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Autore: Alzheimer    08/12/2014    2 recensioni
"Si avvicinò a me e toccò con il dito indice il mio naso, come se fossi un gatto e volesse farmi un dispetto. Ridemmo. Tom sapeva farmi ridere, anche David lo sapeva fare,ma con Tom era tutto diverso."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 21
 
“Ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi.”


Domani è il mio compleanno e non sono nemmeno in vena di festeggiarlo,  non ho organizzato niente e mia mamma vuole a ogni costo che esca e mi diverta.
Se David fosse qui lo farei e come se lo farei.
Sono passati quattro mesi da quando ci ha lasciati,  quattro mesi in cui ho cercato in tutti i modi di ternermi distratta, cercando di non pensare a lui. E' difficile.
Oggi ho intenzione di andare al cimitero è un po' che non faccio visita a David. 
- Elen mi stai ascoltando ?! - scrollo la testa e mi giro verso mia madre che mi sta fissando - Ehm no ! - viva la sincerità.  
La vedo sbuffare e alzare gli occhi al cielo, - Ti ho chiesto se con la tesi hai finito o sei ancora ferma. - guardo i fogli davanti a me - Oh, ehm no ! Ho ancora da inserire la parte finale e le immagini. - . Mi lego i capelli in una cipolla sulla testa, passo i fogli a mia madre. - Che ne pensi ? - gli chiedo con tanto entusiasmo, mi avvicino a lei e prendo Robert in braccio.
Il piccoletto è cresciuto tanto in questi ultimi due mesi, ha messo su tre chili è l'unico in casa che mangia tanto. 
- Frida Khalo... Interessante. - mi dice lei, sorrido - E' la mia pittrice preferita, lo sai no ?!- mia madre ride , - Ovvio. Mi ricordo quando due anni fa hai fatto di tutto pur di andare a una sua mostra. - mi giro verso di lei con un enorme sorriso. 
Robert mi fissava con i suoi enormi occhi verdi e cerca di prendere la ciocca di  capelli che ricade sul mio viso con la piccola manina.
- Oggi che farai ? - giro di scatto la testa verso la donna davanti a me, mi guardo intorno - Andrò a trovare David è un po' che non ci faccio un passo. -,  mia madre si avvicina a me - Andrai sola ? - faccio cenno di no con la testa - Chiederò a Tom se ha voglia di venire con me. -. 
Robert si dimena  fra le mie braccia, si sta innervosendo sicuramente avrà fame. Mamma nota il nervosismo di mio fratello e lo prende dalle mie braccia. 
- Vado  a prepararmi. - vedo mamma farmi cenno di si con la testa, - Ah Elen ! - mi giro verso di lei - Dimmi - mi sciolgo i capelli e li porto di lato con la mano. 
- Quando torni a casa, ti scoccia tenere Robert ? Io e Seb dobbiamo andare in un posto per una commissione. - mi dice con un piccolo sorriso. Io mi guardo intorno - Certo mamma. - e scappo al piano di sopra a chiamare Tom e a prepararmi.






Ho scelto dei girasoli, David li  adorava.
I sassolini bianchi si incastrano sotto la suola dei miei stivali. Ho un paio di occhiali a tenere nascosti i miei occhi dal sole, Tom è affianco a me che mi tiene una mano. Cammiamo affianco a me con passo svelto. 
Arriviamo alla tomba di David, è piena di  fiori; mi chino, faccio il segno della croce e tocco la foto, sta sorridendo.E' una foto che gli scattai io qualche anno fa. Aveva un grande sorriso, il cappello rosso a incorniciarli il viso e i suoi occhi marroni 
che buttavano fuori solo che felicità. 
E' così che mi ricordo e ricorderò David per sempre, quel ragazzo che sorrideva sempre e cercava di  riuscire a fare quello che poteva, sempre con la voglia di vivere. 
Tom si china affianco a me, prese un sassolino e lo mise vicino alla foto, - Porta fortuna dicono. - lo guardo e aggrotto la fronte - Non ho mai sentito parlarne che i sassi portassero fortuna. - vedo che china il capo con un piccolo sorriso in volto. 
Mi giro verso la tomba e sospiro,  tolgo l'erbaccia che si è accumulata su di essa e  metto un po' d'acqua ai fiori. 
Rimango qualche secondo a fissare il suolo sotto le  mie scarpe, sento che sto per piangere. Tom circonda il mio collo con il suo braccio e  mi da un bacio sulla testa - Andiamo ? - faccio cenno di si con la testa. 
Batto le dita sulla foto di  David,  mi alzo in piedi e prendo per la mano Tom.








