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Autore: 2alex1    07/12/2014    1 recensioni
Nel 3095 è il periodo in cui vive Elly, un'umanoide detto cyborg. Tutti i vari governi mondiali ormai sono tutti sotto dittatura di un unico capo che mantiene il controllo del mondo con guerre continue, ma la popolazione soffre di questi combattimenti, Come potrà Elly cambiare il mondo in cui vive? come sarà in grado un cyborg di portare la pace tra tutte le nazioni?
Genere: Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 1:  Sopravvissuta!
La pioggia era tanta ma non fermò Lars che in preda al panico, correva al ospedale con in braccio la sua amata, la pioggia bagnava il grembo sanguinante, la donna piangeva e copriva la pancia con la mano - non la sento...- l'uomo perplesso continua a correre e tra l'affannante respiro gli chiese - cosa, intendi....-  la donna scoppiò a piangere ancora più forte, - Elly, non... la sento muoversi- Lars non rispose, non aveva il coraggio di dirgli che poteva aver perso la bambina, ovviamente non si sapeva ancora il sesso ma la donna era convinta che fosse femmina. Era appena arrivato d'avanti all'ospedale quando si sentì un esplosione che lo fece quasi cascare, - Emy amore mio, ci siamo quasi, resisti- ma lei non rispose ne si sentiva muoversi, Lars la mise per terra, cercò di chiamarla scuotendola lentamente - Emy non lasciarmi, resisti fallo per Elly- Emy sembrava morta, era pallida ma un colpo di tosse fece intuire al suo amato che ancora c'era speranza. Gridò aiuto a squarcia gola, nessuno rispose, trascinò la moglie all'interno dell'edificio, le mise la giacca sulle spalle, appoggiandola delicatamente per terra. Prese il corridoio cominciando ad urlare, chiedeva disperatamente aiuto, ma ancora una volta non ci fu nessuna risposta, sentiva i tuoni, i bombardamenti e poi il suono del ascensore che si aprì e una luce intensa sembrava puntare nella sua direzione. Lars provò ad avvicinarsi - ehy, per caso sei un dottore?- l'uomo nell'ascensore abbassò, quell'oggetto che sembrava essere una torcia, - non proprio, sono uno scienziato specializzato in bio-cinetica, ma è come essere dottori, più o meno- dalla voce si poteva intuire la sua età, era un giovanotto forse di vent'anni, portava i capelli lunghi e neri, aveva gli occhi di un verde luminoso e sopra a essi un bel paio  di occhiali rotondi.
Il ragazzo si presentò e anche lui di nome faceva Lars, entrambi si radunarono intorno a Emy e sembrava troppo pallida, - portiamola nei sotterranei- il marito guardò il giovane sorpreso, ma non gli chiese nulla, prese in braccio la donna ferita mettendola su una barella malandata, trovata buttata in un angolo vicino all'ingresso.
Usarono l'ascensore che li portò all'obitorio - dove ci stai portando? Come salverai mia moglie?- non rispose si limitò a sorriderli.
-Entriamo in questo stanzino, proverò a salvare suo figlio- Lars era sbalordito, non gli aveva detto che sua moglie era in dolce attesa, si chiese come fosse possibile che il bambino o bambina potesse essere ancora viva,  poi gli chiese - Mia moglie sopravviverà?- l'uomo accanto a lui si fece cupo - non lo so, c'è una minima percentuale che sua moglie possa sopravvivere potrebbero morire entrambi-. Lars aveva gli occhi lucidi gli veniva da piangere ma non voleva vedere la moglie soffrire. - Senta signore dovrebbe uscire è una sorta di intervento quello che sto per fare, potrebbe essere rischioso, la chiamo io quando sarà tutto finito, ok?-  Lars fece un cenno di approvazione con la testa, si mise fuori dalla porta chiudendola e "il dottore" cominciò a preparare tutti gli "attrezzi" per la delicata operazione, - ci siamo...mi scusi signora ma le dovrò fare l'operazione senza addormentarla, potrebbe non sopportare un dolore simile quindi mi scusi già in anticipo ma è per il suo bene- era la prima volta che faceva un intervento simile ma doveva tentare. Prese delle cinghie di di pelle legando Emy sia ai polsi che alle gambe poi gli mise della stoffa in bocca - se sente dolore stringa forte con i denti- la donna annuì e chiuse gli occhi, non voleva vedere niente e cercò con tutte le forze di non urlare.
Gli fece un taglio lungo sulla pancia con il bisturi e poi un secondo taglio sulla seconda pelle della signora, Emy trattene a stento un urlo, il dolore sembrava insopportabile ma doveva resistere.
Vide l'embrione di solo 4 mesi della donna, prese un tubo collegato a una specie di acquario completamente vuoto e all'interno non vi era l'acqua ma liquido amniotico, quel posto sarebbe stato il "pancione" artificiale del piccolino. Aspirò lentamente l'embrione che era ancora collegato con la madre, prese nuovamente il bisturi e tagliò il cordone, dal momento che lo incise aveva solo 30 secondi prima che la creaturina muoia.
Adesso il piccolo era nella "pancia" artificiale, afferrò una siringa piena di un liquido grigiastro e lo mise "nell'acquario", su quello che doveva essere l'ombelico dell'esserino, si formò un tubicino di acciaio che per quanto era lungo, usciva un po fuori, lo collegò ad una enorme bomboletta che non serviva solo a dare ossigeno, ma conteneva anche la giusta nutrizione per la creaturina.  Ricucì la donna ma si rese conto che non rispondeva e pensò che poteva essere morta subito dopo il taglio, forse non resse tutto quello stress psicologico che stava subendo.
Monitorò il piccolo e indifeso embrione per vedere sé ci potevano essere complicazioni e si rese conto che aveva una piccola frattura,  non poteva lasciarlo così, prese, allora, un'altra siringa piena dello stesso liquido di prima, - speriamo che i nano-cip rispondono bene ad un corpo estraneo, è rischioso ma sé non lo faccio potrebbe morire- tirò lentamente il tubicino avvicinando l'embrione e iniettò vicino alla frattura, i piccoli robottini, quest'ultimi ripararono il piccolino, il ragazzo era fiero e triste, ma soprattutto era stanco, quell'intervento durò quasi solo mezz'ora ma sembravano essere passate 10 ore. Chiamò Lars che aspettava fuori dalla porta, - Allora? l'intervento com'è andato?- vide la moglie con occhi chiusi - ma sta dormendo?!- il "medico" si girò verso di lui e con gli occhi che esprimevano infinita tristezza gli disse solamente - mi dispiace...-.
Lars scoppiò a piangere abbracciando il corpo freddo della sua amata, -oh amore mio, mi dispiace così tanto, dovevo proteggerti, non dovevo lasciarti da sola- non riusciva a fermare le lacrime, pianse per almeno mezz'ora - ti amo Emy e non amerò altra donna al di fuori di te- si allontanò asciugandosi le lacrime con il braccio.
La sua attenzione si spostò sulla "vasca", si avvicinò e si rese conto che era un embrione, - non sono un medico ma questo non è un embrione?!-, il dottore gli sorrise dolcemente - è femmina, come la vuole chiamare?!- l'uomo ormai vedovo, spalancò gli occhi poi faccendo un mezzo sorrisetto disse - Elly!- .  

Note D'autore
Speriamo che vi piaccia, io ho messo il mio impegno, non sarà perfetto, ma diciamo che me la cavo!
Volevo avvertirvi che alcuni capitoli potranno essere lunghi e altri posso essere cortissimi, non fateci caso!   
  
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