se non potevano ancora usare nessun incantesimo al di fuori di Hogwarts, stupido Marchio.

“Oh-oh-oh! Ho appena trovato una tazza non sbeccata!” cinguettò Roxanne sbucando da dietro un'anta.

“Magnifico!” rispose Albus “ne mancano solamente diciannove!”

“Ringrazia che la mia magnifica sorella e il suo fidanzato siano in vacanza a Paris per le prossime tre settimane...” bofonchiò Dominique sprofondata nel logoro divano. Hugo, seduto affianco a lei, soffocò una risata.

“Oh, piantala Dom! Lo sappiamo tutti che, in fondo in fondo, ti mancano i vostri battibecchi...” la punzecchiò Louis.

Dominique gli rifilò uno sguardo assassino. A lei non mancava assolutamente sua sorella o, per lo meno, non lo avrebbe mai ammesso. In particolar modo con suo fratello, quel ragazzo si divertiva già abbastanza a rimbeccarla continuamente.

“Io li invidio, sapete?” confessò Roxanne riemergendo da dietro un'altra anta “possono fare quello che vogliono, viaggiare, fare incantesimi, smaterializzarsi...”

“Hai ragione ma... devono lavorare!” rispose Fred con un certo disgusto. Il suo nome non era certo stato scelto a caso.

“Sempre il solito...” mormorò Albus.

“Yahm... Buongiorno a tutti...” erano arrivate anche Molly e Lucy, inseparabili sorelle. Facevano tutto insieme. Tutto.

“Uh! Mols come diavolo ti sei conciata?!” era stato Hugo a parlare, aveva notato qualcosa di strano sulla sua faccia.

“Che? Cosa? Io? Niente! Perché?” rispose preoccupata la cugina.

L'intera cucina esplose in una sonora risata. La povera Molly aveva la faccia piena di pois rosa e blu!

“Molly... sei... semplicemente... fantastica!” cercò di dire Dominique trattenendo le risate.

Anche Lucy si stava sganasciando dal ridere. “Ma Lucy! Perché non me l'hai detto???”

Lucy non ce la faceva più, non respirava quasi da quanto rideva. “Io... Oh Mols, sei così buffa!”

“Si, grazie, me n'ero accorta...” non si era ancora vista in faccia ma sapeva cosa aspettarsi dai suoi cugini ed era sicuramente davvero divertente.

“Ok, ora gentilmente qualcuno potrebbe darmi uno specchio così posso vedere anche io la magnifica opera di Fred e Hugo?” nemmeno lei riusciva a trattenersi.

“Ehi!” intervenne subito Fred “Perché punti subito il dito verso di noi? Non ci concedi nemmeno il beneficio del dubbio?”

“Certo che no. Lo sappiamo tutti che voi due siete i maestri dello scherzo...” replicò Pois-Molly.

“No Mols, ti giuro che stavolta non c'entriamo niente. Anche se, effettivamente, ci dispiace non averci pensato prima. Le stanno proprio bene tutti quei puntini sulla faccia, non trovi Fred?” rispose Hugo.

“Si! Decisamente.” confermò.

“Tieni, ti ho preso uno specchio...”

“Grazie Dom. Miseriaccia! Avete proprio ragione, questo look mi dona!” e scoppiò a ridere anche lei.

Dopo l'intermezzo di risate, tutti, compresi i pois di Molly, si rimisero all'opera. Dall'inizio delle vacanze la famiglia aveva deciso che si sarebbero divisi le mattinate in cui preparare la colazione, cosicché tutti, a turno, potessero dormire fino a tardi; quella mattina toccava ai ragazzi anche se ancora non avevano concluso nulla.

“Buongiorno famiglia!” esclamò Rose spuntando in cucina. I cugini la salutarono con un bel buongiorno di ritorno, chi più clamoroso, chi più annoiato.

Lo spirito di iniziativa di Rose si fece subito avanti. “Ragazzi, dobbiamo metterci al lavoro, non avete ancora preparato niente!”

“Non è vero, io ho preso una tazza!” replicò Roxanne imbronciata.

“Già e io ho appena trovato cinque piatti ancora puliti!” continuò Lucy.

Rose sbuffò così forte che uno dei riccioli rossi che le ricadeva sulla fronte tornò al proprio posto.

