Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: Malanova    10/12/2014    1 recensioni
Sequel di 1982. E' passato un pò di tempo da quando Ralph e Felix hanno conosciuto Vanellope e Calhoun. Ora i due fanno una vita felice: Ralph è ben voluto dai Belpostiani ed è l'amico inseparabile della piccola presidentessa di Sugar Rush mentre Felix convolerà presto a nozze con la sua "Dinamite Pura". Ma l'apertura di un nuovo portale capulterà i nostri amici in una avventura che li porterà fuori dalla lora amata Arcade e una nuova minaccia sarà in agguato. Vi auguro una buona lettura.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Re Candito/Turbo, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lancaster si avvicinò alla principessa ed esclamò “Celeste! Dove eri finita? Mi è venuto un infarto quando non ti ho più trovata alla Stazione!”. Scacciò alcune lucciole dal vestito della cerulea e si guardò intorno “Dov’è quel grandissimo e disgustoso virus purulento di Turbo?!? Se quel bastardo ti ha sfiorata con un dito …” “Piantala Lancaster! Sembri mia madre!” urlò la donna irritata “Io sto bene e non vedo Turbo da quando ci siamo teletrasportati dalla Piazza …”. Si sporse dalla spalla del capitano fino a vedere Felix steso a terra. L’espressione del suo viso si addolcì e chiese “Piuttosto; lui come sta?”. Lancaster si voltò e sorrise “Sta bene … Koudelka è riuscita a rimarginare la ferita …”. Lei emise un sospiro e mormorò “Meno male …”. Alice si avvicinò ai due si rivolse a Celeste “Allora anche tu sei d’accordo con Ralph e Koudelka … Ma vi siete bevuti tutti e tre il cervello?!?” “Continuando a scappare non si risolverà nulla! Dobbiamo trovare una soluzione ora altrimenti sarà veramente la fine per tutti noi!”. Si mise una mano sul mento e aggiunse “Sono sicura che, se uniamo le nostre menti, riusciremo a trovare qualcosa”. Ora, nella foresta, era calato un silenzio assordante. I pianti dei animaletti si erano placati come per ascoltare le sue parole. La ragazza mora si prese una ciocca di capelli e guardò la principessa glacialmente. Calhoun accarezzò i capelli di Felix in un istantaneo moto di affetto e ringhiò “Andare così allo sbaraglio senza un piano ben preciso è da folli, come dice Alice, ma allo stesso tempo sono d’accordo con Ralph … Non ho intenzione di starmene a nascondermi come un coniglio braccato da una volpe famelica …”. Con una mano toccò il calcio della pistola e fece un sorriso “Facciamogli capire che, fino a quando avremo fiato nei polmoni, noi non ci assoggetteremo …”. Daniel la fissò con il suo unico occhio e ribatté “Possibile che non capite un cazzo?!? Siamo in un punto morto! Il LAZZARUS è potente e noi siamo solo una manciata di NCP stremati … Come vi può passare per l’anticamera del cervello di affrontare un esercito?!”.

