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Autore: iaki46    06/12/2014    4 recensioni
Un viaggio all'interno dei pensieri e delle emozioni di Naruto dopo la conclusione della Guerra, mentre pensa a Sakura e Sasuke, mentre ricorda il passato ed il sentimento non ancora scomparso del suo primo, tenero amore, che ora vede tra le braccia del suo amico più caro.
Un viaggio dentro il NaruSaku ed il SasuSaku, con qualche accenno al NaruHina.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Naruto Shippuuden
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Let her go...


Il vento tiepido gli scompigliava i capelli biondi, mentre, appoggiato alla staccionata guardava l'acqua del fiume scorrere limpida sotto di lui.
Un fiore di ciliegio doveva essersi staccato da un ramo, perché delicatamente volò sopra di lui, tanto vicino da permettergli di sentirne la fragranza, ma solo per un istante, perché si poggiò sul fiume venne trascinato via con un guizzo.

Sakura.

Anche lei era passata.. non sospettava di niente, lei, tra le braccia di quello che ora era il suo ragazzo, nonché il proprio migliore amico. O nemico.
Si ripeteva che era stata solo una cotta, un amore d'infanzia lasciato alle spalle da tempo, ma non era così.
Solo una cosa era cambiata da allora: la sua sicurezza. Non si faceva più illusioni, ora. Sapeva che non aveva speranze.
Sakura non lo voleva. Non lo aveva mai fatto, ma prima credeva che un giorno si sarebbe accorta dei suoi sentimenti e avrebbe capito.
Magari si sarebbe innamorata di lui.
Non era andata così.
Nonostante tutto quello che Sasuke le aveva fatto lei era rimasta sempre al suo fianco, tentando di fargli cambiare idea e di aiutarlo. E alla fine c'era riuscita.
Lei non era mai cambiata. Il profumo dei suoi capelli era lo stesso di sempre, l'odore dei ciliegi in fiore. La sua pelle era fresca, rosea e vellutata come i petali di quei fiori rosa pallido, dello stesso colore dei suoi capelli. Sembrava quasi come se oltre al nome, avesse ereditato dalla pianta, anche le qualità.
Era uno spettacolo da guardare: spesso ci si perdeva nei suoi occhi, ma Sakura non l'aveva mai capito. Aveva solamente creduto che lui non la stesse ascoltando e magari pensando ad una buona ciotola di Ramen, quindi sgridato con la voce grossa come era solita fare. Come al solito lui ci scherzava ridendo, ma il suo cuore piangeva.
Non aveva dimenticato le sue parole dure, anche se dette molti anni prima, ormai.
Che stupido che era stato. Per passare un po di tempo con Sakura aveva dovuto prendere le sembianze di Sasuke.
Davvero stupido. Però avrebbe fatto di tutto per passare del tempo con lei. E lo aveva fatto.. si ricordò quel giorno, quando lui l'aveva quasi baciata senza che lei sapessa chi fosse lui in realtà.
L'aveva ingannata. Quel giorno si dispiacque quando dovette scappare in bagno per colpa del latte avariato che aveva bevuto la mattina, senza aver nemmeno potuto sfiorare le sue labbra rosa.
E quando lui le chiese, sempre nel corpo di Sasuke: “Cosa pensi di Naruto?"
Lì aveva capito di essere realmente solo. E, agli occhi della gente, insopportabile.
Naruto? Si trova perfettamente a suo agio nella parte di chi vuole intralciare le storie d'amore altrui... e si diverte a vedere che mi faccio in quattro per te. Naruto non capisce nulla di me. È davvero insopportabile. A me interessa solo... essere apprezzata da te, Sasuke”.


Solo.

E cosa poteva mai pretendere lui? In fondo era solo un orfano. E con un demone imprigionato dentro.
Per essere notato da qualcuno doveva combinare guai. Anche essere puniti era meglio che starsene buono da solo tutto il giorno. Tutti i giorni.

