Fanfic su artisti musicali > The Vamps
Segui la storia  |       
Autore: jamesguitar    05/12/2014    4 recensioni
Raccolta di tre One Shot su James McVey
Maddie armeggiò con le sue manine e porse al bambino una caramella verde, quella in cima al pacchetto, quell’orsetto gommoso. E lui lo afferrò, afferrò quella caramella sporca del sudore della bimba, ma buona comunque a suo parere. La afferrò e poi guardò quella bambina, che aveva spostato lo sguardo. Guardava un punto a lui sconosciuto con i suoi occhi di un marrone scuro, simile al nero, e pensava a chissà cosa.
In quel momento, nonostante l’estremamente giovane età, James pensò che fosse davvero bella.
[...]
La ragazza gli appoggiò la testa sulla spalla, al suo migliore amico, colui che c’era sempre. Non ci fece molta importanza, ma il ragazzo abbassò lo sguardo sui suoi capelli bagnati; e poi giù, sui suoi occhi di un marrone così bello da cadere nel banale, sul suo naso che sembrava scolpito e sulle sue labbra divenute viola per il freddo.
[...]
«Sai, forse sarebbe potuta andare in modo diverso»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James McVey, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un semplice sorriso.

Seconda One Shot: Farfalle che la vodka non riesce ad uccidere.
 
Dorset, 6 Agosto 2014
 
Il vento a metà tra il freddo e il caldo batteva sulle guance di Maddie, che stretta nel suo giubbotto di jeans aspettava James. Aveva bisogno di parlare, era questo che aveva detto, e lei era fin troppo agitata. Negli ultimi tempi la situazione tra loro era cambiata, non sapeva dire se in meglio o in peggio.
Aveva iniziato a sentire qualcosa quando lui le sfiorava la mano, a percepire dei brividi lungo la schiena ogni volta che James si avvicinava troppo, a ritrovarsi a fissarlo troppo spesso. E sapeva che non andava bene, che non doveva, ma lui era così bello. Lui c’era sempre stato, da quando erano bambini. Quindi forse sì, una cotta se l’era presa e le sue amiche avevano ragione, ma come avrebbe potuto evitarlo?
Con gli anni James, oltre a restare il migliore amico che qualsiasi ragazza potrebbe desiderare, era diventato davvero bellissimo. James Mcvey era un concentrato di gentilezza, dolcezza, bellezza e simpatia. Sì, Maddie poteva ammetterlo, forse le piaceva. E di sicuro era sbagliato, era stupido.
 
Maddie si torturava i pollici in attesa del suo arrivo. Era nervosa, aveva paura che il suo migliore amico si fosse reso conto di ciò che provava per lui, e aveva paura che sarebbe stato tutto diverso. Non era questo che voleva, la cosa che desiderava di meno era che si allontanasse da lei e che il loro rapporto cambiasse.
Era tutto così surreale, per il semplice fatto che loro erano James e Maddie, i migliori amici per sempre, il bambino e la bambina che si erano scambiati delle caramelle al parco e che grazie a quel gesto erano diventati amici. Niente era mai riuscito a separarli, nessuno.
Non si erano allontanati quando James aveva iniziato a frequentare, cinque anni prima, una ragazza di un anno più grande che trattava male Maddie. Non si erano allontanati quando Maddie aveva iniziato a volere i suoi spazi e si era arrabbiata per la gelosia di James nei confronti dei ragazzi che le chiedevano di uscire. Non si erano allontanati quando la differenza di età era sembrata un problema a tutti, erano restati in piedi nonostante le difficoltà.
Probabilmente Maddie era sempre stata innamorata di lui senza rendersene conto. Perché capiva solo adesso qual era il sentimento che le opprimeva il petto quando James usciva con quella ragazza, o le farfalle nello stomaco che a volte la coglievano alla sprovvista. Maddie sapeva che James non provava le stesse cose e le stava bene, tutto ciò che voleva era che nulla cambiasse e che lui restasse il suo migliore amico, quello che la chiamava durante la notte perché non riusciva a dormire, quello che la consolava quando litigava con un padre fin troppo irascibile e quello che la difendeva da chi voleva farle del male.
 
