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Autore: ToInfinityAndBeyond_    06/12/2014    2 recensioni
-Nash, non ce la faccio..-
-Devi restare forte. Per me, per te, per tutti-
-Non ho mai avuto una ragione per sorridere-
-Allora d'ora in poi fallo per me- rispose Nash abbracciandomi stringendomi forte a se mentre le lacrime mi graffiavano il viso.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GOODBYE JACKS:




Più tardi quella sera uscii di casa ed andai da Federica.
Non era tanto distante casa di Fede dalla mia, ma era davvero buio e il vento invernale autunnale iniziava a farsi sentire.
Quando finalmente la raggiunsi bussai alla porta.
L’aprii suo padre.
-Ciao Greta!- esclamò facendomi entrare.
-Buona sera, c’è Federica?- gli domandai.
Non ebbe nemmeno il tempo di rispondermi che Federica si catapultò giù dalle scale continuando ad urlare il mio nome.
-Tesoro, sarà meglio che abbassi la voce se non vuoi che i vicini ci arrestino per rumori molesti- l’ammonì suo padre cercando di calmarla.
Lei emise un respiro profondo per poi prendermi la mano e catapultarmi nel vero senso della parola in camera sua.
La vidi letteralmente su di giri, così cercai di farla parlare.
-Dovevi dirmi qualcosa?- cercai di incalzarla.
-Jack! Jack ed io ci siamo baciati!- rispose tutto d’un fiato.
Io spalancai gli occhi e rimasi a bocca aperta.
-Non.. non sei felice per me?- mi domandò lei cercando di farmi rispondere qualcosa.
Io ripresi i sensi e sorrisi.
-Sì, sì certo! È una cosa magnifica Fede!- esclamai davvero felice per lei.
Lei non fece altro che girare per tutta la stanza come una bambina e mi veniva da ridere nel vederla così, ma ero contenta che almeno lei fosse al massimo della sua felicità.
-Ti rendi conto? JACK GILINSKY!!!- continuò poi.
Sentimmo bussare alla porta ed entrò la madre di Federica.
-Federica!!- la sgridò portandosi un dito alle labbra facendole segno di tacere.
-Santo cielo Federica, possibile che tu non sappia tenere un tono di voce che sia adeguato per le nostre povere orecchie?- continuò quasi scherzosamente.
-Scusami..- rispose Federica sedendosi sulla sedia della sua scrivania abbassando lo sguardo arrossendo.
-Tuo padre è andato in ospedale, c’era un’urgenza- l’avvertì sua madre poi.
Federica annuì.
Subito dopo sua mamma chiuse la porta della camera lasciandoci sole.
-Verrai domani pomeriggio dai Jacks?- mi domandò tenendo un tono di voce nettamente più basso rispetto a prima.
-Sì, certo- le risposi sorridendole.
-Sono così triste che debba partire.. voglio dire, che debbano partire, mi mancherà anche Jack Johnson ovviamente- si corresse lei ammiccando un sorriso.
Dopo circa venti minuti decisi che era meglio rientrare a casa, così uscii dalla camera di Federica la quale mi accompagnò fino alla porta.
-Tesoro, c’è un problema per Natale- disse la mamma di Federica venendo verso di noi.
Io richiusi la porta ed aspettai.
-Che problema?- domandò Fede guardandola accigliata.
-Ti ricordi di zia Giulia? Quella che vive in Piemonte- le domandò sua madre.
Federica annuì lentamente.
-Ecco, sta ancora male ed io e tuo padre dovremo andare da lei per le vacanze, ma non voglio che tu venga con noi.. non mi piace che tu stia in luoghi come ospedali e case di cura nelle vacanze- spiegò sua madre abbassando lo sguardo.
-Quindi dovrei restare a casa da sola?- chiese Federica afflitta.
-Bhe, Greta potrebbe teneri compagnia ogni tanto se le va bene- optò sua madre guardandomi sorridendo.
-Oh, mi piacerebbe molto, ma andrò a New York per le vacanze- risposi prendendomi il labbro inferiore tra i denti.
Successivamente tutte e due abbassarono lo sguardo cercando di trovare una soluzione.
Poi mi venne un’idea!
-Se volete, Federica potrebbe venire con me e mia madre a New York!- esclama.
Vidi i loro occhi illuminarsi guardandomi stupite.
-Davvero?!- domandò Federica dirigendo il suo sguardo verso sua mamma.
-Come? È molto carino da parte tua Greta, ma non penso sia il caso. Insomma, non so se a tua madre vada bene questa cosa e poi New York, in America, dall’altra parte del mondo.. non lo so..- iniziò sua madre dubbiosa.
-Potrei chiedere a mia madre se per lei va bene e poi vi faccio sapere, cosa ne dite?- domandai sorridendo.
Loro annuirono compiaciute e dopo che le ebbi salutate, uscii di casa per ritornare alla mia.
Ero davvero stanchissima, così prima di andare a dormire informai mia mamma l’idea di far venire Federica con noi a New York.
Per tutto il tempo si limitò ad annuire ad ogni mia parola e alla fine le domandai
-Quindi cosa ne pensi?-
-Dunque, effettivamente non ci sarebbero problemi a far venire Federica con noi e mi farebbe piacere che tu stessi con qualcuno quando sarò al lavoro, perciò se sua madre è d’accordo, per me può anche venire con noi a New York- rispose sorridendo.
A quelle parole saltai dalla gioia e prima di andare a dormire scrissi un messaggio a Federica per informarla dell’approvazione di mia madre.
Era finalmente arrivato sabato pomeriggio e mi sarei dovuta preparare per andare dai Jacks a salutarli.
