La prova
<< Il maestro Crumbs è molto buono, vero? >> chiese il bambino.<< Si e ti accompagnerà nel tuo percorso di sovrano >> spiegò il sovrano.
I due erano di nuovo nella sala del trono, Jorge sedeva sul trono mentre sulle gambe saltellava come un canguro il piccolo Jorge.
<< Ma ora sta fermo piccolo, così mi fai male >> ridacchiò il nonno.
<< Scusa nonno. >> si scusò sedendosi per bene sulle gambe del nonno << Ora continua, ti prego. Cosa ha fatto il bis nonno? >>
Il nonno rise alla curiosità del nipotino << Tutti gli occhi erano puntati su mio padre, quando quest’ultimo si alzò dal trono e...applaudì >>
Gli ospiti ne rimasero scioccati dalla risposta del sovrano, ma Crumbs e Stephi no. Anzi ne erano per sino...felici.
<< Caro figliolo, cara Martina. Perdonatemi per questo orribile scherzo ma volevo "misurare" il vostro amore, con questa piccola prova >> spiegò l'uomo con un sorriso a trentadue denti.
<< Padre di cosa parlate? >> chiese Jorge guardando prima Tini e poi l'uomo, che rise di gusto.
<< La principessa Stephi non è innamorata di te, figlio mio, e tutto questo è un test per misurare l'amore tuo e di Tini. E ti dico con orgoglio che l'avete superato, entrambi >>
<< Si principe Jorge. Vostro padre mi aveva chiesto di partecipare a questa specie di scherzo e io ho voluto accettare. Spero di non avervi infastidito troppo, ma era quella la mia parte >> spiegò la principessa Stephi andando di fronte i due amati che erano ancora l'una tra le braccia del altro.
<< Quindi, mio sire, io e Jorge possiamo stare insieme? >> chiese Tini e l'uomo andando verso di lei, che si era separata dall'amato, per poi andare tra le braccia del re che la strinsero e tutti applaudirono, mentre Jorge era al settimo cielo.
<< Ma allora era uno scherzo? E che fine fece la principessa Stephi? >> chiese il bambino.
<< Il giorno seguente lei... >>
<< Dovete andare di già principessa? >> chiese Tini malinconica.
Le due erano nel giardino l'una di fronte all'altra e dietro la principessa c'era una carrozza con i suoi bagagli che l'avrebbero riportata al castello.
<< Si, Tini. Ma ti ho già spiegato che devi chiamarmi Stephi. >> rispose lei gentilmente e anche lei con un filo di tristezza.
<< No, principessa. Come le ho già detto sono solo una serva del palazzo e non posso darvi del tu e chiamarvi per nome >>
Stephi le prese le mani e le sorrise << Anche se non te ne accorgi ti comporti come una principessa. Principessa si nasce no si diventa e tu cara lo sei. Sei una principessa e non lo penso solo io... >> disse guardando dietro la ragazza, che girò anche lei lo sguardo e vide...Jorge che l'attendeva. Lui e la principessa si erano già salutati prima.
Tini guardò la principessa imbarazzata dalle sue parole, ma le strinse le mani e le disse << Per qualsiasi cosa conta su di me...Stephi >> e si abbracciarono.
Stephi partì e lei e Tini continuarono a tenersi in contatto tramite lettere.
<< Nonno tu non avevi amici? >> chiese il bimbo.
<< Si, avevo il migliore amico che si potesse desiderare e una settimana dopo la partenza della principessa Stephi mi fece una sorpresa a palazzo >>
Jorge dormiva beatamente nel suo letto, facendo il sogno che ogni notte lo teneva stretto affettuosamente: lui e Tini erano in una foresta di notte, lei spaventata gli stringeva il braccio mentre lui camminava a passo lento con i sensi attenti a ogni minimo spostamento in quel luogo tetro.
