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Autore: The son of rage and love    08/12/2014    2 recensioni
Kurt Gallagher è un ragazzo buono, intelligente, suona la chitarra da quando era piccolo e ha una band.
Ma il destino gli ha fornito delle pessime carte, portandolo su cattive strade e rendendo la sua esistenza un totale fallimento. La musica è l'unica a non averlo mai abbandonato, e con lei è riuscito a rialzarsi e a riprendere in mano la sua vita.
I problemi ci sono ancora, sempre, ma tutto sommato la sua vita ha preso una piega positiva, finché un giorno non incontrerà qualcuno: una ragazza, un esempio per molte persone, ma che in quel momento non può essere l'esempio di nessuno. Come lui, avrà perso la sua strada e Kurt cercherà di aiutarla a ritrovarla.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Hayley Williams, Jeremy Davis, Nuovo Personaggio, Taylor York
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Hayley
 
Erano passati alcuni giorni da quando Kurt mi aveva baciata e più io cercavo di evitarlo, più me lo ritrovavo intorno.
Eppure non lo facevo apposta a stargli lontana: volevo parlargli, anche se prima avrei dovuto trovare il coraggio, e capivo dal suo sguardo che anche lui voleva fare lo stesso con me. In fondo, prima o poi, avremmo dovuto scambiarci una qualche parola: dovevamo chiarirci, spiegarci; ma non adesso, non quando Chad era ancora lì. Non volevo che il mio fidanzato si insospettisse, così cercavo di passare la maggior parte del tempo con lui, a quanto pare Kurt non si avvicinava quando eravamo insieme.
Il problema era quando ci ritrovavamo da soli nei backstage o nei camerini. Lui mi chiamava, io lo guardavo e nessuno diceva più una parola... Il mio cuore rischiava di scoppiare ogni volta, ma ero una brava attrice.
Me ne uscivo con la scusa di una qualche urgente commissione o riunione della band e scappavo a gambe levate, dandomi subito dopo della stupida che ancora non sa affrontare i problemi.
Ma ero sicura che lui stesse soffrendo molto più di me e odiavo ciò che gli stavo facendo.
 
POV Kurt
 
Oggi le parlerò.
Erano giorni che me lo ripetevo e sebbene lei e Chad fossero sempre, perennemente appiccicati, più volte mi ero ritrovato da solo con Hayley. Ma era in queste occasioni che tutto il mio coraggio andava a farsi fottere e puntualmente lei si ricordava di una qualche riunione o commissione urgentissima, liquidandomi senza troppi giri di parole.
Iniziavo sempre con un "Hayley... Io..." Ma poi lei mi guardava con quei suoi occhioni verdi, con quella sua espressione ingenua, confusa, come se si fosse dimenticata di cosa era successo qualche sera prima. Era allora che mi bloccavo, e le davo tutto il tempo necessario per inventarsi una scusa più o meno credibile e lasciarmi lì come un idiota.
Ero una causa persa, probabilmente sarei esploso se non fossi riuscito a parlarle, e adesso capivo come si era sentita quando ero stato io ad evitare lei.
 
