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Autore: saraja    09/12/2014    0 recensioni
Da quando Elisabeth è stata trasformata, la sua vita è diventata improvvisamente difficile: le elezioni per la nuova imperatrice sono alle porte ed Elisabeth è una delle cinque candidate...Ma la ragazza non vuole tutto questo..tutto quello che vuole è vendicare la morte del fratello, Victor, assasinato nel vano tentativo di proteggerla dalla trasformazione.
Lyss, la perfida regnante che l'ha scaraventata senza tanti preamboli in questo mondo spaventoso è il suo bersaglio, Elisabeth dovrà trovare il coraggio di distruggerla e di riprendere in mano il suo destino.
Sarebbe tutto tremendamente semplice...se non fosse che la picvola Elly si sente così sola e smarrita in un mondo ce non le appartiene! Ancora non sa che una relazione clandestina con un criminale e un'amicizia sincera sbocciata tra due rivali saranno tutto ciò di cui lei avrà bisogno...
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Storico, Sovrannaturale
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 La festa durò fino all’alba, e i miei piedi implorarono un bel bagno caldo non appeni ebbi oltrepassato la soglia delle mie stanze. Con l’aiuto di Irina sgusciai fuori dal mio enorme abito e mi sentii subito un po’ meglio.
“Va pure a riposare Irina, posso fare da sola ora” le dissi, notando i segni della stanchezza sul suo volto.
Lei si congedò con un piccolo inchino.
Credevo di essere rimasta sola e così mi spogliai del tutto ed entrai grata nella vasca di acqua bollente al centro del mio bagno. Peccato che mi accorsi di non essere realmente sola: non appena alzai gli occhi verso la porta vidi Vlad appoggiato allo stipite. Uno sguardo di pura lussuria dipinto nei suoi occhi blu.
Provai l’istinto di coprirmi subito ma non lo feci. Restammo semplicemente fermi a guardarci per qualche istante. Il cuore mi batteva fortissimo e questa volta, ne ero certa, il condizionamento mentale non c’entrava nulla. Anche io ero attratta da quel vampiro, e la situazione intima che si era creata tra noi non faceva che acuire quell’attrazione.
La tensione sessuale nell’aria era palpabile, ma nessuno di noi due osava muovere un muscolo, per paura di rovinare il momento.
Iniziai a perdere lucidità nel pensiero e arrivai a sfiorare l’idea di scivolare fuori dall’acqua ed andare ad annidarmi nel calore ben più appagante del corpo di Vlad.
Poi lo feci: con movimenti lenti e sensuali uscii dalla vasca.
Lo vidi trattenere il fiato, mentre con gli occhi esplorava ogni centimetro della mia pelle nuda. Bastarono pochi passi per avvicinarmi a lui.
“Come sei bella principessa” mi disse con la voce diverse ottave più bassa del solito.
“Non dovrei farlo…”gli risposi io sommessamente. Ma non con un muscolo mi allontanai da lui, anzi arrivai a posargli le braccia sulle spalle, premendo il ventre con il suo.
Era eccitato…sentivo la dura sporgenza del suo sesso contro la coscia, e questo mi fece desiderare ancora di più di farlo mio. Lui infilò le mani tra i miei capelli, tirandoli leggermente, per farmi alzare la testa e incontrare il suo bacio bramoso.
Fu un secondo, il semplice contatto delle nostre labbra scatenò un fuoco ardente nei nostri corpi. Ma Vlad si interruppe.
“Voglio fare le cose per bene questa volta” Mi disse. Mi allontanò leggermente, e senza staccare gli occhi dai miei iniziò a slacciare i bottoni della sua camicia bianca. Mi leccai le labbra mentre i lembi dell’indumento si spalancavano piano piano, rivelandomi lo spettacolo dei suoi muscoli scolpiti.
La camicia cadde a terra con un piccolo fruscio, e Vlad si dedicò ai pantaloni. Era a piedi nudi notai in quel momento. Quando rimase nudo come me mi mise una mano dietro la schiena per farmi avvicinare nuovamente a lui, era così bello sentire i suoi muscoli contro le mie curve morbide. Ci baciammo ancora, arretrando piano verso la vasca. Mi prese in braccio e continuando a riempire la mia pelle di baci e piccoli morsi si immerse con me nell’acqua calda, posandomi sullo scalino sommerso e mettendosi cavalcioni su di me. Sentivo la punta del suo membro stuzzicarmi la carne sensibile tra le gambe ed emisi un lungo gemito sommesso.