Quando arrivo a casa appoggio la borsa sulla prima sedia che trovo, mamma è in cucina con Seb, faccio un cenno con la mano a Tom di seguirmi. 
- Mamma, Seb sono a casa.- urlo,  mi  avvicino alla soglia della cucina. Mamma sta finendo di prepararsi, mentre Sebastian è  seduto sulla sedia ad aspettarla. 
- Oh eccovi. - mamma ha un enorme sorriso sulla faccia. -  In frigo c'è la cena e nel mobile il latte in polvere per Robert.  Sul frigo trovi le istruzioni per scaldare il latte e in camera trovi i pannoloni. - Sospiro  - Grazie.. - dico piano. 
Sebastian si  alza e mi da un bacio sulla fronte e da una pacca sulla spalla a Tom. Ormai loro due vanno d'amore e d'accordo. - Passate una buona serata e state attenti. - gli faccio l'occhiolino e do un bacio sulla guancia a mamma, - Passate una bella serata anche vuoi  - 
Sento la porta chiudersi, guardo Tom e intreccio le braccia sotto il seno.  - Allora che si fa ? - 
Lui si avvicina a me - Film ? - faccio cenno di si con la testa e gli do un piccolo bacio a stampo. 
- Prima vado a controllare Rob, torno subito, intanto prepara dei pop - corn sai dove si trovano no ? - gli sorrido e scappo al piano di sopra. 
Robert dormiva beato nel suo lettino, a pancia in sù con tutte e due le manine alzate. E' così pacifico, lo invidio quasi perché non si deve preoccuparsi di nulla.
Mi avvicino a lui e gli tocco una manina, lo stuzzico e lo vedo girarsi su un fianco; rido e lo copro con la copertina di flanella. 
Scendo piano le scale,  sento l'odore dei pop corn, arrivo in cucina e trovo Tom  a fissare i chicci di mais che scoppiano. - Ei. - lui si gira verso di me e mi fa un enorme sorriso - Il piccolo dorme. - prendo un bicchiere e mi verso dell'acqua. - Staremo tranquilli per un po' finché non urlerà che avrà fame. -. 
Aspettiamo che i pop corn siano pronti e ci andiamo a sedere in salotto, con un film a farci compagnia. - Che hai scelto ? - chiedo, Tom si gira verso di me - Star Trek - storgo il naso. - Cosa c'è ? Non ti piace ?  - mi avvicino a lui, cercando un abbracio - Non l'ho mai visto a essere sincera. - 
Tom mi fissa esterefatto - Cosa vuol dire che non hai mai visto Star Trek ? E tu sei fidanzata con me e non sai nemmeno che sia Stark Trek ? Mi deludi donna ! - mi dice con fare teatrale, lo fisso per qualche secondo per poi tiragli un cuscino, - Certo che so  che cosa è ! Solo che non ho mai visto ne film ne niente. -  Tom  mi scompiglia i capelli e mi abbraccia -  Almeno sai chi è Spook ? - aggrotto le sopracciglia e ci pensai per qualche secondo. 
- E' quello che fa il  saluto così - gli faccio il segno con le mani. Mi ricordo di quel personaggio  perché Sebastian me l'ha mensionato più e più volte e mi faceva sempre il suo saluto. 
- Mmm ti salvi. - gli faccio un piccolo sorriso, - Ma davvero ?! - lui mi fa cenno di si con la testa e  mi siedo in braccio a lui. 
Gli do un piccolo bacio, le sue mani si posano sui miei fianchi e si spostano sulle mie cosce nascoste dai jeans. Apro gli occhi e trovo i suoi che mi fissano, faccio un piccolo sorriso e aproffondisco il bacio. Passo le mani fra i suoi boccoli  e  un pensiero balenò nella mia mente: Chissà se si ricorda del mio compleanno. 
Fermo immediatamente il bacio e lo fisso. - Tom ! - lui aggrotta la fronte -  Dimmi. Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato ? - faccio cenno di no - Sai vero che giorno è domani ? - . 
Vedo un lampo di paura nelle sue iridi, inclino di lato la bocca. Sono in uno stato che oscilla dalla delusione al divertito. Poi lo vedo ridere e attirarmi a se per rubarmi un bacio - E' il tuo compleanno e io ho già organizzato tutto. - sgrano  gli occhi - Cosa ? - esclamo - E' una sorpresa signorina, non uscirà  niente dalla mia bocca.- dice con tono trionfale. Metto il broncio ma lui non demorde - Non posso dirti nulla. - sbuffo  - Ma dimmi solo come mi devo comportare ! - lui mi fa un piccolo sorriso - Domani ti arriverà un pacco. -  sono sorpresa. - Solo questo mi dici ?- 
