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Autore: Bec Hale    03/11/2008    12 recensioni
“Ahem.”
Teddy Lupin, in quel momento, avrebbe di gran lunga preferito sotterrarsi che fare quel che stava per fare.
Si schiarì la gola e si sistemò ben bene il colletto della camicia- cercando di farsi aria, inutilmente.
Arrossì imbarazzato mentre la ragazza di fronte a lui lo fissava divertita, un sopracciglio inarcato e le labbra rosse piegate in un sorrisetto.
“Tutto ok, Ted?” domandò divertita, scuotendo i lunghi capelli ramati in un gesto naturale ed elegante.
Ted si trovò ancora più in difficoltà.
Stava per andare in iperventilazione- come una femminuccia davanti al suo divo preferito- e tentò un sorriso stiracchiato.
~(Ted/Victoire)~
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tradition
Tradizione speciale … di Ted ~

“Ahem.”
Teddy Lupin, in quel momento, avrebbe di gran lunga preferito sotterrarsi che fare quel che stava per fare.
Si schiarì la gola e si sistemò ben bene il colletto della camicia- cercando di farsi aria, inutilmente.
Arrossì imbarazzato mentre la ragazza di fronte a lui lo fissava divertita, un sopracciglio inarcato e le labbra rosse piegate in un sorrisetto.
“Tutto ok, Ted?” domandò divertita, scuotendo i lunghi capelli ramati in un gesto naturale ed elegante.
Ted si trovò ancora più in difficoltà.
Stava per andare in iperventilazione- come una femminuccia davanti al suo divo preferito- e tentò un sorriso stiracchiato.
“Ahem. Sì. Ti stavo dicendo … ” cominciò insicuro Teddy, afferrando varie tazzine da tè del servizio di nonna Molly e dando in contemporanea una gomitata alla teiera.
Questa si frantumò per terra, schizzando il contenuto dappertutto.
Ted arrossì imbarazzato, facendo un sorrisetto di scuse alla giovane.
I suoi capelli si tinsero di rosso- come sempre, quando era con lei, per via delle emozioni che lo travolgevano- e afferrò la bacchetta, borbottando qualcosa di incomprensibile.
I cocci si riunirono e la ragazza sospirò, asciugandosi le scarpe bagnate di tè.
“Teddy, tu e la tua rinomata goffaggine” sorrise, facendo salire le palpitazioni del cuore di Teddy a milleduecento al secondo.
“Ehm. Sì, lo so” fece rassegnato Teddy, guardandosi attorno. Il soggiorno della Tana era vuoto- aveva cacciato fuori tutti, soprattutto quel ficcanaso di James, che voleva sapere ogni singolo dettaglio della sua vita- e di Lily - che era affezionatissima a lui e si sentiva messa in disparte per via di Vic. Dopo averla rassicurata, la ragazza finalmente si era decisa a lasciare campo libero a Teddy.
Fuori piovigginava allegramente- solita pioggerella estiva-, e le finestre erano leggermente appannate, ma non impedivano di osservare l’esterno.
Teddy si imbambolò a fissare il paesaggio e la ragazza seguì il suo sguardo, leggermente spazientita.
“Mi hai convocata per parlarmi di meteo, Ted?” chiese, incrociando le braccia sotto il seno e ticchettando col piede sul pavimento, in un gesto che non prometteva nulla di buono.
“No, certo che no!” si affrettò a dire il ragazzo, lieto di star tirando per le lunghe.
“Scusa, Victoire” aggiunse, sorridendo “Ma il paesaggio fuori è incantevole” disse l’ultima parola come se fossero due vecchie signore vezzose e stessero parlando di un nuovo lavoro a uncinetto.
“Già” concordo Victoire, sorridendo “ se ti dai una mossa forse possiamo andare anche noi a godercelo, questo paesaggio” scherzò, per nulla irritata.
Ted sospirò, rilassandosi. Mai fare arrabbiare una Weasley.
“Riprendi il discorso di prima, Ted” lo esortò la ragazza, incitandolo con la mano e riavviandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Ted si imbambolò di nuovo, questa volta fissando lei.
Victoire mosse una mano davanti ai suoi occhi, ridacchiando sotto i baffi. “Teddy?” domandò, sorridendo sorniona. “Terra chiama Ted”
