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Autore: xhimmelx    07/12/2014    12 recensioni
Scarlett voleva dimenticare, solo scomparire e dimenticare tutto. Le minacce, Michael, la droga. Ma perdere la memoria non era esattamente quello che voleva succedesse. Così Scarlett si ritrova sola, con due genitori e un fratello e, per quello che ricorda, niente amici.
Ed si scoprirà disposto a tutto pur di recuperare il loro legame e tornare agli inizi, persino quando Scar si ritroverà faccia a faccia con Michael e con il pericolo.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 11.

«Same Mistakes.»
“Don't look back,
But if we don't look back
We're only running babe
Out of weak old same mis-
Same mistakes again”.
 
Era dicembre, ed era sabato. Era solo il primo sabato di dicembre e già a Londra la neve era abbondante, come ogni anno d’altronde. Quella mattina Scarlett riusciva a vedere la neve cadere tramite le finestre enormi dell’appartamento di Michael. Era distesa sul letto a due piazze, coperta solo da un lenzuolo e affiancata da Mike, che alle undici ancora dormiva. Negli ultimi tempi si era un po’ quasi abituata a svegliarsi su quel letto, ma mai di mattina. Quella era stata la prima notte che aveva dormito fuori casa, aveva convinto sua madre dicendole che avrebbe dormito da Rachel e questa, dopo letteralmente un’ora di preghiere, acconsentì. A dire la verità non le piaceva mentire ai genitori, o anche solo agli amici, ma si era ritrovata costretta a farlo. Voleva rispolverare la sua storia con Michael e voleva riscoprire quello che una volta era stato il loro amore.
Quella notte aveva fatto un sogno.

C’erano lei e Michael distesi sempre sullo stesso letto, questa volta erano entrambi svegli, abbracciati l’uno all’altra. Scarlett aveva uno sguardo perso nel vuoto, così Michael decise di chiederle cosa avesse.
-Niente Mike, stavo solo pensando che un anno è un tempo molto lungo, e noi stiamo insieme da un anno esatto.-
Allora Michael la baciò. Dalla sua espressione si poteva dire che il ragazzo fosse felice, allora Scarlett si chiedeva perché lei fosse così stralunata, in quel sogno. Si chiedeva quali fossero i suoi dubbi.

Quando si svegliò si sentì strana. Questa volta si trattava solo di un sogno, non di un flash, ma aveva come la sensazione che quel sogno raccontasse qualcosa di vero. Decise che era ora di tornare a casa. Si alzò perciò dal letto, lasciando solo Mike sotto le lenzuola, e si rivestì più in fretta che potè. Presa la sua borsa ed infilate le scarpe, ripassò dal letto per lasciare un bacio a fior di labbra a Mike e andò via.
La neve stava ancora cadendo, ma molto più leggera rispetto alla sera scorsa, quindi per Scarlett non fu un problema andare a casa a piedi.
-Tesoro, come è andata da Rachel?-  Sua madre iniziò il terzo grado non appena la figlia mise piede dentro.
-Bene mamma, ci siamo divertite.-
-Ma… come hai dormito? Non avevi il pigiama con te.-
-No mamma, me lo ha prestato lei.-  Con quell’ennesima bugia Scarlett decise di lasciare la madre e salire al piano di sopra. Ultimamente metteva piede in camera sua solo per dormire, stava spesso fuori casa. Andava a scuola, nel pomeriggio si vedeva con Michael e, di tanto in tanto con Ed, e la sera la stessa storia. I suoi ormai le stavano col fiato sul collo, ma doveva ammettere che in Mike era riuscita a trovare un po’ di vecchia quotidianità, sentiva che le cose che faceva adesso con lui erano le stesse che faceva tempo fa.
Comunque era da parecchio che non apriva più il suo diario. Sapeva che l’ultima volta era finita con delle lacrime e un pizzico di paura, e che lei stessa aveva preferito non leggere più nulla, ma in quegli ultimi due giorni la curiosità la stava forse divorando viva. E non ce la faceva più, voleva tentare di ricordare ad ogni costo. Così riaprì il cassetto e lo riprese, promettendo a se stessa che se avesse letto anche solo un accenno a qualcosa di negativo sarebbe passata avanti. Si sedette sul letto come da rituale e aprì il diario in una pagina a caso.