Stavo portando un grosso amplificatore nel backstage quando vidi una testolina azzurra spuntare tra le apparecchiature.
- Hayley! - Esclamai e in quello stesso istante mi scivolò l'amplificatore di mano, che mi cadde rigorosamente su un piede. Cacciai un urlo di dolore e alcune imprecazioni, che a quanto pare attirarono l'attenzione della cantante.
- Kurt! - Esclamò, avvicinandosi - Che succede? -
Scossi la testa - Niente... Problemi tecnici. - Risposi con tono dolorante, cercando di sollevare la grossa cassa dal mio piede
- Devi stare attento. - Mi rimproverò, sospirando e dandomi una mano a spostare l'amplificatore - È tutto ok? -
Mi tirai su e a quella domanda la guardai. Lo era? Era tutto ok? Certo che no, finché non avremmo chiarito sarebbe sempre stato un inferno.
- Hayley, devo... Devo parlarti. - Dissi incrociando i suoi occhi verdi, che come sempre avevano il potere di paralizzarmi.
- Ti ascolto. - Mormorò con l'ingenuità di una bambina e mi chiesi se lei non volesse fingere che quel bacio non ci fosse mai stato.
Sospirai e nello stesso istante in cui stavo per dire qualcosa, Jeremy e Taylor fecero irruzione nel backstage. Perfetto.
- Abbiamo sentito un urlo! - Esclamò il bassista.
- È tutto ok? - Chiese l'amico.
Quella domanda mi stava torturando.
Annuii - Si, mi è solo caduto un amplificatore su un piede. - Mi voltai verso la nanetta - E Hayley mi ha dato una mano. -
Abbassò lo sguardo e subito dopo tirò fuori il cellulare dalla tasca dei jeans. Sapevo già che di lì a poco se ne sarebbe andata.
- Messaggio da Chad, devo scappare. - Annunciò, senza mai sollevare lo sguardo verso di me - A dopo. - Mormorò, continuando a guardare il telefono e avviandosi verso l'uscita del backstage.
- Tra due ore abbiamo il soundcheck! - Esclamò Jeremy poco prima che lei uscisse.
Silenzio. Erano diversi giorni che non parlavo con quei due, a dire il vero... Erano diversi giorni che non parlavo con qualcuno.
Tornai a sistemare il backstage, percependo perfettamente gli sguardi dei due musicisti puntati su di me.
- Kurt, ti va di suonare un po' con noi? - Mi propose Jeremy, ma io non lo degnai neanche di uno sguardo.
Sospirai - Ragazzi devo lavorare. -
- Si, come tutte le altre volte. - Ridacchiò, ma io non ricambiai.
- Davvero, non posso. - Risposi, collegando alcuni cavi ad una serie di macchinari.
Ancora silenzio, poi Taylor prese parola - Sai, è da un po' che sei strano. -
Abbozzai una risata isterica - Si, da quando ho baciato Hayley. -
Forse era perché ero concentrato su quei maledetti cavi, forse perché le sinapsi che permettevano al mio filtro cervello-bocca di funzionare erano impegnate su altro, ma l'impulso di chiudere il becco mi arrivò solo dopo aver detto quella frase.
Sgranai gli occhi e sollevai la testa verso i due musicisti, scoprendoli a fissarmi con la bocca aperta e un'espressione sconvolta stampata sul volto.
- Io... - Provai a dire, deglutendo - Non... -
- LO SAPEVO! - Esclamò Taylor, interrompendomi - CHE TI AVEVO DETTO? - Continuò ad urlare, voltandosi verso Jeremy che dopo avergli fatto innumerevoli gesti per farlo stare zitto, gli schiaffó una mano sulla bocca.
- Camerino uno. Subito. - Mi disse il bassista, il che suonava molto come una minaccia.
Li seguii in silenzio, maledicendomi per aver parlato e chiedendomi cosa mi aspettava adesso. Una volta nella stanza mi fecero sedere su un divanetto e loro si misero davanti a me, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Da una parte c'era Taylor, che non avevo mai visto così esaltato e felice, dall'altra invece c'era Jeremy, che non sembrava affatto felice di quella situazione.
