Sposare Betty
è stata l’unica scelta veramente giusta della
mia vita. La amo così tanto che non vorrei mai farle del
male. A volte capita
che succeda ed in quei momenti vorrei sprofondare sottoterra. Purtroppo
non
riesco a evitarlo. So bene di averle dato un dispiacere ieri sera, ma
dovevo
dirle la verità. Non le ho detto tutta la verità
ma lei l’ha capita lo stesso.
Adesso devo solo trovare la forza di abituarmi alla rinuncia di questo
lavoro
che mi interessa. Stavo pensando a questo quando mi è venuta
vicino più o meno
all’alba. Perdermi in lei è l’unica cosa
che mi da pace. Non so perché ma è
sempre stato così, fin dalla prima volta che abbiamo fatto
l’amore, ho sentito che
diventare una sola cosa con lei dava un senso alla mia vita. Mi
placava. Come i
pezzi di un puzzle che vanno
miracolosamente a posto. Lei mi fa essere migliore, mi ha cambiato
così tanto
la vita, che quasi mi faccio pena da solo per come ero prima. Mio padre
direbbe
che dovevo crescere!
“Buongiorno” mi dice
Betty non appena si sveglia e mi da il consueto bacio di ogni mattina.
“Non
sopporto quando ti svegli prima di me e rimani lì a
guardarmi”
“Lo so” le dico “ma è
così bello guardarti mentre dormi, sembri Cami”
“Che ore sono?”
“Le nove!”
“Oddio, ma è
tardissimo”
“Perché?”chiedo “cosa
devi fare?”
“Devo controllare una
montagna di mail” mi risponde mentre io inizio a baciarla sul
collo
Come sempre, mio
figlio Roberto entra nella nostra camera incurante di bussare e si
porta dietro
pure Giulio.
“Roberto, quante volte
ti ho detto di bussare??” lo rimprovero, per fortuna io mi
sono rivestito
mentre Betty no. Mi alzo dal letto, prendo mio figlio e Giulio per mano
e li
porto fuori dalla nostra camera. “Allora” gli
chiedo “cosa c’è?”, nel
frattempo
sopraggiunge Daniele e Betty esce dalla camera con indosso il pigiama
corto e
una vestaglia corta.
“I bambini” mi dice
Daniele “vorrebbero andare a lezione di surf. Tuo padre ha
affittato un
istruttore tutto per loro, perché Giulio gli aveva detto che
voleva provare. E
ora anche tuo figlio vuole farlo. Per te va bene?”
Io voglio solo
prenderlo a pugni. Non lo sopporto. E dire che da giovani eravamo
abbastanza
amici. Ma se non smette di guardare le gambe di Betty si
ritroverà con la
faccia spaccata prima di mezzogiorno!
“Per me non ci sono
problemi” rispondo “immagino che mio padre si sia
rivolto a una di quelle
scuole di surf che ci sono qui vicino”
“Neanche per idea” mi
risponde Daniele “ha scelto LA scuola di surf, e questa cosa
gli costerà uno
sproposito”. Roberto tira per la mano Betty e gli dice
“mamma vieni a preparare
il mio zaino, io non so dove sono tutte le cose che mi
servono”. Betty va con i
bambini mentre Daniele scende a colazione. Io vado a cercare Cami. Mi
sembra
molto silenziosa la mia piccolina. Busso ed entro nella sua stanza. Lei
dorme
ancora beata e io la sveglio con un bacio.
“Papà” mi dice ancora
assonnata. Non c’è niente da fare è
proprio uguale a Betty
“Tesoro” le dico
“buongiorno. Perdonami se ti ho svegliato. Tuo fratello e
Giulio stanno per
andare a lezione di surf. Vuoi andare anche tu?” In quel
momento entra anche
Betty e mi dice “Abbiamo avuto la stessa idea!, allora
Cami” le chiede “vuoi
andare anche tu? Vuoi imparare a surfare? Con voi verrà la
nonna Margherita. Io
purtroppo non posso perché ho del lavoro da
sbrigare”
“Ok! Mi sembra
un’ottima idea” ci risponde lei e si alza per
prepararsi. La guardo, è una
Betty in miniatura e non riesco a pensare che tra poco dovrò
conoscere i suoi
fidanzatini.