Vanellope si guardò la punta dei suoi stivaletti e una mano andò distrattamente dentro alla tasca della felpa. Le dita sfiorarono la superficie liscia del guscio della chiocciola e-mail. La tirò fuori e, sempre distrattamente, le diede da mangiare delle foglie di trifoglio. Ma poi un’idea illuminò il visino della bambina, che scattò in piedi e gridò allegra “Ci sono!”. Mostrò il mollusco ai altri “E se chiamassimo altri NCP con questa? Non saremo più da soli a combattere …” “Pronto?” ribatté Loki “Non per fare il guastafeste; ma se te lo sei dimenticata tutti gli NCP del Computer sono preda della manipolazione mentale … Ci attaccano appena ci vedono …”. Questa volta fu il cavaliere scheletrico di MEDIEVIL a prendere la parola, animato dalla stessa euforia che aveva contagiato la piccola pilota di kart “Questo fino a quando c’era Jabal!”. Si affiancò a Vanellope e raccontò “Al primo incantesimo di viaggio; io e la marmocchia siamo stati catapultati in un villaggio identico alla fabbrica di bambole del gioco di Alice ed, all’interno di una stanza sorvegliata dai cani di Anubi provenienti dal mio gioco, abbiamo trovato il libro degli incantesimi di quel frocio di Zarok!”. Tutti lo guardarono incerti e lui continuò “Sono sicuro che Jabal avrà utilizzato il suo incantesimo di ‘Possessione delle anime’ per assoggettare gli altri …” “E questo come ci dovrebbe aiutare?” domandò Koudelka scettica. Lo scheletro alzò l’occhio al cielo e fece un gesto irritato con la mano dicendo “Ma non ricordi?!? Quando muore la persona che ha formulato l’incantesimo; la magia si spezza e gli NCP tornano alla normalità! Possiamo chiamare aiuto!”. Il gruppo fece un gridolino di gioia ma Alice prese parola “Ma questo non toglie il problema principale: il LAZZARUS e la sua fottutissima pelle capace di disintegrare ogni cosa che venga a contatto con essa …”. A quel punto; la principessa Celeste tese una mano verso la ragazza e mormorò rivolta a Lancaster “Capitano, questo non ti ricorda il livello bonus di GALAXY DUEL?”. Lui fece un’espressione sorpresa e disse, sorridendo “Potrebbe funzionare!”. L’uomo guardò tutti gli altri e gridò “Basterà colpirlo dall’interno!”. Prese un bastoncino e fece degli schizzi sulla polvere “Il portale del LAZZARUS dovrebbe trovarsi in questo punto, giusto?” indicò con la punta del legnetto un rettangolo che aveva disegnato vicino ad una figura stilizzata di un ragno. “Se alcuni di noi entrassero là dentro senza che lui li veda ed manomettessero i codici che lo compongono; potremo farlo implodere dall’interno!”. Fece un respiro profondo e mormorò “Per far si che il piano funzioni; dovranno entrare nel portale solo due NCP mentre il resto dovrà fronteggiare il nemico in modo da distrarlo ed allontanarlo … Ma chi …” “Ci andrò io” disse Vanellope guardando il capitano nei occhi “Sono in grado di teletrasportarmi attraverso le pareti ed in più sono l’unica che può usare il Keyblade …” “E’ troppo rischioso, nocciolina!” disse Ralph parandosi davanti a lei “Tu non prenderai parte alla battaglia. Rimarrai con Felix e Ko …” “No!” urlò l’altra “Perché dovrei starmene in disparte? Perché sono una bambina?” “Hai centrato in pieno il problema” annuì il gigante incrociando le braccia al petto. Le guance di Vanellope si tinsero di rosso ed strillò “E’ vero sono una bambina ma ho tutte le qualità che servono per potercela fare, come sono riuscita a salvarti nel monte Diet-Cola ed a combattere fino ad ora …” “Li eri all’interno del tuo gioco ragazzina!” le ricordò lui, furioso “Anche se a SUGAR RUSH ti fosse capitato qualcosa; saresti stata ripristinata …” “Ti sei dimenticato che il mio codice non era al suo posto quella volta?! Se quel giorno venivo colpita a morte sarebbe stato per sempre! Eppure non ho esitato per un solo istante a salvarti quella pellaccia ispida che ti ritrovi!”. Ralph strinse i pugni e i denti. Koudelka lesse nel pensiero di Ralph e sorrise dolcemente. Si affiancò a lui e gli mormorò “Lo so che sei preoccupato che le possa accadere qualcosa come a Felix ma sai che ha ragione: con la sua piccola statura e le sue capacità di teletrasportarsi; potrà passare il varco senza alcun problema …” “E se là dentro ci fossero altri ragni o qualcosa di molto peggio?” domandò lui guardandola. Poi ripeté la domanda ad alta voce in modo da porla anche ai altri “Come ho detto; è troppo rischioso” aggiunse infine “Secondo me dovrebbero andarci dei esperti del combattimento e più di due …” “Se ci andassimo in troppi il LAZZARUS si accorgerebbe fin da subito dove vogliamo arrivare e …” ribatté Lancaster. I suoi occhi indugiarono sulla piccola figura della pilota di kart, che ricambiava il suo sguardo arrossendo appena, ed aggiunse “Anche se ho i tuoi stessi timori Ralph; Vanellope ha ragione. Lei sarà uno dei due NCP …” “E io sarò l’altro!” dichiarò Celeste alzando la mano.

Il capitano si voltò verso la principessa e sgranò gli occhi, mormorando “Come?” “Mi hai sentito bene … Sarò io l’altro NCP che seguirà Vanellope dentro al portale …” “E no … questo no …” sbottò Lancaster guardandola torvo “Ti sei già ficcata in troppi guai … è meglio che sia tu quella che deve rimanere esente dalla battaglia …” “Non ti azzardare a provare a fermarmi, Lancaster …” sibilò lei “Perché come la piccola Vanellope; ho tutte le carte in regola per coprire questo compito e te lo avevo già dimostrato quando i non-morti hanno invaso il nostro gioco …”. Fece un sorrisetto e aggiunse “E prima ho scoperto di avere una capacità in più …”. Si sbottonò due bottoni del colletto e mostrò ai altri il lato del collo. C’era una sottilissima linea rosata che partiva da sotto la mandibola e finiva alla scapola “Quando ho disarmato Jabal della daga; lui ha fatto in tempo a ferirmi con la punta dell’arma provocandomi questo taglio” raccontò Celeste “Ma quando il mostro di polvere stava per attaccarmi e stavamo per essere teletrasportati; uno dei suoi tentacoli riuscì a sfiorarmi ma … invece di uccidermi mi ha curato il taglio lasciandomi solo questa lieve cicatrice …” si riallacciò il colletto e disse “Per questo è meglio se l’accompagno io: se qualcosa dovesse andar storto; la proteggerei con il mio corpo …”. Lancaster fissò stoicamente il terreno sotto i suoi piedi ma alla fine mormorò “Va bene …”. Rialzò la testa e sorrise “Ma poi non dirmi che non ti avevo avvisato …”. Lei ricambiò il sorriso ed annuì. La pilota di kart guardò la scena con invidia ma un particolare le saltò all’occhio all’improvviso “Scusatemi … Ma il vecchio monaco incartapecorito che fine ha fatto?”.