«Ehi, sei venuta» una voce fin troppo familiare la portò a girarsi e gli occhi marroni di una diciassettenne stramba si accesero.
«Come potevo mancare, Mcvey?» la voce di Maddie era più acuta del previsto, e James se ne accorse. Se ne accorse perché si trovava nella sua stessa situazione, era un momento imbarazzante per entrambi.
«Okay… Siamo qui, quindi»
La ragazza annuì e abbassò lo sguardo. Si sentì arrossire e sperò con tutto il cuore che il buio la aiutasse a nasconderlo.
«Sai, i miei amici dicono che ti sei presa una cotta per me» le parole di James colpirono in pieno petto Maddie, che spostò di scatto gli occhi verso il ragazzo che aveva davanti. Il suo tono era scherzoso, al punto di essere quasi offensivo, ma la sua espressione era fin troppo seria.
Maddie deglutì. «Perché?» chiese con voce flebile, timorosa di perdere l’unica persona che contava davvero.
«Beh, sai, le prove non mancano. E sì, forse me ne sono accorto anche io.»
 
Maddie rimase in silenzio. Non sapeva esattamente cosa dire, le capitava davvero raramente di trovarsi in situazioni del genere con lui, e aveva paura di sbagliare tutto. Il cuore le batteva a mille nel petto, cosa avrebbe dovuto fare?
«Io…» provò a parlare, a dire qualsiasi cosa, ma lui la bloccò.
«No, ti prego, non dire niente. Lo so che è imbarazzante, lo è anche per me, ma se sei qui è perché devo confessarti una cosa una volta per tutte, prima che sia troppo tardi.»
James trattenne il fiato in attesa che Maddie annuisse. La conosceva fin troppo bene, dopo nemmeno dieci secondi lo fece.
 
«Non so come dirtelo in modo semplice» disse quindi il ragazzo. «Ecco, potrei essere un po’ innamorato di te. Un po’ tanto. E potrei esserlo da tanto tempo, sai, tipo qualche anno»
E fu la tempesta. Fu una bufera di emozioni nel cuore di Maddie, che sussultò scossa da quella rivelazione così seria che lui sembrava aver preso alla leggera.
«Non credo che tu possa ricordare il nostro primo incontro, giusto? Eri così piccola. Ti consideravo come una sorella minore, dico davvero, ma poi è cambiato tutto. So che te ne sei accorta anche tu»
Il cuore di Maddie batteva all’impazzata. Non sapeva cosa dire, era senza parole, tutta quella situazione era surreale. Si diede un piccolo pizzicotto sul braccio cercando di non farsi vedere, doveva essere un sogno. Chiuse gli occhi sicura che quando li avrebbe riaperti si sarebbe trovata nel suo letto, ma quando sollevò le palpebre era ancora lì, con davanti un James Mcvey in attesa di risposte.
 
«Non capisco» si limitò a dire la ragazza, scuotendo la testa.
Lui rise, forse sarcasticamente. «Sai, non capisco neanche io. Dovrei essere il tuo migliore amico, giusto? E ti giuro che era così, un tempo. Ma io… sì, mi sono innamorato di te giorno dopo giorno, Maddie»
La mora cercava di trovare una risposta a tutto quel casino, ma non ci riusciva. Era uno scherzo, vero? «Quando è cambiato tutto, James?» chiese, titubante.
E lui, con le mani che tremavano, rispose: «Non ricordi, Maddie? Non ricordi quel giorno?»
 