“ A che pensi?” mi
chiede Betty
“Penso che a breve
dovrò iniziare a seminare terrore nella generazione maschile
mondiale dagli
unidici anni in su”
“Si proprio
incorreggibile”mi dice Betty
sorridendomi mentre prepara lo zaino di Cami.
“Intanto” dico io
“inizio con la mia generazione. Perché non vai a
vestirti? Non sopporto come
Daniele Valencia ti guarda le gambe” le dico baciandola
“Armando!” mi risponde
a tono “stai scherzando vero? Ti comunico che ho intenzione
di indossare
pantaloncini per tutto il resto della vacanza” e mi bacia
“Ehi voi due” ci
interrompe Cami “state sempre a baciarvi… io sono
pronta!”.
Scendiamo in sala da
pranzo per la colazione. Betty è davvero in pantaloncini,
ok, non molto corti,
ma nemmeno tanto lunghi. Non posso credere di dover fare questa
considerazione.
Questa cosa del look mi sta sfuggendo di mano, ma non sopporto come
Daniele la
guarda. Non sopporto Stefan e voglio lavorare con Manuel. Oddio questa
giornata
era iniziata molto bene ma sta peggiorando. Meglio che mi prenda un
caffè. Io e
Betty ci sediamo vicini. Con noi ci sono Daniele e mio padre che sta
leggendo
un quotidiano. Nessuno di noi sembra abbia voglia di fare
conversazione. Mia
moglie prende una tazza di caffè e delle fette biscottate
con la marmellata, io
dei biscotti.
Vorrei essere ovunque
ma non qui. Non con Daniele Valencia a condividere una scena di
intimità come
se fossimo una famiglia, quando invece è ovvio che ci
detestiamo profondamente.
“Betty” dice lui
Già il fatto che si rivolga
a lei mi fa imbestialire.
“Come ha fatto a stare
così tanto tempo con questo uomo qui? Che poi dire uomo
… è eccessivo!”
Mio padre alza lo
sguardo dal giornale “Daniele” gli dice
“ti pregherei di smetterla di essere
così scortese con Betty”
“Non preoccuparti
Roberto” dice lei “Non ho nessun problema a
rispondere. Io e Armando ci amiamo,
questo è un motivo sufficiente?”
“Non mi stupisco che
la madre di Giulio ti abbia abbandonato! Sei un essere senza
cuore!”gli dico
“Mendoza, tu non sai
di cosa stai parlando!”
“E pensi che mi
interessa?” ribatto “per quanto mi riguarda, puoi
fare quello che vuoi con la
tua vita, ma ti prego di non intrometterti nella nostra”
“Era solo per fare
quattro chiacchiere!” dice lui
“Allora per toglierle
ogni dubbio dottor Valencia, la informo che non ho dovuto affatto
resistere e
che questi sono stati gli anni più belli della mia
vita” risponde Betty
“Daniele, smettila ti
prego” dice mio padre “non voglio che niente
distrugga questa atmosfera serena”
“Si Roberto” dice lui
“Permettimi solo di fare un ultima domanda a Beatriz
… Come ha fatto a
perdonare Armando per quello che lui le ha fatto? Per lo scherzo
orchestrato
con Calderon, per il fatto di averla sedotta per tenersi
l’azienda?”
“Coooosa?” chiede mio
padre “Daniele cosa stai dicendo? Armando non ha mai fatto
niente di tutto
questo!”
Betty è completamente
fucsia in viso. Mio padre non sapeva niente di questa storia. Nessuno
gliel’aveva mai raccontata. Sta quasi per sentirsi male.
“Armando, Betty”
farfuglia “è vero quello che dice
Daniele?”
“Roberto” interviene
lui “non lo sapevi? Non te l’hanno detto? Se lo
avessi saputo non avrei mai e
poi mai tirato fuori questa storia?”
Io mi avvento su
Daniele ma Betty mi trattiene. “Armando” mi dice
mio padre “dimmi che non sei
stato capace di tanto, dimmi che non è vero. Non puoi aver
fatto una cosa del
genere, è mostruoso!”