- Chi ha baciato chi? - Esordì Taylor ad un certo punto. Assomigliava molto ad una dodicenne troppo presa da una serie tv.
- Taylor! - Lo riprese il bassista.
- Che c'è? Sembra di stare in una soap opera! - Si difese il riccioluto.
Jeremy lo guardò, confuso - Tu... Guardi quella roba? -
Il chitarrista scosse la testa - Mia nonna le guardava... Quando ero piccolo passavo molto tempo con lei. -
In un altro momento tutto questo sarebbe stato molto divertente, ma non adesso. Mi schiarii la voce, attirando l'attenzione dei due musicisti, guardandoli entrambi e cercando di capire perché mi avevano portato lì.
- Ok Kurt, parti dal principio. - Disse Jeremy, ricomponendosi, ed io corrugai la fronte.
- Dal... Principio? - Chiesi, confuso.
Annuì - Si, com'è cominciata, da quanto va avanti... Cosa diavolo avete nel cervello. -
Io scossi la testa - Non... Non è cominciato un bel niente! - Esclamai, vedendo la felicità negli occhi di Taylor andarsene lentamente - Io l'ho baciata, è solo... È solo un problema mio, lei ha Chad! - Aggiunsi, guardandoli e finalmente liberandomi di quel peso che mi tenevo dentro da giorni.
- Non voglio che cambino le cose tra di noi, tra tutti noi, non voglio che lei stia male e... Penso di aver fatto un casino. - Confessai, infine.
I due si guardarono - Lei questo lo sa? - Chiese Taylor, ma io scossi la testa.
- O lei si appiccica al suo ragazzo o io lascio le palle nel bus... Sono giorni che cerco di parlarle. - Risposi, sospirando.
- Forse vuole aspettare che Chad se ne vada, in fondo manca poco, dopo... Dovrete chiarirvi. - Disse Jeremy guardandomi, serio, ed io ricambiai.
- E tu dovrai darmi i miei dieci dollari. - Irruppe Taylor, punzecchiando l'amico che sollevò gli occhi al cielo.
Io li guardai, confuso - Su... Cosa avete scommesso? -
- Sul fatto che tra te ed Hayley ci fosse qualcosa! - Rispose il chitarrista, ridacchiando.
Lo guardai. Da quanto lo pensavano? Sarà stato un mese che Taylor mi tartassava con domande sulla cantante.
- Non c'è niente tra me ed Hayley, solo quello stupido bacio! - Esclamai, ormai esasperato da quei giochetti.
- Lei ha ricambiato? - Chiese allora il chitarrista.
Sussultai - Cosa? -
Taylor sorrise - Ha ricambiato quel bacio? -
Io abbassai lo sguardo, imbarazzato - I-io... Non... Si, ma... - Non mi diede neanche il tempo di mettere insieme una frase decente.
- Ecco! Quindi tra di voi c'è qualcosa, dammi dieci dollari! - Esclamò, voltandosi di nuovo verso Jeremy.
- Adesso basta! Taylor smettila, possibile che non capisci che è una cosa seria? - Lo rimproverò il bassista.
Il riccioluto abbassò lo sguardo, capendo di averlo fatto arrabbiare.
- Kurt, devi parlarle. - Riprese poi Jeremy - Dovete sistemare questa cosa, se Chad lo scoprisse non... - Mi guardò e capii che era preoccupato per la sua amica.
Come avevo fatto ed essere così egoista? Avevo pensato solo a me stesso, a ciò che volevo io, non avevo minimamente riflettuto su cosa avrebbe potuto farle il suo ragazzo se lo avesse scoperto.
Dovevo parlarle e chiudere questa faccenda, ora più che mai. Ma... Come avrei fatto? Come avrei potuto mettere un punto? Come sarei riuscito a trattenermi dal baciarla di nuovo?
Avrei solo dovuto allestire dei cazzo di backstage, e adesso mi trovavo sentimentalmente incasinato con la persona più inarrivabile che avessi mai conosciuto... Ero davvero una causa persa.
 
