- L'unico grande amore della sua vita.
Guardare sua moglie e suo figlio dormire, l'uno stretto all'altro, è una delle sue gioie più belle. Ormai, Jeff ha già tre mesi ed è bello, anzi no, bellissimo. E' un bambino felice e ovviamente, va matto per Malia. Come dargli torto, d'altra parte? Infondo, quella è la sua mamma. E' la donna che l'ha messo al mondo ed è quella che insieme al suo fantastico papà, gli sta rendendo la vita, bella da morire. E' amato anche da Zio Scott e da zia Kira, che per i suoi primi tre mesi, gli ha regalato un cuginetto con cui passare il tempo. Si chiama Christopher McCall e come Jeff, è nato nel giorno venti.
Alla fine, il sogno di Stiles e Scott si è realizzato e i loro genitori, si sono messi insieme! Fin da bambini, avevano pregato, sperato e addirittura complottato, che finalmente, hanno ottenuto ciò che hanno sempre voluto. L'unione di due persone, distrutte dal dolore, ma ancora in grado di amare.
Adesso Stiles e Scott non sono più due bambini. Adesso entrambi sono uomini sposati e padri di famiglia. Uno, è diventato papà, solo qualche ora fa, l'altro, lo è già da tre mesi ed entrambi, sono felici. O almeno così crede, Stiles. Avrebbe anche continuato ad essere sereno, se non si fosse accorto del malumore e del silenzio della moglie. E' chiaro, che gli stia nascondendo qualcosa!
- Malia, che hai? - Chiede dolcemente Stiles, mettendo Jeff a ninna.
- Nulla, Stiles. Perchè!?
- Senti, amore, è calata la sera, ok!? La luna piena è passata già da ieri, io sono tranquillo, quindi dimmi cosa devi dirmi.
- Prometti di non arrabbiarti?
- Questa frase non mi piace. Che c'è?
- Ecco, vedi Stiles, Jeff, ormai ha già tre mesi e partendo dal presupposto che non sarà mai solo, che abbiamo chi lo guarda, io.. emh, si ecco, io..
- Tu?
- Io, domani torno a lavorare.
- AHAHAHAHHAH. Stai scherzando, vero?
- No.
- Si che stai scherzando.
- Senti, se scherzassi, non avrei aspettato che fosse passata la luna piena, per dirtelo. - Sbotta Malia. Insomma: quando ci si mette, suo marito è proprio insopportabile.
- Allora sei seria.
- Si.
- Ripeti quello che hai detto, per favore.
- Stiles, lo sai bene cos'ho detto.
- Tu, ripetimelo lo stesso.
- Domani ricomincio a lavorare.
- E questo quando l'hai deciso?
- E'! Quando l'ho deciso? Bella domanda.
- MALIA! QUANDO L'HAI DECISO?
- Stiles, Jeff si è appena addormentato! Non urlare.
- Lascia stare Jeff che come si sveglia, lo faccio addormentare di nuovo. Quando hai preso questa decisione? - Urla Stiles.
- Circa due settimane fa. - Risponde in un sussurro Malia. Tanto, suo marito avrebbe sentito.
- E ovviamente, hai deciso di non consultarmi.
- Si.
- Si? Hai anche il coraggio di dirmi si? Malia, ma ti rendi conto che SEI MIA MOGLIE? - Strilla Stiles.
- Si, Stiles si, me ne rendo conto. Ne sono perfettamente consapevole e felice come una pasqua, ma non te l'ho detto perchè sapevo che avresti reagito così e che me l'avresti impedito. Sei intrattabile, quando ti ci metti e che tu lo voglia o no, io domani, tornerò a lavorare.
- Ma neanche per idea.
- O si invece.
- No, invece.
- Chi me lo impone?
- Io, per esempio?
- Stiles, tu sei solo mio marito. Quando diventiamo lupi, sei anche il mio Alpha, ok. Ma fino ad allora: sono una donna, sono una madre e sono perfettamente in grado di prendere una decisione per me stessa e per la mia famiglia. Punto primo: lavoro part-time. Quattro ore, al mattino, quando Jeff dorme. Punto secondo: mi è scaduta la maternità! Credevi davvero che mi sarebbe durata per tutta la vita? Punto terzo: ho sonno, è notte e me ne vado a dormire, che domani devo andare a lavorare. Tu, fai quel che cavolo vuoi! Buonanotte. - Sbotta Malia, mandandolo mentalmente a quel paese e andando in camera da letto.
