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Autore: Bernie_    09/12/2014    3 recensioni
La mia storia è ispirata ai personaggi di Inazuma Eleven Go 1, ma i fatti narrati non sono realmente successi né nell'anime, né nel manga. I protagonisti sono diversi dai soliti, anzi credo piuttosto improbabili. Inoltre un personaggio, Alice, è inventato da me.
Alice è una ragazza dolce e timida, frequenta il secondo anno ed è molto amica di Jade. Ha la carnagione molto chiara, i capelli castano scuro e gli occhi arancioni ambrati. Arrossisce per qualsiasi cosa ed ha una cotta per Samguk.
Questo mio primo racconto parla di amore (è un elogio al mio essere single *hahahah*) e di amicizia. Ha anche una piccola morale: a volte ci preoccupiamo troppo degli altri e finiamo per non accorgerci di ciò che accade a noi stessi.
Detto questo, spero che questo mio esordio sia di vostro gradimento e quindi... BUONA LETTURA :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Midori Seto, Nishiki Ryouma, Sangoku Taichi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ciliegi in fiore riempiono di rosa il campo del ritiro. Parcheggiato in un angolo il pullman della Raimon fa la guardia alle tende sparse per la piazzola. 
"Sono contenta che ti sia unita al team manager della squadra" dice Jade sorridendo all'amica Alice.  Stanno camminando lungo il ruscello che costeggia il campo. "I ragazzi sono così pieni di energia ed è un peccato se non c'è nessuno che faccia il tifo per loro!" conclude la ragazza con entusiasmo.
Per tutta risposta Alice sorride con fare affermativo ed arrossisce.
"Senti un po' " inizia di nuovo Jade "magari hai visto qualcuno di carino... Qualcuno che ti piace?!" 
Alice non risponde, arrossisce semplicemente.

Il tramonto inonda le cime degli alberi di rosso, la luce piove sul bosco che circonda il campo. Alice è da sola, seduta sul tetto del pullman della squadra. Ad un tratto sente qualcuno salire le scalette di metallo.
"Ah, ci sei qui tu?" È Samguk, il portiere. I suoi capelli sono bagnati, profumano di pulito. I suoi occhi scuri riflettono l'immenso rosso del tramonto come acqua infuocata in fondo ad un pozzo. Si siede di fianco ad Alice, i loro corpi si sfiorano. 
"Che spettacolo" esordisce, con il viso abbronzato rivolto verso il tramonto. 
"Da qui sopra si può guardare oltre gli alberi e ammirare il cielo" risponde lei. Nel firmamento si illumina, timida, la prima stella. Il rosso del tramonto comincia a sfumare in un profondo blu. 
"La cena era fantastica!" Si complimenta il portiere, ricordando che quelle deliziose polpette di riso erano state preparate proprio da Alice e le altre ragazze. 
Alice come al solito si limita a sorridere ed arrossire sulle guance. Finalmente riesce ad avviare un discorso con quel ragazzo che trova così carino, così parlano per ore, fino a che il cielo si tinge completamente di nero è un miliardo di piccoli fuochi si accendono in esso. Ora lei è Samguk sono sdraiati sul tetto del pullman e i guardano le stelle. Ha un sonno incredibile, pian piano si addormenta tra le braccia forti del ragazzo, che la guarda dormire sereno.

​"SVEGLIAA!!!" Il faccione arrabbiato di Jade occupa tutto il campo visivo della povera Alice. È ancora stretta fra le braccia di un sonnolento Samguk, che vedendo la rossa balza in piedi in un battibaleno. 
"Alice è tutta la notte che ti aspetto in tenda! Per caso volete farvi trovare dall'allenatore Evans mentre "amoreggiate" sul tetto del pullman?!"
Gli occhi della ragazza sono colmi di ira. Prende il polso di Alice e la trascina verso la tenda.
"Allora c'è qualcosa fra te e Samguk!" ammicca Jade con fare malizioso.
"In realtà..." comincia la ragazza arrossendo "Non c'è niente da dire!" la interrompe l'amica con prepotenza "tu piaci a lui e lui piace a te! Ora andiamo a preparare le borracce. Tra poco comincierà l'allenamento."
 
