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Autore: Julia_Phantomhive    04/12/2014    1 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Lo scambio culturale
40. Terremoto

Valentina si era svegliata pigramente, mugulava, sperando che Giulia si svegliasse così da non alzarsi.
Allungava un braccio e testava l'altro letto. Nulla. Non sentiva il minimo calore.
<< Giu..? Dove sei? >> Alzava le palpebre e nel momento in cui il letto vuoto e ordinato la colpiva, ricordava che la sua amica non c'era. Era in Italia. "Tornerà presto... ha detto Sawada-kun. Torna... oggi, magari." All'improvviso un rumore assordante si avvicinava e un sasso spaccava la finestre della camera. "Eh!? LADRI?!" Si affrettava ad indossare l'anello e a prepararsi alla lotta, ma con un sasso frantumarono il vetro e dal buco una mano apriva la finestra e il momento dopo fu spinta in camera Giulia.
Indossava la divisa scolastica della Nami ed era chinata sulle ginocchia, si reggeva la schiena con una mano. Sembrava una vecchietta, pensava Valentina. << Ahi ahi... >> e rigirandosi verso l'elicottero urlava << Potevi essere più delicato! >>
Una risata rimbombava. << Non so cosa intendi, Preda. >>
<< Per prima sull'elicottero e adesso! Aaah... a domani Kyouya! >> e il rieccheggiare del veicolo si allontava.
Incredula per cosa era successo proprio in quel momento, balbettava il nome: << G-Giulia? >>
La mora si alzava con uno scatto e si scusava: << Ah! Perdonami! Lo sapevo che ti avrei svegliata così, Vale! >>
La castana si mise a ridere e subito dopo con lei anche la mora. << Finalmente! >>
Le faceva la linguaccia. << Colpa di Kyouya, è lento. Adesso dormiamo, che è notte fonda. >>
Quella notte, ognuna nel proprio letto, avevano passato un sereno riposo, quando alle prime luci del mattino, si era verificato un terremoto. Gulia non si era accorta minimamente, mentre Valentina si era alzata e guardava l'ora.
Si chiedeva se se lo fosse immaginato, così si rimise a dormire.

In classe le due italiane furono tempestate di domande, ma presto tutto era tornato alla normalità.
<< Cosa? Giulia-chan non hai sentito nulla?! >> chiedeva inutilmente allarmata Kyoko, ma la mora la liquidava con una mano dicendole che era troppo stanca dopo il lungo viaggio e non l'avrebbe svegliata nemmeno un trombone insieme all'intera orchestra. << Giulia-chan, perché sei ritornata in Italia senza dire nulla? >>
La mora rimaneva in silenzio a osservare il suo fiocco, così Valentina le spiegava che era semplice nostalgia.
Alla fine delle lezioni, la castana era rimasta in compagnia della Tempesta, con il quale si confidava.
<< Gokudera, anche tu avresti fatto lo stesso? >>
<< Riguardo a cosa? >>
<< Il bastardo ha salvato Giulia. Appena l'ha saputo, è partito, infischiandosi di tutto. >> Guardava fisso negli occhi smeraldo del ragazzo << Vorrei che non facessi lo stesso. Ti devi fidare di me, so combattere e non voglio che ti preoccupi. >>
Gokudera la sgridava: << Non essere incosciente! Non dare così poco valore alla tua vita! Certo che farei lo stesso, non ho gli stessi mezzi di Hibari, ma so come rimediare a tutto. Ho promesso che ti avrei protetto, pur di stare con te. Perciò non dire sciocchezze simili. E poi, mi dici come faccio a non essere preoccupato per te quando sei perennemente un'imbranata e goffa. Sei una persona calma e riflessiva, certo, ma ho notato questa tua goffaggine e non ti lascierò cacciarti nei guai! >>
La castana sorrideva tranquilla. << Ah, te ne sei accorto, eh? >> Era arrossita leggermente, mentre si sentiva completamente nervosa << Gokudera, quel terremoto di stamattina, mi sembra di cattivo auspicio. >>
<< Infatti è così. >> era intervenuto Tsuna con tono preoccupato, spuntando all'improvviso da un angolo << Il terremoto è un altro motivo per il quale sono qui. In Italia il Nono mi ha incaricato per delle indagini: riscontrare gli effetti del nostro ritorno dal futuro. >>
Gokudera subito chiedeva: << Il terremoto è uno di questi effetti? Non è colpa nostra, Decimo! >> Tsuna subito scuoteva il capo, e l'albino non se la sentiva di coinvolgere la ragazza << Valentina, vai a casa, perfavore. >>
<< No. Anch'io sono coinvolta. >> replicava subito.
Tsuna si sedeva con loro nel cortile della scuola. << Gokudera-kun, De Silvestri-chan può certamente rimanere, anche se non vorrei farla preoccupare inutilmente. Il terremoto di stamattina è un altro dei tanti fenomeni che stanno invadendo il mondo. Comunque sia, sono di poca importanza finché non coinvolgono le persone. Ho chiesto al IX se potevo farmi aiutare da voi, però era solo un controllo perciò è andata così. Reborn dice che lo scambio culturale ha portato comunque molti benifici e personalmente sono d'accordo. >> Tsuna sorrideva timidamente, ma pensava realmente quello che diceva << De Silvestri-chan, non fare lo stesso errore di Gokudera-kun. >>
<< Cosa? >> si era come risvegliata, ma stava ascoltando con attenzione.
<< Non davo valore alla mia vita, Vale. >> rispondeva l'albino << Per questo, vorrei che non facessi lo stesso. >>
<< Per ritornare al discorso di prima: questo terremoto è diverso dalle altre calamità che lo hanno preceduto, perciò questo porterà alcuni cambiamenti. Tornerò in Italia oggi stesso, volevo salutare tutti, ma potete farlo voi per me? >>
Gokudera si alzava di scatto e s'inchinava: << Sì, Decimo! Si fidi di me! >>
<< Ci vediamo presto, allora. >> E Tsuna se ne andava, per poi aggiungersi con lui sulla sua spalla Reborn.