Almeno la gente così lo riconosceva. Probabilmente se fosse stato tranquillo non si sarebbero ricordati nemmeno il nome.
L'avrebbero emarginato come “l'Orfano” o “il Demone Volpe”. Ma non lo aveva scelto. Non aveva mai potuto scegliere nulla della sua vita. Emarginato lo era lo stesso. Tanto valeva esserlo per quello che voleva. Il Dispettoso. O il Pagliaccio.
Avevo sperato che Sakura potesse capirlo.. capire tutto il dolore che si celava nel suo cuore e dietro al sorriso vispo e spensierato di ogni giorno. Non era riuscita a farlo.
Così si era semplicemente innamorata si Sasuke. Lui aveva tutto. Era bello, intelligente, bravo a scuola, in tutte le discipline. Le ragazze dovevano vederlo pieno di un misterioso fascino, dato dalla sua freddezza e la sicurezza che ostentava in tutte le circostanze. Soprattutto era così agli occhi di Sakura.
A lui però davano fastidio tutte queste attenzioni. Ignorava tutti di sua spontanea volontà, mentre Naruto avrebbe pagato oro, per riceverle un solo giorno.
Così aveva iniziato a detestarlo, per invidia. In seguito ad imitarlo, voleva essere come lui. Essere trattato come lui.
Incominciò ad allenarsi seriamente e, dopo essere stato smistato nel Team 7, a combattere con lui per decidere chi era il migliore. Era diventato suo rivale, ma non nemico.
Non poteva.. non avrebbero mai potuto esserlo perchè erano uguali.
Anche Sasuke era rimasto orfano da piccolo, dopo che suo fratello (almeno a quello che sapevano all'epoca) aveva tradito il Clan e lo aveva sterminato. Non aveva risparmiato nessuno, a parte Sasuke. Non avrebbe mai potuto odiarlo ed anzi: iniziò ad avvertire come una specie di feeling, come se questo fatto in qualche modo li legasse.
Poi lui se n'era andato. L'unico amico che aveva. Non glie lo avrebbe permesso.
Non dopo che aveva visto Sakura piangere per lui. Avrebbe voluto vederla solo tra le proprie braccia, ma si sarebbe fatto da parte.
Più che averla, voleva che lei fosse felice.
Glielo promise. L'avrebbe portato di nuovo al villaggio e lei avrebbe di nuovo sorriso, anche se non a lui.
Ci aveva messo tantissimo tempo.
Ormai erano passati anni. Solo ora ci era finalmente riuscito. Finalmente Sakura era felice, ma lui no.
Lo sapeva che sarebbe stata dura. Aveva iniziato a credere che sarebbe stato meglio non riportarlo indietro, dopo quello che Sasuke le aveva fatto.
L'aveva sempre trascurata, insultata, trattata male, addirittura aveva cercato di ucciderla e accidenti, c'era quai riuscito.
Come poteva lasciare Sakura in mano sua? E come poteva lei ancora volerlo dopo tutto ciò?
In realtà lui lo sapeva benissimo. Sakura lo amava. Non lo avrebbe mai lasciato.
E Sasuke.. lui ancora, dopo tutto questo, non poteva odiarlo. Erano legati come fratelli, ormai. Avevano perso il braccio combattendo insieme.. la loro ultima e definitiva battaglia. Dopo lui era tornato e spiegato a Sakura che tutto quello che le aveva fatto era stato per proteggerla da se stesso. Sapeva che, almeno in gran parte, era la verità.
All'inizio era stato troppo impegnato con la sua futile vendetta per stare con lei.
Dopo, quando l'aveva... trafitta, era stata per risparmiarle il futuro infelice che avrebbe avuto al suo fianco, se gli eventi avessero preso il corso che lui si era immaginato.
Ancora gli ribolliva il sangue nelle vene se pensava a quel gesto. Per la prima ed unica volta, aveva davvero combattuto, per un attimo, contro Sasuke per ucciderlo.
Lui non la meritava.

Alla fine aveva mantenuto la promessa.
Era tutto finito ora. Sakura e Sasuke erano felici insieme e si sarebbero sposati a breve. La guerra si era conclusa per il meglio ed i cinque grandi villaggi erano rimasti in buoni rapporti. Lui stava per realizzare il suo sogno, diventare Hokage.
Ormai non era più solo. Ora veniva rispettato da tutti e aveva molti amici.
Ed una bellissima ragazza: Hinata. Era solo grazie a lei se era riuscito a non impazzire e a superare tutto, andare avanti.
Alla morte di Neji durante la guerra si era sentito confuso, sperso.
Aveva avuto voglia di mollare tutto. Pieno di responsabilità, l'unico con il potere di fermare i piani di Madara e poi quelli di Kaguya.
Aveva riflettuto e trovava che Madara avesse ragione: quella di Neji era solo l'ultima morte causata dalla guerra, dalla libertà di scelta che il più delle volte comportava errori, risentimenti, vendette e che infine sfociava nei conflitti.
Senza Hinata si sarebbe lasciato andare, soggiogare dallo Tsukuyomi Infinito e vivere per sempre una vita che vera vita non era.
Però lei era lì. Era sempre stata lì anche se non se n'era mai accorto.
Non era più solo.

Appoggiato alla staccionata finalmente Naruto sorrise.

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#DATTEBAYO!!

Ciao a tutti, questa fanfiction nasce dal finale del manga che, personalmente, ho trovato affrettato ed insoddisfacente. Per chiarirlo infatti è stato usato il film "The Last", che a mio parere, è molto (troppo) pieno di fanservice. Girano molte voci sul fatto che Naruto confesserà ad Hinata che l'ha sempre amata fin da piccolo.. questo non mi andava a genio, perchè ovviamente sappiamo tutti che lui era innamorato di Sakura. Tutto il salto temporale dopo la fine della guerra non mi è piaciuto perchè non spiegava come le cose fossero arrivate a quel punto. Ebbene è qui che entro in scena io con la mia fanfiction: questa è la mia spiegazione, l'analisi della psiche e dei sentimenti che Naruto ha provato e che lo hanno spinto a dimenticarsi (o in questo caso, come riporta anche il titolo, a lasciare andare) Sakura. Quindi, chiederei a tutti di lasciare un parere o un commento di qualsiasi natura esso sia per sapere cosa ne pensate, se siete d'accordo con me e, magari, dove posso migliorare.
ARIGATO :)

  
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