“Ok, Fred e Hugo cercate una tovaglia e dei tovaglioli e sistemate il tavolo e le sedie; Albus e Dominique a lavare piatti, bicchieri e posate; Lucy e Roxanne, voi andate a prendere il pane in dispensa, lo affettate e lo abbrustolite un pochino; Hugo tu fai le uova, Molly la pancetta e io la salsiccia... Uh Louis! Tu taglia i pomodori.” notando lo sguardo sperduto del ragazzo continuò “Sono nel frigo, Lou...”

“Certo... lo sapevo!” ribattè lui.

In quattro e quattr'otto la cucina si trasformò in una catena di montaggio, ognuno aveva il suo compito e, sotto la giurisdizione di Rose, lo svolgeva con impegno. In fondo, bastava solo qualcuno che li aiutasse nell'organizzazione del lavoro e chi meglio di Rose Weasley poteva farlo? Rose era una di quelle persone che si potevano definire perfezioniste: tutto, compiti, faccende di casa, tabelle di marcia, doveva essere ben definito e rispettato. Aveva sicuramente preso dalla madre Hermione questa peculiarità. Era una ragazza studiosa ma di certo non si faceva mancare il divertimento e le uscite. Le piaceva passare il tempo in biblioteca, ma non era mai da sola. Era socievole e ligia alle regole, tratto che si era amplificato molto di più da quando era diventata Prefetto e in seguito Caposcuola dei Corvonero. Sapeva essere clemente ma rigida, in poche parole estremamente perfetta per quel ruolo. Inoltre questa attività le regalava punti extra per gli esami M.A.G.O che avrebbe dovuto sostenere quell'anno. Era una ragazza ambiziosa che sapeva esattamente cosa avrebbe fatto nella vita e quando l'avrebbe fatto. Era intelligente e molto altruista, elegante e delicata (al contrario del padre e del fratello Hugo), anche se era un po' testona: nessuno poteva farle cambiare idea. Alta e formosa, con lunghi capelli ricci rosso-Weasley e occhi castani come quelli della madre; sì, si poteva definire proprio una bella ragazza. Suo fratello Hugo le assomigliava parecchio: aveva gli stessi lineamenti del viso e gli stessi occhi castani, aveva però i capelli più scuri e tantissime lentiggini. Era alto quasi quanto lei, anche se era più magrolino. Non era una cima nello studio ma nello sport ci sapeva fare eccome: era entrato nella squadra di Quidditch dei Grifondoro già da due anni come battitore e, recentemente, ne era diventato il Capitano. Caratterialmente invece erano l'opposto: posata e pacata lei, divertente, grintoso, maldestro e caparbio lui. Nonostante le differenze, però, si volevano un gran bene e non litigavano quasi mai, a meno che Hugo non ne combinasse una delle sue e costringesse i genitori a chiedere alla sorella di badare a lui durante la loro assenza. Oh, rovinare i suoi piani faceva proprio infuriare Rose che però, alla fine, si divertiva sempre a passare un pomeriggio con il fratello.

Mentre i giovani stavano finendo di preparare la tavola, la porta d'ingresso si spalancò di colpo, facendo entrare un po' di aria fresca.

“Buongiorno famiglia!!!!!!!” urlò felice Lily entrando in casa e facendo capolino in cucina.

“Lily, dov'eri finita?” le chiese Dominique.

“Avevo detto a Rosie di dirvi che sarei uscita presto con papà per andare a prendere...”

“Jamie!” la interruppe Roxanne saltellando felice verso la seconda persona che stava entrando dalla porta.

“Ciao Roxie!” rispose felice il ragazzo, abbracciandola di rimando “Ciao a tutti! Che bello rivedervi, finalmente!” e i cugini gli risposero con un sonoro ciao di rimando.

“Fratello... è un piacere!” gli sorrise Albus dal lavello.

“Non sapevamo che saresti tornato questa settimana! Lily, dovevi dircelo! Ci hai colti impreparati!” la rimproverò Rose.

“No Rose, non prendertela con lei. Le ho chiesto io di non dirvelo, volevo farvi una sorpresa!” rispose pacato James.

Lily annuì vigorosamente. “Già, infatti stamattina volevo sgattaiolare fuori senza farmi vedere ma tu mi hai visto. Così ho dovuto inventarmi una scusa plausibile, cioè che uscivo con papà per andare a compare dei croissant caldi; almeno non avreste sospettato nulla. Solo che non hai detto niente, il che è stato addirittura meglio. Sorpresa riuscita J!” lei e il fratello si scambiarono un sonoro cinque.