Tom appoggia i piedi scalzi sul tavolino di vetro davanti a noi e comincia a mangiare i pop - corn - Solo questo ! - 
Sbuffo e prendo un pop- corn dal contenitore, lo  fisso  con lo la coda dell'occhio ed è tranquillo  a guardare il film. 
Lo  vedo girarsi  verso di me, di scatto mi giro verso  la tv  a far finta di guardare il film. 
- Ma ... - mi giro di scatto verso di lui sorridendo, chissà magari mi dirà che cosa c'è nel pacco  che mi arriverà - , vedo Tom con un pop - corn fra le mani fermo a metà strada dal contenitore alla bocca - Te l'avevo detto che Benedict sarà nel prossimo Star Trek come villan ? - . Gli avrei voluto lanciare qualcosa di contundente addosso. 
Sospiro e mi arrendo - Davvero ? Oh sono così felice per lui, almeno ti ruberà il prossimo MTV  VILLAN AWARDS. - gli faccio l'occhiolino e torno a guardare il film anche se non avendo visto per bene l'inizio  non riesco  a capire bene quel che sta succedendo.
Sento tutti pop - corn che fino a poco tempo prima erano in mano di Tom in testa, mi giro verso di lui e aveva sul viso un ghigno proprio come quello di Loki.
- Uhuhuh I'm the bad guy -  lo sento dire. Colpo basso Hiddleston.
Prendo un cuscino e glielo lancio in faccia, così tanto per avere una rivincita, lo prendo in pieno petto.
- Vuoi la guerra mrs Smith ? Bene l'avrai ! - vedo  che prende altri due cuscini e me li  scaraventa addosso. 
Scoppio  a ridere, mi nascondo dietro il divano  e prendo anche io dei cuscini. Ne lancio uno e lo schiva ma ci manca  poco che prendo la tv.
 Se si dovesse rompersi qualcosa mia madre mi ammazza e invece che andare all'universita mi ritroverei a casa a fare da babysitter a mio fratello perché i soldi per l'iscrizioni li avrò spesi per riparare i danni alla tv o a un mobile.
Sono distratta dai miei pensieri quando mi arriva un cuscino in piena faccia e sento una fitta  verso la parte destra del labbro inferiore. 
Mi porto immediatamente una mano sul  viso, Tom corre verso di me - Ei che succede ? - guardo la mia mano -  Il labbro si è spaccato. - gli dico, vedo lui andare nel panico. 
- E' solo un  taglietto stai calmo non succede niente. - il taglio pizzica, mi alzo da terra e 
salgo le scale;  vado in  bagno e cerco il disinfettante e del cotone. 
- Ei mi dispiace ... - mi giro verso la porta del bagno e alzo un sopraciglio - Non ti preoccupare non l'hai  fatto  a posta. - guardo Tom - Non l'hai fatto a posta vero ?! - gli dico ridendo, lui sorride e si avvicina a me - Vieni che ti  aiuto. -  lo  vedo prendere il  cotone, lo imbeve di disinfettantate e sento una leggera pressione sulla parte dolorante. 
Strizzo gli occhi per qualche istante - Scusa.- mi dice,  faccio cenno con la mano e lui toglie il cotone. 
- Ahhh sono un danno. -  lo fisso per qualche istante e mi avvicino a lui - Smettila è stato un incidente. - gli appoggio una mano sulla guancia, lui la prende e  mi fissa. 
- Non ti bacio perché il sapore del disinfettante è davvero schifoso. - mi fa un piccolo sorriso. - Dai andiamo giù e finiamo di vedere il film, anzi prima passiamo a vedere Robert non si sa mai  se si sia svegliato per il trambusto che abbiamo fatto. - 
ridiamo insieme, lo prendo per mano e andiamo in camera  mia. 
Robert è nella stessa posizione di prima. 
Ha una mano in bocca e si sta ciucciando un ditino, è così buffo. 
Mi sdraio affianco a lui seguita da Tom,  rimaniamo a fissarlo per qualche istante finche vedo Tom avvicinarsi a lui e gli lascia un bacio sulla fronte.
- Amo i bambini.  - mi dice,  faccio un piccolo sorriso - Oh davvero ?! - mi giro a pancia sotto. - Oh si, sono così carini  - chino la testa verso Robert,  gli accarezzo con un dito la guancia paffutella. 
- Già sono così .... così ... belli. - dico piano , sento una mano sulla mia schiena, mi giro verso di lui,  mi alzo e mi sdraio di nuovo nel letto scivolando affianco a Tom. 
Sento lui abbracciarmi e io mi faccio cullare nel suo abbraccio - Tom .... - 
dico piano, sento lui muovere la testa - Dimmi .... - ha la voce roca - Ti amo .... - gli dico piano.







