Era passata precisamente una settimana dal funerale. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto sarebbe stato bello rivivere tutti i momenti con lui. Era un ragazzo speciale che potevo chiamare mio e ora era solo un ricordo.
La lapide era stata messa dove era seppellito e non sapevo se fosse peggio vederla o lo shock nel vedere il suo nome inciso. Non avrei voluto vedere il nome di un'altra persona che amavo su quella pietra.
Indossai un trench e presi le chiavi aprendo la porta cercando di non fare rumore, ma ovviamente non ci riuscii perché Emma uscì dalla sua stanza con una vestaglia, “È mezzanotte, dove vai?”
“A vedere Calum” risposi senza preoccuparmi di mentire sulla mia destinazione.
“È tardi” commentò.
“Sì, ma non riesco a dormire” dissi uscendo dalla porta e richiudendola senza salutare. Non avevo motivo o pazienza per aspettare che mi lasciasse andare e salutare sarebbe stato un altro spreco di tempo. Scesi le scale prima di arrivare alla macchina di Emma. Potevo prenderla in prestito quando lei non la usava.
Aprii lo sportello e lo richiusi infilando le chiavi e accedendo la radio.
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La lapide di Calum era stata posizionata dopo il funerale e quello che mi faceva ricordare il posto preciso era una grande quercia e il fatto che fosse situata accanto a quella di Annette. Quando arrivai, mi piegai e feci scorrere le dita sul nome inciso sulla lapide e sorrisi prima di iniziare a piangere, “Mi manchi”
Silenzio.
“Non devi rispondere, ascolta, è tutto quello di cui ho bisogno. Sei sempre stato un bravo ascoltatore, Cal. Eri l’unico che mi capiva davvero e vorrei averti detto prima di Annette. È stato un gesto codardo da parte mia dirtelo con un messaggio in segreteria, ma era l’unica scelta che avevo. Spero che tu capisca”
“So che vuoi che io sia forte” continuai “e penso di riuscirci bene fino a ora. A volte piango, ma è normale, non mi sono ancora uccisa e, fidati, ci ho pensato un mucchio di volte. Ci sono tante cose che vorrei dirti. Quando te ne sei andato, ero davvero triste come tutti gli altri, ma pensavamo che stessi bene e che tutto andasse bene. I ragazzi hanno pianto tanto al funerale. Luke sta malissimo perché ti aveva promesso di restare forte, ma a volte bisogna sfogarsi. Non essere arrabbiato con lui, ci sta provando”
Fissai il suo nome ancora una volta e mi asciugai le lacrime, “Scommetto che sei con Annette ora, giusto? Scommetto che è adorabile e che ti ami più di quanto io abbia mai fatto. Le vostre tombe meritavano di stare vicine per farvi amare di nuovo. È per questo che ti sei ucciso, vero? Per stare con lei. Scommetto che lei è migliore di me. Se avessi avuto la possibilità, ti avrei lasciato andare per stare con lei. Se tu mi avessi lasciata per lei, avrei capito. Sembra meravigliosa. Sarebbe stata una decisione comprensibile. Dille che la saluto, okay?”
Mi girai e mi stessi poggiando la schiena sul prato e chiudendo gli occhi. “Buonanotte, Cal” sussurrai.
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Aprii gli occhi e mi guardai attorno ricordandomi che avevo dormito accanto alla lapide di Calum quella notte. Controllai il telefono e c’erano 3 chiamate perse da Emma, una da Hailey e un messaggio da Ashton.
“Ho trovato qualcosa che vorrai vedere”
Mi alzai e mi pulii il cappotto componendo il numero di Ashton prima di salutare Calum.
Aspettai che Ashton rispondesse mentre camminavo verso l’auto di Emma.
“Fay?” mormorò dall’altra parte della cornetta.
“Che hai trovato?” chiesi senza salutarlo. L’avevo fatto molte volte prima.
“Lettere” disse “una per tutti. Luke, me, Michael, Joy, Mali e te”
Senti il cuore battere forte. Speravo che Calum mi avesse lasciato qualcosa. Qualcosa che mi ricordasse di lui, a parte la collana.
“Posso venire a prenderla?” dissi cercando di non balbettare.
“L’ho lasciata a casa tua ma non eri lì. Ce l’ha Emma” mi rassicurò “Stammi bene, Fay”
“Anche tu” sospirai chiudendo il telefono e aprendo lo sportello della macchina entrandovi.
“Respira” mi ricordai stringendo la collana “Respira. Andrà bene, te l’ha promesso”
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Aprii la porta d’ingresso e guardai ovunque per cercare la lettera.
