Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: LaSil88    09/12/2014    1 recensioni
Raccolta di OS dedicate al Natale.
Ogni capitolo sarà dedicato ad una coppia diversa. Ogni OS è una storia a sé e potrà essere AU, canonverse o What if.
[1. Jean x Marco - 2. Erwin x Levi - 3. Erwin x Hanji - 4. Levi/Farlan/Isabel - 5. Levi x Eren - 6. Levi x Hanji ]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Spoiler!
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All I Want For Christmas Is You

Avvertimenti: Ateo!Jean, Modern AU, accenni Ereri.

Il giorno dell’Immacolata Concezione, per ogni credente, era sempre stato il giorno in cui si addobbava la casa con ghirlande, lucine varie e ogni genere di decorazione natalizia che indicasse che “il Natale stava arrivando”. In quel giorno sembrava che il morale della gente si risollevasse e che la decorazione della casa unisse ancora di più le famiglie. I bambini urlavano felici, giocando e correndo per la casa, mentre i familiari si occupavano dell’albero; quando finivano, poi, sceglievano uno dei bambini per mettere la stella sulla punta, issandolo sulle spalle per arrivare fino a quel punto.

Jean ricordava così l’arrivo del Natale in casa sua, insieme al profumo dei biscotti allo zenzero e alle chiacchiere dei parenti che, allegri, aiutavano sua madre in quella giornata. Con il lento scorrere del tempo, il Natale era diventato sempre meno interessante per lui; prima era arrivata la delusione di un bambino che scopre che Babbo Natale non esisteva, poi l’inesorabile assenza di interessa in quel periodo dell’anno mano a mano che cresceva. A ventidue anni, lavorando come assistente alla clientela in un negozio, era arrivato quasi ad odiare il Natale e le canzoni che venivano ripetute quotidianamente attraverso gli altoparlanti. Se non fosse stato per Marco, per quell’incontro fortuito avvenuto quasi un anno prima, forse avrebbe odiato il Natale come il protagonista di “Il Canto di Natale” di Dickens.

«Mi passi la ghirlanda dorata?» domandò Marco, riportando alla realtà Jean.

Erano a casa di Marco a decorare l’albero e la casa come tradizione; Jean era praticamente stato trascinato in quella tradizione a cui nemmeno credeva più. Ma come avrebbe mai potuto dire di no al sorriso di Marco e al suo sguardo speranzoso? I suoi occhi brillavano di luce propria quando Jean gli aveva detto che avrebbe preso parte a quella tradizione. Lo faceva per farlo felice, sì, ma vederlo così preso dal suo lavoro lo riempiva di gioia.

Gli passò quello che gli veniva chiesto, avvicinandosi più al ragazzo fino ad avere le labbra un po’ appoggiate al suo orecchio. Marco era poco più alto di lui, ma non ci faceva troppo caso, anche perché non doveva alzarsi in punta di piedi come succedeva per Levi, il fidanzato del suo amico/nemico Eren.

«Eccola!» mormorò prima di scoccargli un leggero bacio appena dietro l’orecchio, scatenando una piccola risata del suo fidanzato.

«Sei particolarmente affettuoso, oggi.» disse il ragazzo con le lentiggini che coloravano il volto un po’ chiaro, mentre sistemava la ghirlanda con attenzione come ultimo addobbo di quell’albero dal colore bianco. Avevano usato principalmente il rosso per le decorazioni, ma quel tocco dorato non spariva nel pallore dell’albero; anzi, risaltava ancora di più grazie alle decorazioni rosse.

«Ti dà fastidio?» domandò con un mezzo sorriso, allontanandosi un po’ da Marco per permettergli di prendere la stella rossa da mettere sulla punta.

Marco scosse la testa. «È solo una piacevole novità. Sei sempre così, nel periodo natalizio?» domandò a sua volta, guardandolo negli occhi con il solito sorriso prima di spostare lo sguardo verso la punta.

Jean si avvicinò nuovamente a lui, questa volta prendendolo in braccio per diminuire la distanza con la punta dell’albero. Il gesto colse di sorpresa Marco che si lasciò sfuggire un piccolo gridolino di sorpresa, abbassando poi lo sguardo verso Jean che indossava un ghigno divertito sul volto. «Non devi mettere la stella? A casa mia, è usanza fare così.» disse una mezza verità che venne subito scoperta dall’altro, che si limitò ad arrossire e a tendersi un po’ per posizionare la stella.

«Non hai risposto alla mia domanda, Jean.» gli fece notare con calma, lo sguardo ancora concentrato sulla stella.

«Solo con te.» rispose piano, deviando lo sguardo verso la stella e poi sull’albero per non incontrare lo sguardo di Marco. Un leggero rossore gli imporporava le guance e questo strappò un sorriso più dolce al ragazzo dai capelli neri.

«Ne sono lusingato.» rispose con voce bassa e roca, mentre appoggiava le mani sulle spalle di Jean. Le gambe si strinsero un po’ più forte intorno al suo bacino per rimanere ancora in braccio a lui. «Non ho ancora preso il tuo regalo. Cosa ti piacerebbe avere?» domandò piano, guardandolo dall’alto della sua posizione.

«Ecco, sarà una cosa un po’ melensa, ma…» Jean si bloccò un attimo, guardando di lato prima di tornare ad incrociare lo sguardo di Marco. «…Mi basti tu! Sei tutto ciò che desidero.» gli disse con voce stranamente dolce. Non c’era più il Jean sarcastico, che sbatteva in faccia tutte le verità scomode a chiunque. C’era semplicemente il suo fidanzato, completamente impacciato nel parlare di sentimenti anche con lui.

«Basta anche a me.» mormorò Marco, chinandosi un po’ verso Jean per scambiare con lui un bacio lento e dolce vicino all’albero di Natale che avevano addobbato assieme.

Per Jean non c’era più motivo di odiare il Natale: finché ci fosse stato Marco al suo fianco, il Natale tornava ad avere la stessa magia che percepiva quando era solo un bambino.

   
 
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