Pezzi di anima
Il viso che si sgretola a contatto con l'aria gelida.
Un urlo soffocato in un esplosione di fiori cremisi.
Miriade di parole che si scontrano sul piccolo petto di una ragazza in ginocchio.
Pezzi di vetro confusi con il rosa della pelle.
Occhi immersi in lacrime spesse e difficili da asciugare.
Mani incapaci di contenere un viso in frantumi.
Braccia come un soffitto crepato.
Cerchi di alzare la testa, ma non ne sei più capace. Lo sguardo ti cade in basso, rimbalza sul pavimento rosso e si incastra appena sopra le dita dei tuoi piedi nudi. Stringi le gambe contro il seno. Tremi. Sei scossa da capo a piedi perché sei sola, in un ambiente che non sarà mai il tuo. E mai tua sarà la sicurezza di annunciare a tutti un "per sempre". O un "mai più".
La parola "amicizia" non ti appartiene, così come la parola "amore".
Hai scelto l'odio, ed esso è l'unico che non ti ha mai deluso.
Ti ha cullato con le sue braccia taglienti, con le dita indigeste e i lividi a fior di pelle. E tu, in qualche strano modo, ti sei sentita confortata più da queste attenzioni continue che da qualche carezza sporadica o da un sorriso accennato.
Di odio ce n'è in abbondanza, sei sicura che non ne rimarrai mai a corto. Di amore no.