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Autore: SonounaCattivaStella    04/12/2014    9 recensioni
[RanMasa un po'... PARTICOLARE][Accenni RanTaku]
Dedico questa fic alla mia Ranocchietta sclerotica Hiky-Hiky (che per i comuni mortali altri non è che Beta Chan :3) che ha aspettato da mooolto l'arrivo di questa fic e che ho fatto penare parecchio senza rivelarle niente in proposito. ♥
Dal testo:
"Vado per incamminarmi verso casa quando noto qualcosa di veramente strano.
“Da quando in qua le case sono così alte?” Penso perplesso guardando gli edifici che sembrano più grandi del solito. Muovo alcuni passi ma sento che c’è qualcosa che non torna, mi sembra di camminare a gattoni e mi sento instabile, come se non riuscissi a coordinare i miei arti.
"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un raggio di sole che penetra dalla finestra centra dritto dritto il mio viso facendomi aprire gli occhi contrariato. Infastidito porto una mano davanti al volto per proteggermi.
«… mano?» Guardo basito il mio arto che non è più una piccola zampa grigia e pelosa, ma un vero e proprio braccio con tanto di mano.
Sorrido come un ebete e osservo a lungo le mie dita che contraggo e stendo a piacimento. Sposto lo sguardo felice su tutto il mio corpo e il sorriso mi muore sulle labbra: sono completamente nudo nel letto di Ranmaru. Caccio un urlo di sorpresa e afferro il lenzuolo tirandolo con l’intento di coprirmi. Tiro talmente forte che rotolo giù dal letto attorcigliandomi nel lenzuolo come un salame e un tonfo proveniente dall’altro lato del letto mi fa capire che anche il rosa è caduto a terra.
«… ma che-?» Lo sento mugugnare di dolore e risalire sul materasso.
Mi dimeno cercando di liberarmi dall’intreccio che ho creato, ma quando incontro gli occhi, sbarrati per lo stupore, di Ranmaru che mi guarda a gattoni sul letto mi blocco sentendo di star arrossendo violentemente.
«MASAKI?! Cosa diavolo ci fai nella mia stanza, attorcigliato nel mio lenzuolo e… COMPLETAMENTE NUDO?!?!» Esclama diventando letteralmente bordeaux quando, osservandomi meglio, nota che a coprirmi il bacino c’è solo il leggero pezzo di stoffa.
«Eeehmm… ecco… io…» Comincio a balbettare nervoso. Cosa diamine mi invento ora?
«Non dovevi essere alle Maldive?» Chiede perplesso sedendosi a gambe incrociate sul materasso.
«Si… dovevo… maaa… hoincontratounosciamanochemihatrasformatoinungatto!» Rivelo alla fine parlando tutto d’un fiato. Lo vedo alzare un sopracciglio e assumere un’espressione confusa.
«Come scusa? Non ho afferrato.»
Prendo un profondo respiro e mi accingo a spiegare la frase che ho detto prima senza prendere nemmeno un po’ di ossigeno.
«Ho detto che si, dovevo andare alle Maldive ma ho incontrato uno sciamano da quattro soldi che, non so per quale cappero di motivo, mi ha trasformato in un gatto e… il resto lo sai già.» Dico poggiando le mani sul pavimento e guardando un punto imprecisato della stanza.
«Non sai per quale motivo? Secondo me ne hai combinata una delle tue e finalmente hai trovato la persona che ti ha messo in riga.» Ridacchia guardandomi con la faccia poggiata sulle mani che tiene a coppa.
«Non c’è niente da ridere, stupido confetto. Non sai che tortura vivere da gatto e dovermi sorbire i tuoi monologhi su quanto bello e figo io fossi.» Dico guardandolo con la coda dell’occhio e quando lo vedo arrossire violentemente ghigno compiaciuto.
«Io… ecco… non è come sembra… che figura.» Ranmaru balbetta e si nasconde il viso rosso tra le mani.
Mi alzo e , tenendo saldo il lenzuolo sulle mie parti intime, mi siedo vicino a lui con l’intento di punzecchiarlo un altro po’. È troppo divertente vederlo arrossire così.
«Mi ripeti ancora una volta quanto io sia il ragazzo più snervante, insopportabile, cocciuto e carino del mondo?» Dico dandogli piccole gomitate e stampando un mega ghigno sulla faccia.
Lo vedo arrossire ancora di più fino alla punta delle orecchie, alza il viso bordeaux e punta i suoi occhi azzurri nei miei.
«Masaki… fottiti, con tutto il rispetto.» Se ne esce alla fine dandomi poi le spalle.
Scoppio a ridere divertito dal suo comportamento, questo finché non si gira nuovamente con una strana luce negli occhi.
«Aspetta. Chi è quello che faceva le fusa ogni volta che lo toccavo e che ha aggredito Takuto perché era geloso?» Chiede con una certa malizia e un sorriso sghembo sulle labbra.
«Cos-? NON È AFFATTO COME PENSI TU! Non mi piaci e non provo niente per te!» Dico diventando dello stesso colore dei suoi capelli.
«Masaki…» Mi guarda un po’ stupito ma non lo faccio finire di parlare.