Celeste … Una principessa da salvare capace di agire e pensare come un eroe ... Perché si stupiva ogni volta che riusciva a fargliela sotto il naso? Se non fosse stata così; lui non si sarebbe MAI innamorato così tanto … Bastava che si ricordasse di tutte le NCP che aveva avuto quando era la star della Litwak Arcade … Il tempo di una notte e esse finivano nel dimenticatoio … Mentre lei … Turbo era rimasto con gli occhi incollati nel punto dove il portale di fumo si era aperto e richiuso. Attorno a lui i pezzi della rete metallica erano sparsi un po’ ovunque, luccicando nella neve, ed era convinto che insieme ad essi ci fossero anche i frammenti del suo orgoglio. Batté un pugno sul terreno, tanto da far scricchiolare le nocche, e sibilò “Maledizione … Come cazzo sei riuscita a scapparmi anche questa volta? Ah … se ripenso che fino a poco tempo fa riposavi fra le mie braccia …”. Puntò lo sguardo verso il cielo terso di nubi e pensò “Maledizione … Sta per arrivare un’altra tempesta … E non mi ricordo più che strada ho fatto per arrivare dalla grotta fino a qui! Se solo avessi una bussola o ci fossero le stelle; saprei come orientarmi”. Subito dopo aver finito di formulare quel pensiero; le nuvole si dissiparono e si intravidero delle stelle simili a quelle di GALAXY DUEL brillare nel firmamento. Lui aprì la bocca e fissò l’astro notturno. Ma come ... Nella sua mente passò un pensiero. Si guardò intorno e immaginò che tutta la neve si sciogliesse e che al suo posto ci fosse una distesa di sabbia. Appena lo ebbe finito di formulare; la neve si sciolse all’istante e al suo posto apparve della sabbia, così bianca e fine da sembrare zucchero. Il virus ne prese una grossa manciata e lasciò che i granelli scivolassero tra le dita. Era esattamente come l’aveva immaginata nei suoi pensieri! Sorrise e sghignazzò “Allora è così che ci sei riuscita amore mio … Ah, ah, ah! Come sono stato stupido! Ah, ah, ah! Dovevo pensarci fin dalla prima volta!”. Gettò il resto della sabbia per terra e tese le braccia davanti a sé “E’ arrivato il momento di regolare i conti una volta per tutte … Ah, ah, ah! Il LAZZARUS diventerà mio come il resto del mondo virtuale!!!”. Piegò le dita appuntite e fece finta di strappare un telo nell’aria, ridendo come un pazzo. La realtà davanti a lui si squarciò ed apparve un lungo corridoio illuminato da torce. A poco a poco riuscì ad aprire un varco abbastanza grande da farlo passare. Ridacchiò ancora e disse “E’ arrivata la resa dei conti … Vedrai come li farò fuori tutti i tuoi amici, mia cara …”.


Felix si tirò su di scattò urlando “No! Tamora!”. Si guardò intorno, stupito, e disse “Ma … Dove sono?” “Felix!” urlò Ralph felice. Il gruppo si avvicinò all’Aggiusta Tutto, festante, tranne Calhoun che era rimasta in disparte, indecisa su cosa dovesse fare. Felix si alzò e salutò i suoi amici con il suo solito sorrisetto timido. Ringraziò di cuore Koudelka per averlo salvato, stringendole con calore la mano, e fece a Ralph un occhiolino di intesa. Il collega rispose con un grugnito ed arrossì, suscitando una serie di piccole risatine da parte di Vanellope, Loki, Daniel e Alice. Felix si voltò verso la sua fidanzata e le rivolse un sorriso. Si allontanò dai altri e camminò verso di lei. Il sergente di HERO’S DUTY, al principio, si irrigidì ma poi riprese la sua abituale espressione e mormorò “Bentornato soldato …”. Si guardarono nei occhi intensamente ed alla fine la donna cedette. Si inginocchiò a terra e lo abbracciò con forza mentre le lacrime le scivolarono lungo le guance. Lui le accarezzò i capelli biondi e le sussurrò con dolcezza “Va tutto bene Tamora … Sto bene adesso …” “A- Avevo paura d- di averti p- perso …” singhiozzò l’altra senza riuscire a trattenersi. Felix si scottò quel poco per guardarla in viso, le asciugò le lacrime e disse “Su … Non pensarci più … Sarà impossibile che tu riesca a liberarti di me così facilmente …”. Calhoun rise tra le lacrime ed si porse affinché le sue labbra furono su quelle dell’Aggiusta Tutto. Un coro di “AWWW” echeggiò nell’aria mentre qualcuno del gruppo iniziò ad intonare la colonna sonora di “Via col vento” a squarciagola mentre Vanellope imitava la voce di Calhoun e diceva “Lo giuro davanti a Dio … Non creperai in questo posto!”. La soldatessa si separò da Felix, si asciugò le ultime lacrime dal viso e urlò contro gli altri “La smettete di comportarvi come imbecilli?!?”.