Dorset, 9 Luglio 2011
 
«James, basta!» Maddie correva per la spiaggia ridendo come una matta, con addosso il suo costume da bagno preferito, mentre il suo migliore amico sghignazzava e la rincorreva con una ciotola di acqua fredda in mano.
Il sole stava tramontando all’orizzonte, il cielo era dipinto di varie sfumature di rosso, dal rosa all’arancione, e dei gabbiani volavano in lontananza. La spiaggia del Dorset era deserta a parte per quei due ragazzi spensierati che giocavano come se fossero ancora i bambini di una volta.
Maddie si lasciò cadere a terra sfinita e quando James la raggiunse, lo pregò ridendo di non rovesciare il recipiente. Come prevedibile il ragazzo non la ascoltò, e lei si ritrovò ad urlare per la temperatura fin troppo bassa di quell’acqua.
 
James scoppiò a ridere e si rese conto troppo tardi di ciò che aveva fatto: Maddie balzò in piedi e lo spinse in mare cadendo insieme a lui. Risero fino alle lacrime, si schizzarono, finché dei leggeri brividi di freddo non iniziarono a percuoterli.
«Usciamo, dai» disse il ragazzo sghignazzando.
Entrambi raggiunsero velocemente la spiaggia. Maddie tremava e anche James, ma decise di cederle la sua giacca. Gliela appoggiò sulle spalle e poi si sedette accanto a lei sulla sabbia. Osservarono quel panorama così bello, così familiare.
 
La ragazza gli appoggiò la testa sulla spalla, al suo migliore amico, colui che c’era sempre. Non ci fece molta attenzione, ma il ragazzo abbassò lo sguardo sui suoi capelli bagnati; e poi giù, sui suoi occhi di un marrone così bello da cadere nel banale, sul suo naso che sembrava scolpito e sulle sue labbra divenute viola per il freddo.
«Voglio andarmene» sussurrò James, riportando lo sguardo all’orizzonte e scacciando l’idea di baciarla che si era impossessata della sua mente.
«Oh…» Maddie si allontanò e lo guardò. «Okay, prendo le mie cose e-»
«Non intendevo questo» James scosse la testa. «Voglio andarmene da questa città così piccola, Maddie. Voglio andare a Londra, mettere su una band, magari diventare famoso»
Lei lo ascoltò, e poi afferrò una sua mano. «Lo so, ti conosco troppo bene. Magari un giorno ci andremo insieme, ci pensi?» e il ragazzo scoppiò a ridere, felice di avere un’amica come lei, felice di trovarsi con una ragazza del genere in quel momento, felice della sua vita che sembrava migliorare ogni giorno di più.
 
«Questo è sicuro. Così puoi fare ancora la selezionatrice delle ragazze con cui esco» disse il biondo, facendo sogghignare la sua amica.
«E così tu puoi continuare ad essere il mio bodyguard. Mica male come idea, no?»
Maddie si accorse che James stava tremando, perciò prima che potesse replicare disse: «Rivuoi la tua giacca?»
Lui scosse la testa. «Non c’è bisogno, davvero»
La mora sospirò, James non era affatto bravo a mentire. Si tolse la giacca e la mise addosso ad entrambi, come una specie di piccola casetta sotto cui rifugiarsi, come quelle che facevano da bambini con i panni del bucato stesi ad asciugare dalla mamma.
 
James osservò la ragazza ancora una volta, nonostante il cervello gli ordinasse di non farlo. Il suo cuore gli stava gentilmente chiedendo di posare lo sguardo su quelle labbra tese in un sorriso bellissimo, sul suo corpo che non era mai stato perfetto ma che entrambi accettavano, sugli occhi di una ragazza che ne aveva passate tante fin da bambina.
E forse sì, forse il ragazzo si rese conto che aveva voglia di lei. Che provava il desiderio di assaporare le sue labbra una volta per tutte, che magari ripetersi allo specchio centinaia di volta che non era possibile che fisse innamorato della sua migliore amica era stato inutile.
Forse capì che tutto ciò che voleva era davanti ai suoi occhi e che era meglio di tutto il resto: meglio delle ragazze con cui era uscito, meglio dei baci falsi che aveva dato a ragazze a caso pur di dimenticare che Maddie non avrebbe mai voluto lui. Capì che le nottate passate a bere vodka sapendo che era ad un appuntamento con un ragazzo che non era lui voleva dire essere geloso, che ignorare i suoi sentimenti non avrebbe portato nulla di buono.
 