Stiles, non ci poteva credere! Andiamo: sua moglie, ha appena partorito! Che senso ha, andare a lavorare, stancarsi, faticare per nulla, dal momento in cui, lui, con la sua paga e il suo lavoro, è in grado di mantenere la sua famiglia e anche bene? Cavolo. Lo sanno tutti, infondo, che fare l'assistente matrimoniale, paga bene. Per carità: anche Malia e il suo lavoro da barista, non scherzano, però. Vogliamo mettere la comodità di un letto caldo e la sicurezza che nessuno ci provi con lei, al posto di uno luogo chiuso che puzza di alcool, dove sicuramente, sua moglie, bella da morire, rimorchierà chiunque? No. Stiles, non l'accettava e se già, questa cosa non gli piaceva, quando erano solo fidanzati, figurarsi adesso che sono sposati e per di più genitori. Malia, adesso è una madre e come tale, deve restare a casa con lui e con suo figlio. Fine del discorso!
- Non mi piace. - Dice Stiles, sdraiandosi accanto a lei e abbracciandola per la vita.
- Scansati! Ti ho detto buonanotte. - Dice arrabbiata Malia, togliendoselo di malo modo di dosso, mentre a stento trattiene le lacrime. Odia, litigare con suo marito.
- E dai Malia! Cerca di capirmi. Te ne esci così: da un giorno all'altro e non mi dai nemmeno il tempo di metabolizzare la notizia! Hai appena partorito e lasciati abbracciare. Comunque dicevo: non voglio che tu vada a lavorare.
- L'hai già reso noto e ti ho detto che io, domani tornerò a lavorare.
- Ma perchè? Che bisogno ne hai? Ti ho mai fatto mancare niente? A te o a Jeff?
- No, Stiles. Chi dice questo!
- E allora perchè vuoi andare?
- Perchè devo. Senti: non vuoi che vado a lavorare nel bar? Ok. Lo lascio! Non è per i soldi che lo faccio. Mettimi a lavorare con te.
- Ok. - Dice felice, Stiles.
- Ok, cosa? - Chiede confusa Malia, rigirandosi nell'abbraccio per poterlo guardare negli occhi.
- Ok, vieni a lavorare con me! La mia segretaria si è giusto giusto, licenziata ieri. Cambia città! Porteremo Jeff con noi e potrai lavorare e fare la mamma a tempo pieno.
- Io ti amooooooooo. - Strilla felice, Malia, soffocandolo di baci. Stiles, con dolcezza, la stringe forte a se e la coccola come mai prima d'ora.
Dire che la ama, è dire poco e saperla felice, è per lui, una delle sue gioie più grandi. Adesso ride beata e felice tra le sue braccia, mentre il loro splendido bambino, già dorme sonni tranquilli nella sua stanzetta. Crede di non essere mai stato più felice di così, Stiles e non ha torto. Malia, è stata per lui, una boccata d'aria fresca, in una giornata afosa o il raggio di sole, in una giornata di tempesta. Malia, per Stiles è stata la donna che l'ha cambiato e che l'ha amato, come nessun'altro sarebbe stato in grado di fare.
- Quanto sei bella, amore mio. - Dice in un filo di voce Stiles, accarezzandogli il viso e baciandola con dolcezza.
- Anche tu sei molto bello, sai? Infatti, non per niente, nostro figlio ha preso da te.
- Ahah trovi?
- Si. Credimi, amore mio. E' te sputato! Speriamo solo che non prenda anche il carattere, da te, altrimenti non so che farò.
- HEI! Cos'hai detto, signora Stilinski? - Finge di riprenderla, Stiles, iniziando a pizzicarla sui fianchi, finendo subito dopo, a fargli il solletico.
- Ahahah no, no, no amore, no. - Dice tra le risate, Malia, rotolandosi tra le lenzuola, mentre cerca di scappare da suo marito.
Ci riesce?
Ovviamente no.
Perchè?
Perchè Stiles è un Alpha e lei, una semplice beta.
Si amano?
Si.
- Dimmi che mi ami e smetto di farti il solletico.
- Ti amo.
- Ti amo anche io.
- Ninna?
- Ninna. Notte, Angelo mio. - Dice Stiles, dandogli un bacio nella fronte, tanti nelle guance, nel naso, nel collo, nel mento, nelle braccia, di nuovo nel collo e dopo il ringhio di frustrazione di sua moglie e una tenera risata, nelle labbra. Malia Stilinski, al momento, non poteva chiedere di meglio e fu felice di stringersi al corpo caldo di suo marito, appoggiargli la testa sul petto, cullarsi con il battito frenetico del suo cuore che correva a pari passo con quello del suo meraviglioso bambino, chiudere gli occhi e addormentarsi profondamente, mentre l'uomo che ha sposato e che l'ha resa madre, gli stava accarezzando dolcemente i capelli, mentre lentamente, anche lui, crollava in un sogno profondo, stringendo tra le sue braccia, l'unico grande amore della sua vita.