“Oh, sì, certo” commentò lui, scuotendo le spalle e schiarendosi la gola.
Bella figura che aveva fatto.
“Bene, dicevo. Da qualche parte, in Biblioteca, una delle tante volte in cui mi hai costretto a studiare Aritmanzia, per farmi seguire le orme di Hermione … ”
La ragazza lo fulminò con lo sguardo quando parlò male di Artimanzia e lui cambiò subito argomento.
“Be’, dicevo, una volta ho letto che, alcune vecchie e magiche famiglie, avevano una tradizione secolare … “
“Stai forse parlando di ammazzare tutti gli Snasi che non trovavano abbastanza denaro?” Vic si raddrizzò sulla sedia e sbarrò gli occhi, disgustata.
Teddy alzò gli occhi al cielo e sorrise, divertito.
“No. Fammi finire.”
“Ok. Sinceramente sono contenta che gli Snasi non siano perseguitati, sono così adorabili …”
“Sì, sì, va bene. Dicevo, avevano un’antica tradizione, che io trovo fantastica … seguimi. “ ordinò Ted, all’improvviso più sicuro di sé, trascinando Victoire in cortile, dove il sole era già sparito ed erano spuntate le prime stelle.
Victoire alzò la testa e fissò i cielo, curiosa. Dove voleva arrivare Teddy?
Aveva smesso di piovere e l’erba era umidiccia, fangosa. Per fortuna si era messa le scarpe di Dominique e non le sue.
“Che giorno è oggi per i Babbani, Vic?” domandò Teddy, sorridendo.
“La notte delle stelle cadenti. Perché?” chiese Victoire, aggrottando la fronte, sempre più curiosa. La domanda l’aveva spiazzata.
“Guarda se vedi una stella cadente” sorrise Ted, mentre i capelli si tingevano di azzurro e gli occhi grigi si accendevano di eccitazione.
“Ok.” rispose Victoire, cercando nel cielo.
Passarono i minuti, e nessuna traccia di una stella cadente. Victoire sospirò, rassegnata, quando ne vide una e la indicò, felice.
“Eccola, Ted!” esclamò, indicandola con la mano minuta.
Dopo ritrasse subito il braccio, imbarazzata per la sua reazione felice. Aveva sedici anni, non due.
“Ottimo!” disse Teddy. “Ora esprimo un desiderio.”
“ E questa sarebbe la tradizione, Lupin? Far cercare alla ragazza la stella cadente e far esprimere al ragazzo il desiderio?” chiese offesa Victoire, incrociando le braccia sulla maglietta grigia, regalo della madre Fleur- quindi, di sicuro, bellissima e pregiata. E, ovviamente, francese.
“No. Vuoi sapere il mio desidero?” chiese lui, improvvisamente serio.
“Affare fatto. Hai chiesto di riuscire a conquistare quella smorfiosa del tuo anno, Clarisse?”
“No, hai fatto cilecca ancora.”
“E allora cos'è che hai desiderato?”
“Te.”
“Questa non l’ho capita, Lupin” disse Victoire,facendo scivolare le braccia lungo i fianchi, certa di essersi sbagliata.
“Oh, e va bene. Insomma, ho desiderato che tu capissi che …” Teddy deglutì. “Che mi sono innamorato di te, per Merlino!” aggiunse pianissimo, diventando più rosso dei capelli di Lily o di Hugo.
Victoire sorrise, divertita.
“E allora che aspetti a baciarmi, goffo ed adorabile d’un Lupin?”

~


Era passato circa un mese dalla pseudo -dichiarazione di Teddy, che ora stringeva delicatamente la mano di Victoire, ancora incredulo a crederci.
“Dimmi la verità” disse di punto in bianco Victoire. “Esiste davvero una tradizione del genere?” chiese, inarcando un sopracciglio ramato e ghignando, sapendo di averlo in pugno.
“Certo che No. Però dovevo pur avere un pretesto per dichiararmi, no?”
“Dirlo e basta, magari”
“Nah, troppo semplice.”
“…”
“…”
“Vic?”
“Sì?”
“Sono più adorabile io di uno Snaso, ricordatelo.”



Angolo Autrice:
Piccolo 'regalino' d'addio prima che sparisca dalla circolazione per qualche meseXD
Personalmente adoro la coppia Teddy/Victoire- e anche se questa shot è stupidissima,lo ammetto- spero vi piaccia.
Le recensioni sono gradite, ovviamente<3
  
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