A quel suono lo vidi farsi più famelico e spostandosi dalla mia gola, scese a prendere uno dei miei capezzoli tra le labbra succhiandolo dolcemente. Questa si che era la sensazione giusta: mi sentii corteggiata in quel momento e tutto ciò non fece altro che eccitarmi maggiomente.
Si alzò e tenendo la bocca sul mio seno fece scivolare una mano tra le mie cosce, divaricandole leggermente e penetrandomi con un dito. Inarcai la schiena istintivamente godendomi la strana sensazione di invasione che provai.
Quel vampiro mi stava facendo impazzire, lasciando entrare e uscire lentamente le dita, oppure titillando dolcemente il piccolo bocciolo all’entrata del mio sesso. Continuavo a gemere e ansimare contro i suoi capelli.
“Di più” chiesi e lui infilò un altro dito nella mia femminilità. “Oh cielo…di più, di più” gemetti ancpora. La sua risposta fu un brontolio sommesso.
“sei sicura principessa?”
“Ti prego, sì!”
Tornò a baciarmi sulle labbra, tirando gentilmente il mio sedere per spingermi ad incontrare il suo membro. E poi fu dentro di me, così caldo e duro da farmi gemere ancora più forte. Anche lui rovesciò la testa all’indietro e cominciò a spingere dolcente dentro di me. Sentii il sangue ribollirmi nelle vene. Era una sensazione splendida! Con molta calma accelerò il ritmo fino a portarmi sull’orlo dell’orgasmo, lasciandomi godere ogni attimo.
“Vuoi provare il vero piacere mia piccola principessa?”
“si, Vlad, SI!”
“Allora dammi il tuo polso, e mordimi sul collo, Qui” Mi spinse le labbra verso il punto in cui batteva forte la giugolarere ed io esitai.
“Forza principessa, non può succedere nulla di male” Ansimò. Era al limite anche lui. Affondai piano i canini nel suo collo, sentendolo quasi gridare dal piacere, e lui fece lo stesso col mio polso.
Ogni sensazione provata fino a quel momento impallidì di fronte all’immenso piacere che mi avvolse sentendo il sangue di Vlad sulle labbra. Sentii montare dentro un orgasmo portentoso, amplificato dal fatto che Vlad si muoveva con più decisione dentro di me, sempre più veloce.
Venni urlando forte il nome del mio compagno e lui mi fece subito eco. Il corpo scosso da tremiti violenti.
Ci immobilizzammo tutti e due, cercando di riprendere il fiato. Leccandoci le ferite per fermare il sangue.
Vlad tornò sul mio collo continuando a riempirmi di piccoli baci e facendomi rabbrividire ancora.
E così era questo, il legame di sangue poteva essere davvero fortissimo, e mi ritrovai a pensare che con nessun altro lo sarebbe stato altrettanto. Ormai mi era chiaro che la mia anima e quella di Vlad erano destinate ad incontrarsi e ad appartenersi reciprocamente.
“Lo senti, principessa? Questa…certezza…di essere finalmente a casa?”
“Si” risposi piano. “non mi era mai successo prima”
“Siamo anime gemelle, è chiaro. Lo sospettavo ma solo ora ne ho la certezza…È di questo che volevo parlarti, ma ora andiamo a letto. Mi hai davvero spossato” Rise.
Uscì lentamente dal mio corpo, facendomi inarcare ancora la schiena e poi mi prese per mano. Alzandomi lentamente e trascinandomi fuori dall’acqua. Prese un asciugamano e dal ripiano e con estrema attenzione asciugò ogni goccia dai nostri corpi. Poi sempre con la massima delicatezza mi prese in braccio, facendomi ridere, e mi portò a letto, sistemandomi sotto al piumone contro il suo corpo caldo. Sentii un piacevole torpore appesantirmi le membra, e mi accoccolai più stretta nell’abbraccio di Vlad, posando la testa sul suo petto. L’ultima cosa che dissi fu “Non ricordo di essere mai stata più felice di così, tra le tue braccia” e lo sentii stringermi fortissimo, poi mi addormentai. Non sentii il suo “Speriamo sia sempre così” sussurrato ai miei capelli.
  
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