14 Luglio 2013.

Ho sempre saputo, dal primo momento in cui l’ho incontrato, che Ed è uno di quegli amici VERI. Sin dall’inizio sono stata sicura di potermi fidare di lui anche ad occhi chiusi, e ora non posso fare altro che confermare le mie teorie. Ho detto a Ed quello che è successo, finalmente. Ho preferito dirlo a lui piuttosto che ai miei genitori, ma gli ho fatto promettere di tenere l’acqua in bocca. Dopo che gli ho rivelato tutto, mi ha abbracciata. Ed è stato in quell’esatto momento che mi sono sentita protetta come non mai. In un solo abbraccio, tutta la paura e i rimorsi sono spariti in un secondo, perché ero fra le sue braccia, e sapevo che uno come lui mi avrebbe protetta  sempre, non importa cosa. Quindi non ho niente da dire se non che gli voglio bene, bene davvero. E lo ringrazio perché lui vuole bene a me.

Fu la prima pagina che Scarlett lesse, e anche l’ultima per quel giorno. Non appena ebbe finito, ancora commossa ed emozionata, seppe  subito ciò che c’era da fare. Chiuse il diario e lo posò velocemente dentro il cassetto, questa volta non a causa della paura, bensì tutt’altro. Uscì di casa senza nemmeno dare spiegazioni ai suoi genitori e si affrettò in una corsa contro la fatica e il vento.
A: Eddy.
Ed, vediamoci. La panchina vicino casa mia.
Sapeva che non c’era bisogno di correre, perché quella panchina si trovava proprio in fondo alla sua strada, ma voleva a tutti i costi arrivare prima di Ed. Quando arrivò, come previsto, non trovò nessuno seduto lì, perciò si sedette e si riposò dalla corsa. Poi si alzò, si risedette e si rialzò e si risedette di nuovo. Non sapeva come occupare quei minuti. Alla fine finalmente Ed arrivò. Era in auto, e non appena scese Scarlett si fece trovare in piedi. Ed le veniva incontro ignaro della situazione, anzi, con uno sguardo totalmente spaesato, ma non appena questo spiccicò parola Scarlett lo interruppe.
-Shh, fai parlare me, per favore.-  Fece un grosso sospiro e poi iniziò.  –Ed, ti chiedo scusa. Ti chiedo scusa per essere stata fredda con te, per non aver passato molto tempo con te, per averti rivolto ultimamente solo un “Ciao, come stai?”. Da quando ho avuto l’incidente non ho fatto altro che diffidarmi di tutti, te compreso. Poi però ho riallacciato i rapporti con Michael e ti ho trascurato completamente.-  Ed adesso aveva uno sguardo più serio che curioso.  –Comunque, oggi ho trovato questo dentro il mio vecchio diario.-  Scarlett porse a Ed la pagina di diario strappata poco prima, con l’intento di fargliela leggere.
E così fu, Ed la prese fra le mani e la lesse da capo a fine, adesso seduto sulla panchina con l’amica al suo fianco. L’espressione di Ed si fece più felice non appena smise di leggere, tuttavia dentro di se era ancora preoccupato. Perché, al contrario di Scarlett, lui sapeva cos’era che la ragazza gli aveva rivelato, ma non poteva assolutamente dirglielo. E sperava che lei non facesse domande.
-Quindi, detto questo, spero tu possa metterci una pietra sopra, perché ho capito che non mentivi quando dicevi che eravamo migliori amici.-
Per la prima volta, Ed si decise ad aprire bocca.  –Scarlett, che tu ci creda o no, io non ce l’ho mai avuta con te. Ma sono comunque felice che le cose possano finalmente tornare come prima.-  Ed avrebbe voluto dirle ben altro, avrebbe voluto confessarle che in quell’ultimo mese qualcosa dentro di lui era cambiato. Ma se non sapeva nemmeno lui come gestire i suoi sentimenti, come poteva affidarli agli altri? Aveva un desiderio pazzesco di prenderle la mano, carezzarla e poi baciarla, ma non poteva, cazzo, o avrebbe rovinato ogni cosa.
Ma fu lei a stupirlo. Fu lei che, per la prima volta forse, lo abbracciò di sua spontanea volontà, stringendolo dentro il suo cappotto enorme e riscaldandolo più che mai. Ed era felice. Tentando di trattenere i suoi sentimenti più acuti, preferì poi sciogliere l’abbraccio.  –Quindi… hai detto che hai riallacciato i rapporti con Michael. Cosa fate, voi due?-  Le chiese schietto, cercando ancora di non lasciare trasparire un minimo di rabbia o odio verso il ragazzo.