Mentre tutti salutavano James con affetto, anche Harry entrò in cucina. “Ciao ragazzi!” disse.

“Ciao zio Harry!” risposero quasi in coro tutti i cugini. “Ciao pa'” continuò Albus.

“Mmm che profumino ragazzi... che avete preparato?” chiese lo zio annusando nell'aria.

“Ah-ah! Non puoi saperlo, dovrai aspettare che anche gli altri scendano... è la regola!” rispose Rose.

Rassegnato Harry sbuffò e se ne salì di nuovo in camera. “D'accordo... fate un fischio quando è tutto pronto. Ho una fame...”

“Bene, sono contenta che tu sia tornato Jamie ma, dato che se qui, puoi darci una mano anche tu. Prenditi un'altra sedia e cerca di trovare un posticino in cui piazzare il tuo piatto e il tuo bicchiere.”

“Rose!” sbraitò Lily “Lasciagli almeno il tempo di posare il cappotto e le valigie! Lo faccio io al suo posto.”

James sospirò sorridendo. “Mi sei mancata anche tu, Rose.”

 

 

La mattinata trascorreva caotica come al solito. I ragazzi avevano finito di preparare la colazione e avevano fatto davvero un bel lavoro. Gli adulti apprezzavano parecchio, in particolare nonna Molly che continuava a blaterare quanto fossero bravi e talentuosi i suoi magnifici nipoti. James, il maggiore di casa Potter-Weasley, aveva dovuto raccontare per filo e per segno cosa gli facessero fare agli allenamenti da Auror all'università e come stessero Teddy e Victoire, finché tutti seppero le sue novità a menadito. James era un bravo ragazzo anche se era un vero rubacuori: aveva ereditato dal padre i capelli scuri come la notte e dalla madre gli occhi azzurri. Quando frequentava Hogwarts era diventato Caposcuola e Capitano della squadra di Quidditch della sua casa, i Grifondoro, e l'aveva portata alla vittoria della Coppa come Cercatore. Gli estenuanti allenamenti a cui aveva sottoposto la sua squadra e sé stesso gli erano valsi la vittoria e anche una marea di muscoli che non aveva nemmeno pensato di avere. Li aveva giusto scoperti con lo sforzo fisico e con le occhiate d'ammirazione che gli mandavano le ragazze: inizialmente si era sentito un po' imbarazzato ma poi...ci aveva decisamente preso gusto! Quanti cuori aveva spezzato tra quei corridoi... Comunque, nonostante la sua esplosiva vita sociale e sportiva (che manteneva anche al college), stavo riuscendo bene anche nello studio. Cosa si poteva desiderare di più? Non si poteva certo lamentare!

“Uhm, ragazzi ve lo devo proprio riconoscere... è stata un'ottima colazione!” borbottò nonno Arthur mentre masticava ancora con gusto un pezzo di bacon.

“Si, hai ragione... sono stato proprio bravo...” intervenne Hugo ridendo sotto i baffi. Ovviamente Rose, al suo fianco, gli rifilò subito un bel pizzicotto sul braccio. “Ahi! Stavo scherzando Rosie, che cavolo!”

“Siamo stati tutti bravi... Lavoro di squadra, come si dice.” concluse lei con una punto d'orgoglio. In fondo, lo sapevano tutti che senza la sua tabella di marcia sarebbero rimasti ancora lì a cercare tutti i piatti.

“Io direi più che altro che 'buon sangue non mente', non vi sembra più appropriato?” rifletté Albus.

Subito Lily concluse la frase del fratello “Si, esatto! La famiglia Weasley è come una grande pentola d'oro in fondo all'arcobaleno che...”

“Ma cosa c'entra adesso?!” la interruppe Louis “E poi, se non sbaglio, tu ti chiami Potter di cognome...” Oh, a Louis piaceva da impazzire punzecchiare sua cugina: le diventavano le orecchie rosse come allo zio Ron quando si imbarazzava.

“Volevo uscirmene con una frase ad effetto, scusa se non sono così intelligente come te, Mr UnQuartoDiSangueVeela! E, tra l'altro, anche tu ti chiami De LaFleur...”

“Certo! Però è il cognome di mia madre, quindi tecnicamente non conta...” le rispose lui.

“Si, ma-”

“Oh piantatela voi due!” intervenne Dominique “Tutti noi abbiamo un unico cognome ufficiale, perché quello delle madri non viene inserito all'anagrafe a meno che non si faccia richiesta. Quindi, siamo tutti Weasley di cognome eccetto Lily, James e Albus” Louis abbozzò un sorriso sornione “Che sono figli dell'unica Weasley femmina. Tuttavia, non è importante come ci chiamiamo, perché siamo tutti...”