«Ti sarò accanto sempre, James, ricordalo bene» disse Maddie voltandosi, e quando James incontrò il suo sguardo, capì di esserne innamorato perso, senza speranza, senza via d’uscita. Capì che era innamorato del suo semplice sorriso, che lo scaldava nei giorni freddi e bui. Capì che lo sarebbe stato sempre.
 
Dorset, 6 Agosto 2014
 
«Mi hai promesso di essermi accanto, Maddie, e l’hai fatto. Mi sento così… così stupido a provare questo per te da quel giorno, da quella sera sulla spiaggia, e credimi, ci ho provato. Ho provato a mettere da parte questo sentimento, ogni giorno fino ad oggi. Ma non ci riesco. E sai, forse ti amo da sempre, anche se non l’ho mai ammesso a me stesso fino a quel momento»
La ragazza sentì il cuore galoppare. Non riusciva a respirare, era tutto così strano. Ricordava alla perfezione il momento di cui parlava James, nonostante lui credesse il contrario. Su quella spiaggia, nello stesso identico punto, tre anni prima Maddie aveva sentito qualcosa per lui per la prima volta, anche se aveva fatto finta di non farci caso. Come poteva dimenticarlo?
«James…»
«Non dire niente, ti prego. So che…»
Maddie scattò tutta insieme, «Ti amo», infastidita dal fatto che non la facesse parlare, e si sorprese delle sue stesse parole. Si stupì di essere riuscita a pronunciarle.
 
Vide l’espressione di James cambiare, i suoi occhi accendersi e si avvicinò, appoggiò due mani al suo petto e ascoltò il suo cuore che correva insieme al proprio, lo fissò negli occhi e disse: «Credo che sia un casino, vero?»
Aspettò una risposta che non tardò di certo ad arrivare. «Non voglio allontanarmi da te, credimi, ma non posso continuare in questo modo. Proviamoci, per favore.»
Maddie lasciò che le labbra del suo migliore amico si posassero sulle sue, che le sue mani calde si aggrappassero ai suoi fianchi e trattenne il respiro per unirsi a lui una volta per tutte, assaporò la bocca dell’unico ragazzo che avrebbe voluto per davvero, l’unico che c’era sempre stato e che non la avrebbe mai lasciata, colui che avrebbe asciugato il suo pianto e fatto in modo di non esserne mai la causa.
«Resteremo in piedi, te lo prometto» sussurrò James sulle sue labbra, mentre la brezza marina li infreddoliva. Ma insieme, non avevano paura di nulla. Insieme, sarebbe andato tutto bene.




 
#ANGOLOAUTRICE
Eccomi qui, come promesso!
Allora... Come potete vedere, James e Maddie sono cresciuti tutti insieme. Gli anni volano, sì *battuta squallida time*.
Spero solo che non troviate il tutto forzato; a me non lo è sembrato affatto, perché andiamo, sono passati anni dalla prima One Shot e loro sono maturati, cresciuti. Poi l'idea è nata come un trio(?) di OS, quindi a me sembra ben strutturata.
Avrete di sicuro notato il desiderio di James di andarsene, l'argomento di cui parla a Maddie sulla spiaggia qualche anno prima del momento principale della OS, il giorno in cui si rende conto di amarla. Non voglio fare spoiler, ma vi renderet conto che è il tutto un po' sfasato in fatto di periodi rispetto alla vita reale. A proposito di quel salto nel tempo, spero vi sia piaciuto, secondo me ci stava bene!
Credetemi, scrivere questa OS mi ha fatto piangere come una fontana, e nemmeno so perché. Personalmente mi piace davvero un sacco, e non vedo l'ora di scrivere l'ultima per poi pubblicarla il 10 Dicembre.
Non mi arrabbio se recensite, care! Quindi aspetto il vostro parere, fatevi vive :)
A mercoledì,

Jamesguitar

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Vamps / Vai alla pagina dell'autore: jamesguitar