Quando, alla fine della foresta, trovano la luna ad illuminarli e di fronte a loro un campo pieno di fiori e di lucciole che svolazzano. Tini gli lasciò il braccio per iniziare a rincorrere le lucciole nel tentativo di prenderle, come una bambina, mentre lui la fissava ridacchiando. Fino a quando non la vide a terra, in ginocchio, con le mani unite come una cupola al petto. Lui le andò vicino temendo che si fosse fatta male, appena le se inginocchiò a fianco lei lo guardò sorridendo e aprì la mano dalla quale uscirono due lucciole. Una volta rivisti i due insetti iniziarono a svolazzare da una parte all'altra del cielo come se fosse una danza. In quel momento al principe venne un idea. Si alzò, porse la mano a Tini, che senza esitare accettò facendosi aiutare ad alzarsi. Lui fece un inchino chiedendole formalmente di ballare e lei, ridacchiò e fece un inchino poco aggraziato per poi accettare. I due iniziarono a ballare un valzer tra i fiori mentre le lucciole volteggiavano attorno a loro rendendo più romantico il momento. Ma lei improvvisamente si fermò, cosa che non era mai successa, lo guardò e gli disse sorridendo << Jorge...devi svegliarti >> gentilmente.
<< Cosa? >> chiese lui confuso.
Dopo l'espressione dolce e gentile sul viso di Tini svanì e ne comparve una infuriata e infastidita e anche la sua voce angelica scappò << JORGE BLANCO DEVI ALZARTI IMMEDIATAMENTE! SCANZAFATICHE! >>
Jorge si svegliò di colpo e di fronte a se vide il viso del suo migliore amico che lo fissava con il suo solito sguardo da "So a che pensi".
<< Cosa ci fai qui Xabi? >> chiese Jorge infastidito.
<< Questo è il ringraziamento della visita dopo otto ore di viaggio?! Io me ne vado! >> disse fingendosi offeso e alzandosi dal letto, ma il principe lo prese per il polso fermandolo.
Il suo nome era Xabiani Ponce de Leon. Aveva i capelli castano scuro e il ciuffo tirato indietro per non cadergli degli occhi per quanto erano lunghi. Gli occhi castano scuro, come i capelli, la pelle bianca come la neve. Indossava una maglia bianca strappata, dei pantaloni neri e delle scarpe marroni mal ridotte.
<< Smettila di fare il buffone, sai che sono felice di vederti, ma sai anche che odio essere svegliato mentre faccio un bel sogno >> spiegò alzandosi e togliendosi la camicia del pigiama con l’intento di mettersi degli abiti più adatti per la giornata che lo aspettava. Non provava vergogna a cambiarsi di fronte a Xabi, erano cresciuti insieme e si erano visti in qualsiasi circostanza. Non aveva motivo di avere vergogna.
<< Fammi indovinare sognavi una certa Tini? >> chiese lui con il suo solito sguardo da so tutto io.
<< Come fai a saperlo? >> chiese il principe ormai in intimo e con le guance rosse per l'imbarazzo. Come faceva a sapere di lei? Non gli aveva ancora detto nulla.
<< Lo sai che parli nel sonno? >> ah ecco << E non facevi altro che dire "Ti amo Tini" o "Non mi lasciare Tini" >> cercando di imitare la sua voce per prenderlo in giro.
Il principe fece una risata ironica e disse << Sai avevo intenzione di fartela conoscere ma dopo questo non ho più intenzione di farlo >> con un sorriso di vittoria sulle labbra, credendo di averlo battuto ma invece non fu così.
<< Non c'è bisogno, l'ho già incontrata >> ribatté strappando il sorriso di vittoria al amico per poi prenderselo lui.
<< Cosa?! Come?! Quando?! >> chiese lui mentre si metteva i panatoli neri.
