I giorni seguenti tutti furono coinvolti nei preparativi per la festa imminente, persino Astrid fece la sua parte, seppur limitata dalla sua condizione.
Faceva parecchio freddo, e nevicava forte, quindi, oltre a dover preparare il villaggio per l'annuale ricorrenza, i Cavalieri dovettero perlustrare tutti i giorni il mare circostante, per verificare che non si fossero formati dei pericolosi ponti di ghiaccio che avrebbero potuto far arrivare a Berk dei Pungirapido.
Nei momenti liberi, i due giovani coniugi passavano molto tempo insieme, sia da soli che con i loro amici dell'Accademia. 
I due ragazzi erano inseparabili, sia che fossero soli, sia che stessero con il loro gruppo, si poteva vedere la loro perfetta sintonia, come si muovevano l'uno rispetto all'altra. I giorni dei litigi erano lontani, e questa, finalmente, era la loro luna di miele.
Il giorno della vigilia di Snoggheldhon stavano dando gli ultimi ritocchi alla Sala del Consiglio, dove si sarebbero svolti i festeggiamenti e Stoick, alla fine, avrebbe fatto l'annuncio del suo ritiro.
I ragazzi avevano finito la loro parte di lavoro, così Hiccup e Astrid avevano approfittato del momento di pausa per appartarsi in un angolo e coccolarsi un po'.
Erano seduti per terra, vicino al muro nei presi di uno dei focolari che scaldavano la grande sala, abbracciati stretti, e si stavano scambiando tenere effusioni, ben sapendo che nessuno li avrebbe disturbati. Poco lontano dai due, Testa di Tufo e Testa Bruta li fissavano, pensierosi, da qualche minuto.
Moccicoso si avvicinò ai gemelli, guardandoli interrogativo.
"Che guardate?" domandò.
"Stiamo aspettando che uno dei due svenga per asfissia." rispose Tufo, indicando i due coniugi, impegnati in un bacio molto profondo e particolarmente intenso "Sono avvinghiati come due sanguisughe da cinque minuti e non hanno ancora preso fiato!"
"Sarebbe davvero una figata se svenissero!" completò Bruta.
Il moro si voltò verso il cugino e la moglie, prendendo a fissarli anche lui, insieme ai gemelli. Rimase quasi shockato da ciò che vide: suo cugino, che era notoriamente timido e impacciato, soprattutto con Astrid, era impegnato, con la ragazza, in un genere di effusione che di timido aveva nulla, anzi era qualcosa di particolarmente audace, quasi possessivo.
"Cavolo!" esclamò "Dovrei prendere appunti, è proprio da provare quella roba!"
"Oh.... ma che dolci!" esclamò Gambedipesce, che si era unito al gruppo e guardava anche lui i due coniugi "Sono proprio teneri, non trovate?"
"Io li trovo noiosi... sto ancora aspettando che svengano asfissiati." borbottò Testa di Tufo.
"Ehi! Era lingua, quella?!" disse Testa Bruta, indicando ancora Hiccup e Astrid.
"Mh... pare proprio di sì." constatò Moccicoso "E tanta pure... hai capito mio cugino? Ci sa proprio fare!"
"Ehi, che guardate, ragazzi?" si intromise Skarakkio, avvicinandosi, prima di notare la coppia nel suo angolo "Oh... capisco. Su, lasciateli in pace, hanno bisogno della loro privacy."
"Aspetta un momento, forse ci siamo!" esclamò ancora Tufo, vedendo che i due ragazzi si erano separati e si erano sorrisi, mentre Hiccup faceva una carezza dolce alla moglie. Il biondo fece un sospiro deluso, allontanandosi "Niente svenimento... che delusione..."
"Però quella roba si potrebbe provare... tu che dici, principessa?" disse Moccicoso, sorridendo ammiccante verso Bruta, che prima gli tirò una sberla, come suo solito, e poi lo afferrò per il colletto, tirandolo su e coinvolgendolo in un bacio passionale e profondo quasi quanto quello che si erano appena scambiati Hiccup e Astrid.
Gambedipesce guardò i due, indeciso se parlare o meno, poi si allontanò, andandosi a sedere vicino alla sua Muscolone, che gli riservò una leccata amorevole al viso, come sempre.
I due coniugi, intanto, si erano rimessi al lavoro, con gli ultimi preparativi per il giorno dopo. Hiccup riordinava una catasta di legna vicino a uno dei focolari e Astrid stava vicino a lui, rigirando tra le mani il suo bastone.
Mentre lavorava, il moro notò ciò che il cugino stava facendo insieme a Bruta, e sorrise.
"Credo che mio cugino sarà tra i primi a usufruire della mia nuova legge sui matrimoni." riferì "Si è appena appartato con Testa Bruta."
"Oh... davvero?" domandò Astrid "Loro due? Non me lo sarei mai aspettata!"
"Beh, ti saresti mai aspettata che noi due ci saremmo sposati?" continuò Hiccup, finendo di accatastare la legna, prima di avvicinarsi di nuovo all'amata e prenderla per la vita.
"Per noi era diverso." spiegò la giovane "Noi non abbiamo avuto scelta, ma alla fine ci è andata bene."
"Beh, almeno non mi odi più, per averti tagliato i capelli." rispose il ragazzo, passando una mano su alcune ciocche corte che cadevano sulla fronte della ragazza.
"Oh, ci avevo solo messo qualche anno per farli crescere..." rispose lei, sarcastica, tirandogli un leggero pugno sul petto "Dovrò aspettare ancora un bel po' di tempo per poterli di nuovo acconciare come si conviene a una donna del mio rango."
"Del tuo rango?" domandò Hiccup, guardandola interrogativo.
"La moglie del capo." spiegò lei, passandogli le braccia attorno alle spalle.
"Non sono ancora il capo, lo sai. E comunque a me piaci con i capelli sciolti." obiettò il ragazzo, posandole un bacio dolce sulla guancia.
"Una donna sposata non può portare i capelli sciolti." riferì Astrid, seria.
"Ma io sarò il capo, e posso benissimo cambiare anche quella regola, assieme a quella sui matrimoni. Ognuno dovrebbe esse libero di portare i capelli come vuole, anche le donne." concluse Hiccup, altrettanto serio.
Astrid sorrise e lo baciò. Aveva sposato davvero un uomo speciale!