"Alcuni cambiamenti, eh?" rimuginava Valentina in camera d'albergo "Che cosa potrà mai succedere? Non capisco."
<< Vale, tutto bene? >> Giulia si era avvicinata e le stava misurando la febbre dalla fronte << Sei così pensierosa, e hai la fronte aggrottata. Non mi piace quando fai così. Significa che c'è qualcosa che ti preoccupa, e non è cosa da poco. Che succede? >> La castana allentava i muscoli del viso e le regalava un sorriso rassicurativo.
<< Non devi preoccuparti. Sawada-kun è dovuto partire prima del previsto e ti saluta. >>
<< Altro? >>
<< No >>
<< Ok. >> Non era convinta, ma era troppo indaffarata a sistemare gli abiti nell'armadio, tanto da far cadere l'argomento << Oh! Mi fai vedere le foto? >>
Valentina era felice che gliel'avesse chieste, non vedeva l'ora di mostrargliele. Quel sabato sembrava così strano per un motivo, che Sawada sapeva fingere bene, sapeva mostrarsi forte quando la situazione non era dei migliori e la castana lo percepiva per intuito. Ecco perché quel sabato era un sogno inimmaginabile.
Giulia rideva per tutte le espressioni buffe che avevano fatto i Guardiani mentre venivano scattate le foto, poi a un certo punto, c'erano foto fatte di nascosto a Valentina e sul viso della mora si leggeva una nota di appagamento.
<< Mi dispiace per non essere stata lì. Davvero. >> L'amica rispondeva che non era stato un problema << Mi scuso comunque. Ah ma l'amica con cui si frequenta Yamamoto? Non la vedo. >>
<< Non è venuta. >>
La mora ci era rimasta male, ma scrollava le spalle e infine prendeva il suo cellulare, mostrandole le foto scattate nel suo breve soggiorno in Italia: c'erano foto con lei e tutti i loro compagni a scuola, lei e Costia, lei e Belphegor e una foto con Bel e Mammon addormentati su un divano. Bel sdraiato scomposto e Mammon sopra di lui. Giulia pensava che erano una coppia strana, ma molto dolci. << Chi sono? Quelli dopo le foto con te e Costia. >>
<< Ah, vuoi dire Bel. >> diceva indifferente.
<< Bel? >> Faceva eco in tono scandaloso.
La mora rideva. << Belphegor. Prince The Ripper. Un Varia. Insieme a Mammon, quell'infante sopra di lui. Lei è femmina, fidati. E' come quel bambino che sta sempre con Sawada-kun, lo hai incontrato anche tu, no? Riborn... no. Reburn? Noo. Ah ecco Reborn! Che memoria, eh! >> Ora anche la castana rideva. << Senti, ma Kyouya, quando ero assente, ha detto o fatto qualcosa? >>
Valentina ripensava ai fatti accaduti, soprattuto quando la Nuvola aveva dato una grande considerazione della sua amica, ma non voleva darle questa soddisfazione, solo per punirla del fatto che non le aveva spiegato nulla.
<< No, nulla. >>
<< Menti. Non avrò il SuperIntuito di Sawada-kun o il tuo di intuito, ma ti conosco e conosco Kyouya. Dài, dimmi cosa ha fatto, sono curiosa, troppo. In cambio, ti dirò una cosa strana che mi è accaduto a Roma. Anzi, due. Ora che ci penso. Non farti pregare! >> Si era inginocchiata al suo letto e congiungeva le mani.
Faceva i suoi occhi dolci, alla fine Valentina cedette. << Ha detto che sei intrigrante e non capisce perché Costia ti abbia respinta. Pensa che eri tipo una "preda perfetta", mi ha tradotto Dino-san. >> finiva seccata, come se il Cavallo Imbizzarito poteva benissimo evitare un commento simile.
Giulia saltava dalla gioia, tutti i suoi dubbi scomparivano. Ormai la mora era su di giri e rivelava i suoi di eventi in modo più leggero e sbrigativo, come se non avessero mai avuto importanza importanza: << Vale! Kevin mi voleva bene, ma era troppo spaventato dalla mia gelosia. Che stupido, vero? Sono felice, però, che abbia incontrato Kyouya! Lui sì che mi capisce! Come te e proprio per questo che siete le due persone più importanti della mia vita! Non è una cosa bella e strana? >>