-Oh noi…-  Scarlett rimase per qualche istante in silenzio. Ma poi capì che era arrivato il momento di dire tutto.  –Noi siamo usciti insieme un po’ di volte. E… sai è proprio un bravo ragazzo.-
Ed sospirò pesantemente all’udire quelle parole. In un secondo il timore si impossessò di lui e non riuscì a mantenere il controllo.  –Uscite insieme? E cosa fate? Cioè, voglio dire, dove ti porta? Perché esci con lui?-
Scarlett rimase spiazzata da tale schiettezza.  –Perché? Perché credo che per tutto questo tempo lui non abbia mai smesso di provare qualcosa per me. Vedi, io penso che mi ami ancora e io…-
-E tu, tu non lo ami, vero?-
-È presto per dirlo, Ed.-
-No, voglio dire, tu non puoi amarlo.-
Scarlett a questo punto sbottò. Diamine, aveva appena voluto ricominciare da capo con Ed, dimenticando pure le sue ostilità verso Michael, ed ecco che ricominciava da capo.  –Ed, senti, te lo chiederò per l’ultima volta. Qual è il tuo problema con quel ragazzo? Cosa ti ha fatto?-
-La domanda sarebbe cosa ti ha fatto.-
-Dimmelo, allora. Perché sono pronta a qualsiasi cazzata tu possa dire solo per allontanarmi da lui, di nuovo.-
Ed non poteva dirle niente, a costo di perderla di nuovo. Perché la sicurezza di quella ragazza per lui era più importante di loro due insieme.  –Niente, non ha fatto niente, è solo che…-
-Cazzo. È solo che non ti va a genio e quindi non vuoi che io ci esca. Sei geloso?-  Scarlett ci perse le speranze, con quel ragazzo. Era impossibile farlo ragionare. Lo avrebbe presto mandato a quel paese. Anzi, lo avrebbe fatto subito. Gli girò le spalle e se ne andò via, urlando un –Vai al diavolo, Edward.-
Fu lì che il cuore di Ed cedette. Era una guerra fra cuore e cervello. Il primo gli diceva di confessarle tutto, perché non voleva perderla, il secondo gli diceva di stare in silenzio e lasciarla andare via, sotto i suoi stessi occhi. Alla fine il cuore vinse, perché non ce la faceva più, non sopportava di vederla andare via una seconda volta senza smuovere una mano.  –Scarlett, aspetta! Te lo dirò.-  Scarlett si bloccò immediatamente, soddisfatta finalmente perché avrebbe presto scoperto qualcosa. Si ripiazzò davanti a lui e si fermò con le braccia incrociate.   –Devi credermi quando ti dico che quel ragazzo è un pericolo. E non lo dico solo per me, ma per te, per il tuo bene. Vuoi sapere perché? Te lo dirò. Quel Michael Clifford ti minacciava, tante volte, anche sulla tua stessa vita. E io non posso permettere che questo accada di nuovo.-
Scarlett pensò che Ed dovesse essere uscito fuori di testa, perché niente di quello che aveva appena detto era credibile. Michael era un ragazzo apposto, e in quelle settimane lo aveva potuto capire bene. Niente tracce di pericolosità, nessun tradimento nei suoi atteggiamenti. Quindi quello doveva essere solo un ennesimo tentativo di averla lontano da Mike, ma lei non ci stava.  –Ti stai arrampicando sugli specchi, Ed. Quello che dici è falso, e lo so. Adesso me ne andrò e tu non cercherai più di fermarmi.- 
Scarlett cominciò la sua corsa questa volta verso l’appartamento di Michael. Era lontano, parecchio lontano, per questo arrivò sfinita e distrutta contro quel tempo veramente di merda. Tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento era verificare le sue certezze su Mike, non poteva lasciare che qualche bufala di Ed le facesse crollare tutte le sue teorie così, come se niente fosse. Raggiunse Mike in cucina, era seduto sul tavolo e stava mangiando una pizza probabilmente del giorno prima.
-Giorno, Mike.-  Lo salutò divertita lei, ricordando che l’ultima volta che l’aveva visto l’aveva lasciato mentre dormiva con una faccia da bambino innocente.