«È inutile che ci provi, non mi sei mai piaciuto e mai mi piacerai.» Dico il tutto completamente bordeaux e senza riprendere fiato.
«Masaki ti sono appena spuntati orecchie e coda da gatto.» Dice tranquillamente.
«Io non- COSA?!» Porto le mani tra i capelli e constato che mi sono spuntate veramente due orecchie da gatto e una coda, dato che sventola fino a sotto il mio naso.
Guardo Ranmaru che se la ride allegramente e mi imbroncio incrociando le braccia al petto.
«Cosa ho fatto ora di male per meritarmi ancora questa tortura?» Chiedo ad alta voce rivolto al non esistente sciamano e arrovellandomi il cervello per cercare di capire cosa ho fatto di male. Alla fine la risposta arriva da sola a chiare lettere: ho rinnegato ancora una volta i miei sentimenti per Ranmaru. Sospiro e, dopo aver preso un profondo respiro, decido di esternare, per la prima volta, i miei sentimenti.
«Ranmaru, io so per quale motivo lo sciamano ha voluto trasformarmi in gatto. Una settimana fa sono entrato nella sua tenda con l’intento di sfotterlo un po’, mi ha letto la mano ed ha azzeccato tutto, almeno finché non è arrivato a parlarmi dell’amore. Ha cominciato a sproloquiare sul fatto che nella mia vita privata c’era una persona a cui tenevo particolarmente ma che rinnegavo i miei sentimenti verso questa persona che ricambiava. Ha detto che c’era un colore che segnava tutto… il rosa.» Divento nuovamente fucsia e alzo lo sguardo giusto un attimo trovando il confetto intento a guardarmi sorpreso. Abbasso lo sguardo cominciando a giocare con un lembo del lenzuolo e continuo a parlare.
«Io non credevo ad una sola parola e l’ho mandato a quel paese così lui mi ha trasformato in un gatto. E chi poteva trovarmi se non tu? Il confetto ROSA con gli irritanti codini. I primi giorni ero veramente intenzionato a demolirti casa, poi ho sentito il modo in cui parlavi di me, ho avuto modo di studiarti più da vicino e percepivo che dentro di me stava cambiando qualcosa. Tu… mi piaci.» Dico l’ultima frase con un filo di voce, imbarazzato più che mai.
Lo guardo e mi soffoco con la mia stessa saliva per evitare di ridere: le sue labbra formano una “O” perfetta per lo stupore.
«Chiudi la bocca o entreranno le mosche.» Ridacchio con le lacrime agli occhi e spostando una ciocca di capelli dal viso. Porto la mano più su e noto che le orecchie sono ancora lì. Maledetto sciamano, per quanto tempo vuoi punirmi?
«Masaki che rivela apertamente i suoi segreti? Dov’è la telecamera quando serve?! Questo è un avvenimento più unico che raro!» Esclama Ranmaru sorridendo dolce.
«Si ma tanto non è servito a niente. Ho ancora le orecchie e la coda da gatto.» Mormoro tenendo la coda tra le mani afflitto.
«Devo dire che così… mi piaci ancora di più.» Soffia avvicinandosi e toccandomi un orecchio. A quel tocco inizio a fare le fusa.
«Oooooh, ma andiamo! Anche le fusa?!» Ringhio alzando gli occhi al cielo. Voglio sotterrarmi all’istante. Ranmaru mi guarda divertito e nei suoi occhi vedo balenare un lampo malizioso.
«Mi chiedo se…» Mi afferra il volto e poggia le sue labbra morbide sulle mie in un bacio casto. Ricomincio a fare le fusa e quando passa la lingua sul mio labbro inferiore chiedendomi il permesso per esplorare la mia bocca le fusa raggiungono il loro massimo livello.
«Come pensavo, fai le fusa quando trovi piacevole qualcosa, tipo il mio tocco.» Mi guarda malizioso ed avvampo violentemente.
Mi accarezza dolcemente una guancia, lievemente imporporata per l’imbarazzo, che poggio sul suo palmo beandomi di quel contatto, come da copione le fusa non tardano a farsi sentire facendolo sorridere di nuovo. Ricomincia a baciarmi con più foga facendomi stendere sotto di lui e liberandomi dal lenzuolo che cade a terra inerme. Nel giro di pochi minuti la stanza si riempie di gemiti e… fusa.












Angolo autrice:
… Ooookkaaiiii, il finale fa veramente schifo, lo so °A° Chiedo veniaaaaaa ç.ç
Uhm… ma… un momento. Perché Fanny non ha messo “Completa” nello stato? Ohohohoho perché Fanny vi vuole bene e sta scrivendo una piccola cosa extra per la gioia di Betella HikyHiky e di Nami-chan che è stata la prima a chiedermi un extra ignara del fatto che già ci stavo lavorando su :3
Non so ancora se verrà fuori una One, una Flash o una Drabble perché in teoria dovevo inserirlo qui come finale ma non c’entrava niente quindi faccio un extra :3
Bene, dopo questo angolo che di piccino picciò non ha niente vi presento la gatta che mi ha ispirato ogni singola lettera di questa fict C: La mia miiiiicia Selene! ♥





E con lei vi saluto! Al prossimo capitolo genteH! C:
Fanny ♥
   
 
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