Alice riflette sulle parole dell'amica. "Tu piaci a lui e lui piace a te" aveva detto.
Ma mentre lo osserva giocare a pallone le sembra che l'unica cosa che possa piacere a quel ragazzo sia il calcio.
"Lo stai fissando" osserva pungente Jade, ma lei non presta attenzione alle sue parole. 
L'allenamento è finito e il portiere le si avvicina.
"Vieni con me, ti voglio far vedere un posto" le dice con fare misterioso. 
Si incammina verso il folto della foresta, ma avanza con passo sicuro, senza timore di perdersi. 
Improvvisamente il bosco si apre un una luminosa radura.
"Ecco! Siamo arrivati!" Sorride entusiasta Samguk. 
Si sente il rumore dell'acqua che scorre: è lo stesso ruscello che affianca il campo da calcio. Qui però forma un ansa e si ingrossa in un piccolo laghetto. Il ragazzo si toglie la divisa sporca degli allenamenti e si tuffa nell' acqua fresca.
"Vieni anche tu! È fantastico!"
Alice ci pensa. La tentazione di lasciarsi andare insieme all'amico è forte ma ha paura a spogliarsi davanti a lui. Infine decide di entrare in acqua fino alle ginocchia ma appena mette piede nel piccolo lago il ragazzo comincia a schizzare l'acqua verso di lei.
"Smettila!" ride lei arrossendo vistosamente. "Ma è così divertente!" scherza lui. Poco dopo escono dall'acqua per asciugarsi e si distendono sull'erba brillante. Lei appoggia il viso al petto muscoloso di lui sospirando dolcemente.
Dopo qualche istante di silenzio un forte starnuto taglia l'aria. Samguk si alza in piedi guardingo e si dirige verso un angolo della radura. 
"Ryoma! L'unico che starnutisce in questo modo sei tu!" Esclama rivolto ad una siepe. Alice non capisce, si avvicina. Dietro la siepe Ryoma e Jade sogghignano, poi scappano ridendo e gridando "Che dolci! I fidanzatini!" 
Samguk sorride imbarazzato 
"Dai, torniamo al campo! È presto ora di  pranzo"
Durante il pranzo la ragazze sono sedute in disparte e mangiano in silenzio. Jade non smette di sorridere maliziosa pensando ad Alice e Samguk. Lei è Ryoma hanno passato quasi tutta la mattina a seguire i due ragazzi nel bosco ed ora è entusiasta del "nuovo amore" dell'amica. 
"Insomma eravate abbracciati in mezzo al prato! È una cosa dolcissima!" sogghigna soddisfatta.
"Ma non è successo niente di niente! Fra di noi non c'è assolutamente nulla..." ribatte Alice imbarazzata. La sua voce è flebile e le sue guance pallide su sono fatte rosso fuoco.
Dal tavolo a cui è seduta la squadra si alza un grido
"Oggi è scoppiato l'amore fra due morosini! Samguk e..."
Alice non c'è la fa più. Ryoma ride divertito davanti alla faccia imbarazzata del portiere e Jade si unisce a lui. 
A disagio, la povera ragazza scappa verso il bosco. Vuole solo stare da sola, un piede davanti all'altro comincia a correre e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Quella che credeva un'amica l'ha appena tradita, prendendola in giro davanti a tutti. 
È quasi giunta quasi ai primi alberi quando si sente afferrare da due braccia forti.
"Rimani." le dice Samguk.
Poi si gira verso gli amici e con voce sicura annuncia "A me sembra che la nuova coppietta invece sia formata proprio da Ryoma e Jade, non è vero?"
Ryoma si gratta la nuca imbarazzato, senza parole. Jade invece è infuriata. Il suo sguardo si riempie di rabbia.
"Come ti permetti Samguk?! Cosa ne vuoi sapere? Io e Ryoma siamo solamente amici!" La sua furia invade il campo e spiazza tutti.
Samguk sospira "Almeno le abbiamo dato una lezione".
 
Il fumo del falò della festa riempie il cielo serale. Jade si sta godendo la serata e balla insieme agli altri attorno al fuoco. Lei, Rosie, Skie ed Alice hanno passato tutto il pomeriggio a cucinare per la squadra e ora il banchetto riempie il tavolo rotondo. 
"Vuoi concedermi l'onore di questo ballo?" chiede ad Arion, il giovane capitano della squadra.
"Certamente!" 
E ricominciamo a ballare, seppur scoordinati, divertendosi un mondo. 
"Hai visto Ryoma?" chiede Arion preoccupato "Dicono che sia ad allenarsi, ma non è da lui perdersi la festa!" 
Jade volge lo sguardo verso il campo da calcio. L'ultima luce del tramonto sale dall'orizzonte. 
"Dove vai, Jade?" 
Ma lei se ne va senza dare una spiegazione, lasciando stranito il suo compagno di danze.
 