 
 
Finalmente arrivò anche il giorno in cui Chad se ne dovette tornare dalla sua band.
Nello stesso istante in cui lui uscì dal parcheggio dell'arena io afferrai Hayley per un braccio, bloccandola prima che potesse scappare per l'ennesima volta.
- Dobbiamo parlare. - Le dissi, serio.
Sospirò - Lo so. -
 
Ci ritrovammo l'uno di fronte all'altra in un angolo del parcheggio, dove nessuno poteva vederci. Nessuno dei due si azzardava ad aprire bocca e la cosa cominciava a diventare piuttosto frustrante.
- Io... - Esclamammo insieme, ad un certo punto. Ci guardammo e l'idea di uscirmene con un "prima le signore" si fece presente nella mia testa.
Ma no, stavolta toccava a me parlare per primo.
- Hayley, io... - Mormorai, abbassando lo sguardo - N-non avrei mai dovuto fare... Ciò che ho fatto. - La parola "baciarti" mi terrorizzava, temevo di finire di nuovo in quella situazione anche solo pronunciandola - Tu hai Chad, e devo rispettarlo e... - Con quale forza potevo pronunciare quelle parole? - Non voglio che le cose cambino tra di noi e s-sento di averti allontanata... Ho fatto un casino. -
Non la guardai neanche per un istante, come avrei potuto? Se solo avessi visto come mi guardava sarei finito per baciarla di nuovo, mandando a puttane tutto il discorso che mi ero preparato per scusarmi.
Quando conclusi la sentii fare alcuni passi verso di me.
- No, Kurt... - Mormorò, portandomi una mano sul viso e inducendomi a guardarla - Non è colpa tua, ok? Non volevo che Chad scoprisse qualcosa, per questo ti sono stata lontana. - Scostò la mano dal mio viso ed io potei tornare a fissarmi i piedi, fuggendo da quel suo sguardo così intenso.
- Ti voglio bene Kurt ed io sono stata una stronza egoista, ho pensato a me stessa e non a come ti saresti sentito tu. Perdonami, non... Non è bello evitare qualcuno. -
Ripensando a come l'avevo trattata qualche giorno prima, quello era decisamente un colpo basso.
Tenni lo sguardo basso, non sapevo che dire o fare, se non baciarla ancora una volta o continuare a mentire sui miei veri sentimenti. Perché in tutta onestà non mi dispiaceva aver fatto l'egoista, aver pensato solo a me stesso, averle preso il viso tra le mani e averla baciata.
Fece un passo verso di me e, senza guardarmi ne dire niente, mi abbracciò, poggiando la testa sul mio petto. Perché doveva essere così piccola e dolce? Perché doveva avere quel buon profumo?
Corrugai appena la fronte e ignorando il dolore fisico che mi procurava quell'abbraccio, lo ricambiai. Quanto mi era mancata.
- Hayley perdonami. - Mormorai ad un certo punto.
- Smettila... - Sussurrò lei, senza sciogliere l'abbraccio.
La ignorai - No, davvero, sappiamo entrambi che è tutta colpa mia. -
- Smettila. - Disse di nuovo, ma io scossi la testa, stringendola di più.
- Non ho pensato a te, non ho pensato a cosa avrebbe fatto Chad se lo avesse scoperto... - Le poggiai una mano dietro la nuca e le accarezzai appena i capelli - Avrebbe... P-potuto farti del male, avrebbe potuto ricominciare a tradirti, avrebbe... -
Mi interruppe - Cosa? -
Corrugai appena la fronte, senza ancora realizzare cosa avevo detto. Lei si allontanò appena da me, quanto bastava per potermi guardare.
- Cosa hai detto? - Mi chiese di nuovo, guardandomi dritto negli occhi con i suoi preoccupati e quasi spaventati.
Ricambiai quello sguardo, ripensando alle mie parole. Sgranai gli occhi quando realizzai di aver commesso l'errore più grande della mia vita.
- Kurt c-chi te lo ha detto? - Chiese con voce tremante, lasciandomi e indietreggiando appena.
E adesso che dovevo fare? Negare tutto? No, non potevo mentirle ancora. Magari se le avessi raccontato tutta la verità, che Jeremy e Taylor erano preoccupati per lei e io gli avevo solo aiutati, forse non si sarebbe arrabbiata... O forse si.
