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Autore: MelissaMclean    07/12/2014    2 recensioni
Tutti possono sbagliare.
Tutti sbagliano su qualcosa.. qualche piccolo dettaglio.
Ma cosa succede se sono degli dei e dei malvagi a compiere errori di valutazione?
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Isabelle credeva di essere una normalissima ragazza della sua età, più o meno.
Un giorno tutto intorno a lei si ridimensiona rivelando la sua natura di semidea.
Ma non è quella semidea che segue gli standard... Non è una "normale" mezzosangue.
Le sue "origini" divine sono totalmente ignote, intricate.
Col suo arrivo al campo, molte cose strane accadranno, cose mai viste prima, una profezia divisa in due parti...
Probabilmente il futuro del campo mezzosangue dipenderà da lei.
[[Titolo modificato--->"Una mezzosangue speciale"]]
[[Ambientata poco prima della storia di Percy]]
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii la porta della capanna di Ermes e per poco non rischiai la vita.
Una palla da calcio, con tanto di punte acuminate su ogni cucitura, mi volò vicino sfiorandomi l'orecchio.
Tutti nella capanna, che straripava di persone (saranno state circa 30 e ammassate su uno spazio di 35 mq più letti, sacchi a pelo e comodini), si misero a ridere.
Ero sicuramente diventata il fenomeno da baraccone del campo.
Entrai con tutti gli occhi puntati addosso e mi incamminai verso l'unico angolino libero che sarebbe sicuramente diventato il posto su cui avrei dovuto dormire per terra data l'assenza di letti.
Continuarono tutti a fissarmi apparte due strani gemelli che si rincorrevano in mutande lanciandosi palloncini d'acqua decisamente grandi.
Poi, un ragazzo biondo con una lunga cicatrice sul volto si avvicinò sorridendo.
"Ciao, io sono Luke e questa e la capanna di Ermes! Benvenuta.." lasciò in sospensione la frase aspettando una mia risposta.
Era molto carino.
"Grazie, mi chiamo.."
Non feci in tempo a pronunciare l'iniziale che intervenne uno dei due gemelli  bloccandomi.
"Si sappiamo tutti chi sei! Sei Isabelle, quella che è rotolata giù dalla collina! Potremmo chiamarti piedi di burro!" commentò  sbattendo le mani.
Ovviamente, si misero tutti a ridere.. anche Luke nonostante cercasse di nasconderlo.
Quando il mio imbarazzo stava ormai arrivando al limite la portà si spalancò sbattendo e zittendo tutti i presenti.
"Travis! Finiscila con queste battute di pessimo gusto!" entrò sorridendo una ragazza dai lunghi e lisci capelli biondo cenere.
Travis rimase per un secondo a guardarla in modo confuso ma poi le fece un occhiolino e tornò ad inseguire il fratello.
Il modo in cui la guardò fu  molto strano ma nessuno parve accorgersene.
"Isabelle, vieni fuori con me! Lascia stare questi zotici!" mi prese per un braccio e mi spinse a forza fuori dalla porta.
Ci incamminammo in direzione dell'arena.
"Fanno sempre così ma in fondo sono simpatici, credo. Non mi sono presentata.. io sono Cindy Mercer e sono qui da due giorni esatti perciò non so chi sia il mio divino genitore. In poche parole sono messa come te!" disse entusiasta.
Dovevo ancora capirne il motivo ma già la odiavo.
"Selene ti aspetta qui.. io vado ciao!" corse via sculettando come un camion in una strada piena di buche.
Mi lasciò a due passi dall'arena e io decisi di avanzare per osservarla per bene dato che ancora non ne avevo avuto l'occasione.
Era uno dei classici posti di combattimenti di spade che si vedono nei film. Gradinate di marmo, scalette dello stesso materiale e la parte centrale coperta di ghiaia che proprio in quel momento era occupata da un  ragazzo in armatura ed elmo che menava fendenti contro dei poveri manichini in paglia.
Appena mi vide si fermò e mi fece cenno di avvicinarmi.
Non sapevo dove fosse il mio buonsenso il quel momento ma mi incamminai senza farmi domande.
Appena arrivata mi lanciò una spada che io presi al volo, in qualche modo, senza tagliarmi.
Non ebbi il tempo di illustrargli la mia incapacità in quel genere di cose che partì all'attacco.
Iniziò roteando la spada e colpendo sulla mia che io riuscii a tener salda anche se ad ogni colpo mi tremavano alle mani.
Continuò così per un paio di secondi e poi mi mollò la lama della spada sulla caviglia che, oltre a provocarmi un leggero taglio, mi fece cadere.
Mi si avvicinò e mi puntò la spada contro il naso. Forse voleva uccidermi o forse no ma uno schiamazzo da gallina di Selene lo fece girare verso di lei.
"Matthew! Me la vuoi uccidere?! E calmati un pò!" urlò lei tradendo un tono ironico.
"Scusami, mi stavo solo divertendo un pò" rise lui togliendomi quell'orrida lama dal naso e dandomi la mano per aiutarmi a sollevarmi.
Poi, si tolse l'elmo e finalmente il mio desiderio di schiaffeggiarlo si stava per avverare.
Iniziai alzando il braccio ma poi mi fermai focalizzando bene su chi avevo davanti.
Capelli neri a spazzola, sorriso obliquo, occhi azzuro cielo..
Era lui. Era il ragazzo della fermata.






Angolo Autrice:
Ma ciao! 
Ho finalmente aggiornato, però devo ammettere che il capitolo non è dei migliori..(Spero anche non ci siano errori grammaticali)
Comunque spero vogliate continuare a leggerlo.
Come vi avevo preannunciato sto facendo spuntare alcuni dei vostri amati personaggi (Silena, i gemelli Stoll, Luke..).
Beh, che altro dirvi.. Al prossimo capitolo in teoria e finalmente vi svelerò le "discendenze" di Isabelle.
Grazie come sempre per leggere la storia (In particolare a DioMagoPrescelto99 e Percabeth7897 che recensiscono sempre! Prima o poi vi faccio arrivare un unicorno) .
Alla prossima!

   
 
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