Ryoma è seduto sulla riva del ruscello vicino al campo. Un piccolo gruppo di alberi lo nasconde alla visuale di chi sta alla festa. Una mano si appoggia sulla sua spalla.
"Scusami" dice Jade con aria afflitta "è stata tutta colpa mia. Non dovevo mettere in imbarazzo Alice e Samguk, e sono stata io a chiederti di seguirli nel bosco."
Non sa cosa fare. Il Ryoma che ha davanti è molto diverso dal solito Ryoma allegro e pieno di energia. Ora sembra arrabbiato, deluso. 
Cerca di sedersi, ma scivola verso il torrente e si fa male ad una caviglia. Il ragazzo, con un veloce riflesso, riesce ad arrestare la sua caduta e a sorreggerla. La fa sedere e avvolge un braccio attorno alle sue spalle esili. 
"È colpa mia"
Sa bene che nessuno dei due ha colpa in realtà, ma non vuole che Jade si intristisca per niente. Rimangono immobili, in silenzio, a guardare l'acqua del ruscello che scorre veloce.
È lei a rompere il silenzio. 
"La festa è cominciata. L'allenatore Evans ha acceso il falò e c'è un sacco di cibo al banchetto. Stanno tutti ballando." dice, sforzandosi di essere allegra. Lui la guarda sorridendo.
"Non possono ballare senza di me! Io sono il migliore!" commenta ridendo.
Jade si alza, tendendogli la mano. 
"Dai, andiamo!"
Un sorriso vero illumina il suo viso, ma quello del ragazzo si incupisce.
"Resta" dice, rimanendo immobile.
"Andiamo! Ci divertiremo!" insiste lei, anche se il suo sorriso ora è velato da un' ombra di perplessità. Lo afferra per una mano e lo tira per farlo alzare. Sui la asseconda, si alza, ma non muove un passo. Non ha ancora lasciato la mano della ragazza. Lo sguardo interrogativo di Jade è tagliente come una lama. 
Sa che può fidarsi di lui, che, nonostante tutti i litigi, hanno un rapporto speciale. Tuttavia non capisce.
Con un gesto veloce Ryoma trae la ragazza verso di se, la abbraccia e avvicina il suo viso al viso spaventato di lei. Jade è confusa. Perchè ha paura di quello che sta per accadere, ma desidera intensamente che accada.  Avvolge le braccia attorno al collo di lui, i loro visi si sfiorano. "Cavolo..." è tutto quello che riesce a dire. E in questo momento si rende conto di aver passato troppo tempo a pensare ad Alice e Samguk, senza accorgersi di essere lei stessa innamorata. E finalmente le sue labbra trovano quelle di Ryoma e i loro corpi si fondono in un abbraccio solo. Un bacio che toglie il fiato a entrambi, che li fa cadere per terra e rotolare abbracciati in mezzo ai fiori di ciliegio caduti dai rami.
Un bacio che entrambi aspettavano da tempo senza in realtà saperlo.
 
Alice non balla vicino al falò. Non conosce ancora abbastanza i ragazzi, non sa come comportarsi con loro. Così rimane in disparte, illuminata dall'ombra del bosco cupo alle sue spalle. Qualcuno le prende la mano. È lui.
"Vieni con me" le dice di nuovo.
Sono ancora al laghetto nel bosco, ma ora sono veramente soli. L'imbarazzo scatenato durante il pranzo dalle parole di Samguk ha allontanato Ryoma e Jade.
Lui non è bravo con le parole. Sa di non esserlo. 
Vorrebbe dirle troppe cose ma l'unica cosa che riesce a dire e il suo nome.
"Alice..."
Lei arrossisce, abbassa lo sguardo.
Non riesce a parlare.
"Le parole sono finite" pensa lui. Ma sa che non c'è più bisogno di parole. Stringe al petto il corpo fragile di lei, accarezzandole i capelli. Il suo cuore batte a mille, gli manca il respiro. 
Lei chiude gli occhi, respira profondamente. Vorrebbe parlare, vorrebbe potergli spiegare. Non riesce a credere di essere davvero fra le sue braccia. Riapre gli occhi, alza il viso e incontra il suo sguardo. È incredibilmente vicino, si scambiano i respiri. Lui se sfiora la nuca con le dita, l'accarezza con un sospiro. Il vento caldo li avvolge e li avvicina ancora. Alice non riesce a muovere un muscolo. Ormai i loro visi sono a pochi centimetri di distanza.
"Samguk..." sussurra finalmente con voce flebile.
Le labbra di lui si appoggiano su quelle di lei. Il ragazzo affonda una mano nei suoi capelli.
"Tu mi piaci..." 
Un bacio. Un bacio che ferma il loro tempo e le loro anime, che li porta via dal mondo per un istante.
"Anche tu mi piaci, Samguk" 
E i loro corpi rimangono intrecciati in un unica cosa.
 
   
 
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