Mi sveglio di soprassalto sono le nove e venti del mattino,  sento un buon odore di pankacke.
Mi stiro, strofino un occhio e  sbadiglio. 
Scendo dal letto e cammino con fare molto zombie in cucina. 
Ad aspettarmi ci sono mamma, Seb e Rob con una piccola torta e con una foto dove ci sono io e David.  Li guardo, mi porto  le mani al  viso e sento delle lacrime scendere sul mio viso. -  Ma non dovevate ! - gli dico mentre do  un bacio  a tutte e due - Smettila signorina ! I diciotto anni sono un grande traguardo, quindi, vanno festeggiati.- dice Sebastian mentre taglia una fetta di torta. - Grazie, grazie davvero ! - prendo il mio pezzo di torta e me lo mangio; è davvero squisita. 
Guardo il  display del cellulare, nessuna chiamata o messaggio da Tom. Sospiro. 
- Che c'è piccola ? - mi chiede Sebastian, faccio cenno di no con  la testa e appoggio il telefono sul tavolo - Nulla controllavo che ore sono. - gli  faccio un piccolo sorriso, Sebastian mi  da un bacio sulla testa e io scivolo dalla sedia e corro al piano di sopra a cambiarmi.
Mi butto  sul letto è ancora caldo e mi  giro e rigiro finché non prendo il libro che ho sul comodino e inizio a leggerlo. 
Sono presa dalla noia quasi, quasi  mi butto di nuovo a  dormire. 
Mi copro con le coperte, quando sento il  campanello di casa e  corro immediatamente al piano di sotto.
Mamma ha già firmato e mi passa il  pacco - Da parte di Tom. Sai che c'è ? Quasi quasi lascio  Sebastian per cercarmene anche io un uomo famoso. - la guardo, - Mamma ! - e la vedo farmi un occhiolino.
Apro la scatola, prendo  la stoffa e noto che è un vestito. 
Quasi mi prende un infarto, è un Elie Saab.  Un ELIE SAAB fra le mie mani. E' tutto nero con il corpetto rifinito in pizzo con un piccolo spacco sulla parte destra e la gonna ampia di seta. E' meraviglioso. 
Noto che nella scatola c'è anche un bigliettino " Stasera alle 20: 00 Sebastian ti porterà al ristorante Barbecoa. Spero che il vestito ti piaccia, ti amo e buon compleanno  tuo Tom. " 
Sorrido, ho le mani che mi tremano dalla felicità. Chiamo mamma che si affretta ad arrivare - Guarda !E'  bellissimo ?! -  gli dico.  Lo appoggio sopra la maglia per vedere che forma è il corpetto, mamma ha gli occhi a cuoricino - Me lo presterai vero ? - lo appoggio di nuovo nella scatola - Te lo scordi ! - gli dico, prendo il pacco e me ne vado in camera mia a prepararmi. 