“Un'unica grande famiglia, legata dall'affetto che ci unisce profondamente.” concluse Roxanne per lei.

“Esatto! E' proprio quello che volevo dire io!” continuò Lily.

“Sul serio abbiamo appena aperto una discussione sui cognomi di famiglia?!” domandò scocciata Molly. Lucy le annuì di rimando.

“Io propongo un patto.” disse solenne James “Ci riterremo tutti dei Weasley poiché, proprio perché siamo un'unica grande famiglia felice, è il cognome più rappresentato e che a sua volta rappresenta al meglio noi e le nostre personalità.”

“Oh! Hai avuto proprio un bel pensiero tesoro.” disse nonna Molly commossa.

Tutti i cugini si calmarono immediatamente e ora avevano iniziato a scambiarsi cenni di approvazione. Le litigate in casa Weasley avevano sempre vita breve.

“Proprio una bella idea...” confermò Lily “E tu, Lou, che ne pensi?” continuò lei.

Con un grande sospiro rispose “Penso di essere d'accordo...”, la truppa esplose in un sonoro chiacchiericcio di felicità, “Anche se” continuò lui “tu resti sempre una piccola Potter!”

“Sei sempre il solito!” rispose Lily ridendo allegramente; tutti quanti risero con lei, perché non si poteva rimanere impassibili quando qualcuno rideva, in casa Weasley.




NdA. Giuro solennemente di AVERE buone intenzioni :p 
Eccoci qui! Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction - in realtà ho tentato mille e mille volte di pubblicarne una ma mi vergognavo troppo. Tuttavia, ultimamente ho iniziato a recensiere storie lette su questo sito e ho capito che, in fondo, si è qui proprio per migliorare! Come avete potuto capire la storia è incentrata su tutta la new generation, sebbene i perdonaggi principali siano i tre fratelli Potter (con una particolare predilizione per Lily- concedetemela, è il mio personaggio preferito tra tutti i figlioli! xD), i fratelli Weasley e Scorpius Malfoy (adoravo suo padre e adoro lui di conseguenza xD). Cercherò di regalare ad ognuno di loro un angolino dove spiego come io me li immagino, sia fisicamente che caratterialmente. Mi scuso se qualche personaggio che magari voi amate particolarmente sarà messo in secondo piano ma, con il progredire della storia, qualcuno non necessario finirà inevitabilmente un pochino nell'ombra: sono davvero tanti ed essendo il mio primo tentativo sulla new generation devo ancora imparare a gestirli tutti insieme! Abbiate pietà! T_T La fanfiction è essenzialmente basata sulle relazioni -d'amore e non- che intercorrono tra i nostri "piccoli" protagonisti; nel corso della storia però si farà strada anche il thriller perchè credo che da qualche parte si debba pur andare a parare! ;) Ho già inserito nella trama la "questione Harry" perchè è il momento focale in cui la storia subirà una svolta parecchio importante, quindi non è da considerare spoiler. Mi scuso se ho fatto degli errori di grammatica: giuro, l'ho riletto mille volte ma purtroppo rileggendo sempre lo stesso capitolo da sola alcune cose finiscono per sembrarti giuste anche se poi non suonano così bene :( Il primo capitolo è più una specie di introduzione ma vedrete che già dai prossimi ci inoltreremo nei triangoli e nelle relazioni dei cari bambolini! >:) Ho qualche capitolo pronto da inserire (anche se sono ferma al settimo da qualche tempo) dopo un'accurata revisione. Pubblicherò ogni settimana, tempo permettendo. Come vedrete, i miei capitoli saranno piuttosto lunghi, spero non vi dispiaccia! Che dire, ancora? Ah si, grazie a tutti quelli che leggeranno (se leggeranno xD) e grazie a quelli che spero recensiranno! Spero di avere presto vostre notizie anche per sapere se continuare a scrivere abbia un senso oppure no! xD 
Un bacione, Vale
ps. Logicamente i personaggi appartengono alla grande J.K.Rowling e scrivo questa storia senza scopo di lucro :) se notate qualche citazione che non ho evidenziato perché sfuggita alla mia vista, riferitemelo e provvederò! ;) 
Oh, il titolo è del tutto provvisorio! 
Fatto il misfatto.

  
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