“Non può negare
Roberto” continua Daniele “Dopo aver creato la
Terramoda, ha iniziato una
relazione con Beatriz mentre era ancora fidanzato con Marcela, per
tenersela
buona ed evitare che Nicolas Mora o chiunque altro potesse allontanarla
dall’Ecomoda, almeno finchè non avesse pagato
tutti i debiti. Mario Calderon
gli scriveva le istruzioni e lui eseguiva! Mi ha raccontato tutto
Marcela.
Immagino che sarà stato terribile far finta di innamorarsi
di Betty all’epoca
in cui era in condizioni disagiate dal punto di vista del
look”.
“Armando non può
essere vero” continua a dire mio padre “non puoi
avere fatto questo, parla dì
qualcosa”.
“E’ vero papà” dico
finalmente “ quello che dice Daniele è vero,
tranne che poi mi sono innamorato
veramente di Betty. Questa non è una bugia”.
“Non posso crederci”.
Mio padre si avvicina a me e mi da uno schiaffo in pieno viso
“questo avrei
dovuto dartelo tredici anni fa, quando ho scoperto che avevi perso
l’azienda,
ma ho deciso di perdonarti, perché sei mio figlio, ma questo
no, non merita
perdono. Non posso credere che tu sia stato capace di una bassezza
simile”.
“Roberto ora basta”
dice Betty “non parlate come se io non fossi presente. Se io
l’ho perdonato,
chi siete voi per giudicarlo? Ha sbagliato, ma io so che lui mi ama
sinceramente…”
“Betty” intervengo io
“qualsiasi cosa tu possa dire non convincerai mai mio padre.
Lui non ha mai
avuto la minima fiducia in me. Fa solo finta di averla.”
“Armando come puoi
dire questo?” mi chiede mio padre.
“Perché papà? Sto
forse mentendo? È vero che ho vissuto un’infanzia
dorata, ma tu con chi ti sei
schierato quando hai lasciato la presidenza?Con Daniele!”
“Sai bene che lui ha
diritto quanto te di stare lì!”
“Non sto parlando di
diritti, sto parlando del fatto che tu sei mio padre e che avresti
dovuto
appoggiare me incondizionatamente. Invece non solo non lo hai fatto, ma
mi hai
fatto una predica sul fatto di non dover sbagliare, perché i
miei errori mi
avrebbero perseguitato per tutta la vita. Si, papà mi
perseguitano giorno e
notte. Ogni giorno e ogni notte. Ti ho chiesto perdono e mi hai detto
‘non dire
quella parola’”
“Non attribuire a me i
tuoi errori” mi interrompe lui
“No, papà, non te li
attribuisco” continuo io “ma magari, se tu avessi
dimostrato di fidarti di me,
invece di farmi sentire come un’incapace dopo che avevo
lavorato anni al tuo
fianco, se avessi sentito che in qualche modo mi stavi appoggiando,
forse non
avrei fatto quel maledetto assurdo piano di incremento dei guadagni per
far
colpo su di te, per farti dire per una volta che per te, ero
più importante di
Daniele, ma ho sbagliato, ho sbagliato tutto. Papà se tu
preferisci Daniele
come figlio, va bene. Prenditelo. Non ho mai capito cosa abbia fatto di
sbagliato perché tu ti schierassi dalla sua parte e non
è nemmeno tuo figlio.
Ma se lo preferisci, disconoscimi. Non ti metterò
più in imbarazzo con i miei
errori. L’unico motivo per cui non mi pento di quello che ho
fatto è che ho
trovato Betty,che ha un cuore più grande di questa casa e mi
ha perdonato. E
con lei ho costruito la MIA famiglia. Daniele, io amo questa donna che
mi è
rimasta accanto nonostante le abbia fatto la cosa peggiore che potevo.
Ho
toccato il fondo e risalire mi è costato come non mai. Ma
lei è qui al mio
fianco. Da dodici anni. Tu puoi dire lo stesso??? Ricordati una cosa
Daniele,
la mia famiglia è la cosa più sacra che ho. Prova
a toccarla e io ti
distruggerò”.