Faceva abbastanza caldo quel pomeriggio, così misi una camicia  a quadri neri e rossi e dei pantaloni neri. Misi un filo di cipria e del mascara, poi passai del lucidalabbra rosa pallido sulle labbra e raccolsi i capelli in una coda. Indossai le mie amatissime Vans rosse e presi la borsa.
Passai per il corridoio per dirigermi alla porta e sentii mia madre dirmi
-Salutami i Jacks! Specialmente quello moro!-.
Io la guardai alzando un sopracciglio e poi uscii dalla porta ridendo.
Quando arrivai alla casa di Jack J, suonai al campanello e mi aprì la sua prozia.
-Buon pomeriggio cara!- mi esclamò quella deliziosa signora.
-Salve!- le risposi sorridendole.
-Oh cara, vieni entra! Ti stanno aspettando tutti in giardino!- continuò poi facendomi entrare indicandomi la finestra che dava in giardino.
Appena arrivai vidi subito davanti a me Jack Gilinsky che stava amabilmente parlando con Fede su un dondolo e a destra Jack Johnson e Nichi che stavano mangiando delle patatine come se non ci fosse un domani.
-No okay, se volete me ne vado- dissi facendo la finta offesa ridendo.
Loro si girarono di scatto verso di me correndo ad abbracciarmi.
Avevo sempre amato gli abbracci di gruppo dove tutti venivano completamente schiacciati.
-Okay okay, non uccidetemi ora!- scherzai io allontanandomi.
Ci andammo a sedere sull’erba un po’ più distanti dalla porta ed iniziammo a parlare.
Federica indossava una canottiera bianca con delle scritte nere e dei leggins neri aderenti, mentre Nicole portava una canottiera nera con degli shorts di jeans.
Jack G indossava una canottiera viola e dei bermuda a righe blu ed azzurre, mentre jack J aveva una maglietta a righe con dei pantaloni grigi chiari.
Improvvisamente arrivò la prozia di Jack J la quale ci stava portando dei dolcetti.
-Johnny! Sfaticato vieni qua ad aiutarmi a portarli!- urlò poi la donna a Jack J mentre noi tutti ridevamo.
Jack J si alzò ed andò ad aiutarla.
Quando prese il vassoio la donna rientrò, ma prima gli raccomandò di fare attenzione.
Nemmeno il tempo di dirlo che vidimo Jack J scivolare sull’erba portando a terra con se il vassoio e tutti i dolci.
-Jack!- urlammo noi andandogli incontro preoccupati.
-Sto bene, non mi sono fatto nulla- rispose alzandosi da terra togliendosi i dolcetti dai vestiti.
Vidi Nicole prenderlo per le mani aiutandolo ad alzare.
-JOHNNY!- sentimmo gridare da dietro di noi.
La prozia ci venne incontro e si portò le mani alla bocca vedendo il disastro che Jack aveva combinato.
-Zia scusami è che..- iniziò a dire Jack J cercando di confortarla.
-Johnny, sei un disastro! Ti avevo avvertito di stare attento!- lo sgridò la prozia puntandogli l’indice accusatorio addosso.
-Ha pienamente ragione, te l’aveva detto Jack, avresti dovuto fare più attenzione- rispose Jack G andando vicino alla prozia sorridendo.
-Gilinsky, taci!- l’ammonì Nicole infastidita sbuffando.
Noi tutti poi aiutammo Jack J a ripulire il disastro mentre Jack G cercò di calmare la prozia evitando che gli scoppiassero le coronarie.
Appena finimmo di pulire il casino, restammo in giardino a continuare a parlare.
-E’ bruttissimo sapere che domani partirete..- disse Federica aggrappandosi al braccio di Jack G a mo’ di ameba.
-Ci mancherete ragazze- rispose Jack J guardandoci mettendo poi un braccio intorno alle spalle di Nicole la quale stava finendo di mangiare delle caramelle.
-Sei l’unica ragazza su questo pianeta che mangia tanto quanto me Nichi..- continuò poi guardandola mentre lei ignara della situazione proseguiva la sua mangiata ipercalorica di dolci come una bambina.
Restammo ancora fino a circa le sei, poi dovemmo tornare a casa dato che i Jacks dovevano ancora finire di preparare le valigie dato che sarebbero partiti la mattina dopo verso le sei.
Quando tornai a casa trovai mia madre in salotto.
-Allora, come è andata la festa?- mi domandò mentre leggeva un libro.
-Bene, eravamo tutti un po’ tristi per la loro partenza- le risposi cercando di non menzionare l’incidente di Jack J e i dolcetti.
-Eravamo? Chi c’era oltre a te?-
-Federica e Nicole-
-Ma stanno insieme ai Jacks o..?- chiese curiosa.
-Mamma! Sembra di essere ad uno di quei programmi di gossip pomeridiani- le risposi imbarazzata.
Subito dopo andai in camera e il cellulare squillò, guardai lo schermo e vidi il nome di Eleonora.
-Pronto?-
-Sono Ele-
-Oh, ciao!-
-Ero venuta a trovarti oggi, ma non c’eri- disse con un filo di voce ad un certo punto.
-Mia madre non mi ha detto che eri venuta a casa- le dissi.
-Non c’era nessuno, sarà uscita-
-Okay. Ero dai Jacks a casa della prozia di Jack J con Federica e Nicole-
-Oh, sì mi avevano chiesto di venire, ma non mi sembrava il caso..- rispose lasciando intendere “l’argomento Cam”.
 -Comunque, volevi dirmi qualcosa oggi?- le domandai poi.
-No..volevo solo stare con qualcuno.. non mi andava di restare da sola- rispose quasi impercettibilmente.

 I Jacks.

Vestiti di Greta.

 Vestiti di Nicole.

 Vestiti di Federica.

 
   
 
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