ore 20.00 


Ho lo stomaco sotto sopra, non mi è  mai capitato. Ormai sono abituata ad uscire 
con Tom, ma stasera è diverso.
Stringo la borsetta nera intinta con il vestito che mi ha prestato mamma Vedo le luci della città sfrecciare davanti ai miei occhi, Seb  guida veloce ma con particolare prudenza. 
- Sei davvero bella stasera Elen. -  mi giro verso di lui - Grazie mille Seb - faccio un piccolo sorriso e torno con lo sguardo fuori dal finestrino. 
-  Guarda che mamma l'ha capito. - torno a guardare Sebastian, - Come scusa ? - 
vedo che mi fa un piccolo sorriso - Elen io e mamma non siamo scemi, sappiamo cosa fate te e Tom. - 
Mi sento andare in fiamme,  abbasso lo sguardo per non far notare il mio disagio. 
- E' una cosa naturale, solo che dovete usare molta prudenza. Sei grande abbastanza per capire certe cose. -
Ho le parole morte nella gola, non so che dire. - Oh ma ... io ... cioè noi ... ne usiamo .... - 
vedo l'uomo accanto a me fare una piccola risata - Oh beh bene. Sai ora non abbiamo bisogno di diventare nonni e non abbiamo bisogno di un altro bambino che giri per la casa. -   mi dice con lo sguardo rivolto verso la strada. 
- Per ora non è nei miei piani avere figli, voglio solo andare all'università,  finire gli studi, cercare lavoro e chissà magari anche casa; e forse è proprio in quel momento che avrò voglia di avere bambini. Avere figli vuol dire avere grandi responsabilità Sebastian e io quelle responsabilità non le voglio. - 
Mi fa un piccolo sorriso e si ferma - Siamo arrivati, vedete di passare una buona serata. - 
prima di scendere dalla macchina mi giro verso di lui e gli do un abbraccio - Mi piace parlare con te Seb. - sento una lieve pressione sulle mie spalle - Anche a me Elen - mi  da un piccolo bacio sulla guancia e scendo dalla macchina. 





