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Autore: BadWolf2    10/12/2014    0 recensioni
Attenzione!!!!Spoiler del finale dell'ottava!
Per il resto: come tutti i fan di DW non so aspettare fino a Natale per lo speciale e quindi... ho provato a fantasticare sulle avventure del 12esimo...
Immaginate che il Dottore decida di sbarcare sulla Terra il giorno della sua fine... Immaginate che trovi qualcosa che non si aspettava... Immaginate, infine che per una volta si ritrovi senza parole!
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 12
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tardis

-E adesso?- chiese il Dottore fissando Susanne divertito. Non riusciva a togliersi dalla testa l'idea dell'orologio ma sapeva anche lui qualcosa di lettura del pensiero e veramente lei non aveva idea di cosa fosse l'oggetto che aveva per le mani.

-Che intendi?- gli chiese lei inarcando le sopracciglia. Era incredibile che lui le avesse attaccato quel vizio!

-Altre richieste? Tipo: "portami nella più grande SPA dell'universo" oppure "vorrei tanto vedere la fabbrica di Tiffany", non so..- il tono del Dodicesimo era parso ben più polemico di quanto lui effettivamente non volesse. Susanne incrociò le braccia e lo fissò con un'espessione dura:

-è impressionante quanto tu sia veloce a sparare giudizi sulle persone. Mi hai visto in un ospedale e mi hai etichettata come: medico innamorata di caso perso. Poi ti ho chiesto di portarmi in un centro commericiale invece che a vedere le meraviglie dell'universo e quindi sono diventata una ragazza modaiola e superficiale?-

Il Dottore non sapeva che risponderle. Non sapeva per qual motivo fosse stato così polemico. Forse semplicemente la sua nuova rigenerazione era polemica, dato che sembrava non inforcare un rapporto umano giusto! Cercava di essere divertente e nessuno rideva.. anzi peggio, si offendevano tutti. Non sapeva neppure più cosa pensasse del genere umano! Le sue rigenerazioni precedenti lo avevano amato ma lui... erano senza dubbio ammirevoli ma così... piccoli! Rinchiusi dentro le loro teste! Vedevano il mindo in un modo e in uno soltanto... non capiveno che tutti era fatto per scorrere, bruciare e sparire...

-E ora te ne stai lì a guardarmi e non rispondi nemmeno- coninuò Susanne con la stessa espressione dura.

-Senti, lascia stare- proseguì – ti ho chiesto di portarmi lì per un motivo preciso ma non intendo dirtelo dato che tu hai già deciso che sono una sciocca. Lasciami su un pianeta qualsiasi e torna ai tuoi viaggi, Dottore-

Il Dodicesimo era incerto su cosa fare... probabilmete sarebbe stata una buona idea scusarsi ma il suo cervello non sembrava in grado di concepire una cosa del genere.

-Viaggia con me- fu tutto ciò che riuscì a dire

-Perchè dovrei?- domandò Susanne nascondendo la sorpresa dietro alla rabbia.

-Potresti vedere tutto lo spazio e tutto il tempo con me... incontrare qualunque razza... studiare i nuovi ritrovati della medicina....vivere avventure incredibili... - era abituato a companion entusiate del viaggiare con lui, non gli sembrava vero il doverla convincere.

-Credi mi importi?!- sbottò Susanne. C'era troppa rabbia dentro di lei, non era rivolta al Dottore in particolare, ma lui si stava imegnando molto per diventarne oggetto.

-Pensi mi importi di qualcosa! Credi che io trovi così follemente affascinante l'universo, che non desideri altro che fare amicizia con nuovi popoli.. socprire nuovi medicinali? Ma per favore! L'unica cosa che desidererei in tutto l'universo è un modo per portare Henry indietro... per guariro...- a quelle parole la sua rabbia snvanì ed i suoi occhi si venarno di lacrime -Ma se anche violassimo tutte le regole del tempo e lo riportassimo indietro... non c'è nessuna cura per la sua malattia... ne mai ci sarà, vero?-

Il Dodicesimo annuì gravemente

-Ho esagerato con te, Dottore- riprese lei lasciandosi cadere a terra, la schiena poggiata ad una delle pareti del Tardis -Il punto è che ho passato tutta la mia vita a cercare la ragione della mia esistenza. Se la stessi ancora cercando.... allora sarei entusiasta. Ma lavevo trovata.... l'avev trovata e l'ho persa per sempre. Sapevo da quando l'ho conosciuto che non avrei dovuto amarlo... la sua vita sarebbe durata un soffio rispetto alla mia-

Al Dottore passarono nella mente tutti i suoi companion... tutti coloro che aveva amato... se avesse voluto fermarsi per passare la vita con loro avrebbe provato esattamente lo stesso sentimento di Susanne... ecco perchè scappava. Li lasciava per salvarli, certo... ma anche per salvare se stesso. Non avrebbe potuto sopravvivere dopo averli visti morire. Era meglio pensare che si separava da loro lascinadoli alla vita.. credere che ogni tanto avrebbe potuto fare un saluto... anche se non era mai così.

-sapevo che non avrei dovuto amarlo- proseguì lei -eppure l'ho fatto. Lui è diventato tutta la mia vita.. lui e i malati del Memrial Hospital. Ho mentito su me stessa, ho rimescolato le carte del destino. Mi sono fatta bella e ho finto di essere una persona spensierata a gioviale...-

E lui aveva scelto le sue faccie precedenti per flirtare con il mondo.... per apparire sipmatico, curioso, brillante... gioviale... perchè lo accettassero....