<< Avevo bussato alla porta della cucina e lei mi ha aperto, era sporca di farina. >> a quella frase il principe rise << Mi ha chiesto chi ero e le ho detto che ero il tuo migliore amico >>
<< Modesto, come sempre >> disse sarcastico mentre si abbottonava i bottoni della camicia a scacchi azzurra e bianca.
<< Perché non lo sono? >> chiese e Jorge rispose ridendo. << Comunque, dopo chiesi a lei chi fosse, essendo che non l'avevo mai vista, e mi rispose dicendo che era la vice cuoca e anche una tua amica. >>
<< E ti ha detto il suo nome chiedendoti di chiamarla Tini, vero? >> chiese e Xabi fece cenno di si con la testa. Il principe sorrise. Lei era fatta così. Era gentile con tutti, ma a volte quell'uguaglianza gli faceva male.
<< Dopo cos'è successo? >> chiese il bambino.
<< Non l'ho saputo subito, ma quella notte mio padre, mio fratello e il maestro Crumbs si erano incontrati nella sala del trono mentre tutti dormivano ma uno lì sentì... >>
<< Ma padre non è giusto! >> gridò Felipe infuriato.
<< Oh giusto è morto da un pezzo. Riposi in pace >> si intromise Crumbs in piedi, vicino al trono dove sedeva il re.
<< Crumbs non intrometterti >> gridò il principe.
In quel momento passò Xabi, che stava andando in cucina a mangiare per il suo solito spuntino di mezza notte, ma sentendo la discussione non poté fare a meno di restare a sentire, dietro la porta.
<< Quindi è così che tratti l'uomo che ti è sempre stato vicino in questi anni? >> chiese il sovrano riferendosi al consigliere.
<< E che mi ha poi tradito per schierarsi dalla parte di mio fratello minore >> continuò lui offeso dal comportamento del padre.
<< Non prendertela con tuo fratello perché ho scelto lui >>
<< Ah no? E con chi allora? >> chiese gridando << Ah giusto, Jorge adesso è "l'intoccabile" perché sta per diventare il sovrano. Ruolo che spettava a me >> disse con tono più basso, ma che fece rabbrividire Xabi.
<< Adesso basta, Felipe. Io ho scelto Jorge, se vuoi prendertela con qualcuno, prenditela con me >> gridò il sovrano alzandosi dal trono.
<< Ma...mio sire.... >> cercò di fermarlo il mastro.
<< Ditemi solo una cosa: perché? Perché avete scelto Jorge, invece di me che sono il maggiore? A me spettava di diritto il trono e invece l'avete dato a lui >> chiese stringendo i pugni.
<< Perché Jorge ha qualcosa che tu non hai e che non puoi prendere con la forza >> spiegò l'uomo andando verso il figlio con passo lento << L'amore, ma non mi riferisco a quello di una donna, ma a quello del popolo. Jorge ama il popolo e il popolo ama lui. E questo non potrai mai portarglielo via >> i due erano faccia a faccia.
<< Non ne sarei così sicuro >> disse con un ghigno che fece rabbrividire i due uomini.
Poi si diresse verso l'uscita e si trovò Xabi davanti, che pensava che stessero ancora discutendo.
<< Xabi non sai che non si origliano le conversazioni degli altri? >> chiese scettico Felipe.
<< Non ha importanza, piuttosto dimmi cosa vuoi fare ad Jorge. Vuoi vendicarti perché lui diventerà re al posto tuo vero? >> chiese il ragazzo tentando di non far vedere la paura che provava per quell'uomo.
Ma lui non gli rispose e si diresse verso la propria camera con un sorrise che il ragazzo ritenne malefico e si ripromise di proteggere Jorge. Nessuno gli avrebbe mai fatto del male in sua presenza o fino a che sarebbe stato in vita. Era una promessa.
Nota autore: Salve a tutti, vi ho sorpresi vero? Non ve lo aspettavate che era una prova? Poi cosa ne pensate dell'arrivo di Xabi? E delle parole di Felipe? Ditemi che ne pensate. Un beso.