Alla fine, il sogno di Stiles e Scott si è realizzato e i loro genitori, si sono messi insieme! Fin da bambini, avevano pregato, sperato e addirittura complottato, che finalmente, hanno ottenuto ciò che hanno sempre voluto. L'unione di due persone, distrutte dal dolore, ma ancora in grado di amare.
Adesso Stiles e Scott non sono più due bambini. Adesso entrambi sono uomini sposati e padri di famiglia. Uno, è diventato papà, solo qualche ora fa, l'altro, lo è già da tre mesi ed entrambi, sono felici. O almeno così crede, Stiles. Avrebbe anche continuato ad essere sereno, se non si fosse accorto del malumore e del silenzio della moglie. E' chiaro, che gli stia nascondendo qualcosa!
- Malia, che hai? - Chiede dolcemente Stiles, mettendo Jeff a ninna.
- Nulla, Stiles. Perchè!?
- Senti, amore, è calata la sera, ok!? La luna piena è passata già da ieri, io sono tranquillo, quindi dimmi cosa devi dirmi.
- Prometti di non arrabbiarti?
- Questa frase non mi piace. Che c'è?
- Ecco, vedi Stiles, Jeff, ormai ha già tre mesi e partendo dal presupposto che non sarà mai solo, che abbiamo chi lo guarda, io.. emh, si ecco, io..
- Tu?
- Io, domani torno a lavorare.
- AHAHAHAHHAH. Stai scherzando, vero?
- No.
- Si che stai scherzando.
- Senti, se scherzassi, non avrei aspettato che fosse passata la luna piena, per dirtelo. - Sbotta Malia. Insomma: quando ci si mette, suo marito è proprio insopportabile.
- Allora sei seria.
- Si.
- Ripeti quello che hai detto, per favore.
- Stiles, lo sai bene cos'ho detto.
- Tu, ripetimelo lo stesso.
- Domani ricomincio a lavorare.
- E questo quando l'hai deciso?
- E'! Quando l'ho deciso? Bella domanda.
- MALIA! QUANDO L'HAI DECISO?
- Stiles, Jeff si è appena addormentato! Non urlare.
- Lascia stare Jeff che come si sveglia, lo faccio addormentare di nuovo. Quando hai preso questa decisione? - Urla Stiles.
- Circa due settimane fa. - Risponde in un sussurro Malia. Tanto, suo marito avrebbe sentito.
- E ovviamente, hai deciso di non consultarmi.
- Si.
- Si? Hai anche il coraggio di dirmi si? Malia, ma ti rendi conto che SEI MIA MOGLIE? - Strilla Stiles.
- Si, Stiles si, me ne rendo conto. Ne sono perfettamente consapevole e felice come una pasqua, ma non te l'ho detto perchè sapevo che avresti reagito così e che me l'avresti impedito. Sei intrattabile, quando ti ci metti e che tu lo voglia o no, io domani, tornerò a lavorare.
- Ma neanche per idea.
- O si invece.
- No, invece.
- Chi me lo impone?
- Io, per esempio?
- Stiles, tu sei solo mio marito. Quando diventiamo lupi, sei anche il mio Alpha, ok. Ma fino ad allora: sono una donna, sono una madre e sono perfettamente in grado di prendere una decisione per me stessa e per la mia famiglia. Punto primo: lavoro part-time. Quattro ore, al mattino, quando Jeff dorme. Punto secondo: mi è scaduta la maternità! Credevi davvero che mi sarebbe durata per tutta la vita? Punto terzo: ho sonno, è notte e me ne vado a dormire, che domani devo andare a lavorare. Tu, fai quel che cavolo vuoi! Buonanotte. - Sbotta Malia, mandandolo mentalmente a quel paese e andando in camera da letto.
Stiles, non ci poteva credere! Andiamo: sua moglie, ha appena partorito! Che senso ha, andare a lavorare, stancarsi, faticare per nulla, dal momento in cui, lui, con la sua paga e il suo lavoro, è in grado di mantenere la sua famiglia e anche bene? Cavolo. Lo sanno tutti, infondo, che fare l'assistente matrimoniale, paga bene. Per carità: anche Malia e il suo lavoro da barista, non scherzano, però. Vogliamo mettere la comodità di un letto caldo e la sicurezza che nessuno ci provi con lei, al posto di uno luogo chiuso che puzza di alcool, dove sicuramente, sua moglie, bella da morire, rimorchierà chiunque? No. Stiles, non l'accettava e se già, questa cosa non gli piaceva, quando erano solo fidanzati, figurarsi adesso che sono sposati e per di più genitori. Malia, adesso è una madre e come tale, deve restare a casa con lui e con suo figlio. Fine del discorso!