Non appena la salutò, il ragazzo si affrettò a nascondere qualcosa in tasca, ma Scarlett non aveva visto cosa fosse. Con un movimento veloce Mike si alzò dalla sedia e prese Scarlett per la mano, portandola verso il letto. Quella volta la ragazza poteva sentire qualcosa di diverso in lui, ma cosa fosse non riusciva a capirlo. Il biondo la fece sedere e cominciò a baciarla, prima sulle labbra, poi sul collo. Ma adesso, al contrario delle altre volte, Scarlett si voleva opporre. Lo aveva respinto gentilmente una volta, ma lui continuava come se nulla fosse, come se Scarlett in quell’istante fosse solo il suo giocattolo. Ci riprovò altre due, tre volte, ma al quarto tentativo cominciò sul serio ad agitarsi.
-Mike, ti ho detto che non ne ho voglia. Per favore.-
-E va bene.-  Michael si sedette al suo fianco arreso, e forse un po’ stufo.
-Si può sapere cos’hai?-
-Cos’ho? Ok, te lo dico.-  Il ragazzo estrasse qualcosa dalla tasca dei jeans, probabilmente la stessa cosa che prima aveva nascosto. Era una bustina trasparente contenente… una polverina bianca. Quella era droga, cazzo.  –Sono fatto, ecco cos’ho di “strano”.-
-Mike, da quando…?-  Doveva ammettere che proprio non se lo sarebbe aspettato. Insomma, non approvava per niente quella cosa e adesso era più preoccupata che mai.
-Da quando? Da sempre, Scarlett. Ultimamente però ho cercato di farne uso solo quando non c’eri tu, non volevo che ti stranissi o ti spaventassi.-
-Bhe, hai fallito. Non mi piace questa cosa, Mike.-
Fu allora che Michael si alzò di tutta fretta e sbattè un pugno contro il muro di cemento. Al che Scarlett si spaventò sul serio. Era davvero così accanito con la droga?  -Cazzo Scarlett, non chiedermi di cambiare. Io lo sapevo, sapevo che sarebbe finita così.-
-Senti Mike, calmati, sei solo fuori di te in questo momento.-  Gli poggiò una mano sulla spalla per aiutarlo a sedersi, ma questo rifiutò il suo aiuto.
-Non toccarmi!-  Urlò con tutta forza.  –Vuoi sapere una cosa? I tuoi genitori hanno ragione ad avere paura di me. Devono averne.-  Michael ringhiò quelle parole con una tale rabbia che Scarlett rabbrividì. Quello non era il ragazzo che aveva avuto davanti per tutti quei giorni. L’aveva quindi presa in giro?  -Prima dell’incidente pure tu ti spaventavi di me, è così, perché io ti ho minacciata, ti ho minacciata sul serio, e adesso lo farò di nuovo.-  Mike prese la ragazza per le spalle e la avvicinò di più al suo corpo, ma questa si sforzò per allontanarsi e alzarsi dal letto. Doveva però trattenere le lacrime e non mostrare neanche un briciolo di timore.  –La vedi questa?-  Michael le mostrò di nuovo la bustina.  –La devi spacciare per me.-
-Cosa? No, non lo farò.-  Era davvero disgustata. Si sentiva così presa in giro, ingenua, stupida. Ed in colpa, in colpa per aver respinto un sacco di volte la verità di Ed.
Il ragazzo la raggiunse e la spinse contrò il muro con violenza. Sembrava davvero un pazzo, in quel momento.  –Lo farai perché te lo sto ordinando, mia piccola Scarlett.-  Le posizionò una mano sulla guancia, quella mano che piano piano scendeva sempre più giù.  –Spacciala o ti succederà qualcosa. E userai pure questa.-  Fu allora che Mike si decise finalmente ad allontanarsi dal corpo della ragazza, dirigendosi verso una scrivania. Aprì un cassetto sotto gli occhi spalancati di Scarlett ed estrasse una pistola. Era carica. Gli occhi della ragazza erano adesso colmi di lacrime. 
Forse per quello che si ritrovò davanti, forse per l’inaspettata ferocia di Michael, Scarlett constatò che quello era il momento esatto per fuggire. Mike era ancora intento ad osservare la sua pistola, quando Scarlett iniziò a correre e si chiuse la porta alle spalle, sperando che Michael non la rincorresse perché, se così fosse stato, lei avrebbe perso già in partenza.
 
