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Autore: RadioPotter    06/12/2014    0 recensioni
Un piccolo momento della vita scolastica di Neville Paciock, in questa FF MarcoChan ce lo fa intravedere intento nella lettura di un libro che significa molto per lui.
Genere: Azione, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Neville Paciock, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il bagno dei ragazzi al secondo piano - MarcoChan

Le giornate iniziavano a farsi corte e il sole sembrava voler scivolare via sempre più presto dietro le colline che circondavano la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il Platano Picchiatore sembrava indifferente ai nuovi cambiamenti, scrollandosi di dosso le foglie che lentamente ingiallivano sui suoi rami. L’atmosfera autunnale non piaceva per niente al piccolo Neville, che girava per i corridoi come smarrito in cerca del nulla. 

– Stai attento!! – sbottò un ragazzo di Corvonero scontrandosi pesantemente con l’apprendista del primo anno; il ragazzino cercò di bofonchiare qualche parola di scusa ma, come al solito, l’imbarazzo lo colse e non poté fare altro che arrossire, proseguendo per la sua strada. 

“Ah finalmente, eccolo" pensò Neville quando raggiunse il bagno dei ragazzi al secondo piano; vi sgusciò dentro cercando un angolino speciale, dal quale la debole luce del tramonto filtrava come un flebile raggio di speranza: quello era il suo angolo. Accovacciatosi trovò la posizione più comoda possibile e aprì sulle ginocchia il libro che sembrava stringere con gelosia quasi morbosa. “Le fiabe di Beda il Bardo... penso di essere arrivato qui... ah no, era la terza storia, credo..."

AHAHAH.... un forte rumore di risate riempì il bagno e Neville si guardò intorno terrorizzato per paura che qualcuno lo scoprisse. Vide entrare dalla porta due ragazzini come lui, sembravano essere del primo anno: uno portava buffi occhiali rotondi con capelli castani poco curati, l’altro era rossiccio, la toga di seconda mano che gli penzolava addosso sembrava essere lì quasi per caso. 

– Harry!! Ron!! - ... – Neville!!, ma che ci fai qui tutto solo? – Chiese Harry dopo aver realizzato che il compagno di Grifondoro era rannicchiato in un angolo nel bagno. 

– Beh io...io sto leggendo ... – iniziò Neville, ma Ron con entusiasmo lo precedette: - Io so cosa stai leggendo!! Sono le Fiabe di Beda il Bardo!! Mia madre me le leggeva sempre prima di andare a dormire. Harry si avvicinò incuriosito ai due compagni prendendo il libro che Neville stringeva ancora fra le mani, la copertina era finemente ricamata con una sottile cornice dorata che correva lungo tutto il margine del libro; aprì la prima pagina e in carattere minuscolo con una calligrafia ferma e precisa lesse la dedica “Al nostro Neville, non è bene rifugiarsi nelle favole ma, a volte, sono più reali loro del mondo che ci circonda". 

– Ehi Neville, non ci avevi mai parlato di questo libro – disse Harry – perché? 

Neville lo guardò dal basso verso l’alto, gli occhi gli si fecero lucidi mentre cercava di dare vita ad una frase di senso compiuto. 

– Ma guarda un po’ chi abbiamo qui!! – Draco Malfoy entrò baldanzoso nel bagno, seguito dagli inseparabili Tiger e Goyle. – Ah, avete visto ragazzi ? Sembra esserci la riunione delle pappe molli: Paciock il ciccione, Potter lo sfregiato e Weasley lo straccione, abbiamo il meglio di Grifondoro!!

Harry si sentì pervadere da una rabbia incontrollata e fissava Draco con occhi profondi, come quelli di sua madre. Ron non si trattenne e tirò fuori la bacchetta, puntandola con mano tremante verso il terzetto delle Serpi. – No Ron, così ti farai espellere! – Disse Harry con tono preoccupato. 

– Zitto Potter, vediamo cosa sa fare Weasley, quella vecchia bacchetta deve conoscerne tanti di incantesimi – sentenziò Draco, sfoderando a sua volta la bacchetta di legno di biancospino. Tiger e Goyle guardavano disorientati il loro leader mentre Neville rimase pietrificato nel suo angolino, Harry si frappose fra i duellanti cercando di persuaderli dal fare sciocchezze. 

– Io non ho paura di te, Malfoy!! – urlò Ron sprezzante. Cercò di richiamare alla mente i pochi incantesimi che aveva imparato durante la lezione del professor Raptor, agitò la bacchetta mentre Draco stava già lanciando una maledizione con rara sicurezza e subito dopo qualcosa di sordo tuonò nel bagno : “PROTEGO". Attorno a Ron si materializzò uno scudo scarlatto che fece rimbalzare la debole maledizione lanciata da Draco. Il gruppo di studenti si voltò in cerca di qualcuno che avesse lanciato l’incantesimo di protezione, ma la voce tonante riprese forte come prima : “EXPELLIARMUS". 


Le bacchette dei duellanti scattarono via dalla loro presa e fluttuarono nell’aria compiendo un deciso modo parabolico che terminò ai piedi della professoressa: la McGranitt li fissava con sguardo gelido, impugnando la propria bacchetta con finta noncuranza. Senza dire una parola fece cenno al gruppo di seguirli. Con passo deciso e cadenzato prese la testa del gruppo, che con fatica cercava di reggere il ritmo. 

Harry, Neville e Ron si scambiarono sguardi spaventati mentre Draco Tiger e Goyle sembravano divertiti da tutta la faccenda. La McGranitt si voltò di scatto, lanciò un’occhiata penetrante ai sei studenti del primo anno e disse: - Dimenticavo, prima che il Preside venga informato dell’accaduto, posso anticipatamente informarvi che 30 punti verranno sottratti a Grifondoro – Minerva squadrò Harry, Ron e Neville - ... e a Serpeverde – Draco, Tiger e Goyle persero il loro sguardo scanzonato – per la vostra sfrontatezza nel disobbedire alle regole. Andiamo... 

Note: 
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