- Non mi piace. - Dice Stiles, sdraiandosi accanto a lei e abbracciandola per la vita.
- Scansati! Ti ho detto buonanotte. - Dice arrabbiata Malia, togliendoselo di malo modo di dosso, mentre a stento trattiene le lacrime. Odia, litigare con suo marito.
- E dai Malia! Cerca di capirmi. Te ne esci così: da un giorno all'altro e non mi dai nemmeno il tempo di metabolizzare la notizia! Hai appena partorito e lasciati abbracciare. Comunque dicevo: non voglio che tu vada a lavorare.
- L'hai già reso noto e ti ho detto che io, domani tornerò a lavorare.
- Ma perchè? Che bisogno ne hai? Ti ho mai fatto mancare niente? A te o a Jeff?
- No, Stiles. Chi dice questo!
- E allora perchè vuoi andare?
- Perchè devo. Senti: non vuoi che vado a lavorare nel bar? Ok. Lo lascio! Non è per i soldi che lo faccio. Mettimi a lavorare con te.
- Ok. - Dice felice, Stiles.
- Ok, cosa? - Chiede confusa Malia, rigirandosi nell'abbraccio per poterlo guardare negli occhi.
- Ok, vieni a lavorare con me! La mia segretaria si è giusto giusto, licenziata ieri. Cambia città! Porteremo Jeff con noi e potrai lavorare e fare la mamma a tempo pieno.
- Io ti amooooooooo. - Strilla felice, Malia, soffocandolo di baci. Stiles, con dolcezza, la stringe forte a se e la coccola come mai prima d'ora.
Dire che la ama, è dire poco e saperla felice, è per lui, una delle sue gioie più grandi. Adesso ride beata e felice tra le sue braccia, mentre il loro splendido bambino, già dorme sonni tranquilli nella sua stanzetta. Crede di non essere mai stato più felice di così, Stiles e non ha torto. Malia, è stata per lui, una boccata d'aria fresca, in una giornata afosa o il raggio di sole, in una giornata di tempesta. Malia, per Stiles è stata la donna che l'ha cambiato e che l'ha amato, come nessun'altro sarebbe stato in grado di fare.
- Quanto sei bella, amore mio. - Dice in un filo di voce Stiles, accarezzandogli il viso e baciandola con dolcezza.
- Anche tu sei molto bello, sai? Infatti, non per niente, nostro figlio ha preso da te.
- Ahah trovi?
- Si. Credimi, amore mio. E' te sputato! Speriamo solo che non prenda anche il carattere, da te, altrimenti non so che farò.
- HEI! Cos'hai detto, signora Stilinski? - Finge di riprenderla, Stiles, iniziando a pizzicarla sui fianchi, finendo subito dopo, a fargli il solletico.
- Ahahah no, no, no amore, no. - Dice tra le risate, Malia, rotolandosi tra le lenzuola, mentre cerca di scappare da suo marito.
Ci riesce?
Ovviamente no.
Perchè?
Perchè Stiles è un Alpha e lei, una semplice beta.
Si amano?
Si.
- Dimmi che mi ami e smetto di farti il solletico.
- Ti amo.
- Ti amo anche io.
- Ninna?
- Ninna. Notte, Angelo mio. - Dice Stiles, dandogli un bacio nella fronte, tanti nelle guance, nel naso, nel collo, nel mento, nelle braccia, di nuovo nel collo e dopo il ringhio di frustrazione di sua moglie e una tenera risata, nelle labbra. Malia Stilinski, al momento, non poteva chiedere di meglio e fu felice di stringersi al corpo caldo di suo marito, appoggiargli la testa sul petto, cullarsi con il battito frenetico del suo cuore che correva a pari passo con quello del suo meraviglioso bambino, chiudere gli occhi e addormentarsi profondamente, mentre l'uomo che ha sposato e che l'ha resa madre, gli stava accarezzando dolcemente i capelli, mentre lentamente, anche lui, crollava in un sogno profondo, stringendo tra le sue braccia, l'unico grande amore della sua vita.
Piccolo spazio autrice:
Salve a tutti, piccoli cuccioli di lupacchiotto. Come state? Ecco qui, un nuovo capitolo. Un infinito ringraziamento a:
- PandoraPam01
- Luke_Hemmings_Always.
Per aver letto e recensito, con delle splendide parole, lo scorso capitolo.
Miei adorati tesori, questo capitolo, è tutto per voi. <3