Un lieve venticello  freddo  smuove la gonna del mio abito, davanti  a me il locale è illuminato con un uomo in  giacca e  cravata ad aspettarmi fuori. 
- La signorina Smith ? - faccio cenno di si - Prego si accomodi, lasci pure a me il soprabito.- faccio scivolare dalle mie spalle il  cappotto, vedo il cameriere posarlo  nel armadio - Mi segui.- 
Sento di nuovo quella sensazione che mi ha accompagnato per tutto il viaggio, dio che ansia. 
Noto che nel locale non c'è nessuno, solo qualche cameriere fare avanti e indietro ai tavoli.
- Ecco qui.- mi giro verso il tavolo e trovo Tom con un sorriso a trentadue denti, rimango per qualche istante spaisata alla vista dei suoi occhi. 
- Passate una buona serata Signori. - 
Tom si alza per prendermi le mani e darmi un bacio sulle guance - Sei meravigliosa - mi sussurra piano all'orecchio. 
Mi giro verso di lui trovando le sue labbra a qualche millimetro da me - Anche tu lo sei. - gli dico piano. 
Mi siedo di fronte a Tom e nel frattempo do un'occhiata a ciò  che mi circonda, - Bello vero ? - mi dice sistemando il suo bicchiere - Si e non potrei nemmeno permettermelo ... -  in  effetti mi sento molto a disagio,  questo locale non se lo può nemmeno permettere ne Mamma ne Sebastian. 
- Ei tu non ti preoccupare, stasera offro io. - sgrano gli occhi ... - Oddio Tom no ma che dici non mi sembra il caso ... - lo sento ridere - Ei è il tuo compleanno  - mi zittisce, oh Tom. 
- G...grazie. - dico abbassando la testa dalla vergogna. - Ei non ti sentire a disagio. - 
Alzo lo sguardo e trovo il suo - Elen ti prego  mi farai sentire a disagio me,  perché fai sembrare che tutto questo non ti piaccia.- 
Mi porto una mano alla bocca  - Oddio Tom no, per nulla è ... è solo che per me tutto questo è una cosa nuova. -
Appoggio la mano sul tavolo e la faccio scivolare sulla sua - Per me sono tutte cose nuove mi devo solo prenderci l'abitudine. Ma solo se tu mi vuoi nella tua vita. - 
Sento la leggera pressione della mano di Tom sulla mia,  intreccia le dita sulle mie e sento che si schiarisce la voce. 
- Non sarei arrivato a questo punto, non avrei fatto tutto quello che abbiamo fatto insieme. Non .... - Stringo la sua presa -...... non avrei fatto l'amore con te. Sei entrata come un uragano nella mia vita e ho  accettato questa cosa. Ti amo Elen e lo sai. - 
Gli occhi di Tom sono lucidi e i miei pizzicano, mi alzo e mi avvicino sedendomi su di lui. 
- Non volevo offenderti o altro. Sei la cosa migliore che mi sia successa in questo anno,  stai diventando la mia ancora dove posso richiedere salvezza.  -
Sento una lacrima scendermi sulla guancia, - Ti amo anche io e non smetterò mai di farlo. - 
Mi butto sulle sue labbra sento lui irrigidirsi per l'innaspettato bacio.
Bacio le sue labbra, sento le lacrime mischiarsi a esse, Tom mi completa. Ci completiamo a vicenda. Sento che sposta la sua mano sul mio fianco e inizia ad accarezzarlo,  mi crea un brivido. Apro gli occhi e trovo i suoi occhi che mi fissano - Ti amo Thomas.-  gli dico a fior di labbra e richiudo le sue labbra con le mie, lo sento sorridere. 




Usciamo dal ristorante a sera tardi,  camminiamo per una piccola strada illuminata dai lampioni e dalle vetrine dei negozi. 
Stringo la  mano di Tom nella mia e rido a una sua battuta. Ci  fermiamo per qualche istante ad ammirare il Palazzo di Westminster illuminato, - Quanto è bello di notte. - 
dico piano, arrancandomi al petto di  Tom. 
Posso sentire il battito del suo cuore, che non è di certo calmo. -  Gireri per Londra tutta la notte. -  mi dice , alzo lo sguardo verso di lui e noto che è perso a guardare chissà cosa. 
Passo le mie mani intorno al suo collo e mi alzo in punta di piedi  - Tom. - , lo  distraggo dai suoi pensieri - Dimmi .. - rimango a fissarlo per qualche secondo avvicinandomi alla sua bocca - Ho voglia di fare l'amore con te. - lo bacio. 
Ci lasciamo trascinare dalle sensazioni, sento le sue mani fare pressione sui miei fianchi mi tira sempre più a se, le nostre lingue danzano, si cercando a vicenda. Nello mio stomaco ho mille bombe  che stanno esplodendo. 
Ad un certo punto sento  che mi prende in braccio - Ei ma che fai ? - lo sento ridere - Andiamo a casa mia Elen, ho voglia di fare l'amore con te ! - 







ANGOLO AUTRICE.
scusate per essere scomparsa e per avervi lasciata con un misero capito.
ma ho avuto molto da fare e solo in questi ultimi giorni ho trovato " tempo " per 
questa storia a cui tengo un sacco,
che dire? grazie a chi ancora mi segue e a chi legge.
scusatemi per gli errori di battitura ma non ho fatto betare il capitolo, ho voluto provare se riuscivo da 
sola.
beh buone feste se non dovessi aggiornare prima di Gennaio.
un bacio e un abbraccio Elen.
   
 
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