Ralph fece un sorrisetto a mo di scusa e, con nonchalance, sfiorò la mano di Koudelka. La medium, a quel tocco, riuscì a leggere nella mente dello Spacca Tutto “Se … Tutto andrà bene e … riusciremo a far tornare tutto alla normalità … Vorresti ... Ti andrebbe di … u- uscire con m- me?”. Nel sentire quel pensiero; la ragazza si commosse. Il suo programma le aveva impostato un orribile passato … La comunità gitana a cui apparteneva l’aveva bandita alla tenera età di otto anni, dopo che la predizione sulla tragica morte del padre si era avverata e la sua mamma aveva tentato di ucciderla. Aveva vagato per l’Inghilterra del 1800 per tanto tempo, elemosinando per avere un pezzo di pane e un giaciglio dove poter dormire, finché a quattordici anni non fu trovata da un’anziana medium che la salvò dalla strada e dalla prostituzione. Le insegnò come doveva usare i suoi poteri e fu l’unica che le diede un briciolo d’amore. Morì due anni dopo per cause misteriose e Koudelka fu di nuovo costretta a vagare … Ralph, non avendo nessuna risposta, borbottò “Capisco se tu non vuoi … Insomma … Una bella ragazza come te con uno come me … Sarebbe troppo …” “Bello” disse lei concludendo. Lui annuì “Già …”. Stettero in silenzio e Koudelka mormorò “Si può fare …”.


“Si può sapere dove siete finiti tutti?! Koudelka? Ragazzi?”. Roger stava percorrendo un lungo e buio corridoio facendosi da guida nell’oscurità con il suo bastone. “Io, Roger Bacon, autore della copia del Manoscritto dei Esuli e miglior alchimista esistente sulla faccia della terra; costretto a vagare come un disgraziato in questo luogo! Non c’e più rispetto!”. Camminò per un altro tratto fino a che non vide una luce in lontananza “Che sia arrivato alla fine del tunnel o sto per raggiungere il paradiso di nostro Signore?”. Si mise a correre e … Gli NCP dell’Arcade stavano combattendo contro i terribili mostri provenienti dal Computer. Nessuno si era accorto del suo arrivo. Mary stava urlando come una forsennata e colpiva a colpi di karate un Angelo, Pac-Man inseguiva le Rovine minacciandole di mangiarle e Jin lottava contro Nina … Eh? “Jin, idiota, l’avversario non sono io questa volta!” urlò la bionda dandogli una sberla “Scusami Nina! E’ la forza dell’abitudine …”. Roger sistemò la sua tonaca stracciata e borbottò “Meglio fermare questa baraonda …”. Sbatté la punta del suo bastone contro il terreno ed urlò a squarciagola “Voi miserabili, maledetti! Tremate al cospetto di Roger Bacon! Il più grande …”. Tutti gli NCP si immobilizzarono e lo fissarono. Alla fine Sonic disse “Cazzo gridi, nonno?!”. Roger lo fissò male e sibilò “Modera il linguaggio con me pantegana!”. Li fissò tutti e urlò “Bella scena: i vostri amici stanno rischiando la vita e voi non solo non li aiutate ma lottate anche con i nostri mostri sbagliati …” “Ma questi cosi hanno invaso l’Arcade!” gridò Mario ma il frate rispose “Lo hanno fatto perché erano costretti da un incantesimo! Guardateli ora: si sono fermati e non mi sembra che abbiano il desiderio di aggredirvi …”. Guardò una Rovina e gli ordinò “Ehi! Sputalo fuori!”. La Rovina alta cinque metri sputò dalla bocca di bambola Taizo, che si alzò in piedi e urlò come un indemoniato. Il vecchio monaco fece un cenno di apprezzamento e concluse “Ora prendete un Elisir e rimettetevi in fretta! Il LAZZARUS ci aspetta, forza a salvare il Computer e la vostra Sala giochi!”.

  
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