“Emma!” urlai lanciando un cuscino a terra.
“Che cosa sta succedendo?” si lamentò nel panico entrando nel salotto con gli occhi sbarrati.
“Dove diavolo è la lettera di Calum?” chiesi passandomi le mani tra i capelli.
Emma si girò e prese un piccolo involucro dalla sua tasca passandomelo, “è per te”
“Lo so” sospirai alzandomi dal divano, “Grazie”
Andai in camera mia e chiusi la porta buttandomi sul letto. Sentii le lacrime agli occhi quando vidi il mio nome scritto al centro della busta con un piccolo cuore al lato.
Passai le dita sulla sua scrittura e la aprii.
Iniziai a piangere quando vidi una foto di noi mentre dormivamo. Le sue braccia mi stringevano forte mentre tenevo la testa sul suo petto. Sorrisi per quel dolce ricordo.
Poggiai la foto accanto a me e presi la lettera.
Fay,
ci sono molte cose che vorrei dirti ora e tanti ricordi che vorrei rivivere con te e non c’è modo di farmi perdonare quello che sto per fare e dal profondo del mio cuore, ti dico che mi dispiace tanto. Sei tutto quello che ho sempre cercato in una persona e sei l’unica che abbia mai amato quanto Annette. Sei la mia stella e la mia luna e tutto quello di cui ho bisogno. Vorrei dirti questo di persona e correi stare con te, ma ci sono troppe cose che non posso fare. Mi ricordo ancora quando ero seduto di fronte a te al bar. Mi ricordo tutto di quel giorno. Tutte le emozioni che ho sentito, tutto quello che ci siamo detti e tutto quello che ho visto. Quel giorno mi sono innamorato di te. Nel momento in cui ti ho vista, il mio cuore si è spezzato perché non provavo quella sensazione da Annette. Neanche tutte le stelle dell’universo potrebbero valere quanto il mio amore per te. E non voglio che tu sia triste. Voglio che ti svegli ogni mattina e respiri e ti ricordi che tutto andrà bene perché io sarò sempre con te e non ti lascerò mai. Ogni notte quando chiuderai gli occhi, i nostri cuori s’incontreranno. Sei tutto quello per cui il mio cuore batte e tutto quello per cui vivo. E so che piangerai e che a volte ti sentirai sola e penserai che io sia l’unico, ma so che Dio ha creato qualcuno come me che ti amerà più di quanto io abbia mai fatto. E giuro che tornerò, solo in modo diverso. Ma tu saprai che sarò io perché entrerò in quel bar e metterò gli occhi su di te e solo su di te e ti chiederò cosa stai bevendo e vorrei che ti innamorassi di nuovo quando succederà perché, chiunque prenderà il mio posto, so che si innamorerà di te. Sai perché lo dico, Fay? Sei la più perfetta, meravigliosa, bella, adorabile, gentile, intelligente, incasinata ragazza che io conosca e ti amo e mi mancherai più di tutto quello che mi sto lasciando dietro e non ci sarà un momento in cui non ti guarderò da lassù e penserò a quanto tu mi abbia e continui a rendermi fiero. So che ti passerà perché io sono l’unico che ti ha trascinato in tutto questo. Ti amo più di qualsiasi altra cosa, ragazza magica. Tieni duro.
Per sempre,
Calum Thomas Hood.
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Due anni dopo
Ero seduta nel bar affollato fissando il posto vuoto accanto a me. Feci un respiro profondo e guardai la nostra foto che era tra le mie mani. Non sapevo se mi facesse più male la sua ultima lettera o le sue ultime parole.
Ascoltai il rumore della porta del bar aprirsi e misi la foto in borsa guardando un ragazzo con i capelli castani e gli occhi verdi entrare. Indossava un paio di skinny jeans e una maglietta bianca. Sentii il cuore battere forte sotto la collana con il sassolino quando il ragazzo si avvicinò a me sorridendomi.
Si poggiò al muro accanto a me con le mani nelle tasche e fissò il mio caffè prima di sedersi di fronte a me e iniziare a parlare, “Che stai bevendo?”
E in quel momento, m’innamorai di nuovo.
 
TADAAAAAAN
Eccoci arrivati alla fine di questa storia. 
Grazie a tutti quelli che l'hanno letta, seguita con passione, votata, recensita, aggiunta tra le preferite ecc. 
Davvero grazie di cuore a tutti voi e, naturalmente, all'autrice che me l'ha permesso.
Un bacione, 
Federica xxx