 
 
 
 
 
 
 


ANGOLO AUTRICE.

Salve miei amati lettori! Eccomi qui anche questa domenica, nonostante non sia una giornata perfetta per pensare ad una ff. Si, i ragazzi oggi sono a Roma e io sono a casa, ma me ne faccio una ragione!
Quindi veniamo a noi. Se avete perso del tempo per leggere questo capitolo, grazie. D’ALTRONDE E’ IL CAPITOLO CHE MOLTI ASPETTAVANO CON ANSIA! Che mi dite di Mike? Il suo segreto è quello che vi aspettavate, o qualcosa di diverso? Io ce l’ho messa tutta per scriverlo e per farvelo piacere, quindi spero vi soddisfi. Penserete adesso che Scarlett non si sia comportata nel migliore dei modi con Ed, ma vedrete cosa succederà in seguito!
Vi lascio all’immaginazione, anche perché il capitolo l’ho chiuso sperando di fare crescere in voi molta curiosità.
Grazie mille per le 10 recensioni precedenti, e sareste gentilissimi a lasciare qualche parere anche qua!
Ecco qui l'outfit di Scar: http://www.polyvore.com/scar/set?id=138774070
E qui il trailer della ff: https://www.youtube.com/watch?v=BZR_8pLrlKo&list=UU9vVKjB9WMim0N3MOldhLgQ
Alla prossima domenica!


 

ANTICIPAZIONE CAPITOLO 12.
Se l’era ritrovata lì, sulla soglia della sua porta, la cosa più bella che avesse mai visto. La cosa più bella che avesse mai visto, con un aspetto davvero pessimo. Scarlett lo guardava con due occhi che contenevano così tante emozioni tutte in una volta: prima paura, poi orrore, delusione, rabbia, fatica, stanchezza… e perdono. Quegli occhi stavano guardando Ed come un bambino guarda il padre per chiedergli scusa per qualcosa di grave.
   
 
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