Osservandola pacata domandava: << Ne manca una. Di cosa. >>
<< Ah. >> Si era paralizzata e con un sorriso forzato andava avanti << Ricordi Bel? Quello della foto? >> La ragazza annuiva impercettibilmente << Mi ha lasciato il suo numero e vuole che ci sentiamo, ma non lo farò mai. Penso che il loro Guardiano della Nebbia abbia un debole per lui, stessa cosa vale per lui ma non se ne accorge. >>
Valentina aveva aggrottato immediatamente la fronte e la intimava: << Non avrei intenzione di intrometterti, spero. Comunque noi siamo solo state fortunate. Gokudera e quel bastardo ci ricambiano, ecco perché. Non sempre si è ricambiati, è questo il brutto. >>
Come se si fosse spenta una fiamma, anche l'allegria di Giulia si era affievolita pian piano; ammettendo la dura e cruda verità: << Lo so. Per questo sono felice che abbiamo i nostri Shugo. E molti amici. >>
Gli occhi azzurri incontravano quelli castani, e alla fine la castana rivelava tutta la verità: << Giulia, Sawada-kun pensa che ci saranno alcuni cambiamenti. Il terremoto di stamattina è uno di questi. >>
L'espressione della mora si era rabbuiata. << Sawada-kun a me ha detto invece che risolverà la questione. >>
<< Ne ha parlato anche con te? >>
La mora scuoteva il capo per negare. << Mi ha solo detto che tornerà in Italia, risolverà tutto e che farà di tutto per farci rimanere qui a Namimori il più lungo possibile, così che Kyouya non se la prenda con lui o Gokudera possa fare sciocchezze finché... ecco.. Non troviamo un modo per stare insieme. Tutti insieme. >>
La castana la guardava interrogativa, mentre Giulia rifletteva alle parole di Tsuna: nel futuro, ognuno di loro aveva ricevuto alcuni indizi del proprio futuro, perciò Tsuna le aveva rivelato di una valigietta, che il Gokudera del futuro aveva e nel suo interno vi era una foto di una donna molto somigliante a Valentina. Tsuna l'aveva riconosciuta subito quando incontrò la sua amica. Stessa cosa valeva per lei, in casa di Hibari del futuro c'era uno di quei tempietti in memoria per i morti e c'era la foto di una donna uguale a lei. Giulia l'aveva vista la casa dell'amato del futuro e non c'era nessun tempietto, ma Reborn le aveva spiegato che il futuro era cambiato. "Kyouya avrà notato la mia foto?" Scrollava le spalle e rivolse un sorriso incerto a Valentina "E chissà se Gokudera avrà visto la sua foto. Mi chiedo come sarà Vale tra dieci anni." Un silenzio strano era calato.
<< Non potremo rimanere qui per sempre. >> Disse Valentina, infrangendo il sogno di Giulia.
<< Non ho detto "sempre". Il più lungo possibile. Finché è possibile. Va bene, no? >>
Aveva stupito la castana con quella domanda e non continuarono più il discorso.


Nota d'Autrice
Eccomi! Scusate questa frequenza instabile, ma non ho molte occasioni per aggiornare, e poi volevo anche sapere: ma nessuno più recensisce? Mi sento un po' sola... Sembrerà sciocco ma è così, il mio schiavetto non è abbastanza, ma ringrazio comunque Pika_Pi95 che mi lascia un commento sempre :) e ringrazio anche voi lettori!
Piccolo Dizionario!
Shugo -> Guardiano

Dunque, come procede la fic per voi? Vi piace? Spero di sì! Alla prossima!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
 

  
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