- Io... - Provai ad iniziare una frase, ma le parole mi si annodarono i gola.
- Kurt chi te lo ha detto! - Urlò, ormai con gli occhi lucidi.
Sussultai - Taylor e Jeremy! - Risposi, guardandola.
Non riuscivo neanche a descrivere l'espressione presente sul suo volto, c'era rabbia, preoccupazione, disperazione.
- C-che stai dicendo? - Chiese ancora ed io abbassai la testa.
- Io... Loro... Erano, sono, preoccupati per te... - Corrugai la fronte - E quando ci siamo conosciuti tu eri molto diversa da a adesso e... - Sospirai e scossi la testa - Non lo so, a quanto pare ti stavo simpatico e loro pensarono che se ti fossi stato accanto t-tu avresti smesso di prendere quelle pillole e saresti tornata ad essere loro amica. - Mormorai senza avere il coraggio di guardarla.
Silenzio. Sollevai la testa e la guardai: lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi ricolmi di lacrime... Mi sentivo un verme.
Provai a dire qualcosa, ma lei non me lo permise.
- Cosa ti hanno detto... D-di me? - Mormorò, cercando di trattenere le lacrime.
Indugiai un po' - Ciò che ti è successo nell'ultimo anno. - Dissi secco, deglutendo.
La vidi portarsi una mano sullo stomaco e serrare la mascella. Non riuscivo a vederla così e pensare che era tutta colpa mia mi uccideva.
- Non avrei mai dovuto accettare di farlo. Non avrei mai dovuto mentirti. - Mormorai, cercando di scusarmi - È colpa mia, Taylor e Jeremy volevano solo aiutarti, volevano solo riavvicinarsi a te ed io ero l'unica cosa che vi legava, io... È colpa mia. -
Mi guardò - Cosa gli hai detto di noi? -
Scossi la testa.
- Kurt! - Esclamò, facendomi sobbalzare.
- Tutto ciò che mi chiedevano... Volevano sapere come stavi. - Mormorai a testa bassa.
- Non ci posso credere. - Si portò una mano sul viso - Immagino che tu gli abbia raccontato di quanto fosse fantastica la nostra amicizia, di quanto fosse fantastico prendersi gioco di me. -
La guardai e corrugai la fronte, provando a dire qualcosa, ma lei non me lo permise.
- Quindi è tutto finto... - Disse, seria.
Scossi ancora la testa, cercando di fermarla.
- Tutto: la nostra amicizia, quel... Bacio. - Mi guardò dritto negli occhi e percepii perfettamente il mio cuore che si spappolava.
- No! - Esclamai - Hayley, no! Non ho mai finto sulla nostra amicizia, non avrei mai potuto, soprattutto... - Corrugai la fronte - S-su quel bacio. -
- Come potrei crederti??? - Urlò lei, scoppiando in lacrime - Sono mesi che mi menti! Sono mesi che credo di aver trovato un amico e adesso non so più chi ho davanti! - Continuò ad urlare ed io ero totalmente terrorizzato dall'idea di perderla.
- Sono io, sono Kurt! Sono sempre stato Kurt! - Esclamai, provando a fare un passo verso di lei. Ma lei indietreggiò e allungò un braccio verso di me, facendomi cenno di fermarmi.
- Non... Avvicinarti. - Disse seria, asciugandosi una guancia con il dorso dell'altra mano - Non osare avvicinarti. -
Aveva appena scavato una fossa in mezzo al mio petto, aveva preso il mio cuore e lo aveva lanciato lontano.
- Hayley... - Mormorai, guardandola, implorandola di non andarsene, di non lasciarmi solo.
- Non voglio più avere niente a che fare con te. - Aggiunse, senza staccare gli occhi dai miei.
Poi si voltò e senza aggiungere altro fece per andarsene.
- No Hayley, aspetta! - Esclamai, correndo verso di lei e afferrandola per un braccio.
Fu un attimo. Lei si voltò ed io mi ritrovai cinque dita stampate su una guancia.
La guardai mentre si allontanava, consapevole di averla persa per sempre. Aveva ragione, le avevo mentito per mesi e non mi avrebbe mai perdonato una cosa del genere.
Ero un idiota, un perfetto idiota e sarei voluto sparire in quel momento. Avrei fatto un favore a tutti, soprattutto a lei.
 
