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Autore: BriarRose99    06/12/2014    1 recensioni
Calmoniglio ha sempre creduto di essere l'ultimo della sua specie... L'ultimo dei Pooka...
Ma qualcosa cambierà, una meravigliosa creatura con la gioia negli occhi apparirà nella sua vita...
E si sa, la gioia porta soltanto cose belle...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bunnymund, E. Aster Bunnymund, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le fiamme divampavano, avvolgendo gli edifici.
Sovrannaturali figure oscure si muovevano sinuosamente tra le gente, colpendola e uccidendola.
Una risata agghiacciante.
Occhi color ambra.
Una voce femminile rotta dal pianto.
:- Perdonaci...

Si svegliò di soprassalto, sobbalzando nel grande letto dalla morbida trapunta rossa. Il petto le bruciava, le lacrime lottavano per uscire dai suoi occhi. Respirò profondamente e si tranquillizzò: si trovava in una delle stanze del palazzo di Nord. Fuori era ancora notte, la luna regnava sovrana nel cielo.

Helen aveva avuto un altro dei suoi incubi.

Non erano una novità per lei...Ormai da anni essi la perseguitavano... Non appena i suoi occhi color del cielo si chiudevano, gli incubi la assalivano violentemente, lasciandola terrorizzata e senza forze al risveglio. 

Sempre la stessa storia: un individuo oscuro e malvagio ordinava ai suoi malefici esseri di distruggere un villaggio. Urla di dolore e lamenti si diffondevano tra le abitazioni brucianti. A quel punto Helen udiva una voce angelica e rassicurante  cantarle dolcemente una ninna-nanna, e sussurrarle, piangendo, una sola parola:
:- Perdonaci...

Si mise a sedere sul letto, lisciandosi i lunghi capelli scompigliati e riassestando la camicia da notte che Dentolina le aveva gentilmente prestato. Erano stati tutti molto carini con lei...
La fatina dei denti aveva chiacchierato con lei tutta la sera, felice di non essere più la sola ragazza del gruppo...Nord l'aveva ospitata con gli altri a casa propria e Sandman le aveva offerto un po' di polvere dorata per dormire meglio.... Avrebbe dovuto accettarla in effetti... 
Jack Frost le stava simpatico, molto. Sorrise pensando al modo in cui aveva finto di cadere dalla slitta durante il tragitto di ritorno al Polo Nord. Aveva spaventato a morte Calmoniglio.

Calmoniglio... Al solo pensiero arrossì violentemente. 
Incontrare un altro esemplare della sua specie era sempre stato il suo sogno, ma mai avrebbe osato sperare di imbattersi in qualcuno come lui. Il guardiano, dopo un primo momento di sconcerto, si era poi ricomposto, tornando ad apparire il coniglio calmo e imperturbabile che noi conosciamo. 
La sua voce profonda le risuonava insistentemente nelle orecchie, il verde dei suoi occhi brillava ancora davanti a lei. Lo aveva notato combattere contro Pitch: alto, fiero e coraggioso, esperto in arti marziali e in lancio dei Boomernag.

Sospirò...era innamorata persa.

Decise che era ora di riaddormentarsi, ma non ci riuscì: troppi pensieri le passavano le per la mente. Era ancora prestissimo, cosa poteva fare per ingannare il tempo? 
Si alzò dal letto e individuò una porta vicina. La aprì: si ritrovò in il bagno.
Idea!
Si spogliò, piegando accuratamente i vestiti sul letto, chiuse la porta e riempì la vasca d'acqua. Dopo aver preparato gli asciugamani si immerse lentamente nella vasca calda e profumata.

Lasciamo Helen al suo bagno rilassante e parliamo di Calmoniglio.

Quella notte fu un vero tormento per il coniglio di Pasqua. Camminava irrequieto per la sua stanza, rifiutandosi di dormire. Pensava a lei.

Al suo sorriso
Alla sua dolcezza
Al cielo azzurro nei suoi occhi
Al suo coraggio e alla sua abilità di arciera contro gli incubi
Alla bellezza del suo viso e del suo corpo

L'idea che quel meraviglioso dono della Luna dormisse nella camera vicina alla sua lo faceva letteralmente impazzire. Tendeva l'orecchio ad ogni rumore, contorcendosi le zampe e cercando di frenare il suo...impulso animale.
Non aveva strane idee in testa, non fraintendete, ma dopo anni e anni di completa solitudine aveva finalmente incontrato una femmina di Pooka e.... Beh, non giungiamo a conclusioni affrettate e continuiamo la storia.

Ordinò a sè stesso di calmarsi, di pensare ad altro... Alla Pasqua, per esempio, o alla caccia alle uova...
.
.
.
.
.
Cavolo, non si era occupato d'altro per anni! Come poteva pensare alla Pasqua anche in quella situazione?

Ad un tratto, mentre era immerso nei suoi pensieri, udì una flebile voce cantare. Appoggiò l'orecchio al muro: era la SUA voce, ne era certo.
Helen stava infatti sussurrando, tra mille bolle profumate, una dolce melodia, nel tentativo di rilassarsi. 
Il coniglio, spinto da un coraggio che impressionò persino lui, decise di avvicinarsi e aprì la porta della sua camera. Grazie alla luce della luna complice, notò il letto sfatto e i vestiti di lei. Un brivido gli percorse la schiena.

"Calmoniglio, non fare pazzie"

Si avvicinò alla porta del bagno. Una voce, dentro di lui, lo incitava a rinunciare:

"Sei un guardiano Calmoniglio, non puoi permetterti tentaz... Cioè, distrazioni!

Voleva solo ascoltare....
Non sarebbe accaduto niente...

Trattenendo il fiato, appoggiò un'orecchio alla porta del bagno e si pose in ascolto. Sospirò... 
Quanta dolcezza in quella voce!

La magia durò poco.
La voce si affievolì sempre di più, fino a scomparire.
Seguirono rumori passi.
Calmoniglio non fece in tempo ad allontanarsi.

Helen, avvolta solo da un asciugamano, aprì la porta del bagno e si scontrò con lui, scivolando e cadendo a terra sopra il coniglio.

Ci volle qualche secondo a entrambi per capire cosa fosse accaduto. I loro sguardi si incrociarono, e constatarono l'imbarazzante situazione. 
Tuttavia non si mossero.
Qualcosa nel loro animo bruciò, una voce fino a quel momento repressa urlò. Per qualche secondo ciascuno sostenne lo sguardo dell'altro, respirando affannosamente. Le loro zampe si sfiorarono....I loro musi si avvicinarono... Gli occhi si socchiusero...

ASPETTA CHE?!

Helen si alzò di colpo, cercando di coprirsi il più possibile e Calmoniglio, guardando dall'altra parte, balzò in piedi.

:- Scusa io... Non volevo....Avevo sentito cantare e... Non sapevo che eri...Insomma... 

Helen sorrise comprensiva e, tenendo saldamente l'asciugamano, si avvicinò a lui:

:- Va tutto bene, non fa niente... Non è successo niente...

:- N- No, infatti... Non ancora, cioè no.... Non è...Successo niente...

Calmoniglio alzò lo sguardo su di lei...
I capelli sciolti e scompigliati, gli occhi ridenti e luminosi. 
Non le guardò il corpo... Non avrebbe retto.

:- Allora buonanotte e... Scusa...

:- Buonanotte Calmoniglio... A domattina...

Ognuno tornò dunque al proprio letto, se possibile ancora più emozionato e agitato di prima.
   
 
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