-era tutta la mia vita. L'ho perso. E ora che ho fatto ciò che dovevo per lui.... la mia via è compiuta. Per che cos'altro dovrei vivere?- il Dottore la guardava ma lei ormai parlava a se stessa, con il volto solcato dalle lacrime.

-Ma devo continuare... ho fatto la mia scelta... è morto chiedendoti di farmi vivere... e io devo vivere per lui... quando con lui invece avrei voluto morire... non ha un che di buffo? Ho fatto la mia scelta. Devo solo trovare... una ragione per andare avanti... ero in quel centro commerciale per questo-

-speravi di trovare la tua ragione di vita in un centro commerciale?- non potè trattenersi dal chiederlo, gli sembrava così delirante.

Susanne scoppiò a ridere. Rideva in messo ai singhiozzi, certo, ma almeno rideva.

-Sono regali di Natale-

-Cosa?-

-Sono regali di Natale per le persone che hai a cuore... e per te-

Il Dodicesimo la fissò basito... in effetti ora tutto aveva senso: la maglietta da uomo... il vestito blu Tardis... l'abito rosso che solo River avrebbe potuto indossare... la giacca con i nomi dei suoi compagni...

-Sono un dottore no?- gli chiese Susanne alzando le sopracciaglia e con uno sgardo divertito -Cerco di far stare meglio le persone. "Mai crudele o codardo, non mollare mai, non arrendersi mai"! Era il motto del mio mentore-

Il Dodicesimo sbarrò gli occhi.... il motto.... la sua promessa!

-Il mio passato... suppongo sia nel tuo futuro- disse Susanne rispondendo al suo sguardo

-Non mi dicesti mai che eri un alieno... che viaggiavi con una cabina blu o che un temp eri così scorbutico ed avei un'altra faccia. Ti limitasti a piombare nella mia vita per una settimana, a tenere un corso di etica medica che tutti ritenevano inutile. Ci insegnasti il tuo motto. Ci dicesti che nella vita uno deve fare una scelta ad un certo punto... deve decidere chi vuole essere e per chi è disposto a risciare tutto. Le tue parole... quella minuscola settimana di lezione ha cambiato la mia vita in così tanti modi... e non ho potuto mai dirti grazie. Te ne sei andato come sei venuto. Mi hai lasciato un post-it sull'armadietto. Diceva "quando ci reincontreremo, raccontami di questa settimana". Non ho mai capito cosa volessi dire, ma ora lo so. E so anche perchè mi lasciasti questo- dicendolo Susanne estrasse dalla tasca un cacciavite sonico. Era il suo, il software era lo stesso, poteva sentirlo, ma l'aspetto era completamente nuovo. Lei glielo lanciò, il Dottore lo prese al volo.

I loro sguardi si incrociarono per un istante e al Dodicesimo parve di capire... per un istante capì perchè tutto l'universo si era adoperato per farli incontrare: quella ragazza era un mistero da risolvere... se la teoria che si stava formando nella sua testa era esatta era anche una persona da salvare... ma soprattutto, e quella era la ragione per cui non avrebbe potuto fare a meno di conoscerla, poteva ricordargli cosa voleva dire erssere il Dottore.

-Vorrei che tu mi rispndessi n tutta onestà, Susanne- disse sforandosi di trattenere la paura. Lei annuì.

-Sono un uomo buono?-

Susanne si morte il labbro inferiore fissandolo. Era molto diverso dal Dottore quando lo aveva conosciuto ma era chiaramente lo stesso uomo.... certo, era la versione più burbaera e meno amabile che si potesse immaginare... ma era sempre lui... nascosto a tutti, forse persino a lui stesso... eppure lei lo vedeva. Si alzò e andò a sedersi accanto al Dodicesimo. Gli strinse le mani e lo fissò negli occhi.

-Oh... tu sei decisamente buono, sol che non sei un uomo-

Lui la fissò. Non saperva che espressione assumere

-Sei un buon alieno pazzo con una cabina blu. Eppure hai scelto di farti chiamare Dottore e di viaggiare con esseri umani. Hai scelto di salvare l'universo invece che dominarlo. Ti è stato chiesto di essere un soldato.. e invece sei stato un dottore. Hai perso tutto centinaia di volte e sei andato sempre avanti in nome di coloro che hai perduto. Ecco perchè, anche nella tua versione burbera, lunatica, vagamente sadica e leggermente insopportabile non smetterai mai di essere buono-

 

 

 

 

P.S.: La storia finisce così :) lo so, non vi ho spiegato nulla di chi è Susanne, e chiedo perdono, lo farò in un'altra fanfic ma non era del tutto il mio scopo parlare di lei..... Più che altro mi interessava immaginare come il Dodicesimo si sarebbe comportato...

Ad ogni modo, se avete delle opinioni, positive o negative, su questo mio primo e spero non ultimo tentativo di Fanfic più lunga di 4 pagine, sono non solo ben accette ma accolte con gioia.... Sono in un momento in cui non capisco più niente di sul modo in cui voglio scrivere, ma so che voglio scrivere xD

Grazie a tutti coloro che hanno letto questa storia!

 

p.s.2: mi scuso per possibili errori di battitura, li correggerò presto :)

   
 
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