POV Hayley
 
Lo odiavo, lo odiavo con tutta me stessa. Come poteva avermi fatto una cosa del genere? Come aveva potuto mentirmi per tutto quel tempo?
Sapeva tante di quelle cose su di me, cose che non avrebbe dovuto conoscere. E invece di lui non sapevo un accidente.
Corsi verso il tour bus: volevo solo buttarmi nella mia cuccetta, stringere Alf e piangere fino all'ora del meet and greet.
Salii sul mezzo e appena vidi Taylor e Jeremy che si mangiavano un panino comodamente seduti sul divanetto del bus mi venne voglia di strozzarli.
- Siete degli stronzi... Tu e tu! - Esclamai senza dare troppe spiegazioni, fuggendo subito dopo verso la mia cuccetta. Non sarei riuscita a sostenere un'altra litigata.
- Hayley! Ma che ti prende? - Chiese Jeremy alzandosi e correndomi dietro, seguito da Taylor.
Mi voltai e li guardai - Che mi prende? Il fatto che Kurt è il vostro piccione viaggiatore vi dice niente? -
Si lanciarono un'occhiata e compresi perfettamente che avevano capito che io sapevo tutto.
- Come avete potuto? Vi siete serviti di lui per sapere cosa mi passava per la testa! - Esclamai, rischiando di ricominciare a piangere.
Jeremy sospirò - Non è stato bello neanche per noi... Non volevamo arrivare a questo. -
 Poi Taylor prese parola - È che tu non ci parlavi, ci evitavi e non sapevamo come comportarci. Almeno finché... -
Si bloccò e si lanciarono una delle loro solite occhiate di intesta.
- Almeno finché? - Chiesi, cercando di capire dove volesse arrivare.
- Finché non ti sei ammalata... - Riprese Jeremy - Tu e Kurt avete parlato molto, e gli hai detto delle... Cose. -
Abbassai lo sguardo, ripensando a quel giorno. Adesso mi sentivo una stupida, gli avevo detto tante di quelle cose su come mi sentivo.
- Siamo stati dei pessimi amici. - Mormorò Taylor - Non abbiamo capito cosa ti stava succedendo, come ti sentivi e tu ci allontanavi e... E noi pensavamo che ci odiassi. - Continuò il mio dolce amico riccioluto.
- Io non vi ho mai odiati. - Mormorai, tenendo lo sguardo basso, mentre alcune lacrime mi rigavano le guance.
- Adesso lo sappiamo e... Siamo stati degli idioti. - Disse Jeremy. Il mio Jerm.
Sollevai lo sguardo verso di loro.
- Se non fosse stato per Kurt adesso saremmo nella stessa situazione di qualche mese fa. - Aggiunse il bassista - Lo ha fatto solo perché glielo abbiamo chiesto noi e... Perché ci tiene davvero a te. -
Non volevo sentire questo adesso, non volevo sentir parlare di lui. Forse perché malgrado tutto gli volevo troppo bene, o forse perché ero solo confusa.
Ma adesso volevo solo stringere i miei amici e piangere sulle loro spalle.
Mi avvicinai e, senza guardarli, mi misi sulle punte e passai le braccia intorno al collo di entrambi. Mi strinsero ed io mi lasciai andare in un pianto liberatorio.
Mi erano mancati, Dio solo sa quanto: Jerm, il mio saggio e barbuto Jerm, che aveva sempre un consiglio per tutti e che adesso era diventato papà; e Taylor, il mio timido e riccioluto T, che in base alle giornate aveva la capacità di restare in silenzio per tutto il tempo o di comportarsi ancora come un dodicenne.
- Perdonatemi. - Mormorai tra un singhiozzo e l'altro - Non avrei mai dovuto tagliarvi fuori. -
Li sentii stringermi di più - Sei tu che devi perdonare noi. - Mormorò Jerm.
- Vi voglio bene. -
- Anche noi. -
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL'AUTORE
 
Salve giovani! Prima di tutto voglio chiedere umilmente perdono per non aver rispettato la data di pubblicazione, ma ho tante cose per la testa in questo periodo: problemi di coppia, università e l'immancabile blocco dello scrittore! Giusto per non farsi mancare niente...
Ma bando alle ciance.
Eccoci giunti al diciassettesimo capitolo! Pieno di rivelazioni, litigate e feels, tanti feels!
Se da una parte Hayley, Taylor e Jeremy si sono finalmente chiariti, dall'altra il Kurtley si sta sgretolando drasticamente ma, ehi, non perdiamoci d'animo!
Bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio Lonni e francyfrapotter25 per le recensioni, e di nuovo francyfrapotter25 per aver inserito la storia tra le preferite. Come sempre esorto tutti gli altri a lasciare un commentino eee ci becchiamo il prossimo weekend! :D
 
Peace
  
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