Scalpitanti e pulsanti ondate
di malinconia,
per quelle estremitą da musicista,
sommergono chi le ammira;
volteggiano distratte
incorniciando
le sue parole.
La gelosia che si nutre
per quella matita
che rapisce il tempo
che potrei passare fra le sue dita.
Descrivono linee complesse,
generati mondi artificiali, snodati
sulla cellulosa bianca che
si affaccenda per aggrapparsi
alla scrivania
amati quanto odiati,
giocando a far Dio,
si rilassano, allentando la
tensione
in qualche attimo d'abbandono.